{"id":1411,"date":"2009-11-04T01:18:30","date_gmt":"2009-11-04T00:18:30","guid":{"rendered":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/?p=1411"},"modified":"2021-05-10T16:04:17","modified_gmt":"2021-05-10T14:04:17","slug":"quali-sono-le-opportunita-di-mercato-per-un-formatore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/quali-sono-le-opportunita-di-mercato-per-un-formatore\/","title":{"rendered":"Analisi del Mercato della Formazione Professionale"},"content":{"rendered":"

Quali sono le opportunit\u00e0 di mercato per un formatore<\/a>? A queta domanda ho provato a dare una risposta nel corso del seminario del 24 ott. 2009.<\/p>\n

L’intervento intendeva tracciare le linee guida per una corretta analisi del sistema della formazione professionale dal punto di vista del delle opportunit\u00e0 di business<\/strong> e delle prospettive occupazionali dei prossimi anni.<\/p>\n

<\/p>\n

Di seguito pubblico la trascrizione \u00a0dell’intervento<\/p>\n

 <\/p>\n

Intro <\/strong><\/span><\/h3>\n

Ciao!\u00a0<\/span>innanzitutto ti do il mio personale benvenuto in questa presentazione dei servizi dell’associazione formatori professionisti.\u00a0 Questo filmato \u00e8 la replica dell’intervento introduttivo al seminario del 24 ottobre 2009. Per tutti coloro che non sono potuti essere presenti Abbiamo pensato di realizzare questa breve video presentazione.<\/span><\/p>\n

Sono contento che tu abbia deciso di ascoltare questo filmato perch\u00e9 ci dai l’opportunit\u00e0 di condividere alcune considerazioni sul mercato della formazione professionale e di presentarti i servizi l’associazione Afp (Associazione Formatori Professionisti) .<\/span><\/p>\n

Quello di cui ti voglio parlare \u00e8 del mercato della formazione professionale e\u00a0 delle opportunit\u00e0 di impiego di chi svolge il mestiere di Formatore<\/a>.<\/span><\/p>\n

Quella del formatore<\/a> \u00e8 una professione relativamente giovane storicamente la\u00a0 nasce alla fine degli anni ’70 per rispondere alle esigenze di aggiornamento e riconversione delle professionalit\u00e0 degli operai delle grandi aziende. Nel corso degli anni si sviluppa poi intorno a 4 linee. <\/span><\/p>\n

I quattro segmenti del “Mercato della Formazione”\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n

il mercato della formazione \u00e8 costituito oggi da 4 segmenti <\/span><\/p>\n

    \n
  1. La formazione finanziata <\/span><\/li>\n
  2. La formazione auto finanziata <\/span><\/li>\n
  3. la formazione privata <\/span><\/li>\n
  4. la formazione aziendale<\/span><\/li>\n<\/ol>\n

    Come sono nate e si sono sviluppate nel corso degli anni queste aree di business?<\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Partiamo dalla formazione finanziata! <\/span><\/h3>\n

    Fino a una 15na di anni fa il la formazione finanziata da risorse pubbliche era una un’area di business ancora sconosciuta ai pi\u00f9. <\/span><\/p>\n

    Per formazione finanziata intendiamo tutte quelle attivit\u00e0 di formazione il cui costo viene coperto (in parte o in toto)\u00a0 dalle Istituzioni che distribuiscono le risorse disponibili\u00a0 ai diversi destinatari per lo pi\u00f9 attraverso\u00a0bandi pubblici. \u00a0Chi finanzia questo tipo di formazione ? il\u00a0F.S.E.(Fondo sociale europeo), Le\u00a0Regioni, \u00a0le\u00a0Provincie, \u00a0le\u00a0Fondazioni,\u00a0Governo e Ministeri, \u00a0le\u00a0Universit\u00e0, i Fondi interprofessionali (FAPI , \u00a0FONDIMPRESA,\u00a0FONDARTIGIANATO etc etc etc )<\/p>\n

    Questi fondi sono cresciuti via via nel tempo parallelamente alla crescita di attenzione dell’operatore Pubblico nei confronti della forza lavoro disponibile in un paese, anche a seguito del processo di de-industrializzazione delle economie avanzate. <\/span><\/p>\n

