{"id":21822,"date":"2016-02-23T07:00:18","date_gmt":"2016-02-23T06:00:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=21822"},"modified":"2016-02-20T16:20:16","modified_gmt":"2016-02-20T15:20:16","slug":"memoria-e-stress","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/memoria-e-stress\/","title":{"rendered":"Memoria e Stress: la scienza sostiene che sono correlate"},"content":{"rendered":"

Ti sei mai chiesto se i tuoi vuoti di memoria<\/strong> siano causati dallo stress<\/em>?<\/p>\n

Che effetto ha lo stress<\/strong> sul cervello?<\/u><\/p>\n

Ormone dello stress e perdita della memoria<\/strong><\/h2>\n

Uno studio del 2010 <\/strong>condotto dall\u2019universit\u00e0 dello Iowa ha riscontrato l\u2019esistenza di una connessione<\/strong> fra l\u2019ormone dello stress<\/strong> e la perdita della memoria<\/strong> a breve termine e che lo stress cronico riduce le capacit\u00e0 della memoria spaziale di ricordare dove sono gli oggetti.<\/u><\/p>\n

La produzione momentanea ed in eccesso di cortisolo<\/strong> riduce le sinapsi nella corteccia prefrontale, area del cervello dove viene localizzata la memoria a breve termine<\/u>.<\/p>\n

Secondo l\u2019universit\u00e0 di Berkeley lo stress cronico comporta cambiamenti cronici nella struttura celebrale<\/u>. Lo studio mostra che lo stress<\/strong> induce inizialmente la creazione di nuove cellule responsabili del buon funzionamento della memoria<\/em>, solo se lo stress si manifesta in maniera discontinua.<\/p>\n

La situazione si inverte molto facilmente quando lo stress<\/strong> diventa continuo<\/strong>, esso annienta la capacit\u00e0 del cervello di produrre nuove cellule. <\/span><\/p>\n

Questa cosa un po\u2019 paradossale si verifica a causa del fatto che lo stress incrementa lo sviluppo della sostanza bianca del cervello e contemporaneamente riduce il numero di neuroni a disposizione per l\u2019elaborazione delle informazioni.<\/u><\/p>\n

Secondo i neuro scienziati questo meccanismo pu\u00f2 essere in grado di mandare letteralmente in panne il cervello<\/em>, che pu\u00f2 presentare serie difficolt\u00e0<\/strong> a comunicare con se stesso. E questo rende l\u2019uomo molto pi\u00f9 esposto allo sviluppo di malattie psichiatriche.<\/p>\n

I ricercatori inoltre specificano che questa \u00e8 anche la causa del perch\u00e9 persone giovani esposte presto a<\/u> forme varie di stress<\/u> cronico manifestano maggiori difficolt\u00e0<\/u> nell\u2019apprendimento<\/strong>, sono particolarmente ansiose e spesso sviluppano anche disturbi dell\u2019umore<\/strong>.<\/p>\n

Nel momento in cui sei soggetto a situazioni stressanti<\/em>, le ghiandole surrenali producono ormoni steroidi, adrenalina e noradrenalina. Gli steroli surrenali, controllati dall\u2019amigdala, fanno in modo che l\u2019organismo mobiliti velocemente le proprie risorse energetiche.<\/p>\n

Quando l\u2019amigdala percepisce un pericolo<\/strong> invia dei messaggi all\u2019ipotalamo che li invia poi alla ghiandola pituitaria che produce l\u2019ormone ACTH<\/strong> che una volta sopraggiunto presso le ghiandole surrenali, le induce a produrre l\u2019ormone steroide che andr\u00e0 a legarsi a recettori celebrali di varie regioni<\/u>.<\/p>\n

Questo tipo di secrezione viene normalmente indotto dagli stressors<\/em>, ecco perch\u00e9 si parla di ormoni dello stress<\/strong>, che hanno fra le loro conseguenze anche il danneggiamento della memoria<\/strong>.<\/p>\n

L\u2019adrenalina facilita il ricordo di eventi vissuti sotto la sua produzione, eppure impedisce l\u2019accesso agli elementi gi\u00e0 immagazzinati dalla memoria<\/u>, si dice infatti che sia la causa di quello che \u00e8 definito blocco<\/strong> mentale.<\/p>\n

Quando la presenza di ormoni dello stress nell\u2019organismo \u00e8 eccessiva<\/u>, l\u2019ippocampo viene danneggiato, che \u00e8 la principale parte deputata alla memorizzazione<\/strong> dei ricordi coscienti, si tratta della memoria esplicita<\/em>.<\/p>\n

Il paradosso dipende dal fatto che in una situazione prolungata di stress amigdala ed ippocampo inviano segnali opposti<\/span>. L\u2019amigdala continua ad inviare messaggi di aumento della produzione degli ormoni dello stress<\/em>, al contrario l\u2019ippocampo invia il messaggio di interrompere la produzione.<\/p>\n

