[…… Il Mondo è pronto ad accogliere un nuovo manager!
Così c’era scritto su quella cartolina con un allegro Lupo Alberto in una fiammante cabrio rossa! Devo averla ancora conservata da qualche parte, quella cartolina a due ante di cartoncino rosso, che mi regalò Rosaria, la mia cara amica dei tempi dell’università, il giorno della mia Laurea. Devo dire che a quel tempo, tutte le premesse erano giuste.
Ero riuscito a laurearmi in tempo, a soli 23 anni, senza finire fuori corso, con una media e un voto di laurea alto! Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche, in quel giorno di primavera all’età di 23 anni mi sembrava che si aprisse un mondo ricco di opportunità e di affermazioni personali. Tutto mi sembrava a portata di mano. Non sapevo che mestiere avrei fatto ma, supponevo che avrei fatto tante cose e che un universo di successi mi stava aspettando.
Finalmente ero libero! Gli anni trascorsi nella fatica e nel sacrificio, a studiare anche nel fine settimana, per completare quanto prima possibile il percorso di studi, erano finalmente finiti. Potevo dedicarmi a raggiungere il mio sogno. Fare la mia piccola e personale scalata sociale.
Sicuro e fiero per il piccolo successo appena raggiunto, mi incamminai diritto sulla strada dell’arrivismo con il vento alle mie spalle e il sole di maggio in faccia. Non sono mai stato così tanto lontano dalla realtà come in quei giorni. C’era qualcosa che mancava! Ma a quel tempo ancora non lo sapevo!
Perchè racconto questa storia?
Una della difficoltà maggiori, o meglio La difficoltà, nella quale mi sono trovato, quando ormai 12 anni fa, terminai gli studi universitari, è stata quella di ri-orientare la vita.
Ri-orientare, cioè Orientare di nuovo! Avevo bisogno di dare un verso e una direzione alla mia vita. Finita la festa di laurea mi sono trovato da solo, senza dover fare niente, senza nessuna scadenza, nessun esame, di fronte alla domanda : “e adesso cosa faccio? Dove me ne vado tutto il giorno?”
e non tramutatosi in una assunzione a tempo indeterminato, mi sono ritrovato a “Spasso senza sapere che fare”. Da solo con la domanda “E mo che faccio?” Ripensandoci ora con la maturità e l’esperienza di oggi, posso dire che, l’Università svolge un grande ruolo di orientamento nella vita delle persone. Presenta agli iscritti un obiettivo lontano, La laurea (Verso: Dove vado) ed una serie di step intermedi che sono gli esami (Direzione: Come ci arrivo) che una volta superati consentono di arrivare alla meta.
La vita dello studente è organizzata secondo questi step intermedi. “Se Fai il bravo svolgi costantemente i tuoi compiti e superi gli esami vedrai che prima o poi arriverai alla laurea” In modo analogo chi lavora come subordinato in una azienda è già orientato. Ha un obiettivo lontano, la pensione con un certo livello di carriera/assegno inps (Verso. Dove vado) ed una serie di step intermedi che, sono i livelli gerarchici da scalare (Direzione: Come ci arrivo) che una volta superati consentono di arrivare alla meta. “Se fai il bravo, ti comporti bene e dimostri che meriti la fiducia, perchè fai tutto quello che ti si chiede di fare, allora raggiungerai la meta ambita! La tua magnifica pensione. Il Nirvana terreno del dolce far niente ! ” Meglio ancora se si lavora in una grande azienda dove gli step intermedi sono tanti. Se si entra in FIAT, o in una GRANDE BANCA , il modello che ti si prospetta di fronte è : “entro oggi nel 2009 come usciere ne esco tra 30 anni come direttore, passando per ragioniere, cassiere, appuntato, tecnico, sub vice capoprogetto, responsabile di commessa etc. etc.” Una vita a salire gradini. Verso e direzione dicevamo !
Quando sono in aula e faccio orientamento, una delle cose che emerge nei colloqui individuali è la mancanza di una direzione! Le persone, spesso, si lasciano vivere affrontando gli eventi così come capitano, giorno dopo giorno, piuttosto che andargli incontro e provocarli. Siamo tutti un po abituati a subire gli eventi della vita piuttosto che a determinarli. “In che direzione stai andando?” “dove va la tua vita?” Questa è la domanda a cui ognuno di noi dovrebbe saper dare una risposta.
