Management | Professione Formatore https://www.professioneformatore.it Risorse per formatori e coach eccellenti Fri, 11 Mar 2022 10:16:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.12 La strategia del samurai: guida assoluta per raggiungere la grandezza nella vita! https://www.professioneformatore.it/la-strategia-del-samurai-guida-assoluta-per-raggiungere-la-grandezza-nella-vita/ https://www.professioneformatore.it/la-strategia-del-samurai-guida-assoluta-per-raggiungere-la-grandezza-nella-vita/#respond Mon, 12 Sep 2016 05:00:28 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22673 Hai sempre desiderato raggiungere la grandezza nel management, ed in generale nella vita? Lo sapevi che il campo del management e del marketing applicano in realtà le stesse regole della guerra? Ad esempio, “L’arte della guerra” di Sun Tsu è stato trasformato in un ottimo manuale di marketing e management. Sempre di più le persone che […]

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Hai sempre desiderato raggiungere la grandezza nel management, ed in generale nella vita?

Lo sapevi che il campo del management e del marketing applicano in realtà le stesse regole della guerra?

Ad esempio, “L’arte della guerra” di Sun Tsu è stato trasformato in un ottimo manuale di marketing e management.

Sempre di più le persone che fanno parte del settore sono alla ricerca di questi vecchi saggi per rifarsi al loro pernsiero ed insegnamenti: esperti di lotta, guerra o tecniche di combattimento in modo da trarne nuovi punti di forza per il proprio lavoro al fine di tramutarli in guide come quello che vado ad esaminare oggi.

Ebbene La strategia del samurai si colloca sicuramente sulla vetta di questo tipo di guide, adatto sia nel campo del marketing che del management, certamente si rivela come indispensabile guida per la tua sfera privata dove grazie ai suoi suggerimenti potrai vivere al meglio le esperienze giornaliere che ti si pongono dinanzi!

Sarà di vitale importanza per la tua crescita, sia professionale che personale, una guida per raggiungere la tua grandezza!

52 pillole per raggiungere la grandezza

Il libro è composto da 52 pillole di saggezza scritte dal grandioso maestro Musashi che nel 1643 ha sintetizzato in questi aforismi tutto ciò che aveva appreso durante la sua incredibile vita.

Al suo interno puoi trovare, tecniche essenziali di zen, linee guida per la meditazione, definizione degli obiettivi personali e l’ideazione delle strategie per realizzarli.

Insomma, come dicevo, un vero manualetto, completo e veloce per te che vuoi avere successo in modo semplice!

In più l’autore ti regala anche dei facili trucchetti per vincere le tue battaglie di tutti i giorni.

Musashi, il guerriero vincente, il santo della spada, padrone della sua mente, del suo corpo e del suo spirito, ti mostrerà l’arte di vincere, dello sconfiggere l’avversario.

Ciò che ha di speciale questo libro è la favolosa opportunità di applicare questi suoi magici insegnamenti anche alla vita di tutti i giorni.

Le strategie per migliorare la tua vita

Pensa come sarebbe più semplice la tua vita, se ogni giorno tu potessi avere dei semplici metodi, delle strategie, un vademecum da seguire che ti permetterà di uscire vittorioso da ogni situazione, privata o professionale: management, marketing, relazioni private e professionali!

La vita che vivi ogni giorno semplificata dalle strategie del maestro Musashi.

Gli insegnamenti del maestro

Mushi ti mostra che la vita è una lotta continua,  una lotta che tu puoi vincere.

Tu puoi eccellere nella vita!

Con i suoi insegnamenti pragmatici potrai imparare a sconfiggere gli avversari nel lavoro negli affari e nella vita privata!

L’autore dietro l’autore

Come dicevamo i grandi uomini di affari sempre di più si stanno dedicando a questa tecnica di ritrovare nei grandi saggi gli insegnamenti utili per la vita e per il lavoro ed infatti “La strategia del samurai” è la reinterpretazione ad uso dei menager del grandioso “Libro dei 5 anelli” di Musashi.

