{"id":16993,"date":"2011-06-27T08:00:39","date_gmt":"2011-06-27T07:00:39","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=16993"},"modified":"2012-08-02T23:45:12","modified_gmt":"2012-08-02T21:45:12","slug":"4-abitudini-lavorative-che-ostacolano-la-produttivita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/4-abitudini-lavorative-che-ostacolano-la-produttivita\/","title":{"rendered":"4 abitudini lavorative che ostacolano la produttivit\u00e0"},"content":{"rendered":"

\"4<\/a><\/p>\n

 <\/p>\n

Quanto riusciamo ad essere produttivi ogni giorno?<\/p>\n

Quanta parte<\/strong> del nostro tempo<\/strong> lavorativo viene impegnato realmente in attivit\u00e0 utili che ci aiutano a produrre reddito e quanta altra parte \u00e8 impiegata in attivit\u00e0 inutili e di contorno?<\/p>\n

Questa \u00e8 una domanda che mi sorge spesso negli ultimi tempi. In particolare da quando ho appreso il principio dell\u201980\/20 di Pareto.<\/p>\n

Per chi non conosce il principio di Pareto, questo si pu\u00f2 sintetizzare in una affermazione \u201cil 20% di cause determina \u201880% degli effetti\u201d .<\/p>\n

Nel\u00a01897\u00a0Pareto (Matematico vissuto a cavallo degli ultimi due secoli), studiando la distribuzione dei redditi, ha dimostrato, attraverso una serie di calcoli, che in una data regione solo pochi individui possedevano la maggior parte della ricchezza.<\/p>\n

Questa osservazione ha ispirato la cosiddetta “legge 80\/20”, una\u00a0legge empirica nota anche con il nome di\u00a0principio di Pareto\u00a0(o\u00a0principio della scarsit\u00e0 dei fattori), e che \u00e8 sintetizzabile nell’affermazione:\u00a0la maggior parte degli effetti \u00e8 dovuta ad un numero ristretto di cause <\/strong>.<\/p>\n

Per farla breve questo rapporto dell\u201980\/20 pu\u00f2 essere applicato in natura a tutti i fenomeni distributivi. Naturalmente i valori 80% e 20% sono ottenuti mediante osservazioni empiriche e sono solo indicativi, ma \u00e8 interessante notare come molti fenomeni abbiano una distribuzione statistica in linea con questi valori. A titolo di esempio si noti come la distribuzione mondiale del\u00a0reddito procapite\u00a0si avvicini a tali valori, in informatica ‘80% del tempo di esecuzione \u00e8 impiegato solo dal 20% delle istruzioni di un programma. In medicina l\u201980% dei decessi \u00e8 causato dal 20% delle malattie e di questi esempi se ne possono trovare infiniti.<\/p>\n

Anche la gestione del tempo segue questo principio dell\u201980\/20.<\/p>\n

Tutti noi abbiamo le nostre abitudini (o se preferisci \u201croutine\u201d) quotidiane. Delle tantissime attivit\u00e0 che svolgiamo ogni giorno, come immagini bene, solo una piccola parte di queste \u00e8\u00a0 realmente produttiva.<\/p>\n

\u00c8 stato calcolato da alcuni studi americani che nell\u2019arco di una giornata lavorativa le persone sprecano in media il 40% del proprio tempo solo per le comunicazioni (mail, telefono, etc etc) ed utilizzano a fini produttivi molto meno del 30% del loro tempo disponibile.<\/p>\n

Anche tu probabilmente come tanti arrivi in ufficio un po\u2019 prima delle 9.00 ti metti alla scrivania, forse chiami il bar e prendi una tazzina di caff\u00e8 intorno alle 9:30 o 10:00, controlli, skype, Facebook, o qualche altro social al quale sei iscritto per poi immergerti nella lunga lista delle e-mail appena arrivate (di cui l\u201980% \u00e8 spam).<\/p>\n

Ed eccoci qui! mentre, \u00a0tutti sanno che, trascorrete del tempo per giocare a Farmville o per leggere gli ultimi aggiornamenti degli amici sulla bacheca di facebook, sono attivit\u00e0 che fanno perdere tempo, rallentano il lavoro e influiscono negativamente sulla nostra produttivit\u00e0 generale, non tutti sanno che tante altre abitudini, possono rallentare nella stessa misura il nostro lavoro.<\/p>\n