Verso e direzione, sono i due elementi che caratterizzano tutte le cose in movimento. Come i vettori della Matemetica, tutte le cose in movimento hanno un verso cioè un “dove” , un punto verso il quale si muovono e una “Direzione”, cioè un percorso che tracciano muovendosi.
Anche le persone hanno bisogno di un verso e di una direzione. La vita è un qualcosa in continuo movimento. Senza un verso (cioè un dove vado) rischiamo di vivere seguendo modelli reattivi, reagendo agli eventi ed agli stimoli dell’ambiente esterno, così come si presentano. Andando un po di qua e un po di la.
La staticità non esiste. É solo una illusione di chi guarda al posto pubblico. Ma nella realtà non esiste. Ognuno di noi è in continuo movimento proprio perchè vive. E la vita è cambiamento per definizione.
L’esperienza dell’Alitalia ce lo insegna! Oggi abbiamo bisogno di darci verso e direzione costantemente da soli! Anche perchè i modelli che gli altri ci hanno trasmesso, non sono più così efficaci.
La tecnica delle due Tavole
Quello che propongo oggi è un esercizio finalizzato a sviluppare la nostra capacità di Auto-orientarci, cioè sviluppare da soli la capacità di darci Verso e Direzione. Questo esercizio, questa tecnica, è molto utile se fatta con piacere e costantemente. Prendetela come un gioco creativo. Funziona così: bisogna realizzare due tavole.
Nel marketing adesso vanno molto di moda due parole che rappresentano cose molto simili Vision e Mission. Rappresentano la tensione verso la quale l’azienda è proiettata. Noi facciamo la stessa cosa.
Una Vision Board, una tavola della “Visione” (o missione o tabella degli Obiettivi come la si vuol chiamare). Accanto a questa faremo poi una tabella del ringraziamento (o Tabella dei risultati). Nella tabella della Visione andremo a rappresentare quello che vogliamo, quello che desideriamo, come vorremmo il nostro futuro: viaggi, sentimenti, persone, cose, etc etc. Usiamo Immagini.
Le immagini hanno un fortissimo potere comunicativo. Arrivano direttamente al subconscio.
Per questo motivo ci metteremo delle immagini che ci fanno emozionare positivamente quindi:
- immagini di persone con le quali vogliamo passare il tempo (la fidanzata, gli amici, i soci, i vostri maestri, le persone che stimiamo etc ),
- gli obiettivi di reddito che vogliamo raggiungere , (disegnando un assegno o delle monete),
- I progetti che intendiamo realizzare (immagini che rappresentano i progetti, io ad esempio ho messo le copertine dei libri che voglio scrivere , e i nomi dei giochi educativi che voglio produrre)
- Le immagini dei luoghi che vogliamo visitare, dei posti dove vogliamo viaggiare,
- Immagini del nostro lavoro così come lo vorremmo (ad es. il logo della società quando riusciremo a metterci in proprio)
- il tipo di casa in cui Vogliamo abitare (mettiamo quindi la foto di una bella casa o una immagine ritagliata da una di una rivista di arredamento)
- L’immagine del contributo al benessere della società che vogliamo dare (ad esempio una immagine di una adozione a distanza, di una missione che vorremmo sostenere con il nostro contributo, la mensa dei poveri alla quale ci ripromettiamo di andare a dare una mano) e così via.
- Frasi motivanti che, rappresentano il modo in cui vogliamo essere. Se vogliamo essere delle persone più ottimiste potremmo ad esempio scrivere “sono sempre positivo” oppure, se decidiamo di essere più attenti agli altri, più socievoli e con più amici, possiamo scrivere la frase “prometti a te stesso di essere felice del successo altrui come se fosse il tuo” Diamo sfogo alla nostra creatività con disegni, immagini di riviste, fotografie.
Questa tabella la si può realizzare con un costo bassissimo 3 o 5 euro da IKEA per una tabella di sughero sulla quale piazzare foto e frasi con delle puntine da disegno! Una volta preparata andrebbe posta davanti alla nostra postazione di lavoro. In modo che possiamo guardarla solo alzando lo sguardo dal computer. Questa tabella risponde alla domanda : “DOVE vado?”. “Perchè faccio tutto questo? Perchè lavoro tutti i giorni? Cosa voglio realizzare? Che vita voglio vivere?
La seconda tabella è quella del ringraziamento.
Su di una tabella di sughero come la prima mettiamo una scritta “Grazie” e sotto tutte le immagini delle cose di cui siamo Grati a Dio (o se siete atei alla Vita).