L\u2019ippocampo viene coinvolto in quanto i recettori degli ormoni steroidi dello stress rientrano in un suo sistema d controllo<\/strong>, indicando la quantit\u00e0 di ormoni dello stress<\/strong> da rilasciare.<\/p>\n

Quando lo stress si protrae, l\u2019ippocampo va in tilt <\/em>e non riesce pi\u00f9 a regolare in maniera esatta il loro rilascio e neppure a svolgere le sua altre funzioni normali. Lo stress prolungato depotenzia le capacit\u00e0 dell\u2019ippocampo<\/span>, e la memoria non \u00e8 pi\u00f9 efficiente<\/strong> come in precedenza.<\/p>\n

Studi scientifici hanno sottolineato che le persone affette dalla malattia di Cushing, che si insinua con tumori alle ghiandole surrenali, che provocano un\u2019ipersecrezione <\/strong>degli ormoni steroidi, presentano gravi problemi<\/strong> di memoria<\/em> ed il loro ippocampo si rimpicciolisce.<\/p>\n

Alcuni studi hanno dimostrato che l\u2019ippocampo presenta dimensioni ridotte rispetto al normale anche nei bambini abusati, nelle persone sopravvissute ad un trauma e nei casi di disturbo post traumatico da stress<\/u>. L\u2019ippocampo umano risulta dunque particolarmente sensibile allo stress<\/strong>.<\/p>\n

Ecco perch\u00e9 in casi di trauma \u00e8 possibile sia il verificarsi di un ricordo particolarmente vivido, oppure al contrario presentarsi amnesia,<\/u> come ad esempio in casi di incidenti stradali in cui alcuni ricordano tutti i passaggi ed altri invece nulla.<\/p>\n

Quindi cosa succede esattamente alla memoria<\/strong> in un\u2019incidente automobilistico?<\/p>\n

Le impressione del viaggio sono fermate nella memoria<\/em> a breve termine, dopo venti minuti circa, esse vengono trasferite alla memoria a lungo termine. Quando si presenta l\u2019incidente se lo spavento che esso causa \u00e8 forte, allora questo passaggio viene bloccato<\/u>.<\/p>\n

In pratica viene bloccata la memorizzazione a lungo termine, quelle informazioni riguardo il viaggio, andranno cancellate dopo venti minuti insieme ai dati contenuti dalla memoria a breve termine, in questo caso si parla di amnesia retrograda<\/em>.<\/strong><\/p>\n

Nell\u2019amnesia retrograda\u00a0non c\u2019\u00e8 alcun ricordo di ci\u00f2 che si \u00e8 accaduto nel periodo antecedente il trauma<\/strong>. Quando invece la parte che non si ricorda \u00e8 quella susseguente il trauma, si parla di amnesia anterograda<\/em>.<\/p>\n

Quando il trauma \u00e8 particolarmente forte si verificano entrambe le precedenti, cio\u00e8 non si ricorda n\u00e9 quello che \u00e8 avvenuto prima n\u00e9 quello che avvenuto dopo il trauma<\/u>, in questo caso si parla di amnesia anteretrograda<\/em>.<\/strong><\/p>\n

Il biologo esperto di stress Bruce McEwen \u00e8 riuscito a dimostrare che un grave stress temporaneo fa raggrinzire i dendriti dell\u2019ippocampo<\/u>. I cambiamenti possono essere reversibili se solo se lo stress <\/em>non perdura a lungo, in tal caso l\u2019ippocampo degenera, causando una perdita di memoria permanente<\/u>.<\/p>\n

Nello specifico, i dendriti<\/strong> sono quella parte dei neuroni deputata alla ricezione dei messaggi in arrivo e che svolgono pure le prime fasi del potenziamento<\/strong> a lungo termine e della formazione della memoria stessa, in quanto l\u2019immagazzinamento dei dati inizia tramite impulsi celebrali elettrici con memoria sensoriale immediata<\/u>.<\/p>\n

Tuttavia, prima del decadimento<\/strong> della memoria sensoriale, l\u2019informazione viene registrata dalla memoria a breve termine, ci\u00f2 \u00e8 legato alla formazione di un amatrice di RNA<\/strong>, che dura per circa venti minuti, prima del suo decadimento viene registrata dalla memoria a lungo termine, mediante la formazione di alcune proteine. La stessa memoria a lungo termine \u00e8 dunque connessa al deposito stabile delle proteine<\/strong> formatesi sulle rispettive matrici di RNA.<\/p>\n

Durante gli incidenti, viene interrotto, in qualche fase durante i venti minuti, il lavoro dell\u2019RNA, a causa dell\u2019inibizione della sintesi proteica<\/em>, cosicch\u00e9 l\u2019RNA non pu\u00f2 trasferire l\u2019informazione posseduta ad alcuna proteina, facendo cos\u00ec scomparire in maniera irreversibile quello che \u00e8 accaduto negli ultimi venti minuti.<\/p>\n