    In quest’ottica le risorse per la formazione sono state sempre considerate parte importante ma non predominante di una politica sociale e di coesione. L’idea di base \u00e8 quella che gli Stati occidentali e le economie avanzate per raggiungere l’obiettivo del benessere generale, si prendono cura anche dei disoccupati e dei lavoratori deboli che possono divenire disoccupati per obsolescenza delle proprie competenze. Obiettivo \u00e8 ridurre al minimo\u00a0 la disoccupazione puntando alla crescita delle competenze personali . <\/span><\/p>\n

    Queste risorse sono Cresciute negli anni e in particolar modo negli anni 90 a seguito dell’accelerarsi dei processi di de-indistrializzazione e terziarizzazione dell’economia. Documento di fondamentale importanza che ha ispirato tutta la politica di gestione dei fondi per la formazione degli ultimi 20 anni \u00e8 il libro bianco di Delors “Crescita competitivit\u00e0 e occupazione” del 93 in cui la formazione \u00e8 considerato l’asset centrale delle politiche sociali. Le istituzione dell’europa devono\u00a0 occuparsi di occupazione e disoccupazione. Attraverso Le politiche attive di cui la formazione e l’aggiornamento delle competenze sono la principale . <\/span><\/p>\n

    Chi opera in questo tipo di mercato ?<\/strong><\/p>\n

    La formazione secondo quanto stabilito da tutti gli strumenti di programmazione del danaro pubblico \u00e8 una attivit\u00e0 senza fine di lucro. <\/span><\/p>\n

    Le risorse devono essere utilizzate solo per ripagare il lavoro dei singoli addetti al progetto di formazione in base al criterio della rendicontazione. <\/span><\/p>\n

    Fino a dieci quindici anni fa operavano su questo mercato associazioni, fondazioni e per lo pi\u00f9 cooperative. Gruppi di\u00a0 giovani laureati che cercavano lavoro prima di tutto per loro stessi, si costituivano in associazione o in cooperativa e partecipavano con dei progetti ai bandi pubblici. Il settore ha scoperto un notevole incremento con la programmazione dei fondi strutturali del 1994-1999 e del 2000-2006 . Le crescenti risorse spingevano tante persone ad occuparsi di formazione finanziata. <\/span><\/p>\n

    La maggior parte di questi fondi era destinata ai disoccupati o lavoratori a rischio di obsolescenza delle competenze professionali, cio\u00e8 persone over 50 che non conoscevano l’uso del computer e non sapevano parlare le lingue. In questo i giovani laureati dell’epoca potevano facilmente rispondere alle loro esigenze formative. <\/span><\/p>\n

    Mercato della\u00a0<\/strong><\/span>Formazione autofinanziata<\/span><\/strong><\/h3>\n

    Oltre quella finanziata dalle risorse pubbliche\u00a0 c’\u00e8 poi la formazione Autofinanziata. Per formazione autofinanziata regionale si intendono tutti quei corsi realizzati da enti privati, che rilasciano un attestato di qualifica professionale, finanziati dagli stessi corsisti attraverso il pagamento di una retta. Questi corsi riconoscono a valle del percorso d’aula un attestato di qualifica per il corsista riconosciuto\u00a0 dalla Regione e valido in tutta su tutto il territorio Nazionale e nella comunit\u00e0 europea . <\/span><\/p>\n

    Questo tipo di corsoi varia da regione a regione . I programmi e le figure professionali non sono, ancora oggi standardizzate, e per uguali figure professionali alle volte da regione a regione cambiano sensibilmente i programmi. Unica caratteristica comune di questi corsi \u00e8 la durata, stabilita in 420 ore minime per il rilascio di un attestato di qualifica. <\/span><\/p>\n

    In questo segmento del mercato della formazione operano piccole societ\u00e0 private, costituite spesso come Srl o SNC che vendono a mercato corsi con qualifica. Fino a 5-6 anni fa i corsi pi\u00f9 diffusi erano i corsi per parrucchieri, estetiste, e i corsi di Programmazione cobol e operatore di computer. il vero valore aggiuto di questi corsi era la certificazione regionale. I ragazzi si iscrivevano a questi corsi perch\u00e8 cercavano un attestato che gli permettesse di presentarsi\u00a0 ad un eventuale datore di lavoro.<\/p>\n

