{"id":20307,"date":"2015-10-08T07:00:29","date_gmt":"2015-10-08T05:00:29","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=20307"},"modified":"2015-11-20T15:38:14","modified_gmt":"2015-11-20T14:38:14","slug":"lottimismo-logico-il-segreto-per-vivere-la-vita-che-si-desidera","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/lottimismo-logico-il-segreto-per-vivere-la-vita-che-si-desidera\/","title":{"rendered":"L’Ottimismo Logico: il segreto per vivere la vita che si desidera"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n
“\u00c8 pi\u00f9 importante pensare in positivo o non pensare in negativo?<\/em>“, con questo interrogativo Pritchett ci introduce al “l’ottimismo logico”<\/strong>, una forza ad ampio spettro di enorme valore per tutti gli individui, presentata come la chiave per gestire al meglio ogni situazione e per conseguire risultati effettivi.<\/span><\/p>\n L’ottimismo logico di cui parla Pritchett non \u00e8 “il vecchio potere del pensiero positivo<\/a>” rivisto e corretto: si tratta, invece, di dare il giusto peso alle cose<\/strong> e di gestire in modo razionale pensieri ed emozioni<\/strong>.<\/p>\n Le persone che hanno ottimismo<\/a><\/strong>\u00a0sono pi\u00f9 creative<\/a>\u00a0ed empatiche<\/a>, pi\u00f9 disponibili, pi\u00f9 flessibili; inoltre l’ottimismo<\/em> contribuisce alla buona salute. L’autore spiega come sviluppare in 12 passi un atteggiamento mentale concreto<\/strong>, orientato a ridurre i pensieri negativi, ad avere maggiore energia e ad accrescere la speranza, per superare anche le difficolt\u00e0 e per sfruttare al meglio le opportunit\u00e0 della vita<\/span>.<\/p>\n <\/p>\n Se \u00e8 vero che il pensiero positivo genera indiscussi vantaggi, il pensiero “non negativo<\/strong>” pu\u00f2 produrre benefici d’importanza ancora maggiore. Per questa ragione, sostiene Pritchett, occorre concentrarsi sull’obiettivo che si vuole raggiungere ed eliminare i pensieri negativi e oscuri<\/span>. Le ricerche effettuate dalla “Psicologia Positiva” evidenziano come la vera forza dell’ottimismo\u00a0<\/strong> nasca dal cambiamento del proprio modo di gestire i sentimenti negativi<\/span>, e non dalla ripetizione costante di affermazioni positive. Il trucco \u00e8 di riuscire a governare il modo di interpretare le situazioni che ci coinvolgono. L’ottimismo logico<\/strong> risulta cos\u00ec un metodo vincente, perch\u00e9, basandosi su aspettative positive, infonde energia e rende gli individui pi\u00f9 consapevoli delle loro capacit\u00e0.<\/p>\n Le ricerche e gli studi sull’atteggiamento umano rivelano che negli Stati Uniti circa tre persone su quattro si credono ottimiste. Le medesime ricerche mostrano anche come ottimismo e pessimismo siano, invece, due caratteri distribuiti equamente all’interno della popolazione. Secondo gli psicologi, quasi il 50% dei tratti caratteriali di un individuo sono ereditari. Alcuni affermano che la percentuale concernente l’ottimismo sia pari al 25%, in quanto solo una parte della propria positivit\u00e0 sarebbe “geneticamente programmata”, laddove la restante parte sarebbe condizionata dall’influenza degli eventi sulla propria personalit\u00e0. Un altro dato significativo emerso \u00e8 che il grado di ottimismo varia nel corso delle ventiquattro ore<\/span>, o a causa delle circostanze. Ad esempio, quando si \u00e8 malati o stanchi \u00e8 probabile un peggioramento dell’umore. Gli<\/strong> atteggiamenti<\/strong>, comunque, prevalgono sul condizionamento degli eventi esterni<\/strong>: le ricerche dimostrano che chi \u00e8 incline al pessimismo, anche in occasione di una circostanza fortuita, torna presto a pensare in negativo, mentre ottimisti riescono a ritrovare la felicit\u00e0 e l’allegria anche in seguito a complicazioni gravi.