Quando non si ricorda il post dell\u2019incidente la causa<\/strong> \u00e8 da ricercare negli alti livelli di ormoni steroidi che bloccano in maniera temporanea i processi di memorizzazione<\/em>.<\/p>\n

Nel caso di amnesia anteretrograda c\u2019\u00e8 la concomitanza di entrambe le cause sinora analizzate<\/span>, cio\u00e8 vi \u00e8 il blocco della trasmissione delle informazioni verso la memoria a lungo termine e la presenza di alti livelli di ormoni steroidi che impediscono il registrare nuove informazioni<\/strong>.<\/p>\n

In sunto, uno stress<\/em> di tipo acuto<\/em> pu\u00f2 provocare un temporaneo\u00a0blocco della memoria<\/u>, diversamente lo stress cronico<\/em> causa danni <\/u>all\u2019ippocampo e quindi alla memoria in maniera stabile.<\/u><\/p>\n

Gli studiosi dell\u2019universit\u00e0 del Wisconsis-Madison definiscono in maniera molto pragmatica i neuroni della corteccia prefrontale come una lavagnetta su cui vengono appuntate le cose che vanno ricordate, sino all\u2019arrivo di nuove informazioni da ricordare che fan s\u00ec che vengano cancellate le cose precedentemente appuntate.<\/p>\n

Le cellule del cervello mantengono l\u2019accesso a queste informazioni da lavagnetta mediante un auto invio perpetuo di impulsi <\/strong>elettrici, classici dell\u2019attivit\u00e0 del cervello. In situazioni di stress<\/strong> succede che questa stimolazione venga disturbata, e cos\u00ec i ricordi a breve termine spariscono velocemente.<\/p>\n

In che modo avviene questo disturbo a livello celebrale?<\/p>\n

A spiegarlo \u00e8 l\u2019esperimento condotto su un gruppo di topi in un labirinto volto ad indagare il funzionamento<\/strong> della loro memoria di lavoro sotto stress<\/u>. Inizialmente \u00e8 stata indagata la loro capacit\u00e0 di uscire dal labirinto e basta, osservando dozzine di neuroni all\u2019opera.<\/p>\n

In una seconda fase dell\u2019esperimento i topi nel labirinto udivano un rumore bianco. In questa seconda fase i topi si sono mostrati incapaci di raggiungere l\u2019uscita del labirinto, le dozzine di neuroni precedentemente utilizzate per uscire dal labirinto, sono risultate ulteriormente stimolate senza tuttavia riscontro pratico.<\/p>\n

L\u2019esperimento viene ripetuto con il labirinto costellato di pezzetti di cioccolato, i topi sotto stress non sono riusciti a ricordare dove fosse il cioccolato. Sotto stress la percentuale di uscita dal labirinto crollava del 25%.<\/u><\/p>\n

Il danneggiamento<\/strong> della memoria spaziale dei ratti sotto stress interferisce con il funzionamento dell\u2019ippocampo; asportando le ghiandole surrenali, impedendo cos\u00ec la produzione di ormoni steroidi, tali effetti venivano a mancare.<\/p>\n

Lo stress incide sul funzionamento della memoria<\/h2>\n

I ricercatori dell\u2019universit\u00e0 del Wisconsis-Madison hanno concluso che lo stress non si limita semplicemente ad interrompere il flusso corretto delle informazioni. Lo stress va a modificare la natura dell\u2019attivit\u00e0 che si stava svolgendo all\u2019interno della corteccia prefrontale<\/u>.<\/p>\n

Una possibile soluzione<\/strong> secondo gli studiosi potrebbe essere un qualche trattamento che mantenga i neuroni concentrati sul proprio compito<\/strong>, isolandoli inoltre dagli stimoli esterni, al fine di salvaguardare la memoria a breve termine.<\/p>\n

Questi ipotetici trattamenti sarebbero comunque trattamenti da laboratorio, come fai a proteggere la tua memoria a breve termine in primis ed a lungo termine poi, allora?<\/p>\n

Devi combattere lo stress<\/span> prima che arrivi a danneggiare la tua memoria.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Ti sei mai chiesto se i tuoi vuoti di memoria siano causati dallo stress? Che effetto ha lo stress sul cervello? Ormone dello stress e perdita della memoria Uno studio del 2010 condotto dall\u2019universit\u00e0 dello Iowa ha riscontrato l\u2019esistenza di una connessione fra l\u2019ormone dello stress e la perdita della memoria a breve termine e […]<\/p>\n","protected":false},"author":15,"featured_media":21894,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[6,53],"tags":[],"aioseo_notices":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/21822"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/15"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=21822"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/21822\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/21894"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=21822"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=21822"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=21822"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}