{"id":49,"date":"2009-03-14T23:36:11","date_gmt":"2009-03-14T22:36:11","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=49"},"modified":"2015-12-21T10:40:43","modified_gmt":"2015-12-21T09:40:43","slug":"il-potere-delle-scelte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/il-potere-delle-scelte\/","title":{"rendered":"Il potere delle Scelte"},"content":{"rendered":"
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Un limite alla crescita personale degli individui, penso sia riscontrabile nella scarsa propensione alla “scelta<\/em>“. In altre parole sapere esattamente quello che si vuole .<\/p>\n Goleman sostiene che la capacit\u00e0 di scelta sia una competenza che attiene alla propria intelligenza emotiva.<\/p>\n Ultimamente mi veniva da pensare che, questo tipo di competenza si stia sviluppando sempre meno e con crescenti difficolt\u00e0 nella \u201csociet\u00e0 del benessere<\/em>\u201d.<\/p>\n Ecco perch\u00e9 ho deciso di scrivere questo articolo sul “potere delle scelte<\/em><\/strong>“!<\/p>\n Vorrei Raccontarti un aneddoto in proposito …<\/p>\n Una delle mie professoresse dell’universit\u00e0 sosteneva una tesi molto carina in tema di femminismo ed emancipazione sociale delle donne. Diceva: “la vera emancipazione di tante donne del mezzogiorno d’Italia che, fino agli anni ’50 avevano vissuto in una condizione subalterna (in una societ\u00e0 tradizionale di stampo patriarcale e maschilista), era stata indotta negli anni del boom economico, dai grandi magazzini e dai secchi di plastica. …”<\/em><\/p>\n Hai capito bene!… la vera emancipazione femminile nel mezzogiorno \u00e8 stata veicolata dalla STANDA<\/strong>\u00a0e non dal movimento femminista! … Le casalinghe di allora impararono che tanti prodotti si potevano facilmente cambiare una volta che non piacevano pi\u00f9.<\/p>\n La Plastica, grazie al suo basso costo, rendeva i prodotti facilmente accessibili e sostituibili.<\/p>\n Le donne del mezzogiorno iniziarono cos\u00ec a cambiare frequentemente i secchi e gli altri attrezzi da cucina e cos\u00ec… tra uno spazzolone e uno scopettino iniziarono a cambiare anche i propri “mariti”. …<\/p>\n Per me giovane studente 20 enne nel 1994 al 3 anno di Scienze Politiche fu quasi una illuminazione! le innovazioni produttive ed in particolare il nascente consumismo riuscivano a fare in pochissimo tempo (senza volerlo) quello che i movimenti sociali e sindacali non erano riusciti a fare in quasi un secolo di attivit\u00e0… cambiare la cultura … cambiare il modo di pensare della gente! Consumismo vs. movimenti politico\/sindacali : 1-0 .<\/p>\n Pensandoci un po su \u00e8 verosimile sostenere che il diffondersi di un comportamento di consumo induce cambiamenti nell’uso sociale<\/strong>. Anzi c’\u00e8 una letteratura vastissima a riguardo (questo l’ho scoperto solo in seguito). Ho raccontato questo aneddoto perch\u00e8 penso che oggi la societ\u00e0 dei consumi (che tanto bene ha fatto a tutti noi) ci ha diseducato a scegliere cosa veramente vogliamo<\/strong>. O meglio per essere pi\u00f9 precisi … all’aumento quantitativo delle opportunit\u00e0 non \u00e8 seguito una crescita della consapevolezza di s\u00e9 e di un uso consapevole delle opportunit\u00e0 stesse.<\/p>\n Se negli anni del boom economico la nascente \u201csociet\u00e0 dei consumi\u201d \u00e8 stata un propulsore dello sviluppo sociale ed un veicolo di innovazioni culturali di grande rilievo (come l’esempio che portavo prima), oggi quella stessa \u201csociet\u00e0 dei consumi\u201d mi sembra che stia rappresentando un limite alla crescita personale degli individui.<\/p>\n Chi riesce a re-impadronirsi di quello che io chiamo il\u00a0Potere delle Scelte<\/strong>“, far\u00e0 davvero la differenza nella vita perch\u00e9 riuscir\u00e0 ad andare contro tendenza!