<\/p>\n Uno stile interpretativo dei fatti ottimistico<\/strong> alimenta un s\u00e9 consapevole delle proprie capacit\u00e0 e convinto che tutto andr\u00e0 per il meglio<\/span>. Un approccio pessimistico determina un s\u00e9 ipercritico, che si aspetta sempre il peggio. Alcuni ricercatori hanno identificato le caratteristiche principali della mentalit\u00e0 ottimistica:<\/p>\n Il pessimismo<\/a> pu\u00f2 diventare la causa di molti disturbi, anche gravi. I pessimisti, oltre a consentire ai pensieri negativi di affollarsi nella propria mente, commettono tre errori nel modo di interpretare gli eventi negativi:<\/p>\n Per sopprimere i pensieri negativi \u00e8 necessario individuarli sul nascere, perch\u00e9 \u00e8 pi\u00f9 facile proteggersi dalla negativit\u00e0 nelle sue prime fasi: appena si comincia ad avvertire una preoccupazione, occorre fermarsi a riflettere sui successi ottenuti e sui punti di forza attuali. Pritchett ritiene anche che bisogna resistere all’impulso di commiserare gli altri ed evitare di impantanarsi con loro nel cattivo umore. Le persone traggono pi\u00f9 benefici se orientate a fare attenzione alle risorse di cui dispongono.<\/p>\n L’atteggiamento naturale di ognuno di noi in caso di avversit\u00e0 \u00e8 di pensare subito ai pericoli ed ai lati oscuri che ad esse si accompagnano. Pritchett consiglia, una volta superato lo shock iniziale, di dedicare uguale attenzione alla ricerca dei possibili benefici in grado di compensare quei disagi del momento<\/span>. Questa operazione richiede uno sforzo consapevole e permette di superare lo stress, le incertezze e la sofferenza senza indugio.<\/p>\n La speranza \u00e8 l\u2019aspettativa favorevole in merito agli esiti di un evento o una situazione. La speranza aumenta le possibilit\u00e0 di riuscita e di successo<\/strong>, rendendoci pi\u00f9 felici e pi\u00f9 sani. Secondo Pritchett, la speranza \u00e8 come un muscolo che va allenato continuamente. Generalmente non si ha in grossa considerazione la speranza, finch\u00e9 non la si perde. E quando si perde la speranza, si perde automaticamente fiducia in se stessi. La forza di volont\u00e0 comincia a vacillare. Di conseguenza, calano le aspettative e non ci si impegna pi\u00f9. Lo psicologo Seligman usa l’espressione “impotenza acquisita<\/strong>” per descrivere la condizione di coloro che non riescono pi\u00f9 a sperare. Questo stato d’animo conduce alla passivit\u00e0 ed inevitabilmente alla resa. Perci\u00f2 occorre lavorare costantemente sulla speranza,<\/span> affinch\u00e9 diventi una componente attiva del processo razionale quotidiano. L’autore definisce la speranza come \u201cun atto di concentrazione mentale\u201d.<\/p>\n In alcune situazioni il pessimismo favorisce una visione pi\u00f9 accurata e chiara della realt\u00e0, accentuando anche la percezione del pericolo. Julia Norem, ricercatrice del Wellesley College, sostiene che alcune persone seguono un approccio che definisce “pessimismo difensivo<\/em><\/strong>“. Questa strategia attraversa tre fasi per combattere l’ansia legata agli eventi futuri:<\/p>\n Questo stato di apprensione, al di l\u00e0 dei suoi connotati spiacevoli, aiuta a sentire di avere il controllo delle situazioni ed a ricavarne qualche vantaggio.<\/span><\/p>\n L’autore propone due tecniche per indirizzarci verso l’ottimismo<\/strong>: la gratitudine<\/a> e il perdono. Normalmente \u00e8 pi\u00f9 facile essere grati che perdonare, in quanto la gratitudine impone solo di apprezzare le cose positive che ci circondano, senza darle per scontate. Orientando il proprio punto di vista alla gratitudine si pu\u00f2 trarre benessere<\/span>, raggiungendo calma ed appagamento. Il valore del perdono \u00e8 connesso alla sua azione purificante: esso lava via i dispiaceri. Sino a quando la coscienza sar\u00e0 in balia di pensieri associati alla rabbia, al rancore o alla vendetta, la positivit\u00e0 non potr\u00e0 produrre i suoi vantaggi.