Il libro è reinterpretato in questa favolosa chiave di pragmatica efficacia dal famosissimo Leo Gough, consulente di libri finanziari, gestore di un giornale di business e regista di documentari e lungomentraggi. Ha realizzato libri sulla finanza per Financial Times e At Kearney.

Migliora la tua vita!

In conclusione “La strategia del samurai” è un libro specifico per gli uomini d’affare, ma i consigli di Mushi sono applicabili a qualsiasi individuo.

Tu sei il destinatario perfetto per gli insegnamenti di Musashi, un uomo che lotta e un uomo che vuole vincere!

Se cominci da subito a fare tuoi i preziosi suggerimenti contenuti nel libro “La strategia del samurai”, puoi ottenere immediatamente benefici incredibili, cambiando in positivo la tua vita.

Aspira anche tu alla grandezza e prova a mettere in pratica le strategie di Musashi!

Questo libro può davvero cambiarti la vita, ti basterà farlo tuo e imparare ad adattarlo ad ogni situazione.

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Diventa un leader di successo in 10 steps https://www.professioneformatore.it/diventa-un-leader-di-successo-in-10-steps/ https://www.professioneformatore.it/diventa-un-leader-di-successo-in-10-steps/#respond Tue, 14 Jun 2016 05:00:41 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22468 Vuoi diventare un leader di successo e fare la differenza, ottenendo incredibili vantaggi? Ti piacerebbe essere in grado di guidare il tuo team verso i migliori traguardi? Sai quanto conta circondarti ed attrarre persone di qualità per incrementare la tua attività? La parola leadership letteralmente significa conduzione, guida, direzione e il leader è colui che conduce, […]

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Vuoi diventare un leader di successo e fare la differenza, ottenendo incredibili vantaggi?

Ti piacerebbe essere in grado di guidare il tuo team verso i migliori traguardi?

Sai quanto conta circondarti ed attrarre persone di qualità per incrementare la tua attività?

La parola leadership letteralmente significa conduzione, guida, direzione e il leader è colui che conduce, guida, dirige.

Si può diventare leader in qualunque campo.

Un leader infatti, non è necessariamente un manager, può essere anche un genitore, un coach, un docente.

Per essere un vero leader devi essere capace di attrarre persone, in ragione delle tue competenze e delle soluzioni che sei in grado di prospettare rispetto ai problemi.

Gian Piero Quaglino, professore ordinario di Psicologia della formazione presso l’Università degli studi di Torino , scrive che la leadership è far sì che le persone vadano nella giusta direzione, nonostante vincoli e resistenze al cambiamento, facendo leva sulle necessità, sui valori e sulle emozioni individuali troppo spesso inespressi.

Per diventare un leader di successo è molto importante perfezionare le tue abilità umane (capacità di motivare, di lavorare in gruppo, di comunicare), abilità tecniche (utilizzo di attrezzature appropriate, metodi e conoscenze), abilità concettuali (proiezione degli obiettivi futuri, elaborazioni).

Tutti i grandi leader continuano a lavorare su se stessi fino a diventare persone autorevoli, efficaci, fino a diventare le guide del proprio team.

Come puoi fare per raggiungere questi obiettivi?

Qui di seguito ti presento i dieci passi fondamentali per diventare un leader di successo.

10 Steps per diventare un leader di successo:

1) Conosci te stesso

Cerca di conoscerti e di scoprire chi sei veramente. Scopri quali sono le tue potenzialità e cerca di correggere le criticità.

Voler apparire diversi da ciò che si è, non funziona: vendere un’immagine di sé diversa da quella reale è un atteggiamento che non paga!

2) Impara ad essere autorevole

Essere autorevole significa conoscere molto bene ciò di cui si parla. E’ necessario conoscere i particolari ed essere esperti del proprio settore di riferimento.

Per diventare un buon leader, devi fare di più: devi imparare ad essere autorevole senza essere autoritario.

Essere autoritari è qualcosa che ti ostacola nel raggiungimento dei tuoi obiettivi; l’autorevolezza è il carburante che devi utilizzare per mettere in moto il tuo team.