<\/p>\n Pensare di poter cambiare sempre tutto \u00e8 un una idea che pu\u00f2 a volte indurre in errore<\/span>. La vita non \u00e8 un carrello in un supermercato<\/strong>. Scegliere una professione, scegliere una compagna\/o scegliere cosa fare e come impegnare la propria esistenza, sono azioni importanti! Scegliere \u00e8 una azione importante<\/strong> alla quale forse siamo un po tutti disabituati. Un p\u00f2 per tanti motivi: siamo mammoni (come dicono gli Inglesi) siamo abituati a pensare che ci deve sempre assistere lo Stato… siamo abituati a stare nella comitiva e a far scegliere il gruppo per noi…. ma io penso che siamo disabituati a scegliere anche perch\u00e9 pensiamo di poter sempre cambiare senza limite.<\/p>\n Cambiamo lavoro, fidanzato\/a, passione, hobby, sport, programma, locale, canale televisivo…. il tutto come se si fosse sempre in un grande supermercato senza mai appassionarci veramente a niente. Senza mai dedicarci completamente in azioni e pensieri perch\u00e9 in fondo in fondo non abbiamo saputo scegliere (perch\u00e8 tanto ci si pu\u00f2 sempre ricredere). \u201cVabb\u00e8 proviamo tante se non ci piace…<\/em>\u201d .<\/p>\n Vorrei essere pi\u00f9 chiaro :\u00a0Non voglio sostenere che la coerenza a tutti i costi sia giusta e che alle volte tornare sui propri passi sia sbagliato. Anzi al contrario! La flessibilit\u00e0 \u00e8 una delle chiavi del successo<\/strong> nei rapporti interpersonali e nel lavoro!<\/p>\n Tanti dei disagi che oggi le persone si trovano a vivere sono dovuti in parte anche alla scarsa capacit\u00e0 di scegliere cosa veramente vogliono cosa veramente gli piace e riesce ad appassionarli<\/span> .<\/p>\n In altre parole penso che si possa sostenere, senza timore di sbagliare, che se ci si guarda in torno si scopre che solo poche persone sanno veramente rispondere alla domanda :”C’\u00e8 qualcosa per la quale vale veramente la pena di dedicarci la vita? qualcosa per la quale veramente la pena di mettere tutto in gioco?”<\/em><\/p>\n Cos\u00ec tante persone quando le saluti e chiedi \u201c Ciao bello come va?<\/em>\u201d ti rispondono \u201cnon c’\u00e8 male<\/em>\u201d \u201ccos\u00ec cos\u00ec<\/em>\u201d o peggio … \u201cmb\u00e8 potrebbe and\u00e0 meglio<\/em>\u201d…. Oppure : \u201cche fai?\u201d<\/em> \u201ce che vuoi fa … vado a lavor\u00e0 …. stiamo appena a marted\u00ec<\/em>\u201d.<\/p>\n Tanti si scoprono in un lavoro che non piace, o in un rapporto di coppia in cui si sentono stretti<\/strong>. Forse oggi sarebbe importante imparare a scegliere ….. ma imparare a scegliere veramente dal profondo … non solo come si fa spesso con le azioni di orientamento. Imparare a fermarsi … imparare a chiedersi : \u201cmi piace veramente<\/em>\u201d…\u201cfarei veramente questo se non potessi mai pi\u00f9 tornare indietro?<\/em>\u201d …<\/p>\n Ripeto non voglio riferirmi alle azioni di orientamento, \u00a0mi riferisco alla generale capacit\u00e0 di scelta di un individuo, mi riferisco alla scelta come la intende S. Covey cio\u00e8 alla capacit\u00e0 di allinearsi ai propri valori guida,\u00a0<\/strong>allineare le proprie azioni i propri progetti e il proprio quotidiano ai propri valori guida, a qualcosa alla quale non si rinuncerebbe per niente al mondo.<\/p>\n Quando parlo del\u00a0\u00a0Potere delle Scelte<\/strong>“, intendo riferirmi al potere che nasce dal prendersi la responsabilit\u00e0 della propria felicit\u00e0<\/span>, la responsabilit\u00e0 della propria vita! Essere consapevoli che una scelta pu\u00f2 cambiarti la vita e prenderti la responsabilit\u00e0 delle conseguenze.<\/p>\n Lo ripeto , non c’\u00e8 proprio nessun motivo per il quale una volta fatta una scelta non si possa tornare indietro se non ci sta pi\u00f9 bene.