Ringraziamo di tutto quello che abbiamo, di tutti gli obiettivi che siamo riusciti a raggiungere. Io, ad esempio, ho messo le foto delle persone care e dei momenti belli vissuti assieme, dei viaggi più importanti della mia vita, la laurea il master e la specializzazione, una immagine che rappresenta il Primo dan di Kick Boxing, la casa in montagna che ho comprato e così via.
Realizziamola e Poniamola, se c’è spazio alla nostra destra.
Questa tabella è la tabella delle nostre risorse e degli obiettivi che abbiamo raggiunto! É la tabella che ci dice che non siamo degli sfigati ma che anzi ci ricorda di essere grati per tutte le cose che abbiamo! Questa tabella ci dice da dove veniamo e rappresenta la nostra Direzione.
Entrambe le Tavole indirizzeranno il nostro agire quotidiano sopratutto nelle difficoltà quando ci troveremo davanti a degli ostacoli a degli impedimenti. Guardando davanti a noi (la Tabella della visione) Sapremo perchè stiamo lavorando, perchè affrontiamo tutto questo. Guardano poi alla nostra destra sapremo a quali risorse attingere, per far fronte alle nostra sfide!
Luciano Cassese
Articolo di Luciano Cassese
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Caro collega,
ti sono grata per aver richiesto il mio parere e lo esprimo subito con piacere: le tue due tavole sono perfette e, aggiungo, costituiscono il metodo che noi usiamo nella nostra associazione ” Job Center Cafè “,durante i seminari sulle politiche attive di ricerca del lavoro. Noi abbiamo individuato tre macroaree di interesse corrispondenti a:
1) le tappe raggiunte ad oggi ( relative a tutto il vissuto, non solo professionale)
2) i traguardi che mi prefiggo di raggiungere ( anche come obiettivi di vita )
3) cosa devo fare per ottenere ciò che voglio.
Ti saluto cordialmente
Anna Mancini
grazie per il tuo commento
E sopratutto benvenuta
Interessante come tecnica!
La utilizzerò anch’io quando farò la mia prima consulenza di orientamento…
Ah, che bello, mi sono commossa a leggere questo post. Mi sono ricordata della mia tabella delle visioni fatta la scorsa estate durante un corso di leadership e messa poi arrotolata dietro un mobile a prendere polvere. Mi sono un attimo intristita perchè non sto dando il giusto valore a quel lavoro. Ora l'ho tolta fuori da quell'angolino e sto già pensando a dove metterla in bella vista. Della seconda tabella ne sento parlare per la prima volta ma credo sia un'idea fantastica perchè "vedere" i risultati già raggiunti è molto motivante. Grazie nuovamente per il bel post e per l'emozione positiva che mi ha risvegliato. Un saluto di cuore, Eleonora
La seconda tabella è una invenzione mia 😉
Caro Luciano,
ho apprezzato molto questa tua proposta ! Sono una ArtCounselor e utilizzo spesso la metafora, le immagini e il linguaggio non verbale per agevolare le persone a divenire consapevoli di aspetti di sè. Inoltre anche il counseling ha la prerogativa di focalizzarsi sugli aspetti positivi e sulle risorse piuttosto che su quello che non va. Sono modalità potenti e accolte con piacere e sorpresa dalle persone.
Non credo che possiamo definirci "colleghi" ma sicuramente ci muoviamo su basi comuni.
Un grande saluto e a presto !
Susanna
Ciao Susanna,
ti conosco tramite questa tua commento alla proposta di Luciano Cassese.
Io sono una psicologa, esperta di formazione comportamentale e con una passione per l’arte, purtroppo coltivata sin da piccola solo come hobby.
Vorrei trasformarla in attività professionale interrogandomi sui possibili legami fra arte e psicologia.
Quando ho letto che sei una ArtCounselor il mio viso si è illuminato. Ti sarei grata se potessi parlarmi delle tue esperienze professionali e formative.
Grazie infinite!
Tiziana
Salve! Ho apprezzato tantissimo questo articolo. Il linguaggio della pubblicità è stato oggetto della mia tesi di laurea, scritta ormai sette anni fa… Dopo aver conseguito la laurea in lingue e aver frequentato un master in comunicazione multimediale, non andato a buon fine, purtroppo ad oggi non ho ancora capito come fare per poter utilizzare la scrittura, che adoro, come lavoro. Potreste darmi indicazioni? Vi ringrazio tantissimo per la disponibilità e resto in attesa di vostri consigli.
Deep tinihkng – adds a new dimension to it all.
tecnica utile, semplice da applicare ed efficace !!!!!
grazie Luciano
roberto