Potrebbero interessarti anche questi:
Storytelling: la guida di Andrea Fontana per raccontare la tua impresa
Sapevi che lo storytelling è utilizzato da molti imprenditori di successo nei piani di comunicazione dei loro business?
Hai mai pensato ad esso come uno strumento importante per la tua azienda?
Andrea Fontana nel suo “Manuale di storytelling. Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d’impresa” ti spiega come sia possibile unire i due ambiti e perché le aziende dovrebbero concentrarsi su questa attività. (altro…)
3 consigli per ridurre i costi dell’avvio attività
Ci siamo, hai lavorato per mesi alla realizzazione del tuo business plan, pianificando tutti i dettagli, dalla ideazione di prodotto e servizi alla descrizione del tuo target di riferimento. Quando sei arrivato alla previsione dei costi per l’avvio e il mantenimento per i primi tempi dell’attività, ti sei dovuto arrendere. Non ci sono abbastanza soldi per il tuo progetto.
La situazione è molto comune, tantissime idee arrivano a un certo grado di definizione ma poi restano sulle scrivanie per mancanza di fondi. E’ una situazione davvero spiacevole perché magari l’idea è di ottima qualità e le possibilità di successo sono elevate.
Non sono tante le possibilità di ottenere finanziamenti e inoltre in questo caso dovresti mettere in conto i costi per ammortizzare il finanziamento nel corso di alcuni anni.
Qualcosa però si può fare, in questo articolo ti parlerò di alcune strategie che puoi mettere in campo per risolvere la questione dei costi di avvio e mantenimento dell’attività che tanto ti sta a cuore.
Si tratta di strategie che sono adatte maggiormente a piccole aziende, quelle in cui non è strettamente necessario un grosso impianto di macchinari altamente specializzato e così via.
(altro…)
Chi è e cosa fa un formatore?
Quando mi chiedono: “che lavoro fai?” io rispondo sempre, ormai da 15 anni, “il formatore“!
Tuttavia capita ancora oggi che le persone rimangano perplesse a sentire questa parola, non riuscendo ad incasellarmi in una professione tradizionale e mi rispondano “il che ? l’informatore?“. Negli ultimi tempi per far capire subito di cosa sto parlando ho identificato una espressione semplice ma al contempo efficace quanto sintetica: “faccio i corsi di formazione“.
In due anni di vita di questo di blog ho ricevuto tante domande di persone interessate alla professione del formatore, in tanti mi hanno chiesto come si fa a diventare un formatore. E in effetti quella del formatore è una attività professionale che affascina tanti, ne è testimone il numero sempre crescente degli iscritti ai di corsi di laurea in “Scienze della formazione” e in “formazione degli adulti”. Ma cos’è e cosa fa un formatore?
In queste brevi righe vorrei provare a identificare una serie di tratti comuni utili, un domani, a formulare una definizione del mestiere di formatore e provando a tracciarne i confini del ruolo e degli ambiti operativi . >
Quella del formatore è una professione relativamente giovane diffusa in italia a ridosso anni ’70 per rispondere alle esigenze di aggiornamento e riconversione delle professionalità degli operai delle grandi aziende. Nel corso degli anni si sviluppa poi intorno a 4 tipologie di mercato che sono: le attività di formazione finanziata da risorse pubbliche, le attività autofinanziate dagli stessi corsisti, la formazione privata e la formazione aziendale. L’analisi del mercato della formazione professionale è un argomento ampiamente trattato nel filmato che trovi all’indirizzo web: https://www.professioneformatore.it/primo-piano/quali-sono-le-opportunita-di-mercato-per-un-formatore/ e quindi lo tralascieremo nel corso di questo articolo.
Non è semplice definire la figura professionale del formatore, sono tante scuole di riferimento e che si propongono di offrire percorsi di sviluppo delle competenze utili all’esercizio della professione ma, nessuna di esse aderisce ad una definizione considerata universale e standard.
Quindi, qualora si volesse ritagliare una “definizione di formatore” penso sia utile partire dall’analisi del suo ruolo professionale. Proviamo, quindi, a chiederci: Cosa fa il formatore? e cosa differenzia un formatore da un docente di scuola o da un professore universitario?
Diversamente da un docente di scuola o Universitario, che lavora sulle conoscenze dell’individuo il formatore (sia in ambito tecnico sia in ambito personale, motivazionale) lavora sulle competenze dell’individuo sulle sue skill, come direbbero gli anglosassoni.
Il formatore è una persona incaricata di sviluppare competenze nei suoi soggetti clienti. Siano essi un gruppo classe o un individuo singolo.Ma la competenza è sempre qualcosa che appartiene alla sfera personale del cliente, non è una cosa che può essere trasferita ma, è qualcosa che deve svilupparsi.
Il formatore è, fondamentalmente, un facilitatore dello sviluppo delle competenze. Cioè la sua azione è finalizzata a rendere semplice, veloce ed efficiente il processo di “Sviluppo” di nuove competenze.
Se partiamo dalla definizione classica di competenza (come un’insieme coordinato di risorse personali che permette lo svolgimento eccellente di una specifica mansione in un determinato processo produttivo) possiamo definire il formatore come quella persona che rende più semplice ed efficiente il processo di acquisizione delle risorse personali di lavoratore.
Il formatore quindi lavora per lo più su un Saper Fare e un Saper Essere di un lavoratore, piuttosto che sul Sapere.
La differenza principale quindi rispetto alle altre professioni dell’insegnamento (docente di scuola e professore universitario) la ritroviamo proprio nell’oggetto del suo operare.
Il formatore non trasmette concetti ma agisce come veicolo e acceleratore nello sviluppo di competenze da parte del cliente. E’ più vicino quindi alla figura professionale dell’allenatore sportivo che spiega tecniche, introduce tattiche di gara, mostra esercizi ginnici, motiva e accompagna l’atleta verso le sue migliori performance.
Piaciuto il nostro articolo ? invialo a chi pensi possa fare piacere !
Hai trovato interessante questo articolo? Lasciaci un commento !
o invia l’articolo a qualcuno a cui potrebbe interessare
Scegli il successo o il fallimento ?
Oggi prendo a prestito alcune considerazioni suggerite da Darren Hardy manager al vertice del settore editoriale negli Stati Uniti direttore di success magazine.
Se all’improvviso un genio uscisse fuori da una bottiglia e ti assicurasse all’istante il miglior vantaggio competitivo rispetto a tutti I tuoi competitor del tuo settore in uno di queste quattro categorie, quale sceglieresti ?
Leggi tutto Scegli il successo o il fallimento ?.
ottimo l’Rss!!!
Finalmente sono riuscita a visionare il prodotto! E’ eccellente!
P.S. scusa l’imprecisione dovuta alla fretta : dovevo scrivere visionare e non scaricare il video! ciao
Anna Mancini