Professione Formatore https://www.professioneformatore.it Risorse per formatori e coach eccellenti Fri, 11 Mar 2022 10:14:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.12 IL FORMATORE FLESSIBILE https://www.professioneformatore.it/il-formatore-flessibile/ https://www.professioneformatore.it/il-formatore-flessibile/#respond Fri, 11 Feb 2022 08:47:39 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=23240 Qualunque platea – piccola o grande – è composta di singoli individui e ognuno di essi ha il proprio modo di interpretare e valutare ciò che gli dirai. Purtroppo, molti formatori si focalizzano sul lanciare il proprio messaggio senza preoccuparsi di cosa sia effettivamente arrivato e di come l’uditorio risponda, man mano, a ciò che […]

The post IL FORMATORE FLESSIBILE first appeared on Professione Formatore.]]>
Qualunque platea – piccola o grande – è composta di singoli individui e ognuno di essi ha il proprio modo di interpretare e valutare ciò che gli dirai.

Purtroppo, molti formatori si focalizzano sul lanciare il proprio messaggio senza preoccuparsi di cosa sia effettivamente arrivato e di come l’uditorio risponda, man mano, a ciò che si dice e si fa.

In pratica, il loro focus e la loro attenzione sono rivolti verso se stessi.

E questo può portare a un bel po’ di problemi, la cui causa è, in una sola parola, la rigidità.

 

Per esempio:

  • si inizia a parlare e si va avanti a lungo, incuranti di cosa accade in aula
  • non si tiene conto di chi si ha di fronte
  • si usa un linguaggio troppo tecnico oppure troppo elementare, troppo serio o troppo informale
  • ci si preoccupa di seguire il programma, qualsiasi cosa accada, proprio come succedeva a scuola verso la fine dell’anno
  • ci si focalizza solo sul proprio stato d’animo e non su quello dell’uditorio
  • si ignorano gli imprevisti
  • si fanno poche domande e non si interagisce

 

Insomma, dato un intervento da fare, ci si lancia in quello, senza tener conto che tutto ciò che

accade influenza il suo proseguimento e la sua riuscita.

 

Il modello utilizzato è: fare qualcosa e, se non funziona o funziona poco, farla di più!

 

Invece, il formatore eccellente rivolge costantemente l’attenzione agli interlocutori.

Il suo focus e la sua attenzione sono rivolti sia verso se stessi sia verso l’esterno.

 

Egli monitora costantemente gli effetti del proprio intervento sul pubblico, in modo da poter apportare immediatamente tutte quelle modifiche funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. Proprio come farebbe un abile capitano di una nave, che, avendo ben chiara la rotta, è sempre pronto a virare per schivare ostacoli e imprevisti e giungere con tutto il suo equipaggio a destinazione.

 

Nello specifico, il formatore eccellente sviluppa queste capacità:

 

  • Acuità sensoriale: sviluppare i propri sensi per percepire a livello emotivo il clima della sala, per ascoltare ciò che si dice, per osservare ciò che accade.

 

  • Continua calibrazione: è l’attenta osservazione della comunicazione non verbale e permette di avere un feedback continuo ovvero un responso in tempo reale, degli effetti dell’intervento.

 

  • Ricalco e Guida: adeguamento a quello che accade e alla risposta dell’uditorio ai messaggi, per ricondurre, guidare, all’obiettivo prefisso. Questo implica sviluppare la flessibilità necessaria per adattare il comportamento al responso (feedback) e permette di creare e mantenere un continuo stato di “rapport”, empatia, con i partecipanti.

 

Perciò, parlare eccellentemente in pubblico per fare formazione, significa decidere continui impercettibili cambiamenti di rotta, o magari grandi e vistosi.

In una parola: flessibilità.

 

 

Per esempio:

 

  • variare il ritmo della voce quando serve;
  • anticipare una pausa se c’è troppa stanchezza;
  • inglobare un imprevisto e commentarlo insieme;
  • tagliare una parte se stai “andando lungo” (a guardare in giro, pare sia una delle cose più difficili da fare ed allo stesso tempo uno degli errori più stupidi e frequenti);
  • aggiungere qualcosa se stai “andando corto”;
  • inserire una storia se l’attenzione sta calando;
  • e così via…

 

 

In questi casi, il modello utilizzato è: fare qualcosa e, se non funziona o funziona poco, variare.

 

Lavorare in questa maniera, nei miei corsi in aula, mi permette di far passare molto più facilmente i messaggi, di avere poca o nessuna resistenza e, sostanzialmente, di rendere l’esperienza più produttiva per la crescita personale e professionale dei partecipanti e impattante per le loro vite.

 

 

Preparazione

 

Per facilitare questo processo è importante la preparazione.

Infatti, quanto più sei preparato a fare qualcosa, con tanta più sicurezza sei in grado di eseguirla “in automatico” e tanto più puoi spostare il focus all’esterno per osservare e percepire ciò che sta accadendo.

 

Il rapporto empatico continuo nasce dall’osservazione continua, che puoi permetterti solo grazie ad una preparazione continua. In pratica: quando sei ben preparato sul contenuto, puoi concentrarti anche sulla forma dell’esposizione.

 

La domanda chiave che può supportarti nel tenere orientato il focus anche all’esterno (oltre che sul tuo stato) e che vuoi farti spesso, è:

 

“Che penserei io – in questo momento – se fossi al loro posto?”

 

O anche: “Come mi sentirei io al posto loro in questo momento?”, “In che stato sarei?”.

 

Prendi in considerazione aspetti ambientali (temperatura, luce, spazio, colori, ecc), lo stato d’animo (perplessità, stanchezza, scetticismo…) e tutto ciò che ti viene in mente.

 

Con l’osservazione continua, puoi metterti continuamente nei panni dell’uditorio e comprendere qualsiasi clima che abbia bisogno di essere guidato verso una direzione diversa. E puoi anche intuire se ci sono singole criticità su cui intervenire prima che esplodano.

 

Quando fai questo, l’empatia è immediata e sul lungo si trasforma in fiducia.

 

I’ve got your back,
Max

 

 

P.S.: se vuoi sviluppare anche tu queste capacità, e trasformarti in un formatore leggendario, dai un’occhiata al mio ultimo corso Trainer Legend:

CLICCA QUI per Trainer Legend

 

PPS: scopri lo Shine Club, la prima membership interamente dedicata a Oratori e Formatori:

CLICCA QUI per Shine Club

 

The post IL FORMATORE FLESSIBILE first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/il-formatore-flessibile/feed/ 0
TRAINER A 360°: LE BASI DEL MARKETING SEMPLIFICATO https://www.professioneformatore.it/trainer-a-360-le-basi-del-marketing-semplificato/ https://www.professioneformatore.it/trainer-a-360-le-basi-del-marketing-semplificato/#respond Wed, 09 Feb 2022 08:58:25 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=23229 Il mondo è cambiato   Ci sono due concetti importanti che devi capire, prima di andare a fondo in questa lezione.   Prima di tutto, non puoi saltare dalla sedia ogni volta che senti la parola “marketing”   Il marketing ha molte forme e io da anni, anzi, decenni, applico quella più congeniale a chi […]

The post TRAINER A 360°: LE BASI DEL MARKETING SEMPLIFICATO first appeared on Professione Formatore.]]>
Il mondo è cambiato

 

Ci sono due concetti importanti che devi capire, prima di andare a fondo in questa lezione.

 

Prima di tutto, non puoi saltare dalla sedia ogni volta che senti la parola “marketing”

 

Il marketing ha molte forme e io da anni, anzi, decenni, applico quella più congeniale a chi ama occuparsi del proprio lavoro, dello studio, della creazione di know how.

Quindi non sarà poi così tremendo il nostro viaggio assieme nello studio e approfondimento del marketing del formatore.

 

Secondo, devi capire che da anni ormai, non sei più nel mercato dei seminari e della formazione.

Sei nel mercato dell’informazione e anche l’informazione, come il marketing, può avere molte forme.

 

Dunque, non dovresti ragionare solo in termini di seminari “live”, dal vivo, ma tu puoi e dovresti guadagnare anche online, impacchettando la tua conoscenza in programmi e “infoprodotti” per i tuoi clienti.

