{"id":20669,"date":"2015-12-15T07:00:33","date_gmt":"2015-12-15T06:00:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=20669"},"modified":"2015-12-17T11:25:37","modified_gmt":"2015-12-17T10:25:37","slug":"6-semplici-mosse-per-reagire-allo-status-di-impotenza-appresa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/6-semplici-mosse-per-reagire-allo-status-di-impotenza-appresa\/","title":{"rendered":"6 semplici mosse per reagire all’impotenza appresa"},"content":{"rendered":"

\"impotenza<\/p>\n

Ti sei mai chiesto quale \u00e8 l\u2019effetto che hanno le parole degli altri su di te, sul tuo cervello?<\/p>\n

Anche i ricercatori russi se lo sono domandato ed hanno scoperto che il DNA<\/strong> segue delle regole fisse ed una grammatica regolare come avviene in tutte le lingue. Dunque, il linguaggio costituisce un riverbero del funzionamento del DNA<\/span>. Ecco perch\u00e9, come sottolinea il\u00a0biofisico e biologo molecolare Pjotr Garjajev \u00e8 ovvio che il nostro DNA reagisca al linguaggio<\/span>. Il DNA, tramite il linguaggio, riceve un\u2019informazione, in base alla quale \u00a0si regola ed in qualche modo reagisce, potendosi cos\u00ec\u00a0 modificare. Popp ha scoperto che le persone con un\u2019attivit\u00e0 celebrale tranquilla ed armonica influenzano maggiormente la struttura del DNA, al contrario delle persone di cattivo umore o molto nervose.<\/p>\n

Ha dedotto che i pensieri procurano dei cambiamenti chimico-fisici nella struttura del DNA, figuriamoci le parole!<\/u><\/p>\n

Dunque, cosa succede se le parole che ti sono rivolte sono negative?<\/strong><\/p>\n

Si pu\u00f2 generare un meccanismo psicologico<\/strong> di impotenza appresa<\/strong> che si manifesta con un atteggiamento rinunciatario, poich\u00e9 la persona ritiene che qualunque tipo di azione possa effettuare, non produca l\u2019effetto voluto<\/span>; demotivato il soggetto non ci prova neppure pi\u00f9.<\/p>\n

In pratica la persona percepisce di non aver alcun tipo di controllo<\/strong> sugli eventi della propria vita. A questo punto si immagina che anche in futuro andr\u00e0 cos\u00ec e diventa apatico, quindi senza pi\u00f9 voglia di fare e di reagire.<\/p>\n

Il meccanismo dell’impotenza appresa<\/h2>\n

Il meccanismo dell\u2019impotenza appresa<\/em> \u00e8 stato scoperto, alla fine degli anni Sessanta dallo psicologo americano Martin Seligman<\/strong>, a seguito di una serie di esperimenti, condotti prima sui topi, poi sui cani ed infine sull’uomo.<\/p>\n

L’esperimento, di natura etica discutibili, sono stati condotti su topi e cani allo stesso modo.<\/p>\n

\u00a0Si tratta di un esperimento detto triadico, perch\u00e9 condotto contemporaneamente\u00a0con tre campioni di topi o tre di cani. Il primo gruppo \u00e8 costituito da animali sottoposti ad una serie di scosse evitabili. Il secondo gruppo di animali \u00e8 sottoposto alla medesima serie di scosse, ma stavolta inevitabili. Il terzo gruppo di animali costituisce il campione di controllo, per cui gli animali non sono sottoposti ad alcuna scossa elettrica.<\/p>\n

In una seconda fase dell\u2019esperimento, tutti e tre i gruppi sono condotti all’interno di un piccolo box e vengono sottoposti a delle scosse che possono evitare con facilit\u00e0, saltando al di l\u00e0 della bassa barriera delimitante la scatola. Il primo ed il terzo gruppo reagiscono, saltando la barriera, mentre il secondo gruppo, quello che ha fatto l\u2019esperienza di inefficacia nella prima fase, non tenta di scappare, anzi si arrende e si sdraia a subire passivamente le scosse<\/span>.<\/p>\n

\"ImpotenzaMartin\u00a0<\/strong>Seligman<\/strong> ha scoperto che un animale sottoposto ripetutamente ad una scossa elettrica cui non pu\u00f2 fuggire, anche quando le condizioni cambiano ed ha la possibilit\u00e0 di allontanarsi non lo fa pi\u00f9. Gli animali hanno appreso come inevitabile la situazione negativa, quindi non legata in alcun modo al proprio comportamento., eccco perch\u00e9 smettono di agire.<\/p>\n

Seligman<\/em> ha individuato per il secondo gruppo sperimentale lo sviluppo di tre tipi di deficit:<\/p>\n