\u00a0 <\/span>La ricerca scientifica conferma la funzione terapeutica del perdono<\/span>.<\/p>\n Sfruttare i propri punti di forza crea lo spazio ideale per crescere ed ottenere alti rendimenti<\/span>. Come ci accorgiamo se stiamo facendo leva sui nostri punti di forza caratteristici? L’individuo in questione sperimenter\u00e0 una naturale facilit\u00e0 nel portare a compimento un determinato lavoro. Tutto sembrer\u00e0 cos\u00ec semplice da ritenere quasi scontate un certo tipo di abilit\u00e0. Pritchett asserisce che si possono ottenere pi\u00f9 benefici applicando i propri punti di forza, anzich\u00e9 tentando di superare le proprie debolezze.<\/p>\n Quando si viene completamente assorbiti da ci\u00f2 che si fa, i pensieri negativi scompaiono<\/span>, perch\u00e9 la mente \u00e8 assorta nelle mansioni che si stanno svolgendo. Questo stato mentale viene definito da Pritchett “abbandono al flusso<\/strong>“. Da esso si riemerge con un sovraccarico di energie. Ripensando a questi momenti successivamente, ci si sente molto gratificati, euforici e di ottimo umore. Il flusso ha luogo unicamente in tempo reale: quindi \u00e8 importante fissare la nostra attenzione sul presente<\/span><\/strong>, ovvero su quello che bisogna fare in un preciso istante. Il primo passo per abbandonarsi al flusso \u00e8 concentrarsi su come sono le cose e non su come erano, o come potrebbero essere. Il flusso ha un ottimo impatto sull’emotivit\u00e0 perch\u00e9 le persone di solito sono pi\u00f9 indulgenti nelle attivit\u00e0 che preferiscono. La soluzione migliore sarebbe integrare i propri punti di forza al proprio lavoro<\/span>, anche se \u00e8 pi\u00f9 probabile avvicinarsi alle proprie mansioni, cercando di tirare fuori il meglio di s\u00e9.<\/p>\n Negli ultimi decenni gli psicologi hanno dimostrato che il pensiero pu\u00f2 letteralmente cambiare anche in et\u00e0 adulta<\/span>. Qualora si venga travolti da un’ondata di pessimismo, Pritchett suggerisce di porsi tre domande:<\/p>\n Questi tre aspetti sono connessi tra di loro al punto che, modificando uno di essi, si pu\u00f2 incidere sugli altri due. Pertanto, cambiando il comportamento, si possono rivoluzionare stati d’animo ed atteggiamenti<\/span>. Pritchett richiama il pensiero di Julia Cameron, la quale osserva come spesso cerchiamo di cambiare il nostro modo di pensare per arrivare a comportarci nel modo giusto, anzich\u00e9 cambiare il nostro modo di agire per arrivare a pensare nel modo giusto. Sebbene entrambi gli approcci possano ritenersi validi, cambiare il modo di agire conduce a risultati pi\u00f9 immediati.<\/strong><\/p>\n <\/a>“L’ottimismo logico<\/a><\/strong>“, un libro utile che offre un aiuto immediato per migliorare nel lavoro, e soprattutto per migliorare la qualit\u00e0 della propria vita. Una lettura facile e veloce che riassume in modo misurato ricerca scientifica e pensiero psicologico. Un manuale che racchiude un messaggio importante: cambiando la propria prospettiva della vita, si pu\u00f2 cambiare la vita stessa!<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Vuoi approfondire il tema? 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1. GOVERNARE PENSIERI ED ATTEGGIAMENTI<\/h3>\n
2. DETERMINARE IL PROPRIO GRADO DI OTTIMISMO<\/h3>\n
3. COLTIVARE UNO STILE INTERPRETATIVO OTTIMISTICO<\/h3>\n
\n
4. ABBANDONARE LO STILE INTERPRETATIVO PESSIMISTICO<\/h3>\n
\n
5. RICONOSCERE I PENSIERI NEGATIVI E NEUTRALIZZARLI<\/h3>\n
6. RICONTESTUALIZZARE POSITIVAMENTE IL PROBLEMA E LA DELUSIONE<\/h3>\n
7. ABITUARSI A SPERARE<\/h3>\n
8. SAPERE RICORRERE AL PESSIMISMO<\/h3>\n
\n
9. PROFESSARE LA GRATITUDINE E IL PERDONO<\/h3>\n
10. SFRUTTARE AL MEGLIO I PROPRI PUNTI DI FORZA<\/h3>\n
11. IMMERGERSI NEL PRESENTE<\/h3>\n
12. CAMBIARE IL PROPRIO MODO DI AGIRE PER PENSARE NEL MODO GIUSTO<\/h3>\n
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