 

Devi trasformare quello che è nella tua mente in qualcosa di tangibile.

 

  • Webinar / Videotraining…
  • Special report / Summary …
  • Audiotraining, Audiosummary/ Podcast…
  • Mappe mentali /Checklist …

 

 

Spesso mi viene chiesto perché produco il mio capitale intellettuale,  in così tante forme così facilmente accessibili. E la risposta è:

 

Voglio essere oggetto di interesse e attenzione attraverso nuove idee e vero valore.

 

Le proprietà intellettuali in qualunque forma sono il biglietto da visita dei formatori eccellenti.

 

Non voglio creare alcuna barriera all’ingresso alla mia proprietà intellettuale.

 

 

I BENEFICI DEGLI  INFOPRODOTTI DIGITALI

 

  • Permettono ai partecipanti di continuare nella crescita iniziata con libri/corsi/coaching ;
  • Forniscono valore aggiunto e entrate supplementari;
  • Producono entrate da parte di chi non vuole o non può assistere agli eventi dal vivo;
  • Procurano credibilità, visibilità e contribuiscono a creare il brand;
  • Sono una manifestazione di leadership di pensiero;

 

MA

 

Se sono mal realizzati abbattono la tua credibilità e immagine;

 

La chiave della vendita dei prodotti/servizi di un formatore,

sia dal vivo che digitali, è nella loro creazione.

 

L’errore è pensare in termini di prodotti o servizi da offrire ai clienti,

invece che di soluzioni a problemi urgenti e pressanti del tuo mercato.

 

Meglio specificare:

dar vita a soluzioni irresistibili non è frutto di intuito o fortuna

ma di strategie da seguire e applicare.

 

 

Fissa bene in mente i 2 principali modi per creare Vero Valore:

 

1) Risolvere problemi (bisogni, frustrazioni)

2) Rispondere a desideri (spesso inconsci)

 

 

Ecco quindi le 2 domande leggendarie per capire cosa creare

(e poi come relazionarti nel marketing)

 

  1. Qual è la più grande frustrazione della tua nicchia di mercato?
  2. Qual è il più grande desiderio della tua nicchia di mercato?

 

(Ricorda che le persone comprano sulle emozioni e poi giustificano con la ragione)

 

 

Conoscere e studiare tutto il possibile del tuo prospect, è importantissimo per poi incorporare nel tuo marketing le informazioni chiave e così relazionarti al meglio.

 

La maggior parte dei tuoi prospects:

 

  • Non sta avendo successo in…/Ha molta paura di…/Non ha idea di come…

 

  • Combatterebbe per …/ Da valore enorme a…/ Ha l’obiettivo di…

 

 

E’ anche importante conoscere bene i competitor per poi differenziarti il più possibile.

 

In sintesi: guarda ciò che fanno i tuoi competitor e non fare le stesse cose

(è esattamente l’opposto di quello che fa la maggioranza di esperti, formatori, coach…

non ben pagati!)

 

 

Fai un benchmarking del tuo mercato con queste 7 domande:

 

  1. Quali problemi comuni esistono?

(incorporali nei tuoi prodotti/servizi e nel marketing)

 

  1. Quali soluzioni comuni esistono?

(differenziati nei tuoi prodotti/servizi)

 

  1. Quali benefici gli promettono?

(studia le lettere di vendita e testimonianze)

 

  1. Quali bonus gli offrono?

 

  1. Quali prezzi sono dominanti?

 

  1. Quali termini e condizioni di pagamento?

 

  1. Come gli stanno vendendo? Qual è il flusso di vendita?

 

 

E ora immagina una lettera di presentazione di un prodotto/servizio, creata mettendo insieme le risposte ottenute dalle precedenti domande…sarebbe esplosivo!

 

I’ve got your back,

Max

 

 

PS: se vuoi capirci di più di marketing per la formazione, o vuoi iniziare a promuoverti nel modo più giusto e profittevole distinguendoti dalla massa dei formatori mediocri, allora dai un’occhiata al mio corso Trainer Legend:

CLICCA QUI per Trainer Legend

 

PPS: scopri lo Shine Club, la prima membership interamente dedicata a Oratori e Formatori:

CLICCA QUI per Shine Club

 

 

The post TRAINER A 360°: LE BASI DEL MARKETING SEMPLIFICATO first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/trainer-a-360-le-basi-del-marketing-semplificato/feed/ 0
I 6 INDIZI PER RICONOSCERE IL FUFFA-FORMATORE (NON DIVENTARLO ANCHE TU!) https://www.professioneformatore.it/i-6-indizi-per-riconoscere-il-fuffa-formatore-non-diventarlo-anche-tu/ https://www.professioneformatore.it/i-6-indizi-per-riconoscere-il-fuffa-formatore-non-diventarlo-anche-tu/#respond Fri, 04 Feb 2022 08:25:32 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=23219 Chi è un FuffaFormatore? Uno che dice di essere esperto su un determinato argomento (generalmente su molti) e che è capace di insegnartelo. Molto spesso fa un altro lavoro per “campare” e in realtà non è né davvero esperto né tantomeno capace di insegnartelo. E anche se fosse realmente esperto ma non capace di insegnare, […]

The post I 6 INDIZI PER RICONOSCERE IL FUFFA-FORMATORE (NON DIVENTARLO ANCHE TU!) first appeared on Professione Formatore.]]>
Chi è un FuffaFormatore?

Uno che dice di essere esperto su un determinato argomento (generalmente su molti) e che è capace di insegnartelo. Molto spesso fa un altro lavoro per “campare” e in realtà non è né davvero esperto né tantomeno capace di insegnartelo.

E anche se fosse realmente esperto ma non capace di insegnare, sarebbe un FuffaFormatore lo stesso, perché gli mancherebbe l’essenza di questo lavoro, il trasformare le conoscenze in qualcosa di facilmente comprensibile e applicabile.

 

Che male fa?

Ma non è un semplice sfigato che si atteggia, senza dare vero valore al pubblico di riferimento?

E’ un po’ peggio di così. Perché il nostro mondo della formazione non è ancora così maturo da riconoscere un FuffaFormatore da uno serio. Quindi il rischio è che si parli male della formazione solo per essersi imbattuti nel personaggio sbagliato. Purtroppo, con la tecnologia e il web a portata di tutti, mistificare le apparenze è fin troppo facile.

 

Cerca gli indizi.

Ecco perché mi son dato da fare per schematizzare gli indizi a cui prestare attenzione quando entri nel mondo di un formatore. Attenzione: sono solo indizi, non prove!

Non puoi essere certo al 100% del fatto che ti trovi di fronte a un FuffaFormatore, sta al tuo buon senso valutare la quantità (numero) degli indizi e la loro qualità (rilevanza).

Eccoli.

 

 

  1. Standard bassi.

Nel senso che fanno solo (o quasi) le cose più facili da fare, quelle che ti posizionano nella mediocrità. Nella media, appunto, invece che nell’eccellenza.

Ecco due esempi giusto per farti capire il discorso degli standard:

 

A. Citazionisti.

Molti FuffaFormatori pubblicano citazioni sulle loro bacheche social Facebook e/o Instagram.

E nel 90% dei casi, quello è tutto il loro marketingJ Sì lo so che fa ridere, ma ti garantisco che è così.

Se gli chiedi: “Che strategie di marketing stai usando? Qual è il tuo funnel?”. Loro rispondono: “Pubblico delle belle citazioni motivazionali su Facebook, con delle belle immagini!”. Azz, dei grandi.Questa, come tutte le cose facili, non fa la differenza nella vita di nessuno, a iniziare da quella di chi le posta. Il web è pieno di citazioni e così le librerie piene di libri di citazioni (anche io ne ho scritto uno: “365 ispirazioni quotidiane – Se solo potessi ogni giorno”.).


B. Ebookisti

Anche qui, io ne ho scritto uno (“Il Nocciolo Duro”) ma…è in buona compagnia di svariati altri libri di carta… L’ebook può essere il primo step, ma… dimmi il nome di un ebook di uno dei grandi della formazione italiana o internazionale!! Non c’è vero? Però scommetto che mi sai dire il nome di decine di libri famosi. Ecco, ho detto tutto.