<\/span>\u00a0Anzi,\u00a0sono convinto pienamente del fatto che la coerenza a tutti i costi non sia un atteggiamento virtuoso e che la capacit\u00e0 di dirsi “ho sbagliato<\/em>” sia un indicatore della propria maturit\u00e0 personale.<\/p>\n Dirsi: “Ho sbagliato, non ho valutato correttamente le cose<\/em>” \u00e8 il primo passo per crescere. Ci permette di trasformare una sconfitta in un insegnamento e in un’opportunit\u00e0 per migliorare. Suppongo sarai d’accordo con me se dico che le scelte sono importanti e … che \u201cbisogna essere consapevoli che la vita \u00e8 fatta di scelte<\/span>\u201d. Questo \u00e8 “il potere delle scelte”.<\/p>\n Queste scelte determineranno il nostro futuro<\/strong>. Il nostro successo professionale, la capacit\u00e0 di produrre un reddito, il modo in cui vivremo il contesto familiare, il modo in cui educheremo i figli, l’automobile che guideremo, il compagno\/a che sposeremo, la casa in cui abiteremo saranno determinati anche dalle scelte che facciamo oggi.\u00a0Scelte <\/span>consapevoli<\/strong> o <\/span>inconsapevoli<\/strong> … <\/span>ma sempre scelte<\/span>.<\/span><\/p>\n Penso che sarai, inoltre, d’accordo con me se aggiungo che \u201cquello che siamo oggi \u00e8 il risultato delle nostre scelte passate<\/em>\u201d. Quelle che abbiamo fatto ieri, un anno fa, 5 anni fa, 10 anni fa. Ma mi chiedo: “quante di queste sono realmente in linea con quello che siamo veramente? o che pensiamo di essere? Quante di queste ci hanno fatto stare bene oggi? Quante di queste ci faranno stare bene domani?”.<\/em><\/p>\n Se ci si sofferma per un momento a ripensare alla nostra storia personale, ognuno di noi ha vissuto l’esperienza di aver fatto delle scelte che non hanno prodotto i risultati sperati. Ma se queste scelte sono state anche sbagliate perch\u00e8 fatte per imitazione degli altri ad esempio, possono essere la causa di una grande insoddisfazione e di numerosi rimorsi. Non mi riferisco in questo momento ai risultati (universit\u00e0\/posto di lavoro; fidanzato\/matrimonio felice etc etc).<\/p>\n Per scelte sbagliate<\/strong> intendo quelle fatte con una mancata consapevolezza<\/span>. Le scelte che si fanno sotto quelli che normalmente si chiamano i \u201ccondizionamenti<\/em>\u201d … che sono ad esempio mode, consigli, raccomandazioni, pressioni, etc. Penso che bisogna sempre ricordarsi che anche non scegliere \u00e8 di per se una scelta….<\/p>\n Anche quando \u201cnon scelgo<\/em>\u201d agisco, perch\u00e9 sto facendo scegliere per me qualcun altro<\/span>. Meglio che queste scelte ci rappresentino dal profondo allora! Quando dico “valori guida<\/strong>” intendo riferirmi a qualcosa che appartiene alla sfera personale di ognuno di noi. L’adesione acritica a dei valori esterni (valori laici della societ\u00e0, o la morale della chiesa o quant’altro) indotti dalle persone che ci circondano dalla societ\u00e0 in cui viviamo e dal mondo che osserviamo \u00e8 una gi\u00e0 di per se una rinuncia.<\/p>\n Quando parlo di valori guida intendo quelle cose per le quali oggi, in questo momento, ma anche domani, pensiamo valga la pena di investire, spendersi, perdersi e dedicarci un’esistenza. Qualcosa per la quale ci si appassiona sul serio. Perch\u00e9 ci rappresenta. Ci sono tanti modi per identificare i propri valori guida … e per maturare una consapevolezza maggiore nelle scelte che facciamo. Un bel modo (quello che preferisco) \u00e8 quello di fermarsi per un po e porsi una domanda: \u201cCosa voglio lasciare a chi verr\u00e0 dopo di me?\u201d<\/em><\/p>\n <\/p>\n Vuoi approfondire il tema? Vuoi diventare un vero esperto nel raggiungere i tuoi obiettivi ?<\/p>\nRisorse per \u00a0la tua crescita personale<\/span><\/h2>\n