{"id":22626,"date":"2016-08-22T13:07:12","date_gmt":"2016-08-22T11:07:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=22626"},"modified":"2016-08-06T13:50:09","modified_gmt":"2016-08-06T11:50:09","slug":"quello-che-conta-20-cose-importanti-nella-vita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/quello-che-conta-20-cose-importanti-nella-vita\/","title":{"rendered":"Quello che conta: 20 cose importanti nella vita"},"content":{"rendered":"
<\/b>Come scegliere l’essenziale ed essere felice?<\/b><\/p>\n
Quante volte<\/span> fermandoti ad analizzare la tua vita <\/b>ti sei sentito infelice e insoddisfatto<\/span>?<\/p>\n Quante volte di fronte al fallimento di un obiettivo<\/b><\/a> o di un progetto <\/b>hai preferito rinunciarvi piuttosto che lottare?<\/p>\n Eppure le cose essenziali dell’esistenza non solo sono le pi\u00f9 facili da individuare ma anche quelle che possono renderti pi\u00f9 felice<\/span>.<\/p>\n Lo sa bene lo psicologo ed educatore Hal Urban<\/a> che nel libro intitolato “Quello che conta (Le venti cose importanti che ho imparato nella vita)” <\/i>passa in rassegna, sulla base della propria esperienza personale, i principi che ognuno di noi dovrebbe sempre scegliere per condurre un’esistenza autentica e piena<\/span>.<\/p>\n Scopriamo in questo modo che le persone di successo<\/b><\/a> non sono necessariamente quelle che sono riuscite ad accumulare e conservare grossi capitali, ma quelle che si adattano alla vita senza lamentarsi<\/span> e che coltivano quotidianamente l’ottimismo<\/b><\/a>.<\/p>\n Impariamo a capire che la vita \u00e8 ingiusta e genera sofferenze ma che, se lo si desidera, \u00e8 sempre possibile imparare qualcosa dal dolore <\/span>e costruire a partire da esso qualcosa di positivo.<\/p>\n La vita per\u00f2 pu\u00f2 essere allo stesso tempo anche molto divertente, soprattutto se riusciamo a non prenderla e a non prenderci troppo sul serio, praticando l’autoironia<\/b>.<\/p>\n Continuando nella lettura Urban ci rende partecipi della sua personale esperienza di vita e ci riporta esempi di personaggi storici molto conosciuti, raccontandoci il modo in cui hanno raggiunto successo<\/b> e realizzazione sociale.<\/p>\n La nostra esistenza non \u00e8 mai frutto del caso e della fatalit\u00e0, ma \u00e8 il risultato e la somma di tante scelte e decisioni. Per autorealizzarci ed essere felici dobbiamo sempre scegliere di essere rispettosi, gentili e onesti<\/span>; bisogna sempre porsi degli obiettivi da perseguire cercando di portarli a termine con caparbiet\u00e0<\/b> e tanta determinazione<\/b>.<\/p>\n Per arrivare al successo <\/b><\/a>non esistono scorciatoie: la scelta di inseguire uno scopo e di realizzare un determinato progetto impone sempre e comunque un sacrificio.<\/span> Raggiungere la propria meta senza rinunciare a qualcosa, senza alcuno sforzo e con poca fatica \u00e8 impossibile.<\/p>\n Questo vale a dire che, se si desidera costruire per il proprio futuro qualcosa di concreto, ci si deve sempre rimboccare le maniche<\/span>.<\/p>\n Non bisogna mai temere il fallimento<\/b><\/a>: ogni errore pu\u00f2 essere considerato un passo in avanti verso il raggiungimento della meta<\/b>. Gli esempi classici, che Urban riporta nel libro, sono quelli di due celeberrimi uomini di scienza: Albert Einstein e Thomas Edison.<\/p>\n L’autore ci fa notare che se questi due grandi uomini, in seguito ai molti tentativi<\/b> falliti che hanno inevitabilmente collezionato nel corso della loro carriera, avessero rinunciato ai loro obiettivi<\/b>, oggi il mondo non conoscerebbe il loro genio e non potrebbe avvalersi delle loro scoperte.<\/p>\n Pare, ad esempio, che Thomas Edison per arrivare a inventare la lampadina avesse testato ben diecimila filamenti non funzionanti. Se si fosse arreso al primo tentativo con buona probabilit\u00e0 noi oggi non avremmo la corrente elettrica<\/span>, o comunque essa sarebbe stata scoperta solo molto pi\u00f9 tardi.<\/p>\n La questione dell’autostima<\/b><\/a> \u00e8 strettamente connessa alla paura di sbagliare e alle conseguenze che essa comporta.<\/p>\n Le persone che nutrono scarsa stima nei confronti delle proprie capacit\u00e0 sono anche quelle che hanno pi\u00f9 paura <\/b>di commettere errori e che si arrendono pi\u00f9 spesso di fronte ai propri fallimenti<\/span>.<\/p>\n In generale, poi, afferma l’autore chi ha poca fiducia <\/b>in s\u00e9 stesso ha anche un atteggiamento poco aperto nei confronti del mondo. Imparare a darsi valore significa, per Hurban, coltivare l’ottimismo<\/b><\/a> e orientarsi verso quella scelta di onest\u00e0, rispetto e gentilezza che ci aiutano a essere pi\u00f9 felici<\/span>.<\/p>\n Capita spesso che le persone tendano a percepire in maniera negativa situazioni che non lo sono, o tendano a ingigantire i problemi<\/span>. In poche parole l’uomo, per sua natura, tende a complicarsi la vita allontanandosi sempre pi\u00f9 da Quello che veramente conta<\/i>.<\/p>\nColtiva l’ottimismo<\/b><\/h2>\n
La tua vita \u00e8 una tua scelta<\/b><\/h2>\n
Sacrificati per il tuo obiettivo<\/b><\/h2>\n
Mettiti in gioco<\/b><\/h2>\n
Credi fermamente in te stesso<\/b><\/h2>\n
Riconsidera le priorit\u00e0 e i valori<\/b><\/h2>\n