 

Ripeto un concetto importante: non ci sono equivalenze in quello che dico.

Ovvero: pubblicare un ebook o mettere citazioni sui social NON significa avere standard bassi, ma fare solo queste cose e vendersi come esperto, sì.

 

  1. Tuttologi.

Se sono coach, sono coach di life, business, sport, carriera e amoreJ. Tutto.
Se sono formatori, allora spaziano dall’organizzazione aziendale alla P.n.l. (“Faccio anche un po’ di P.n.l.” J). Dal Project Management alla Sicurezza, dal team building (senza mai aver fatto parte di un team) alla leadership (senza mai aver gestito manco un collaboratore).

 

  1. Esperienze.

Sul loro curriculum (come io sul mio) scrivono che hanno seguito i corsi di… e segue elenco dei soliti noti italiani – me incluso, a volte – ed esteri, a iniziare da Robbins. Ma a seguire un corso non ci vuole nulla, basta pagare e presentarsi in aula. Infatti, partecipare a dei corsi e leggere libri è una galassia molto, molto diversa dal conoscere a fondo un tema e avere le competenze per insegnarlo (andragogia e public speaking in primis). Se vuoi valutare qualcuno, cerca le esperienze di aula e i risultati, non i corsi che ha seguito.

 

  1. Scopiazzano

Poiché non hanno standard abbastanza alti da creare qualcosa di originale, un modello formativo o una tecnica particolare, si innamorano delle scorciatoie. E copiare e scopiazzare è una di queste (senza citare le fonti, ovviamente). Anche qui, doveroso dire che tutti ci ispiriamo o prendiamo spunti, incluso il sottoscritto. Come si suol dire: non c’è nulla di completamente nuovo da inventare. Ma ispirarsi e copiare sono concetti diversi (potrei fare il nome di almeno due formatori che, in questo momento, hanno sul loro sito una versione parziale del mio programma di Public SpeakingJ. Ma io non gli do alcuna importanza).

 

  1. Gureggiano.

Atteggiarsi non è una cosa che ho mai amato. Ma può essere sopportabile se fatto da qualcuno che i risultati li ha avuti e li ha davvero. Ma quando vedo delle “pulci che hanno la tosse” (cit.), provo quasi compassione per loro. Eppure, qualcuno li prende sul serio per il solo fatto che dicono di essere fichi e in gamba. Ma l’incoerenza delle azioni parla a voce molto più alta di quello che insegnano. E se parliamo di crescita personale, atteggiarsi a guru è il segno che quella roba lì la insegnano, ma non ci sono passati attraverso.

 

  1. Overpromising.

Promettono il sogno, quello che tutti vorremmo, per vendere più facilmente.

Questi sono i più pericolosi, se conoscono (e usano) anche le tecniche manipolative, ipnotiche, persuasive. Una brutta razza, la più difficile da abbattere perché creano proseliti che non hanno capito dove sono finiti e lasciano sul campo persone a cui hanno spillato tutto lo spillabile.

 

Alla prossima, My friend!
Max

 

 

PS: Se anche tu sei stanco di tutta questa fuffa e vuoi capire come fare formazione in maniera seria, scopri il mio corso Trainer Legend:

CLICCA QUI per Trainer Legend

 

PPS: dai un’occhiata allo Shine Club, la prima membership interamente dedicata a Oratori e Formatori:

CLICCA QUI per Shine Club

 

The post I 6 INDIZI PER RICONOSCERE IL FUFFA-FORMATORE (NON DIVENTARLO ANCHE TU!) first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/i-6-indizi-per-riconoscere-il-fuffa-formatore-non-diventarlo-anche-tu/feed/ 0
Il fascino pericoloso della Formazione (e del Coaching) https://www.professioneformatore.it/il-fascino-pericoloso-della-formazione-e-del-coaching/ https://www.professioneformatore.it/il-fascino-pericoloso-della-formazione-e-del-coaching/#respond Wed, 02 Feb 2022 09:20:40 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=23207 My friend, qui Max Formisano.   Nell’ultimo decennio, è indubbio che il fascino del coaching abbia attirato migliaia di persone desiderose di imparare questa professione di supporto per singoli o team. Invece la formazione, che ha avuto il suo picco molti anni fa, nel nostro paese ha un’età consolidata di oltre mezzo secolo (mi riferisco […]

The post Il fascino pericoloso della Formazione (e del Coaching) first appeared on Professione Formatore.]]>
My friend, qui Max Formisano.

 

Nell’ultimo decennio, è indubbio che il fascino del coaching abbia attirato migliaia di persone desiderose di imparare questa professione di supporto per singoli o team.

Invece la formazione, che ha avuto il suo picco molti anni fa, nel nostro paese ha un’età consolidata di oltre mezzo secolo (mi riferisco a quella manageriale).

Ma questo non significa che non sia, ancora oggi, uno degli strumenti principali di crescita delle aziende e delle persone.

 

La domanda che mi pongo è: a fronte di questo crescente offerta di “professionisti” del coaching, la domanda del mercato è cresciuta di conseguenza?

Lavorando da venti anni in questo mondo, credo di avere non solo il polso del mercato ma anche una fitta rete di amici e colleghi con cui scambio spesso informazioni.

 

E la risposta è: no!

 

Moltissimi autoproclamatisi coach, non hanno clienti a sufficienza per “campare” solo della professione. E non solo perché alcuni non sono davvero professionisti ma improvvisati, mestieranti, ma anche perché in un mercato abbastanza maturo (le prime scuole per coach risalgono a più 15-20 anni fa), senza strumenti di marketing sono pochi quelli capaci di fare strada.

Dunque, abbiamo un’anomalia di un mercato con un’offerta più “matura” della domanda (quando una persona è “bloccata” in qualche aspetto della sua vita, la prima cosa che gli viene in mente non è certo “ho proprio bisogno di un coach!”).

 

Altra domanda che richiede risposta, secondo me, è a che cosa si debba quest’attrazione per la professione.

Beh io ho una risposta più pragmatica rispetto all’improvvisa scoperta da parte di migliaia di persone del fatto che la loro missione consista proprio nell’aiutare gli altri!

 

  • Primo: il supportare le persone nella loro evoluzione esercita una sorta di fascino misterioso che ci fa sentire meglio, ci dona più potere personale.
    In altri termini: aiutando qualcuno, aiuto anche me stesso a sentirmi meglio.
  • Secondo: l’organizzazione di un corso di formazione viene percepita come un’attività molto più impegnativa rispetto a trovare uno o più clienti di coaching.
    Che si tratti di formazione aperta al pubblico pagante o formazione aziendale, l’asticella sembra essere molto più alta rispetto al procacciarsi singoli clienti.

 

Lungi da me l’idea di paragonare professioni così diverse (formatore e coach), ci sono degli assiomi che mi hanno sempre supportato nella formazione e nel coaching e che vorrei condividere con chi ha voglia di rimboccarsi le maniche per avere risultati di un certo livello

 

  1. Chi sa usare a livello professionale il marketing (il che non significa solo fare una paginetta in cui si regala qualcosa…), avrà sempre un vero business e non qualche cliente ogni tanto
  2. Chi sa come distinguersi realmente dai competitors (il che non significa trovare uno slogan creativo o ricorrere a prezzi stracciati), avrà sempre un vantaggio competitivo a supporto del proprio business
  3. Chi fa il proprio lavoro a livello eccellente, cioè in maniera di gran lunga superiore ai competitors, sarà sempre aiutato dal passaparola (che però, salvo eccezioni, non è più sufficiente, come era una volta, a costruire e mantenere in piedi un business).

 

Se sei un formatore a 360°, o se sei un coach, che tu lo voglia o no,

dovrai capire e accettare i seguenti principi.

 

  • Se userai a livello professionale il marketing, avrai un vero business e non qualche cliente ogni tanto.
  • Se saprai come distinguerti realmente dai competitors, avrai sempre un vantaggio competitivo a supporto del tuo business.
  • Se farai il tuo lavoro a livello eccellente, cioè in maniera di gran lunga superiore ai competitors, sarai sempre aiutato dal passaparola.