    Mercato della<\/strong><\/span> Formazione Aziendale <\/strong><\/span><\/h3>\n

    Altro settore \u00e8 quello della formazione Aziendale, cio\u00e8 la formazione svolta dalle aziende ai propri dipendenti e collaboratori, finanziata con risorse proprie. Questo tipo di formazione nasce in italia a met\u00e0 degli anni 70 quando a seguito della crisi petrolifera\u00a0 e dell’avvio dei primi processi di deindustrializzazione mettono le aziende nella condizione di riconvertire il proprio personale. Questo tipo di formazione inizialmente percepita dai sindacati degi anni 70 come una minaccia trova il suo maggiore sviluppo negli anni 90 e\u00a0 prende l’avvio l’esigenza di formare il personale aziendale a nuovi compiti e mansioni. Molti operai per tutto il decennio degli anni 80 e i primi\u00a0 anni 90\u00a0 si vedono coinvolti in percorsi di aggiornamento delle competenze professionali, spesso anche contro la loro volont\u00e0. Le grandi aziende vivono periodi di crisi e comincia la mobilit\u00e0 interna. In questo ambito Spesso i formatori sono gli stessi dipendenti dell’azienda. \u00a0 ingegneri\u00a0 o tecnici specializzati che si prendono cura di trasmettere le nuove procedure operative per le nuove linee di produzione. <\/span><\/p>\n

    Dicevamo, Questo interventi di formazione sono per lo pi\u00f9 finanziati\u00a0 con risorse proprie delle aziende e fanno capo agli uffici del personale. La funzione formazione \u00e8 parte operativa dell’ufficio risorse umane e spesso i corsi di formazione sono utilizzati come uno strumento di gestione dei dipendenti. I corsi tutti specialistici sono usati dalle aziende non solo per sviluppare skills (competenze) ma anche\u00a0 per condividere la mission aziendale e far percepire\u00a0 i dipendenti di uno spirito di squadra o come strumento di incentivazione . in questo ultimo senso la formazione \u00e8 parte integrante della politica di sviluppo delle risorse . Il messaggio che comunica l’azienda \u00e8 chiaro: ” se sei un buon lavoratore ti metto in formazione e cos\u00ec i do degli strumenti per fare la tua carriera. <\/span><\/p>\n

    Alcune aziende come la fiat si dotano addirittura di un proprio ente di formazione interno al gruppo .<\/span><\/p>\n

    Le aziende che investono di pi\u00f9 in formazione sono le grandi aziende metalmeccaniche e le aziende bancarie ed assicurative per sviluppare le reti vendita. <\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Mercato della Formazione Privata <\/strong><\/span><\/h3>\n

    Ultimo comparto della formazione \u00e8 quella che definiamo formazione privata , anche essa lavora come e altre sulle skills. Questo tipo di formazione \u00e8 pagata dagli stessi corsisti e rilascia certificazioni non riconosciute dall’operatore pubblico ma dal Mercato . <\/span><\/p>\n

    Si sviluppa nel corso degli anni intorno a due asset , le lingue, in particolare l’inglese e le competenze informatiche . Tipiche attivit\u00e0 di questo comparto sono i centri british i, in lingua e i centri di formazione microsoft o cisco sap e cos\u00ec via. <\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Evoluzione <\/span><\/p>\n

    C’\u00e8 da chiedersi oggi Come si \u00e8 evoluto il mercato della formazione professionale nei suoi tre comparti e quali sono le prospettive professionali di chi intende lavorare come\u00a0 formatore. Dalla sua nascita ad oggi la formazione professionale \u00e8 cambiata tantissimo e si \u00e8 passati in soli 20 anni da un mercato quasi pionieristico ad un mercato evoluto dove sono alti i livelli di\u00a0 concorrenza e i margini si riducono.<\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Utilizzando come metafora l’evoluzione umana possiamo dire che Fino agli anni 90 il mercato della formazione si trovava nella condizione dell’Homo erectus mentre oggi ci troviamo nell’era dell’homo saapiens, avendo attraversato l\u2019era del neandertal. <\/span><\/p>\n

    Fino agli anni 90, ci troviamo ancora all\u2019epoca dell\u2019homo erectus. Le aziende che operano nei tre comparti individuati nel mercato della formazione, internalizzano ancora tutti i costi della formazione e in particolare i costi della Docenza e delle attivit\u00e0 d’aula. Ogni ente \u00e8 formato da docenti e personale amministrativo. in rapporto di 3 a 1 ogni 3 docenti c’\u00e8 un amministrativo. Nelle piccole realt\u00e0 i docenti svolgono anche compiti amministrativi, nelle aziende di grande dimensione i docenti sono dipendenti trasferiti da altri reparti.<\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    In questo primo decennio del 2000 gli enti di formazione e le aziende che fanno formazione al loro interno vivono un processo di trasformazione organizzativa che porta all’esternalizzazione dei costi di docenza. In particolare per gli enti e le aziende che lavorano nel settore dei finanziamenti pubblici a seguito dell’adozione delle potitiche di accreditamento da parte delle regioni e degli oneri amministrativi imposti dal vademecum di rendicontazione dell’FSE che aumentano la mole di lavoro per le gli uffici. Gli enti si trovano cos\u00ec a doversi munire sempre pi\u00f9 di personale amministrativo opportunamente formato. Non c’\u00e8 pi\u00f9 spazio per i docenti che vengono incaricati solo su commessa con contratti di consulenza. L’ente che lavora sul finanziato si trasforma in un gestore di documenti e progetti. <\/span><\/p>\n