Quando dai delle indicazioni, ai fini del raggiungimento degli obiettivi, devi essere preciso ed esaustivo. Solo in questo modo il tuo team capirà che sei un esperto, che di te si può fidare.

3) Impara ad essere giusto

Si tratta di un passo essenziale che devi fare per diventare un leader abile e capace con un vasto pubblico di riferimento.

Essere giusti produce rispetto e disciplina. L’ingiustizia, al contrario, genera astio.

Spesso ti troverai nella situazione di dover dare risposte diverse a casi analoghi: ciò che conta è che tu riesca a motivare e a contestualizzare le differenti decisioni in modo che il tuo team non ti percepisca con un despota.

4) Collabora ed ascolta il tuo team

Quando demandi un compito ad un tuo collaboratore, devi essere in grado di conciliare l’esigenza primaria di ottenere gli output desiderati con la tua capacità di collaborazione e di supporto nella risoluzione dei problemi.

Impara ad ascoltare in maniera empatica le opinioni e le osservazioni dei tuoi collaboratori, provando a collegarti con lo stato emozionale del tuo interlocutore.

Recenti studi confermano che, nel lungo periodo, esaltare le iniziative positive della tua squadra può rivelarsi molto produttivo.

5) Usa la gentilezza

Alcune persone confondono la gentilezza con la debolezza. La gentilezza non è debolezza, è anzi una forma di forza. Devi imparare ad usare il pugno di ferro in guanti di velluto.

Quando devi dire la verità, sii gentile. Quando devi pianificare gli obiettivi da raggiungere, rivolgiti in modo garbato. Ricordati di manifestare apertamente il tuo pensiero in maniera cortese, così che non ci siano obiezioni gratuite o fraintendimenti.

6) Fai scelte coraggiose

Sai cosa ci vuole per vincere?

Ci vuole coraggio!

Bisogna essere coraggiosi per scagliare la prima freccia, per affrontare per primi il problema, per far fronte agli imprevisti.

Come il contadino si rimbocca le maniche, sfida le intemperie e viene ricompensato dai suoi frutti, tu devi essere coraggioso nell’affrontare le situazioni e le avversità, devi avere il coraggio di cogliere l’attimo se vorrai essere ripagato dei tuoi sforzi e vorrai affermare la tua supremazia sul gruppo.

7) Impara ad essere umile

L’umiltà è la virtù che ogni leader dovrebbe possedere per raggiungere il successo.

Un conto è essere umili, un altro è essere insicuri: l’insicurezza è un problema oggettivo perché ti allontana da risultati che si prefisso.

L’umiltà invece è ciò che ti consente di arrivare in alto senza però scavalcare gli altri e facendo tesoro delle opinioni altrui.

8) Sviluppa il tuo senso dell’umorismo

A chiunque piace ascoltare battute divertenti e simpatiche, è fondamentale però che abbiano comunque un contenuto di spessore e che siano adeguate al contesto.

Per essere leader, dunque, devi essere spiritoso ma è necessario che il tuo humor non trascenda nella banalità.

9) Affronta la realtà

Accetta la realtà così com’è, impara ad affrontarla e a piegarla per raggiungere i risultati desiderati. Gli eventi accadono e non possono essere modificati con lo schioccare delle dita.

Puoi imparare a forgiare te stesso in funzione di ciò che la realtà ti offre. Puoi imparare a plasmare lo stato delle cose, a renderlo a te congeniale e ad orientarlo al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

10) Non mollare e credici fino in fondo

Devi credere in ciò che fai, devi sentirti motivato a raggiungere i tuoi obiettivi.  Sii grintoso, sviluppa una forte personalità!

Fai leva sulle tue motivazioni, attitudini e abilità. Fidati delle tue intuizioni e ricordati di comprovarle sempre con esperienze e studi concreti.

Sviluppa creativamente il tuo lavoro, il tuo futuro, lasciando un marchio forte della tua immagine.

Solo così puoi fare la differenza.