 

Devi riflettere su questo concetto: se il marketing fosse qualcosa di facile o intuitivo, tutti avrebbero successo.

Invece è qualcosa che dovrebbe essere studiato e approfondito con la giusta attenzione e il giusto tempo, per avere possibilità di spiccare mercati competitivi come quelli della formazione e del coaching.

 

L’errore forse più comune di coach e formatori che entrano nel mondo del lavoro è quello di voler prendere la fascia più ampia possibile di mercato.

Invece, il modo corretto è il contrario: restringi il più possibile (ma senza esagerare) il tuo target ideale, che ti considererà uno specialista e ti preferirà ai generalisti (approfondirò questo tema quando parlerò di nicchia e posizionamento).

 

Nella formazione: ormai basta un sito per proclamarsi esperti di team building e leadership senza mai aver avuto uno straccio di collaboratore!

Ma anche di gestione del tempo, di relazioni efficaci, di creatività, di public speaking, di vendita, intelligenza emotiva e così via.

Invece, il modo corretto è il contrario: costruisci un business su una sola specializzazione e quando raggiungi solide fondamenta (e così il tuo brand), puoi pensare di affiancare un altro tema a quello originario (e così via, lo consolidi nel tempo e poi puoi aggiungere qualcos’altro).

                                   

Nel coaching: sono stufo di vedere ragazzetti con la bocca ancora sporca del latte della mamma, che entrano nel mercato proclamandosi, life, sport e anche business coach, senza mai aver messo piede in una vera azienda.

Con un occhio alle richieste del mercato, fai quello che sai fare, preferendo sempre ciò che rispecchia i tuoi talenti, le tue passioni e le tue competenze.

E questo vale anche per la formazione.

 

My friend, alla prossima!
Max Formisano.

 

 

PS: se vuoi buttarti a capofitto nello studio di queste discipline sotto la mia guida (sono anche conosciuto come “il Formatore dei Formatori”), e vuoi diventare un formatore o un coach, distinguendoti da tutti gli altri e puntando solo all’eccellenza, allora scopri il mio ultimo corso Trainer Legend:

 

CLICCA QUI per Trainer Legend

 

PPS: dai un’occhiata allo Shine Club, la prima membership interamente dedicata a Oratori e Formatori:

 

CLICCA QUI per Shine Club

 

 

The post Il fascino pericoloso della Formazione (e del Coaching) first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/il-fascino-pericoloso-della-formazione-e-del-coaching/feed/ 0
Legge di causa effetto; se la conosci ti salva ! https://www.professioneformatore.it/legge-di-causa-effetto-se-la-conosci-ti-salva/ https://www.professioneformatore.it/legge-di-causa-effetto-se-la-conosci-ti-salva/#respond Thu, 28 Sep 2017 16:34:53 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22942 Come evitare di prendersi in giro e cominciare a produrre risultati Con questo articolo ti regalo la chiave per uscire dalla prigione della grande allucinazione collettiva, la legge di causa effetto.  Su questo blog abbiamo già trattato la legge di attrazione e la legge della creazione. Prima di cominciare a leggere tutto l’articolo guarda questa […]

The post Legge di causa effetto; se la conosci ti salva ! first appeared on Professione Formatore.]]>
Come evitare di prendersi in giro e cominciare a produrre risultati

Con questo articolo ti regalo la chiave per uscire dalla prigione della grande allucinazione collettiva, la legge di causa effetto.  Su questo blog abbiamo già trattato la legge di attrazione e la legge della creazione. Prima di cominciare a leggere tutto l’articolo guarda questa scena.

[Cit: The blues Brothers, Scuse rivolte alla ex-ragazza che lo minaccia con un fucile d’assalto M16]

Non so se conoscevi già questo dialogo, tratto dal film The Blues Brothers, dove John Belushi (Jack nel film) implora la ex-fidanzata (abbandonata sull’altare) di non ucciderlo perché… “non è stata colpa sua”.

Un film assolutamente fantastico e questo piccolo divertentissimo pezzo mi offre lo spunto per introdurre il tema di oggi: La legge di causa effetto.

Continua a leggere 

The post Legge di causa effetto; se la conosci ti salva ! first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/legge-di-causa-effetto-se-la-conosci-ti-salva/feed/ 0
Napoleone insegna: il principio d’oro per far risplendere la tua vita https://www.professioneformatore.it/napoleone-insegna-il-principio-doro-per-far-risplendere-la-tua-vita/ https://www.professioneformatore.it/napoleone-insegna-il-principio-doro-per-far-risplendere-la-tua-vita/#comments Sat, 16 Sep 2017 23:56:06 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22928 Ti sei mai chiesto come mai alcuni uomini entrano nella Storia? A volte si tratta di personalità straordinarie o di ingegni fuori dal comune. In altri casi basta solo avere l’atteggiamento mentale giusto. Napoleone Bonaparte, imperatore di Francia e orgoglio d’Europa, aveva trovato la chiave del suo successo in una semplice frase: “Lo sciocco parla […]

The post Napoleone insegna: il principio d’oro per far risplendere la tua vita first appeared on Professione Formatore.]]>
Ti sei mai chiesto come mai alcuni uomini entrano nella Storia? A volte si tratta di personalità straordinarie o di ingegni fuori dal comune. In altri casi basta solo avere l’atteggiamento mentale giusto.

Napoleone Bonaparte, imperatore di Francia e orgoglio d’Europa, aveva trovato la chiave del suo successo in una semplice frase: “Lo sciocco parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro”.

In quest’articolo ti mostrerò come la sua massima può aiutare anche te a prendere in mano le redini del tuo destino. Forse non diventerai imperatore, ma scoprirai come cambiare davvero la tua vita e farla splendere finalmente di una luce nuova.

“Lo sciocco parla del passato”

D’accordo: hai commesso un errore. Non avevi capito come stilare quella relazione, hai fatto una figuraccia a un colloquio importante, hai mancato la scadenza che ti tormentava… Qualunque cosa sia successa, adesso lasciatela alle spalle.

Le persone apprensive tornano ossessivamente col pensiero ai propri sbagli, analizzando ogni istante da cima a fondo in un umiliante replay. L’avrai fatto anche tu, magari nella convinzione di imparare dai tuoi errori per poterti correggere. Il risultato però non è quello sperato: l’ansia e il rimorso ti assalgono sempre quando rivivi i tuoi sbagli. Sta’ alla larga da questa tentazione.

Il primo passo per reagire ad un insuccesso è impostare l’atteggiamento mentale giusto. Credi forse che Napoleone avrebbe costruito il suo impero se, dopo la sconfitta di Abukir, si fosse chiuso in casa a piangersi addosso?

Per lasciarti alle spalle le esperienze negative, segui questi semplici consigli:

 

  • Buttati a capofitto in qualcosa che sai fare bene. Che sia suonare la chitarra, risolvere un’equazione o riparare un rubinetto, l’importante è conseguire un risultato positivo che ti darà immediatamente la gratificazione di cui hai bisogno.

 

  • Concediti un regalo. Alcune persone tendono a punirsi dopo un insuccesso, per esempio privandosi di un buon pranzo o rinunciando a quella festa tanto attesa. Tu invece premiati: regalati un acquisto scapestrato, un cinema improvviso, una chiacchierata con un amico che non vedevi da tempo. Essere troppo duri con se stessi non porta da nessuna parte. Costruire sensazioni positive ti aiuterà invece a ripartire col piede giusto per affrontare la tua scalata al successo.

 

  • Allarga i tuoi orizzonti. Se temi che la tua carriera attuale possa aver risentito dell’errore commesso, cercane un’altra. Questo non significa necessariamente stravolgere la tua vita e rinunciare al lavoro dei tuoi sogni. Tieni sempre presente, però, che non è mai troppo tardi per aprirti nuove strade. Iscriviti a un corso di formazione o ricerca qualcosa che ti ha sempre incuriosito, ma non avevi mai approfondito. Ogni momento è buono per inaugurare una nuova versione migliorata di te stesso.