    Lo stesso fenomeno di esternalizzazione dei docenti\/formatori si registra negli enti autofinanziati e nelle aziende. Il decennio \u00e8 caratterizzato dalla crisi del manifatturiero e del metalmeccanico e da bassi tassi di crescita. L’esigenza di ridurre i costi fissi diventa pia piano una priorit\u00e0 per tutte le aziende. I docenti formatori si trovano cos\u00ec a non essere pi\u00f9 assunti ma ad essere incaricati con contratti di consulenza a partita iva. <\/span><\/p>\n

    Le previsioni per il futuro non sono tanto diverse dalla situazione attuale. I docenti saranno sempre pi\u00f9 persone contrattualizzate co contratti di consulenza, mentre gli ent i si dovranno dotare anche di una struttura di Marketing e vendite.\u00a0 Il sistema dei Vaucher formativi spinge anche gli enti della formazione finanziata a strutturarsi con una forza vendita, dovendo reclutare i corsisti. <\/span><\/p>\n

    IN SINTESI<\/span><\/h3>\n

    In sintesi oggi il mercato della formazione diventa un mercato sempre pi\u00f9 flessibile. Chi Lavora come docente Molto difficilmente si trover\u00e0 a farsi assumere da una azienda o da un ente. Il suo lavoro dovr\u00e0 articolarsi come un lavoro da professionista autonomo . Le figure professionali che troveranno invece collocazione stabile in azienda saranno invece i profili amministrativi e gli addetti al marketing e alla vendita.<\/span><\/p>\n

    IL lavoro del formatore non \u00e8 sicuramente un posto fisso . Anzi Se in passato alcune realt\u00e0 aziendali sembravano alimentare questa speranza oggi questo non \u00e8 pi\u00f9 ipotizzabile. Nemmeno con le grandi multinazional che necessitano di ridurre i costi fissi. <\/span><\/p>\n

    Cosa significa questo che \u00e8 finita l’era della formazione ? \u00a0Sicuramente No !<\/p>\n

    Oggi la percezione del bisogno di formazione da\u00a0 parte delle aziende tende a crescere, \u00e8 la disponibilit\u00e0 a spendere che si \u00e8 ridotta.<\/span><\/p>\n

    Per chi esercita professionalmente l’attivit\u00e0 del formatore si aprono scenari precedentemente inimmaginabili a patto che si abbia la disponibilit\u00e0 ad investire e a lavorare. Oggi Chi fa il formatore pu\u00f2 e deve lavorare con un numero crescente di committenti . In alcun casi il formatore colaborer\u00e0 con enti\u00a0 con le aziende come docente altre volte sar\u00e0 lui stesso ad esercitare il ruolo di azienda commttente nei confronti di altri docenti. In altre parole stiamo vivendo la flessibilit\u00e0. Nessuno ne \u00e8 escluso. e questo rappresenta una grande opportunit\u00e0 perch\u00e8 ci mette tutti in gioco.<\/span><\/p>\n

    In questi anni stiamo assistendo anche ad un altro fenomeno molto interessante nel settore della formazione : LA costruzione di una filiera della committenza della docenza. <\/span><\/p>\n

    Il fenomeno della sub fornitura sta diventaando sempre pi\u00f9 diffuso e funziona pi\u00f9 o meno in questo modo. Una grande azienda ha intenzione di realizzare un corso per i suoi operai dipendenti . Non avendo ne tempo ne interesse a selezionare un numero congruo di formatori si rivolge ad una azienda intermediaria richiedendo la realizzazione per intero delle attivit\u00e0 corsuali. L’intermediario a questo punto indiidua sul mercato i possibili fornitori e li utilizza per realizzare quel progetto specifico. La Slide mostra una classica Situazione di mercato. L’azienda clliente acquista a 50 e il formatore si prende solo 25 euro.<\/span><\/p>\n

