Lavoro trovarlo e cambiarlo anche con questa crisi<\/a><\/strong>“, \u00e8 importante per il nostro successo professionale, sviluppare la capacit\u00e0 di scegliere un percorso professionale. \u00c8 una verit\u00e0 del tutto contro intuitiva! Ma \u00e8 una cosa davvero concreta. Solo facendo un lavoro che si \u00e8 scelto maturiamo maggiori possibilit\u00e0 di emergere e distinguerai dalla massa. Viceversa se facciamo un lavoro solo per “sbarcare il lunario” sono alte le nostre possibilit\u00e0 di fallire!<\/p>\nNon sempre tuttavia il posto di lavoro\u00a0che ci ritroviamo a ricoprire \u00e8 stato scelto in maniera consapevole. Anzi! Alle volte \u00e8 il risultato di indicazioni e suggerimenti di altri.<\/p>\n
Come scrivo spesso nei miei articoli e come dico sempre in aula, noi uomini e donne ci muoviamo solo in due direzioni: “verso” e “via da”. Se la scelta del tuo lavoro \u00e8 caratterizzata da un pensiero di fuga da una situazione spiacevole, come quando ti dici: \u201cnon voglio essere pi\u00f9 uno sfigato disoccupato\u201d, non farai altro che cercare alla rinfusa un qualunque tipo lavoro e accetterai qualsiasi cosa! Penserai: \u201cFaccio tutto pur di non fare quello che facevo prima! Il disoccupato\u201d. Ma, in questo modo ti ritroverai ad accettare lavori insoddisfacenti che, anche se a prima vista ti sembreranno una buona soluzione alla situazione di dolore che stai provando (lo status di sfigato disoccupato), da l\u00ec a breve, queste si trasformeranno in nuove situazioni di disagio. Ed ecco che ti renderai conto che: l\u2019ambiente di lavoro non \u00e8 quello che fa per te, il lavoro non \u00e8 proprio quello che sai fare tu, i colleghi sono troppo differenti da te, la paga non \u00e8 buona, le ore di lavoro sono troppe, il contratto non \u00e8 quello che avresti sperato, le prospettive di carriera sono misere, e cos\u00ec via. Diversamente, quando ti muovi verso un obiettivo, verso un tuo ardente desiderio, tutte le tue azioni sono indirizzate. La tua attenzione \u00e8 pi\u00f9 orientata, e sarai portato in maniera del tutto inconsapevole a cercare le opportunit\u00e0 pi\u00f9 in linea con le tue esigenze. La tua ricerca di lavoro si fermer\u00e0 solo quando troverai quello che fa per te.<\/p>\n
A questo punto ti vorrei proporre una batteria di 10 domande per effettuare una verifica sincera del tuo lavoro!<\/p>\n
Prenditi un momento per fare una verifica realistica. Poniti queste domande e verifica quante risposte affermative riesci a dare.<\/p>\n
1. Ne vale davvero la pena ( di fare quello che faccio)?<\/h3>\n
In altre parole : il mio lavoro fa davvero fa la differenza per le persone ? Riesco a dare un aiuto concreto alle persone con le quali interagisco? Sto aggiungendo qualcosa di valore al mondo ?
\nOgnuno di noi ha dentro di se la nozione del valore! Ognuno di noi inconsciamente o anche consapevolmente in cuor suo vuole fare qualcosa che sia di aiuto agli altri, qualcosa che rimanga, qualcosa che abbia un senso!
\nOgni lavoro ha in una qualche misura un utilit\u00e0 sociale . Ed \u00e8 importante che noi ne siamo consapevoli. Io ho scelto la formazione come mestiere perch\u00e8 l’impatto (il valore ) che si da al mondo \u00e8 particolarmente esplicito. Fare qualcosa di utile nel lavoro ci fa sentire utili e pu\u00f2 colmare lacune in altre aree personali e psicologiche della nostra vita. Quando facciamo qualcosa che percepiamo come utile ci sentiamo pi\u00f9 motivati e siamo pi\u00f9 attivi, pi\u00f9 propositivi pi\u00f9 collaborativi.<\/p>\n
2.Il mio lavoro mi gratifica?<\/h3>\n
Siamo tutti un po bambini! Ognuno di noi ha bisogno di ricevere gratificazioni da quello che fa! A tutti noi piace sentirci dire che abbiamo fatto un buon lavoro. E questo \u00e8 ancora pi\u00f9 soddisfacente quando i riesce ad ottenere un passaparola positivo sul nostro operato.