Questi sono i 10 passi fondamentali per diventare un ottimo leader ed avere successo all’interno della tua azienda e fare la differenza sul mercato.

Se desideri diventare un modello da seguire e distinguerti, inizia a mettere in pratica questi consigli.

Vuoi dire la tua? Lascia un commento e arricchisci così i contenuti di questo articolo! 

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Storytelling: la guida di Andrea Fontana per raccontare la tua impresa https://www.professioneformatore.it/storytelling-la-guida-di-andrea-fontana-per-raccontare-la-tua-impresa/ https://www.professioneformatore.it/storytelling-la-guida-di-andrea-fontana-per-raccontare-la-tua-impresa/#respond Thu, 02 Jun 2016 05:00:03 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22433 Sapevi che lo storytelling è utilizzato da molti imprenditori di successo nei piani di comunicazione dei loro business? Hai mai pensato ad esso come uno strumento importante per la tua azienda? Andrea Fontana nel suo “Manuale di storytelling. Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d’impresa” ti spiega come sia possibile unire i due ambiti […]

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Sapevi che lo storytelling è utilizzato da molti imprenditori di successo nei piani di comunicazione dei loro business?

Hai mai pensato ad esso come uno strumento importante per la tua azienda?

Andrea Fontana nel suo “Manuale di storytelling. Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d’impresa” ti spiega come sia possibile unire i due ambiti e perché le aziende dovrebbero concentrarsi su questa attività.

Esperto di sistemi di formazione manageriale e comunicazione d’impresa, Fontana ha già all’attivo numerosi libri riguardanti lo storytelling oltre ad essere autore di testi sulle nuove modalità di training evoluto e comunicazione integrata con approccio narrativo.

In questo manuale, l’autore si focalizza su come lo storytelling sia un elemento importante della comunicazione per le imprese e come contribuisca a tradurre sul piano operativo alcuni obiettivi aziendali e di profitto, come ad esempio:

  • affermare identità e vision d’impresa
  • gestire il brand e la comunicazione (interna ed esterna)
  • formare e sviluppare il personale
  • potenziare il design di prodotto, la pubblicità e l’esperienza del cliente

Cosa si intende per storytelling?

In generale possiamo dire che è l’arte di raccontare storie.

In senso più ampio è la scienza che traduce e promuove le cose in parole, immagini, suoni e percezioni reali. Le rende quindi vere, pregne di significato e legittimate a esistere.

Storytelling applicato alle imprese

Questo strumento comunicativo può essere utilizzato anche dalle imprese.

Il termine storie all’interno di un’azienda ha assunto diversi significati.

Sono storie le parole e i discorsi con cui si definisce e si fa vivere la cultura di un’impresa. oppure i comunicati stampa con cui i vertici aziendali cercano di orientare l’opinione pubblica e il sociale d’impresa, o ancora un logo o uno slogan pubblicitario.

Fare storytelling significa allora, per un’azienda, saper gestire il proprio cambiamento culturale e organizzativo, raccontandolo con nuovi codici e stili linguistici e cercando di raggiungere 4 grandi obiettivi:

  1. presidiare l’esistente
  2. far adattare contesti, culture e individui
  3. far cambiare contesti, culture e individui
  4. eccitare gli animi

Storytelling: settori di applicazione

In quali specifici settori aziendali e in che modo puoi utilizzare lo storytelling nella tua impresa?

Fontana individua 6 aree in cui applicare lo storytelling come narrazione istituzionale:

  • strategia aziendale
  • brand management
  • comunicazione interna
  • pubbliche relazioni e advertising
  • formazione
  • design del prodotto

Ovviamente a queste aree corrispondono specifiche attività manageriali come ad esempio il controllo dell’identità e dell’immagine d’impresa, la gestione del cambiamento interno ed esterno, la guida delle complesse relazioni istituzionali, lo sviluppo commerciale.

A seconda delle aree e delle attività dovrai scegliere gli strumenti e le soluzioni adatte alla tua azienda.

In generale lo storytelling potrà essere attuato tramite 3 canali.