 

“Il saggio parla del presente”

Gli uomini politici, Napoleone su tutti, sanno che la sola cosa che conta davvero è ciò che facciamo della nostra vita oggi. Pensaci: il passato non si può cambiare, il futuro non si può prevedere. È per questo che siamo responsabili solo del nostro presente.

Il miglior investimento che tu possa mai fare consiste nel prendere oggi il controllo della tua vita. Ecco alcune strategie che puoi utilizzare:

 

  • Analizza lucidamente la tua situazione attuale. A che punto sei con la tua vita? Sei soddisfatto di quello che hai realizzato? C’è qualcosa che vorresti cambiare? Tracciare un quadro preciso del momento presente è il modo migliore per capire dove concentrare i tuoi sforzi. Inizia a investire le tue energie nelle cose che meritano la tua attenzione. Il tuo lavoro non ti gratifica? L’appartamento in affitto è troppo piccolo? La vecchia utilitaria ti lascia sempre a piedi? Individua i tuoi problemi e agisci per risolverli.

 

  • Chiedi il parere di chi ti conosce bene. È difficile da credere, ma spesso le persone che ci stanno accanto vedono cose di noi che noi stessi ignoriamo. Prova a “intervistare” parenti e amici: che cosa pensano di te? Quali sono, secondo loro, i tuoi più grandi pregi? E i tuoi difetti? L’opinione altrui può risultare incredibilmente preziosa per migliorarti. E se viene dalle persone care ha ancora più valore, perché sono quelle che hanno davvero a cuore il tuo bene.

 

  • Compila una tabella coi dati raccolti. Più efficace della vecchia lista di pro e contro, uno schema completo ti aiuterà a visualizzare gli obiettivi già raggiunti e quelli che ti prefiggi per il futuro. Mettere su carta le tue considerazioni in modo sintetico e lineare è un’alternativa pratica al tenere un diario. La forma schematica ha inoltre il vantaggio di essere più leggibile e facile da modificare a mano a mano che raggiungi i tuoi traguardi.

 

“Il folle parla del futuro”

Di doman non c’è certezza, scriveva Lorenzo de’ Medici. È giusto porsi degli obiettivi e puntare a una meta, ma non fasciarti la testa. Quando stai per imbarcarti in un progetto, non prospettarti circostanze sciagurate in cui tutto andrà inevitabilmente storto.

La celebre legge di Murphy non solo è deprimente, ma anche piuttosto inverosimile – è estremamente improbabile che vada tutto male. Attento però a non cadere nell’atteggiamento opposto! Immaginare scenari idilliaci in cui raggiungi un successo sfolgorante all’improvviso è altrettanto pericoloso, perché fa salire alle stelle il rischio di restare delusi dalla realtà.

Ricorda: guardare al futuro serve a farti capire che devi gettare oggi le basi per una felicità duratura. Poniti degli obiettivi concreti e realistici. Inizia col pensare nel modo corretto. Non dirti “ce la farò sicuramente”, ma “se miglioro questo aspetto otterrò questo risultato”. Concretezza e consapevolezza sono doti essenziali che ti porteranno a prendere le decisioni migliori.

Il cambiamento è sempre possibile, ma deve partire nella tua testa. Perché non cominci proprio oggi?

 

The post Napoleone insegna: il principio d’oro per far risplendere la tua vita first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/napoleone-insegna-il-principio-doro-per-far-risplendere-la-tua-vita/feed/ 1
Paura di parlare in pubblico? Sconfiggila grazie al 7 consigli dell’attore https://www.professioneformatore.it/paura-di-parlare-in-pubblico-sconfiggila-grazie-al-7-consigli-dellattore/ https://www.professioneformatore.it/paura-di-parlare-in-pubblico-sconfiggila-grazie-al-7-consigli-dellattore/#respond Fri, 04 Aug 2017 23:19:10 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22920 Parlare in pubblico per te è una vera tragedia? Hai tante idee ma non hai il coraggio di condividerle? Sudorazione in eccesso, battito accelerato, lingua pastosa, sensazione di svenimento: ecco alcuni dei sintomi della fobia di parlare in pubblico. Ti senti come paralizzato, hai l’impressione che la testa si sia svuotata e senza volerlo, diventi […]

The post Paura di parlare in pubblico? Sconfiggila grazie al 7 consigli dell’attore first appeared on Professione Formatore.]]>
Parlare in pubblico per te è una vera tragedia? Hai tante idee ma non hai il coraggio di condividerle?

Sudorazione in eccesso, battito accelerato, lingua pastosa, sensazione di svenimento: ecco alcuni dei sintomi della fobia di parlare in pubblico. Ti senti come paralizzato, hai l’impressione che la testa si sia svuotata e senza volerlo, diventi protagonista di un’imbarazzante scena muta.

Oggi giorno sono sempre di più le situazioni, formali ed informali, che ti porteranno a parlare davanti ad un platea, piccola o grande che sia. Colloqui di lavoro, conferenze in azienda, presentazioni di progetti, serate con gli amici nei locali.

Non permettere alla tua paura di bloccarti e perdere così occasioni irripetibili. Grazie al metodo dell’attore, parlare in pubblico diventerà semplice come bere un bicchiere d’acqua!

Grazie alle tecniche utilizzate dagli attori sulla postura, posizione delle mani e sulla modulazione della voce, imparerai ad averei il pieno controllo del tuo corpo in modo da affrontare o tuoi discorsi in pubblico senza più timori.

Ricorda, gli attori sono semplici persone, come te possono avere i caratteri più disparati, possono essere: antipatici, insicuri, imbranati, possono avere mille e più fobie ed essere allo stesso tempo romantici, sorridenti, generosi. Quando sono in scena gli attori stanno recitando una parte, vivono la vita del loro personaggio. Loro conoscono gli strumenti per estraniarsi dalla realtà ed interpretare, per il pubblico, le emozioni ed i sentimenti del personaggio sul palcoscenico.

Tu, come loro, con un po’ di esercizio imparerai a padroneggiare le tecniche segrete della recitazione e così, l’ufficio diventerà il tuo teatro, il capo il tuo pubblico e riuscirai ad affrontare ogni presentazione, ogni colloquio come se fosse la prima di un grande spettacolo.

 

Ecco i 7 consigli del metodo dell’attore, che ti permetteranno di prepararti in maniera adeguata prima del tuo prossimo discorso pubblico.

 

  1. Tu sei la persona giusta per quel ruolo

Quando gli attori ricevono l’onore di un ruolo di grande importanza, spesso capita che si sentano inadeguati ad affrontare quel personaggio. L’attore/l’attrice dopo un primo momento di nervosismo, si rimette in piedi, sa perfettamente che il regista ha scelto proprio lui/lei per quel ruolo in quanto crede, che nessun altro/a sarebbe capace di dar vita allo stesso modo a quel personaggio.

Come quell’attore/quell’attrice, anche tu devi trovare la forza dentro di te e sapere che sei tu la persona giusta, nessuno/a è più adatto/a di te ad affrontare quel colloquio, quella presentazione che ti si pone davanti.

 

  1. Ricorda che stai recitando una parte

L’attore sul palcoscenico sta interpretando una parte, il personaggio in scena è una persona diversa da ciò che egli/ella è nella realtà.

Allo stesso modo, ha poca importanza che tu sia insicuro/a, generoso/a, orgoglioso/a o arrogante. Al prossimo colloquio o alla prossima presentazione, non sarai tu a salire sul palcoscenico, ossia nell’ufficio o nella sala conferenza, ma il tuo personaggio. L’uomo o la donna al di fuori di te, che libero/a da tutte le tue sovrastrutture, da tutte le tue paure, ti aiuterà ad eccellere la dove tu ti sei sempre bloccato/a, parlare in pubblico.

 

  1. Impara la tua parte a memoria

Prima di salire sul palcoscenico gli attori fanno numerose prove, studiano il copione alla perfezione, in modo da sapere affrontare qualsiasi imprevisto potrebbe capitare durante lo spettacolo. Inoltre un buon attore studia del proprio personaggio anche movimenti ed i piccoli gesti, in modo da renderlo più reale agli occhi dello spettatore.

Come un attore impara il tuo discorso a memoria come fosse un copione. Ripeti più volte ad alta voce il tuo discorso, meglio ancora se davanti ad uno specchio, in modo che l’esposizione divenga per te pian piano sempre più naturale.

