{"id":1987,"date":"2010-02-26T17:16:47","date_gmt":"2010-02-26T16:16:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=1987"},"modified":"2015-12-21T12:09:02","modified_gmt":"2015-12-21T11:09:02","slug":"la-creativita-e-una-competenza-misurabile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/la-creativita-e-una-competenza-misurabile\/","title":{"rendered":"La creativit\u00e0 \u00e8 una competenza misurabile ?"},"content":{"rendered":"
Che cos\u2019\u00e8 la creativit\u00e0 ? <\/strong><\/p>\n La creativit\u00e0 \u00e8 una meta competenza ed \u00e8 la Capacit\u00e0 di produrre nuove idee, invenzioni, opere d’arte e simili.<\/p>\n Oggi si parla spesso di creativit\u00e0 ! Sui quotidiani e sulle riviste di settore negli ultimi anni si sente parlare anche un p\u00f2 troppo spesso di creativit\u00e0.<\/p>\n Alle volte questo \u00e8 utilizzato in accezione positiva, in particolare quando si fa riferimento allo \u201cStile Italiano\u201d al \u201cdesign industriale\u201d oppure quando si valutano le competenze di alcune specifiche professionalit\u00e0 (fotografi, registi, grafici, musicisti, pubblicitari, etc. etc. ).<\/p>\n Altre volte, e pi\u00f9 spesso, la parola \u00e8 utilizzata con un\u2019accezione negativa e in termini denigratori quasi ad indicare la ricerca di evasione a tutti i costi. Cos\u00ec troviamo sulle maggiori testate giornalistiche le espressioni del tipo \u201cFinanza creativa\u201d, \u201ccontabilit\u00e0 creativa dei furbetti del quartierino\u201d.<\/p>\n Ma che cosa significa realmente essere creativi? La creativit\u00e0 pu\u00f2 essere considerata una \u00e8 una competenza acquisibile e misurabile? Quali sono gli indicatori che ci permettono di misurare i livelli di performance in termini di creativit\u00e0?<\/p>\n Il problema della definizione della creativit\u00e0 come “competenza misurabile” \u00a0\u00e8 un tema importante che ricade sulla valutazione delle risorse umane in azienda e basti ricordarsi che Walt Disney<\/strong> fu licenziato da un direttore di giornali per “mancanza di creativit\u00e0”!<\/p>\n [ad#ad-center-box]<\/p>\n Nel dizionario Zingarelli alla voce “Creativit\u00e0” troviamo la seguente definizione: \u201cCreativit\u00e0 (da creativo; 1951) s.f. 1 Capacit\u00e0 crea-tiva, facolt\u00e0 inventiva: la c. dei bambini I (psicol.) Capacit\u00e0 di produrre nuove idee, invenzioni, opere d’arte e sim. 2 (ling.) Capacit\u00e0 del parlante di capire e di emette-re enunciati che prima non ha mai sentito.<\/p>\n La prima cosa che si nota \u00e8 che il termine creativit\u00e0 \u00e8 apparso solo recentemente nel vocabolario della lingua italiana. E in effetti, anticamente la parola e il concetto stesso di creativit\u00e0 come capacit\u00e0\/competenza umana non esisteva. Esisteva solo il concetto di creatore. La capacit\u00e0 di Dare vita a cose del tutto nuove e che prima non esistevano era un\u2019abilit\u00e0 riconosciuta solo a un essere superiore.<\/p>\n Il verbo \u201ccreare\u201d, di derivazione latina, risale al periodo tra il 1276 e il 1294 (De Mauro-Cortelazzo Zolli); il sostantivo \u201ccreativit\u00e0\u201d, invece, appare nella lingua italiana solo nel 1951.<\/p>\n Una tra le migliori definizioni di \u201ccreativit\u00e0\u201d \u00e8 quella di Henri Poincar\u00e8, matematico francese vissuto tra la seconda met\u00e0 dell\u2019Ottocento e i primi del Novecento; Poincar\u00e8<\/strong> intende la creativit\u00e0 come: la capacit\u00e0 di unire elementi preesistenti in combinazioni nuove, che siano utili<\/span>, ma soprattutto \u201cbelle<\/span>\u201d<\/strong>.<\/p>\n Naturalmente, nella sua definizione non si fa riferimento alla bellezza puramente estetica, ma a qualcosa che ha a che fare con l\u2019eleganza cos\u00ec come la intendono i matematici: armonia, economia dei segni, rispondenza funzionale allo scopo.