\nRiesci ad aver un buon passaparola da quello che fai?<\/p>\n
3. Sto imparando qualcosa?<\/h3>\n
Se stai ancora crescendo e imparando qualcosa nel tuo lavoro allora vuol dire che stai investendo il tuo tempo. Ma se hai finito di imparare, e ripeti perennemente sempre le stesse esperienze allora forse \u00e8 arrivato il tempo di cambiare.<\/p>\n
4. Questo lavoro mi sta portando dove voglio arrivare?<\/h3>\n
Questa esperienza ti sta preparando in modo utile per qualche altra cosa tu voglia fare?
\nOgni esperienza di lavoro pu\u00f2 essere un’occasione per aggiungere qualche tassello in pi\u00f9 al nostro percorso professionale oppure pu\u00f2 rappresentare una deviazione nel percorso verso i nostri obiettivi.<\/p>\n
5.Sono ben pagato? Chiediti se nel tuo attuale “posto di lavoro” ad una verifica obiettiva dei compiti responsabilit\u00e0 e azioni e il tuo contributo \u00e8 equamente ricompensato .<\/h3>\n6 Vado d’accordo con il mio capo?<\/h3>\n
Un capo difficile pu\u00f2 rendere il tuo tempo di lavoro una esperienza miserabile. Se a questa domanda rispondi “no” forse \u00e8 il caso di cominciare seriamente a valutare i motivi per i quali persiste questa situazione.<\/p>\n
7. Vado d’accordo con i miei colleghi?<\/h3>\n
Un buon ambiente socievole e colleghi amichevoli possono far superare molti ostacoli e problemi sul lavoro. Inoltre se persiste una situazione di disaccordo con i tuoi colleghi questo potrebbe essere solo il segnale di un altro tipo di disagio e che non riesci ad integrarti nella cultura e nei valori predominanti dell’organizzazione con nella quale inserito. In altre parole potrebbe significare che non ti senti al tuo posto, non sei al tuo posto.<\/p>\n
8. Sono autorizzato ad essere creativo e faccio le cose a modo mio?<\/h3>\n
Questo elemento per alcune persone \u00e8 un fatto molto importante. Per te quanto \u00e8 importante avere autonomia?
\nConsidera comunque che a livelli di autonomia crescete corrispondono livelli di responsabilit\u00e0 crescenti.<\/p>\n
9. Il mio equilibrio vita\/ lavoro \u00e8 abbastanza accettabile ?<\/h3>\n
A Molte persone piacerebbe avere molto tempo a disposizione da poter trascorrere con i propri familiari. Nella maggior parte dei casi tuttavia, il lavoro \u00e8 molto impegnativo cos\u00ec tutti accettiamo una qualche forma di equilibrio. Sei soddisfatto del livello di dell’equilibrio che sei riuscito a costruire?<\/p>\n
10. Il mio ruolo professionale \u00e8 abbastanza prestigioso?<\/h3>\n
Questo ultimo elemento per molti \u00e8 del tutto irrilevante mentre per altri ha un grande significato. Ma la domanda alla quale dovresti rispondere \u00e8 questa: ti senti orgoglioso quando dici alla gente dove lavori e cosa fai?<\/p>\n
Che risultato hai ottenuto ?
\nOra prima di passare alle consclusioni dai un voto di importanza ad ogni domanda. Dai una quotazione.<\/p>\n
In linea generale Pi\u00f9 risposte affermative dai a queste domande meglio \u00e8! Se dai 10 risposte affermative su 10 domande vuol dire che il lavoro che svolgi ti calza davvero a pennello!<\/p>\n
Qualora volessi utilizzare queste domande come un questionario di valutazione della tua situazione lavorativa in generale dovresti dare un voto ponderato ad ognuna di queste domande.<\/p>\n
In altre parole comincia a dare un valore ad ognuna di queste domande. Quanto \u00e8 importante per te ogni singola parametro presentato in ogni domanda?. Ti faccio un esempio: se per te \u00e8 fondamentale il “ruolo” e l’impatto sociale del tuo lavoro, il voto che dai al ruolo sociale avr\u00e0 un impatto minore nella valutazione complessiva.<\/p>\n
Solo dopo aver stabilito i valori procedi con il conteggio delle risposte positive e di quelle negative. Bene se nelle domande che rappresentano elementi che giudichi fondamentali hai dato pochi “si” e molti “no” allora \u00e8 davvero il momento di cambiare! Anche se c’\u00e8 la crisi!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Come va con il tuo lavoro? Come ti senti nel tuo attuale “posto di lavoro”? Bene? \u00c8 davvero quello che volevi fare ? Ti senti abbastanza realizzato? Potrebbe sembrare strano che in un periodo come quello in cui viviamo caratterizzato da una crisi economica dalle dimensioni inaspettate parlare realizzazione professionale. Qualcuno potrebbe […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":18466,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[3,8],"tags":[],"aioseo_notices":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/17635"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=17635"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/17635\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/18466"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=17635"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=17635"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=17635"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
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