 

  1. Improvvisa

Ricorda, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. L’abilità d’improvvisazione è una delle più importanti per gli attori, permette loro proseguire con lo spettacolo qualsiasi sia il problema, sul palco o dietro le quinte, senza che lo spettatore sospetti alcunché.

Anche durante un’esposizione si possono manifestare degli imprevisti, il microfono che non funziona, lo squillo improvviso di un cellulare, tu, come un buon attore, non lasciare che nulla ti distragga dal recitare la tua parte. Vai avanti con disinvoltura, come se nulla fosse accaduto, una volta risolto l’inconveniente trasformarlo in un qualcosa a tuo favore. Basta una battuta per dimostrare alla tua platea che nulla può scalfirti.

 

  1. La posizione del corpo

L’attore, durante i suoi anni di studio e preparazione, impara numerose tecniche di postura e mimica per sfruttare al meglio il suo corpo ed emozionare il pubblico.

Per te sono importanti solo alcuni piccoli accorgimenti:

  • Tieni la schiena dritta
  • Torace aperto e rivolto al pubblico
  • Il volto ed il tuo sguardo devono essere rivolti alla platea, senza fissarla

Questi consigli sono utilissimi, seguendoli ti mostrai sicuro di te ed a tuo agio davanti al pubblico che, a sua volta, si predisporrà positivamente nei tuoi confronti.

 

  1. Ricordati delle mani

Le mani sono uno strumento importantissimo dell’attore, egli impara a sfruttarle in modo che facciano parte della sua interpretazione.

Anche nel tuo caso le mani sono importanti, infatti, possono aiutarti ad attirare l’attenzione del pubblico e sottolineare dei concetti chiave del tuo discorso.

Ricorda, le mani vanno posizionate al centro del tuo corpo, in modo che tu abbia la possibilità di spostarle liberamente in un qualsiasi momento, in una qualsiasi direzione. Per rendere più “normale” questa nuova posizione, prova a tenere una penna in una delle due mani.

 

  1. Alza la voce e scandisci ogni parola

L’attore ha il compito di riportare in vita la poesia dei grandi scrittori del passato, deve rispettare il loro lavoro, onorarlo attraverso la sua interpretazione. Ad ogni replica l’attore dona nuova vita ai testi, alle parole dei grandi autori.

A te, fortunatamente, è chiesto di adempiere ad un compito molto più semplice, ossia quello di essere chiaro/a e diretto/a.

Ecco le due regole d’oro per tutti i tuoi discorsi in pubblico:

  • Lancia la tua voce. Parlare sottovoce o tra i denti farà diventare il tuo discorso incomprensibile per chi ti ascolta, così facendo perderai velocemente l’attenzione del tuo pubblico. La tua voce deve raggiungere ogni singola persona presente nella stanza.
  • Scandisci ogni parola. È importante che il tuo messaggio arrivi chiaro e senza fraintendimenti al tuo ascoltatore, pertanto, poni la giusta attenzione ad ogni parola che pronunci.

Questi 7 consigli ti aiuteranno a parlare in pubblico con maggior disinvoltura e ti faranno sentire a tuo agio anche davanti ad una folta platea.

Ma se vuoi fare davvero un salto quantico e imparare a comunicare con il tuo pubblico con disinvoltura, senza stress, e soprattutto in maniera efficace, dai un’occhiata al Public Speaking Legend, l’unico sistema garantito per diventare una leggenda del parlare in pubblico.

Vai su: https://www.publicspeaking.it/

 

 

PS: dai un’occhiata allo Shine Club, la prima membership interamente dedicata a Oratori e Formatori:

CLICCA QUI per Shine Club

 

 

The post Paura di parlare in pubblico? Sconfiggila grazie al 7 consigli dell’attore first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/paura-di-parlare-in-pubblico-sconfiggila-grazie-al-7-consigli-dellattore/feed/ 0
Guadagnare viaggiando: ecco i segreti dei 4 travel blogger più famosi https://www.professioneformatore.it/guadagnare-viaggiando-ecco-i-segreti-dei-4-travel-blogger-piu-famosi/ https://www.professioneformatore.it/guadagnare-viaggiando-ecco-i-segreti-dei-4-travel-blogger-piu-famosi/#respond Sun, 09 Jul 2017 23:26:37 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22913 Se non sei già un nomade digitale, ti sarà senz’altro capitato di sognare di poter abbandonare il lavoro d’ufficio e riuscire a guadagnare viaggiando. Lavorare girando il mondo e gestire il proprio tempo in totale autonomia è quanto possono permettersi oggi molti professionisti del web. Giornalista freelance, web designer, photo editor, insegnante o interprete in […]

The post Guadagnare viaggiando: ecco i segreti dei 4 travel blogger più famosi first appeared on Professione Formatore.]]>
Se non sei già un nomade digitale, ti sarà senz’altro capitato di sognare di poter abbandonare il lavoro d’ufficio e riuscire a guadagnare viaggiando.

Lavorare girando il mondo e gestire il proprio tempo in totale autonomia è quanto possono permettersi oggi molti professionisti del web.

Giornalista freelance, web designer, photo editor, insegnante o interprete in rete, sono solo alcune delle professioni che possono essere svolte potendo cambiare a proprio piacimento la postazione di lavoro.

Tra queste, una delle più invidiate è senza dubbio quella del travel blogger: non solo ha la possibilità di spostarsi ogni volta che ne ha voglia, ma è il viaggio stesso la risorsa principe del suo lavoro.

Se anche tu vorresti diventare un blogger di viaggi, allora ti potranno interessare i consigli di Matthew, Ana Silva, Erin e Sankara, quattro tra i travel blogger più popolari in rete.

Ecco i consigli dei 4 blogger di viaggio più famosi:

 

1) Matthew Karsten: “Il lavoro del travel blogger non è così facile come sembra. Ci ho messo anni prima di imparare”

 

Matthew Karsten è il fondatore di Expert Vagabond. Ha scritto il primo post circa sei anni fa e da allora non ha mai smesso di raccontare i suoi viaggi, riscuotendo sempre maggiore successo.

Fotografo esperto, Matthew ha viaggiato in ogni continente, spostandosi dalle mete più popolari a quelle più ricercate.

Nella sua guida “Come fondare un blog di viaggi” ti suggerisce di cominciare subito acquistando il dominio del tuo sito, anche se non hai grandi competenze nella gestione di un blog. Imparerai strada facendo: l’importante è che tu sia costante e determinato.

Prima però valuta attentamente la scelta del nome. Dovrà essere breve e soprattutto facile da ricordare. Evita trattini, numeri e parole abusate.

Sarà poi necessaria un’ attenta programmazione dei post da pubblicare, sempre accompagnati da fotografie inedite e accattivanti.

Infine, stai attento a non scoraggiarti se il tuo blog tarderà a raggiungere il successo: anche quello di Matthew ha impiegato anni prima di cominciare a decollare.

 

2) Ana Silva O’Reilly: “Ritengo sia l’organizzazione uno degli aspetti più importanti del mio lavoro”

 

Portoghese espatriata nella campagna inglese, Ana Silva O’Reilly ha cominciato la carriera di travel blogger nel 2011. Il suo sito, O Around The World, vanta oggi numeri da capogiro: circa 45.000 visualizzazioni di pagina e 29.000 visitatori unici ogni mese. Inoltre è seguito sui principali social network da più di 60.000 utenti.

Ana Silva racconta viaggi “di lusso”. Ovunque vada, dalle città del Sudafrica insieme alle amiche alle coste californiane in dolce compagnia, alloggia sempre in alberghi a cinque stelle e predilige itinerari esclusivi.

Non fornisce suggerimenti su come gestire un travel blog, ma utili consigli per viaggiare in prima classe e alloggiare in alberghi lussuosi, senza spendere eccessivamente.

Secondo la blogger portoghese è importante che tu sia sempre organizzato: prenota con largo anticipo i biglietti aerei, rinuncia ai viaggi nel mese di agosto, quando ti è possibile spostati noleggiando una macchina, evita di consumare i pasti fuori dall’albergo e cerca di non rimanere mai senza connessione.