In questo articolo ti propongo una lista di 4 abitudini lavorative che frenano la produttivit\u00e0 personale.<\/p>\n

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1. Riunioni<\/h2>\n

Le riunioni portano via veramente tanto tempo ma, quasi tutti sostengono che sono un male necessario, anche se perdere ore ogni settimana in conversazioni che potrebbero essere fatte semplicemente tramite mail, pu\u00f2 rivelarsi davvero frustrante.<\/p>\n

Le riunioni sono tuttavia una fase cruciale della vita aziendale.<\/p>\n

Durante le riunioni ci si confronta, nascono nuove idee e si prendono decisioni importanti. Una riunione non dovrebbe mai durare troppo tempo per essere realmente produttiva. Occorre quindi che chi gestisce la riunione tenga a mente una serie di regole da far rispettare a tutti i partecipanti come: Rispettare sempre un ordine del giorno, darsi un tempo massimo per prendere decisioni ed evitare comportamenti quali, essere impreparati, arrivare in ritardo, essere rumorosi, lasciare il cellulare acceso:<\/p>\n

Le riunioni di aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori (non quelle in cui c\u2019\u00e8 da prendere una decisione) potrebbero inoltre essere ridotte notevolmente di numero utilizzando sistemi di project management e software per la condivisione delle informazioni.<\/p>\n

Il mercato oggi \u00e8 veramente pienissimo di strumenti del genere: Google Docs, group office, php groupware, centraldesktop, consentono di tenere traccia dello stato di avanzamento dei lavori di ogni progetto.<\/p>\n

Questi software, sono tutti strutturati con una lista dettagliata delle tappe e delle scadenze del progetto, in aree di lavoro condivise, in cui ogni membro del team pu\u00f2 avere accesso alle informazioni e valutare lo stato di avanzamento dei lavori, senza dover chiedere agli altri. In questo modo si possono recuperare quelle ore precedentemente perse negli incontri settimanali.<\/p>\n

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2. Lavorare fino a tardi<\/h2>\n

\"lavorare<\/a>Se sei una di quelle persone che si sentono dei gran figoni quando lavorano fino a tardi, oppure sei uno di quelli che pensano che hanno fatto tutto il loro dovere solo quando stanno al pc fino alle 9,30 di sera, \u00e8 bene che tu sappia che ti stai sbagliando alla grande.<\/p>\n

Lavorare fino a tardi non fa bene a te, non fa bene alla tua produttivit\u00e0, non fa bene alla tua azienda! Anzi \u00e8 un comportamento che fa male alla salute.<\/strong><\/p>\n

Lascia che ti chieda una cosa: quanto senti di essere realmente produttivo, dopo le 5,00 del pomeriggio?<\/p>\n

La produttivit\u00e0 personale diminuisce al passare del tempo, perche tutti noi abbiamo bisogno di riposo.<\/p>\n

Le probabilit\u00e0 che tu sia realmente produttivo dopo le 5.00 del pomeriggio sono bassissime, la stanchezza ti porter\u00e0 a distrarti di continuo e rischi di sprecare molto pi\u00f9 tempo.<\/p>\n

Oltre a provocare\u00a0stress,<\/strong> lavorare fino a tarda ora equivale a non andare a letto presto<\/strong> cosa che, viceversa, fa molto bene alla salute.<\/p>\n

Se non smetti di lavorare almeno due ore prima di andare a dormire, ti ritroverai in uno stato di agitazione, ed eccitazione, indotto dallo sforzo compiuto per prolungare l\u2019attenzione sulle questioni lavorative.<\/p>\n

Se poi questa, diventa un\u2019abitudine, aumenti le probabilit\u00e0 di ammalarti e di perdere altre ore di lavoro.<\/p>\n

Lavorare fino a sera va bene solo quando \u00e8 strettamente necessario ma, se lo facessi abitualmente nella speranza di recuperare ore di lavoro perse a causa di riunioni o altri piccoli impedimenti, sappi che stai solo causando a te (e alla tua azienda) un disservizio.<\/p>\n

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3. Bere troppo caff\u00e8<\/h2>\n

Ti piace bere il caff\u00e8 ? pensi che sia utile a renderti sveglio e produttivo?<\/p>\n

Bene vorrei farti notare che la caffeina non d\u00e0 un\u2019energia durevole, e se con molto zucchero ancora meno. La caffeina ha un effetto eccitante di circa 30 minuti.<\/p>\n