<\/p>\n Questa definizione di creativit\u00e0 pu\u00f2 essere valida anche per le scienze, le arti, la tecnologia: oltre a individuare il fenomeno-creativit\u00e0, indica anche presupposti, condizioni e risultati del processo.<\/p>\n Ho scelto la definizione di Poincar\u00e8 in quanto \u00e8 molto utile alla definizione della \u201ccreativit\u00e0\u201d in termini di competenza\/abilit\u00e0 personale acquisibile nel tempo e misurabile.<\/p>\n Presupposto di questa definizione e che niente si crea dal niente si parte da \u201celementi preesistenti\u201d: qualcosa, quindi, che c\u2019\u00e8 gi\u00e0.<\/p>\n [ad#ad-center-box]<\/p>\n <\/p>\n Le condizioni necessarie per cui ci sia creativit\u00e0 sono la \u201ccapacit\u00e0 di unire gli elementi\u201d, che pu\u00f2 essere applicata a qualsiasi argomento, unita alla capacit\u00e0 di selezionare, tra tutti quelli i disponibili, gli elementi pi\u00f9 adatti.<\/p>\n A mio giudizio l\u2019abilit\u00e0 nel selezionare presenta, a sua volta, cinque presupposti \/ competenze: Conoscenza, intuizione, esperienza e tenacia, attitudine all\u2019innovazione.<\/p>\n Il \u201cprocesso\u201d per essere considerato creativo, in base alla definizione che abbiamo adottato, deve mostrare in termini di risultati due caratteristiche. La prima \u00e8 che le combinazioni prodotte devono essere nuove, la seconda \u00e8 che le combinazioni trovate siano, oltre che nuove, anche utili.<\/p>\n L\u2019essenza dell\u2019atto creativo \u00e8 tutta in queste due categorie (il nuovo e l\u2019utile): superare le regole (il nuovo) per istituire una migliore regola condivisa (l\u2019utile).<\/p>\n In sostanza la creativit\u00e0 \u00e8 il prodotto di una quantit\u00e0 di \u201cnuovo\u201d e di una quantit\u00e0 di \u201cutile\u201d, quantit\u00e0 che possono variare da \u201cmoltissimo\u201d a \u201cpoco\u201d. Questo \u00e8 il motivo per cui alcune forme o espressioni di creativit\u00e0 ci appaiono intuitivamente pi\u00f9 rilevanti di altre: la loro novit\u00e0 o la loro utilit\u00e0 (o entrambe), sono molto alte.\u2028In ogni caso novit\u00e0 e utilit\u00e0 devono essere compresenti e non possono essere uguali a zero: in totale assenza di novit\u00e0, o di utilit\u00e0, non possiamo definire \u201ccreativa\u201d un\u2019idea.<\/p>\n Partendo dalla definizione di Poincar\u00e8, \u00e8 possibile, quindi, evidenziare i fattori individuali del successo creativo. Per determinarlo sono essenziali: le caratteristiche dell\u2019individuo (l\u2019intelligenza, la personalit\u00e0, il temperamento, etc. etc.) e l\u2019ambiente, cio\u00e8 il contesto economico, storico, culturale e sociale in cui ciascuno cresce, apprende e, in seguito, agisce.<\/p>\n Tra i tratti ricorrenti delle personalit\u00e0 creative ci sono sempre discreta componete di anticonformismo e di insofferenza per le regole, ma per dividere la creativit\u00e0 dalla trasgressione sono necessari altri due elementi: un\u2019educazione di base, che si traduce nel rispetto per la propria disciplina<\/strong>, e il possesso di una consistente competenza specifica <\/strong>nell\u2019ambito della stessa.<\/p>\n Per costruire il nuovo bisogna sapere bene quello che si sta facendo e avere un obiettivo. In questo caso \u00e8 proprio la competenza che pone un confine netto tra i risultati ottenuti attraverso un processo creativo e quelli che derivano da una semplice rottura degli schemi.<\/p>\n Cos\u00ec intesa la creativit\u00e0 pu\u00f2 essere misurata valutata e soprattutto migliorata, individuare degli indicatori di performance diviene pi\u00f9 agevole. Tuttavia, \u00e8 sempre necessaria una buona dose di motivazione personale e anticonformismo.<\/p>\n <\/p>\n Sei interessato a questo argomento ? <\/strong><\/p>\n leggi pure : Creativity stage: Alta Formazione, arte, natura e sapori<\/p>\n <\/p>\n Piaciuto il nostro articolo<\/strong> ?<\/strong> invialo a chi pensi possa fare piacere !<\/p>\n [email_link]<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n\n