 

3) Erin Bender: “Il nostro costo della vita si è ridotto del 65% rispetto a quando vivevamo in Australia”

 

Erin Bender, mamma australiana di due bambini, è l’ideatrice del sito Travel with Bender. Vive come nomade digitale, con marito e figli, da circa quattro anni. Ha cominciato a viaggiare quando i bambini avevano solamente 2 e 3 anno e fino ad oggi è riuscita a visitato più di 60 paesi. Ha inoltre più che dimezzato le spese quotidiane rispetto a quando viveva in Australia, potendosi quindi permettere di lavorare e guadagnare meno.

Erin e la sua famiglia vivevano inizialmente grazie alla rendita dell’affitto del loro appartamento. Confessa quindi di essere stata fortunata ad aver avuto la possibilità di vivere la vita dei suoi sogni senza doversi preoccupare di cominciare a guadagnare subito con il suo blog. Allo stesso tempo, riconosce di essere stata anche molto coraggiosa.

Ecco il grande insegnamento che arriva dalla sua storia: se anche tu hai la possibilità di partire subito, fallo senza pensarci due volte.

 

4) Sankara Subramanian: “Non pensare alla destinazione, ma lasciati guidare dalle tue passioni”

 

Sankara è uno dei travel blogger indiani più conosciuti, intervistato dai principali giornali e tv del suo paese.

La sua peculiarità è quella di viaggiare quasi esclusivamente in bicicletta. Sul suo blog, Be on the road, spiega come mangiare e spostarsi spendendo poco. Racconta soprattutto l’India, con particolare attenzione alla cucina e alle tradizioni dei suoi abitanti.

Il consiglio che puoi trovare è quello di lasciare che siano i tuoi interessi a guidare i tuoi viaggi. Solo così potrai raccontarli incantando davvero il lettore.

La storia di Sankara ci insegna inoltre che puoi compiere un grande viaggio a prescindere da quanto spendi: sono le esperienze e le persone che incontri lungo il tuo cammino la vera ricchezza di questa professione.

 

Sei pronto ad aprire il tuo blog e preparare la valigia? Il tuo prossimo viaggio potrebbe diventare una grande opportunità professionale!

The post Guadagnare viaggiando: ecco i segreti dei 4 travel blogger più famosi first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/guadagnare-viaggiando-ecco-i-segreti-dei-4-travel-blogger-piu-famosi/feed/ 0
Blog e stile di vita. Come il “blog per l’anima” può migliorare il tuo stile di vita https://www.professioneformatore.it/blog-e-stile-di-vita-come-il-blog-per-lanima-puo-migliorare-il-tuo-stile-di-vita/ https://www.professioneformatore.it/blog-e-stile-di-vita-come-il-blog-per-lanima-puo-migliorare-il-tuo-stile-di-vita/#respond Sun, 09 Jul 2017 10:47:04 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22958 Un blog può cambiarti la vita? Sì, se parte dall’anima! Anche nel business bisogna trasferire la propria anima, intesa come le emozioni, la parte più umana, la fiducia che il cliente ripone in te, l’essere coerenti nei messaggi comunicativi ed altri aspetti altrettanto importanti, sia a livello umano che commerciale. In questo articolo scopriremo qualcosa di […]

The post Blog e stile di vita. Come il “blog per l’anima” può migliorare il tuo stile di vita first appeared on Professione Formatore.]]>
Un blog può cambiarti la vita? Sì, se parte dall’anima!

Anche nel business bisogna trasferire la propria anima, intesa come le emozioni, la parte più umana, la fiducia che il cliente ripone in te, l’essere coerenti nei messaggi comunicativi ed altri aspetti altrettanto importanti, sia a livello umano che commerciale.

In questo articolo scopriremo qualcosa di originale e innovativo nell’ambito dei blog…anche per liberi professionisti.

 

Partiamo dall’inizio

Nel nostro mondo così frenetico, impegnato, elettronico, interconnesso dedicarsi alla gestione di un blog (soprattutto se si tratta di un “blog per l’anima”) può essere la soluzione per migliorare il tuo STILE DI VITA.

I blog, dagli anni ’90, hanno conquistando il mondo: lentamente dall’America (in cui sono nati) sono giunti fino a noi. Ed oggi, tutti (chi più, chi meno) leggiamo post online, inerenti i più disparati argomenti.

Ma come questo influisce sul nostro benessere?

Come può portarci ad un migliore stile di vita?

 

Se sei d’accordo con me sul fatto che condurre un’esistenza in linea con la propria personalità sia fondamentale per vivere in SALUTE ed essere FELICI, ti suggerisco di prendere spunto da quello che troverai in questa pagina.

 

Lo stile di vita e il blog

Due cosa separate eppure sono molto collegate.

Anche tu hai la netta sensazione che troppe persone vivano come dei criceti in gabbia, sempre di corsa, stressati, nel traffico, muovendosi su una ruota che non porta da nessuna parte?

A me sembra che nonostante l’evoluzione ed i progressi tecnico-scientifici, la nostra QUALITA’ della vita sia sempre più bassa.

E per stare bene, non bastano soldi, riunioni, automobili o supporti elettronici super sofisticati.

Tutti noi abbiamo bisogno di costruire un equilibrio tra i vari aspetti della nostra esistenza: lavoro, salute, famiglia, amore, ecc. ecc. E condurre uno stile di vita più sano, in linea con il nostro essere.

 

Il “blog per l’anima” come può aiutarti?

Che tu sia (o voglia diventare) un blogger, un infomarketer, un libero professionista, con un “blog per l’anima” avrai lo scopo principale di alimentarne i contenuti e far sì che quante più persone possibili conoscano ed utilizzino il tuo sito web nel tempo.

Dunque per lavorare su un blog dovrai fondamentalmente SCRIVERE: aggiungere articoli, video, testi.

Si tratta di attività che possono essere gestite con un computer (o volendo con un cellulare o un tablet) e una connessione ad internet. Niente di più.

Ciò significa che, se sei stanco di correre e stressarti a causa del traffico, i ritardi, i mezzi pubblici, gli imprevisti, i bambini da portare a scuola, i mille impegni da conciliare… il blog potrebbe davvero aiutarti! Scopri come, qui.

 

Il blog e il lavoro

Chi lavora da remoto (e non ha quindi l’obbligo di essere in ufficio dalle 9 alle 18/19), riesce ad imprimere alla propria vita tutto un altro ritmo! Immagina per un momento di poter disporre di giornate lunghissime, improntate solo sull’essenziale e sulla semplicità: niente più distrazioni esterne o attività “ruba tempo”. Il tuo motto quotidiano sarà GUADAGNARE ESPRIMENDO TE STESSO con soddisfazione.

Sembra una bella favola?

Eppure si tratta di una realtà conclamata e vissuta da molti.

 

Come migliorare il tuo stile di vita col blog…per l’anima

Gestire un “blog per l’anima” ti permetterà di:

  • Lavorare da remoto. E’ libertà! Ovunque tu ti troverai (in salotto in pigiama, al mare in costume, in un caffè nella tua città, in biblioteca in solitudine) avrai bisogno solo di un computer e una connessione ad internet. Niente uffici, niente sedi da raggiungere, niente traffico, niente spostamenti forzati. Qualsiasi ambiente andrà bene, purché ti senta ispirato.
  • Lavorare quando vuoi. E’ produttività allo stato puro! Non avendo degli orari particolari da seguire (nessun cartellino da timbrare), potrai gestire il tempo come preferirai. Potrai lavorare 2/3 giorni a settimana, programmare gli interventi automatici da fare sul tuo blog (o su quello di altri), e gli altri giorni fare altro … viaggiare, studiare, coltivare un hobby, ecc. ecc.
  • Fare quello che ti piace. E’ piacere! Il blogger ha la possibilità di fare il lavoro che lo appassiona. Parla di argomenti che gli interessano, lo emozionano; dice (scrive) quello che pensa e parla di sé (a chi non piace parlare di sé?). Fa il lavoro che ama e viene pagato per farlo.
  • Quantificare. E’ preciso! Grazie alle statistiche, software web e altro, potrai misurare con estrema precisione ogni cosa che avviene nel tuo business e averne il pieno controllo, così da intervenire per migliorare o correggere il tiro.
  • Dialogare con altre persone. E’ sociale! Rispondendo ai commenti sarai in contatto con molte persone diverse. Conoscerai nuove e molteplici opinioni, attraverso le quali non potrai che arricchirti.
  • Stimolare la creatività e le idee. E’ espressione di sé! Per scrivere articoli interessanti, dovrai essere creativo e affrontare argomenti sempre nuovi.
  • Aumentare la tua cultura. E’ crescita! Conoscendo cose sempre nuove, amplierai costantemente la tua sfera di conoscenze. Ti informerai, studierai, imparerai tantissimo.
  • Essere meno timido. Dovrai esprimere la tua opinione e metterci del tuo, per scrivere ed affascinare i lettori. Avrai modo di lasciare la tua impronta nel mondo!