Lo zucchero nel tuo caff\u00e8 se preso spesso \u00e8 probabile che contribuisca a farti diventare \u201ciperteso\u201d, in quanto agisce sui tuoi livelli di insulina che si tramutano in grasso.<\/p>\n

In altre parole, non \u00e8 proprio il miglior modo per potenziare la tua attivit\u00e0.<\/p>\n

Fai piuttosto una colazione equilibrata, ricca di fibre e vitamine e prendi poco caff\u00e8, vedrai che la tua giornata sar\u00e0 sicuramente pi\u00f9 ricca di energia.<\/p>\n

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4. Pranzare alla scrivania<\/h2>\n

\"ragazza<\/a>Forse, potresti essere percepito come pi\u00f9 impegnato e produttivo dal tuo capo, quando non fai una pausa pranzo completa ma, sei effettivamente pi\u00f9 produttivo?<\/p>\n

Probabilmente no. Per un motivo, cosa accadrebbe se parte del tuo panino (o peggio del tramezzino ripieno di maionese) \u00a0cadesse su un importante report o sulla tua tastiera?<\/p>\n

Se ti distraessi mangiando vicino a importanti progetti di lavoro, la tua attivit\u00e0 ne sarebbe inevitabilmente compromessa.<\/p>\n

E a meno che non avessi una camicia di ricambio nella tua auto, potresti ritrovarti ad un incontro di lavoro con una macchia di pomodoro in tua compagnia.<\/p>\n

Inoltre, mangiare alla scrivania aumenta le probabilit\u00e0 di mangiare di pi\u00f9, dal momento che non lo fai consapevolmente, con il rischio di indebolire il cuore, compromettendo cos\u00ec anche la tua attivit\u00e0 lavorativa.<\/p>\n

Infine, mangiare alla scrivania \u00e8 contrario a tutte le norme in materia di\u00a0 sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro. Sulla scrivania non andrebbe consumato alcun pasto: cracker, grissini, muffin, brioches, niente di niente.<\/p>\n

Tutte le briciole delle cose che consumi finiscono negli anfratti della tastiera e sotto la tua postazione di lavoro. Le scrivanie degli uffici diventano cos\u00ec il terreno adatto allo sviluppo di milioni di batteri.<\/p>\n

Secondo un recente studio americano condotto su quasi 4000 prelievi, realizzati tra\u00a0pc e telefoni, si \u00e8 scoperto che si annidano\u00a0pi\u00f9 batteri in una tastiera del computer\u00a0che in una\u00a0tavoletta di un wc\u00a0. I computer e i telefoni d\u2019ufficio hanno mostrato percentuali significative di\u00a0germi\u00a0potenzialmente patogeni (patogeni sono quei germi che trasmettono le malattie agli uomini) del 67 % sui telefoni e 69 % sui pc.<\/p>\n

Risorse<\/h2>\n

Vuoi approfondire il tema della gestione del tempo ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande manager di te stesso ?<\/p>\n

20 consigli di time management<\/strong><\/p>\n

\"20<\/p>\n

Puoi cominciare a\u00a0sviluppare questa competenza<\/strong> ora\u00a0gratuitamente <\/strong>scaricando il report 20 consigli di time management da questo indirizzo\u00a0https:\/\/www.professioneformatore.it\/time-management\/<\/a><\/p>\n

Questa risorsa \u00e8\u00a0gratuita <\/strong>e messa a disposizione di tutta la comunit\u00e0 degli iscritti a professioneformatore.it<\/p>\n

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\"copertina<\/a>Zen To Done<\/strong><\/p>\n

Inoltre posso suggerirti di acquistare il capolavoro di Leo Babauta “Zen To done<\/a><\/strong>” tradotto in italiano da Leonardo di Paola e Viviana Taccione ,\u00a0Costa solo 9,70 <\/a>ma il suo valore \u00e8 ben pi\u00f9 elevato.<\/p>\n

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  Quanto riusciamo ad essere produttivi ogni giorno? Quanta parte del nostro tempo lavorativo viene impegnato realmente in attivit\u00e0 utili che ci aiutano a produrre reddito e quanta altra parte \u00e8 impiegata in attivit\u00e0 inutili e di contorno? Questa \u00e8 una domanda che mi sorge spesso negli ultimi tempi. In particolare da quando ho appreso […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":18534,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[7],"tags":[43],"aioseo_notices":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/16993"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=16993"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/16993\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/18534"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=16993"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=16993"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=16993"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}