{"id":17456,"date":"2011-10-24T07:00:10","date_gmt":"2011-10-24T06:00:10","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=17456"},"modified":"2012-08-03T00:01:23","modified_gmt":"2012-08-02T22:01:23","slug":"come-dormire-bene","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/come-dormire-bene\/","title":{"rendered":"Come dormire bene?"},"content":{"rendered":"

\"come<\/a><\/p>\n

Quello che segue \u00e8 un guest post di\u00a0Stefano Mini<\/strong><\/strong>,\u00a0<\/em>Laureando in Economia e gestione aziendale all’universit\u00e0 di Brescia grande appassionato di crescita personale gestisce il sito internet\u00a0Mindcheats.net<\/a>, nel quale condivide le sue strategie di miglioramento personale.”<\/p>\n

Buona Lettura !<\/p>\n

 <\/p>\n

Mentre negli Stati Uniti va sempre di moda l’abitudine di ricorrere a dei farmaci come il Valium<\/em> per curare i problemi legati al sonno, anche lievi, l’Europa continua a non utilizzare dei principi attivi chimici per indurre artificiosamente lo stato di sonnolenza. Per fortuna, secondo me: quando si fa fatica ad addormentarsi significa che c’\u00e8 un qualche problema, fisico o psicologico, che deve essere trattato e risolto. Prendere una pillola di Valium<\/em> o Diazepam<\/em> \u00e8 un po’ come nascondere la polvere sotto al tappeto.<\/p>\n

Dall’altro lato, per\u00f2, \u00e8 vero che passare una notte insonne non \u00e8 il massimo della vita<\/strong>. A volte i problemi sono cronici (stress, ansia) e devono essere risolti prima di poter riacquistare una buona routine di sonno, ma per fortuna la maggior parte delle volte non si tratta che di una serie di cattive abitudini accumulate negli anni, che ostruiscono la via verso il sonno. Anche se pensi di non essere uno di questi, \u00e8 molto probabile che anche tu stia continuando delle cattive abitudini che peggiorano la qualit\u00e0 del sonno. Ti senti frequentemente stanco durante il giorno? Ci metti pi\u00f9 di 5 minuti ad addormentarti? Devi dormire pi\u00f9 di 8 ore a notte per sentirti riposato? Ti svegli frequentemente di notte? Se hai risposto s\u00ec ad almeno una di queste domande, allora ci sono sicuramente dei margini di miglioramento.<\/p>\n

In questo articolo ti elencher\u00f2 tutti gli errori pi\u00f9 frequenti che le persone commettono quando si parla di dormire bene<\/strong>, e soprattutto ti consiglier\u00e0 alcune tecniche per non trovarti mai pi\u00f9 a rigirarti nel letto per pi\u00f9 tempo del necessario.<\/p>\n

1 – Trova il tuo ritmo<\/h2>\n

Secondo il dizionario italiano, il ritmo \u00e8 “il succedersi regolare nel tempo di suoni, cadenze, movimenti”<\/em>. Questo \u00e8 esattamente quello che devi fare anche nel sonno, perch\u00e8 quando trovi il tuo ritmo ideale<\/strong> il tuo cervello ne beneficer\u00e0 enormemente. Un errore che molte persone commettono \u00e8 quello di andare a dormire ad orari sempre diversi, specialmente durante il fine settimana. Per quanto il corpo si sia adattato durante l’evoluzione a non scombussolarsi troppo in seguito a potenti scossoni negli orari, \u00e8 sempre meglio non eccedere. Per questo, se hai problemi ad addormentarti, il primo consiglio \u00cb di stabilizzare il tuo ritmo. Puoi farlo in tre modi diversi:<\/p>\n

    \n
  1. Vai a dormire sempre alla stessa ora, e svegliati sempre alla stessa ora<\/strong>. Anche nei week-end, mantieni una certa regolarit\u00e0. Inizia a dormire per 8 ore, e giorno dopo giorno togli qualche minuto finch\u00e8 non pensi di aver raggiunto l’equilibrio: ricorda che devi dormire abbastanza per sentirti attivo per tutto il giorno, ma non spendere mai pi\u00f9 di qualche minuto nel letto prima di addormentarti. Questo \u00e8 il metodo pi\u00f9 rigoroso perch\u00e8 ti impone di dormire sempre la stessa quantit\u2021 di ore ogni notte, permettendo al cervello di adattarsi immediatamente. Il pi\u00f9 grande difetto riguarda il fatto che il sonno necessario per riposarsi varia anche di molto di giorno in giorno, a seconda dell’attivit\u00e0 svolta nelle ore precedenti;<\/li>\n
  2. Dormi quando ti senti stanco, alzati all’alba con la luce del sole<\/strong>. Per quanto questo metodo sia affascinante visto che non prevede l’utilizzo della fastidiosa sveglia (basta lasciare la tapparella alzata), purtroppo non \u00e8 facile applicarlo nella vita di tutti i giorni: tutti noi dobbiamo andare a lavorare al mattino, e mezz’ora di ritardo \u00e8 raramente tollerata. Tuttavia puoi utilizzare questa tecnica d’estate quando non hai orari da rispettare, come faccio io;<\/li>\n
  3. Vai a dormire quando sei stanco, alzati sempre alla stessa ora<\/strong>. Questa \u00e8 la via di mezzo fra i metodi descritti sopra, ed \u00e8 quella che utilizzo maggiormente. Svegliandoti sempre alla stessa ora darai un riferimento fisso molto importante al tuo cervello, che quindi capir\u00e0 in breve tempo che oltre quell’orario non si pu\u00f2 andare. Avrai quindi sonno solo quando \u00e8 giunta l’ora di andare a dormire, e dopo la prima fase di assestamento non ti sentirai pi\u00f9 stanco durante il giorno. In questo modo riuscirai anche a bilanciare in maniera ottimale la differenza di stanchezza che c’\u00e8 da un giorno all’altro: se fai la maratona ti sentirai assonnato prima, se stai tutto il giorno sul divano andrai a letto pi\u00f9 tardi.<\/li>\n<\/ol>\n

    \"dormire<\/a><\/h3>\n

    2 – Regola il tuo orologio biologico<\/h2>\n

    Il ciclo del sonno<\/strong> \u00e8 regolato da alcuni ormoni e molecole come la melatonina<\/em> e la serotonina<\/em>, che incentivano od ostacolano il sonno in base a molteplici fattori, la maggior parte dei quali difficilmente controllabili. Il pi\u00f9 importante di essi, fortunatamente, pu\u00f2 essere alterato a piacimento: l’esposizione alla luce. Il cervello umano sa difatti che deve dormire di notte, e per questo si baser\u2021 sull’intensit\u00e0 della luce che ci circonda per capire che ore sono.<\/p>\n

    Fin qui tutto bene, se non fosse che nell’epoca moderna l’informazione non \u00e8 pi\u00f9 troppo affidabile. Le case sono ambienti chiusi che riescono a riprodurre l’oscurit\u00e0 anche di giorno, e l’illuminazione artificiale simula la luce del sole di notte. L’occhio ed il cervello umano non sono abituati<\/strong> a queste condizioni, e per questo rischiano di confondersi. Quando questo succede lo scompenso nella produzione di melatonina pu\u00f2 creare insonnia notturna. Eccoti quindi alcuni consigli per regolare al meglio il tuo orologio biologico:<\/p>\n