 

Come hai appena letto il blog per l’anima nasconde delle belle emozioni che aiutano sicuramente tutta la parte commerciale.

Non è solo un bel blog: è il TUO blog!

The post Blog e stile di vita. Come il “blog per l’anima” può migliorare il tuo stile di vita first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/blog-e-stile-di-vita-come-il-blog-per-lanima-puo-migliorare-il-tuo-stile-di-vita/feed/ 0
Il segreto della motivazione: l’insegnamento di Alex Zanardi https://www.professioneformatore.it/il-segreto-della-motivazione-linsegnamento-di-alex-zanardi/ https://www.professioneformatore.it/il-segreto-della-motivazione-linsegnamento-di-alex-zanardi/#respond Mon, 26 Jun 2017 16:14:30 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22910 Alex Zanardi è il più grande esempio contemporaneo di come la motivazione possa portare a grandissimi risultati. Alex rappresenta il più fulgido esempio di individuo che ha letteralmente travalicato i limiti del proprio corpo per arrivare lì dove sembrava impossibile solo immaginare: nel suo caso a risaltare non sono le parole e la retorica ma […]

The post Il segreto della motivazione: l’insegnamento di Alex Zanardi first appeared on Professione Formatore.]]>
Alex Zanardi è il più grande esempio contemporaneo di come la motivazione possa portare a grandissimi risultati. Alex rappresenta il più fulgido esempio di individuo che ha letteralmente travalicato i limiti del proprio corpo per arrivare lì dove sembrava impossibile solo immaginare: nel suo caso a risaltare non sono le parole e la retorica ma i fatti e le azioni concrete, che l’hanno portato a reinventarsi e a riscoprire se stesso.

Come ci è riuscito?

La risposta è semplice: con la propria motivazione.

Emozione e motivazione

Il concetto stesso di motivazione è strettamente legato a quello di emozioni; laddove l’emozione rappresenta una prima reazione ad un qualcosa che ci succede, la motivazione è quel passo successivo e necessario, quel vedersi-in-azione che implica la voglia e il desiderio di mettersi in gioco.
Non esiste motivazione senza una forte emozione alla base: se l’essere umano non è spinto a fare qualcosa, difficilmente si muoverà.
La particolarità nel caso di Alex Zanardi è che questo filo rosso che lega le emozioni e le motivazioni si è bruscamente interrotto; dal tragico incidente che lo coinvolse quel maledetto 15 settembre sul circuito tedesco del Lausitzring, la sua vita non fu più la stessa.

Il superamento di una difficoltà oggettiva come punto di svolta

L’incidente che coinvolse la vettura durante il campionato CART a Dresda fu drammatico: quando mancavano oramai solo tredici giri Alex perse il controllo del proprio veicolo e fu colpito in pieno da un’altra vettura alla massima velocità.
Il prezzo da pagare per rimanere in vita fu per lui altissimo: perdita totale di entrambi gli arti inferiori, rimossi chirurgicamente per salvargli la vita da un’emorragia che lo avrebbe sicuramente portato alla morte.

La sua vita da pilota era indiscutibilmente finita

Dopo un evento così drammatico, nella mente di Alex si fecero largo tutta una serie di emozioni negative: rabbia, disgusto, dispiacere, tristezza, orrore, sconforto.
In un quadro emotivo così desolante non c’era spazio per alcun tipo di motivazione a fare qualsiasi cosa, figurarsi ritornare a competere a livello sportivo.
Eppure Alex ha recentemente vinto la sua quarta medaglia d’oro alle paralimpiadi di Rio 2016 nella categoria paraciclismo su strada alla veneranda età di cinquanta anni.

A questo punto ti starai chiedendo: come ha fatto Alex Zanardi a rialzarsi da una situazione così drammatica?
Come è riuscito a trasformare un punto d’arresto in un punto di svolta significativo?
Come ha ritrovato la motivazione perduta?


Il passo più esaltante: trovare la forza di rialzarsi

Una impresa di questa portata può trovare le sue fondamenta solo nel modo in cui percepisci e interpreti te stesso ed il mondo che ti circonda: l’oggettività drammatica della situazione può rendere la realtà una pillola amara da mandar giù, ma ciò non impedisce di riflettere e di lavorare sulle tue emozioni.
Se vuoi rimodulare il tuo stato emotivo devi prepararti a svolgere un vero e proprio lavoro su te stesso; occorre auto-convincersi e persuadersi di qualcosa che non credevamo possibile.

È necessario dirti: “è questa la mia nuova possibilità”

Alex Zanardi è riuscito in questa impresa
: perdere le gambe potrà averlo reso monco a livello corporeo, ma non ha compromesso la parte più importante: la mente.
Il motore più importante è rimasto intatto. Non avere le gambe significa non poter essere più in grado di gareggiare su un’autovettura, ma non impedisce di potenziare la parte superiore del corpo; ancora, non poter competere in una corsa automobilistica non significa non essere in grado di competere in qualche altro ambito. In questo senso, le limitazioni sono reali solo fino ad un certo punto.
Alex ha interpretato la sua realtà oggettiva cambiando prospettiva e lavorando sulle proprie emozioni ed interpretazioni.
Ed ecco che al disgusto e la rabbia per una data condizione si sostituiscono gioia e piacere per la riscoperta di sé; la tristezza è stata sostituita dalla positività e lo sconforto ha lasciato spazio ad una nuova inaspettata linfa vitale.

In quest’ottica, il passaggio dalla riscoperta di emozioni positive alla motivazione per agire è stato lineare: se rielabori te stesso e la realtà che ti circonda, la strada ti sarà spianata. Come nel caso di Alex.

Zanardi come esempio di vita: da dove ripartire

Il messaggio affascinante che ci lascia quest’incredibile storia è che tutto parte dalla nostra testa: si può fare tutto o non si può fare nulla a seconda di come ci si approccia alla situazione da un punto di vista sia razionale che emotivo.

Sinteticamente, ci sono tre passaggi fondamentali che possiamo dedurre dalla straordinaria vita di Alex Zanardi.

1) Pensa positivo e agisci in positivo

La vera motivazione non viene mai da sé, ma richiede sempre un attento lavoro su se stessi. Un mondo percepito come elemento positivo spinge più facilmente all’azione.

2) Impara a sentire, interpretare, agire

Trovare le motivazioni giuste è sempre un processo non rigidamente sequenziale ma estremamente complesso: impara a gestire e ad affinare questi tre elementi e nulla ti sarà precluso.

3) Raccogli i pezzi.

Non importa quanto una situazione sia ingarbugliata, scoraggiante, complessa o emotivamente probante: c’è sempre spazio per la motivazione per migliorare se stessi e il mondo circostante. Zanardi si è ricostruito e reinventato dal nulla riuscendo a diversificarsi rispetto a prima. È diventato una persona nuova, ma ugualmente di successo.

Ricorda: la motivazione non è qualcosa che va ricercato all’esterno ma bensì all’interno di ognuno di noi: guarda dentro di te e fatti guidare dalla tua mente.

The post Il segreto della motivazione: l’insegnamento di Alex Zanardi first appeared on Professione Formatore.]]>
https://www.professioneformatore.it/il-segreto-della-motivazione-linsegnamento-di-alex-zanardi/feed/ 0