    Ci sono poi situazioni dove i passaggi della filiera produttiva sono ancora pi\u00f9 lunghi come nel caso di alcuni corsi finanziati dove da una commessa di 100 si arriva ad un guadagno di 25 da parte del formatore.<\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Crisi <\/span><\/h3>\n

     <\/p>\n

    In questi ultimo anno abbiamo scoperto la crisi. La crisi del nostro sistema economico viene da lontano, dai primi anni 90. Quest’anno con gli andamenti negativi dei mercati finanziari e la stretta del credito ne vediamo solo la parte finale. <\/span><\/p>\n

    Cosa succede con la crisi : Si riducono le risorse disponibili per la Fomazione. Le aziende alcune chiudono e quele che non chiudono esternalizzano. In questo ultimo anno abbiamo visto che moltissime aziende Hanno affidato in esterno l’intera gestione delle risorse umane a societ\u00e0 specializzate che ne gerantiscono la gestione a costi molto bassi.<\/span><\/p>\n

    Per quanto riguarda le risorse pubbliche molte sono finite nei forzieri dell’INPS per pagare la cassa integrazione e le altre forme di sostegno al reddito.<\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Su questo ultimo passaggio vorrei muovere una piccola nota polemica. e pur vero che il sostegno al reddito \u00e8 una priorit\u00e0, ma , la formazione mette in moto le persone. Un disoccupato o una persona in cassa integrazione se va ad un corso con un altra decina di persone avr\u00e0 modo di ampliare le proprie conoscenze , sviluppare nuove abilit\u00e0, confrontarsi di parlare sviluppare idee e perch\u00e8 no? potrebbe ritrovarsi un lavoro da solo grazie al confronto e allo scambio che ha in aula.<\/span><\/p>\n

    L’assistenzialismo rende immobili le persone in quanto quello stesso disoccupato stando a casa ricever\u00e0 un sussidio senza fare nulla ma sopratutto avr\u00e0 meno occazioni di confornto e di scambio con colleghi e docenti. Con grande facilit\u00e0 tender\u00e0 a concentrarsi solo sul suo problema e forse si deprimer\u00e0 pensando che non c’\u00e8 alternativa.<\/span><\/p>\n

     <\/p>\n

    Un Formatore cosa deve Fare <\/span><\/h3>\n

    lavorare su pi\u00f9 attivit\u00e0. Sulla formazione obbligatoria su quella finanziata fse, quela dei fondi interprofessionali e cos\u00ec via. Un formatore dovr\u00e0 essere flessibile adattabile .\u00a0 in queso modo potr\u00e0 lavorare con pi\u00f9 enti e con pi\u00f9 aziende. <\/span><\/p>\n

    Per fare questo dovr\u00e0 investire in qualit\u00e0 percepita del servizio offerto e promozione del servizio stesso. Qualit\u00e0 e promozione diventano i due assett strategigi della politica di marketing di un formatore. Investendo in qualit\u00e0 e promozione ogni formatore avr\u00e0 la possibilit\u00e0 di sviluppare quella necessaria rete di contatti che gli consentir\u00e0 di lavorare tutto l’anno e non solo dei piccoli periodi. Va da se che pi\u00f9 sono bravo pi\u00f9 i clienti mi chiameranno .\u00a0 pi\u00f9 riesco a sviluppare relazioni pi\u00f9 probabilmente le aziende penseranno a me nel momento in cui avranno bisogno di un formatore! <\/span><\/p>\n

    Hai trovato interessante questo articolo? Lasciaci un commento !<\/strong><\/p>\n

    \n

    \n

    \n
    \u00a0<\/span><\/div>\n

     <\/p>\n<\/div>\n

     <\/p>\n

     <\/p>\n<\/div>\n

     <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

    Analisi del Mercato della Formazione Professionale Prima parte dell’intervento di Luciano Cassese nel corso del seminario del 24 ott. 2009 sul couselling e la formazione. L’intervento del Presidente dell’Associazione FP (Associazione Formatori Professionisti) intende tracciare le linee guida per una corretta analisi del sistema della formazione professionale dal punto di vista del delle opportunit\u00e0 di business e delle prospettive occupazionali.<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":18878,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[3,8],"tags":[33],"aioseo_notices":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1411"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1411"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1411\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/18878"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1411"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=1411"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.professioneformatore.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=1411"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}