3 Canali dello storytelling management:

  • Il canale cartaceo: la narrazione diventa elaborazione letteraria
  • Il canale relazionale: la narrazione viene usata soprattutto come struttura e processo di lavoro
  • Il canale digitale: la narrazione diventa elaborazione digitale

Da sottolineare, però, che per iniziare un’attività di storytelling di impresa devi accertarti che siano soddisfatte alcune pre-condizioni organizzative fondamentali, tra cui:

  • Sponsorship istituzionale “medio-forte”: il management deve impegnarsi continuamente in prima persona nelle attività e diffondere gli eventuali strumenti
  • Comunicazione di supporto parallelo: lo storytelling ha bisogno di continuo supporto, soprattutto le prime volte che s’introduce in un’impresa
  • Il momento giusto per la giusta cultura d’impresa

In presenza di queste condizioni puoi iniziare a concentrarti sull’organizzazione della narrazione:

  1. fai uno studio autobiografico
  2. individua la funzione narrativa portante
  3. raccogli, analizza e seleziona le storie
  4. fai attività di posizionamento narrativo

Tutto questo non può prescindere dal considerare anche le dimensioni narrative, ovvero:

  • la pluralità complessa: considera tutti i ruoli presenti nelle organizzazioni;
  • la dimensione autobiografica: sii consapevole del bisogno profondo di espressione biografica individuale;
  • la dimensione etico-valoriale: cerca una corrispondenza, un allineamento tra i tuoi valori di riferimento e quelli del contesto in cui lavori, da cui scaturiscono discorsi di rispetto e sensibilità verso l’ambiente, le persone, ecc..
  • la dimensione affettiva-sensoriale: vivi il piacere di far parte dell’organizzazione per la sua qualità professionale ma anche per l’autenticità e l’intensità dellerelazioni sociali che è in grado di garantire.

Nel manuale queste nozioni teoriche e questi consigli su come approcciare allo storytelling sono spiegate molto attentamente. Fontana, però, non si limita alla teoria ma anzi porta alcuni esempi concreti ad avallare le sue tesi e i suoi principi.

Sono presenti nel libro, infatti, alcuni case studies di aziende di successo come Costa Crociere, Gruppo Autostrade, Vodafone e Schneider Electric.

Questi esempi sono molto significativi perché spiegano come grandi aziende abbiano utilizzato lo storytelling nei loro piani di comunicazione seppur con modalità diverse: dal canale tv all’inserto letterario, dai video con clienti reali ai cd. Ciò ci fa capire come siano molteplici i modi di narrazione istituzionale, ognuno con la sua specificità e con le proprie caratteristiche.

Come potrai notare sono tutti casi di aziende importanti che si sono affidate allo storytelling perché ne hanno previsto le potenzialità e i benefici che questa pratica può apportare nel raggiungimento degli obiettivi di impresa.

Il libro, seppur a tratti risulta essere troppo accademico e con un lessico troppo ricercato, è sicuramente un buon manuale di introduzione allo storytelling, molto utile per avere una visione d’insieme dell’argomento.

Potrai capire nel dettaglio, grazie ai case studies, come le aziende devono dare sempre maggiore importanza alla narrazione istituzionale e in che modo e attraverso quali strumenti lo storytelling è stato introdotto nei loro piani di comunicazione.

Quindi trai da questo libro i consigli utili per la tua attività di storytelling e racconta l’azienda ai tuoi clienti coinvolgendoli in questa esperienza.

 

 

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I consigli di Miranda Sorgente per rendere la tua comunicazione efficace https://www.professioneformatore.it/i-consigli-di-miranda-sorgente-per-rendere-la-tua-comunicazione-efficace/ https://www.professioneformatore.it/i-consigli-di-miranda-sorgente-per-rendere-la-tua-comunicazione-efficace/#respond Tue, 24 May 2016 05:00:23 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22410 Vuoi realizzare una comunicazione efficace? Ti piacerebbe scoprire cosa funziona nelle relazioni? Come puoi fare per comunicare positivamente anche nei luoghi di lavoro? Queste sono solo alcune delle domande a cui cerca di rispondere Miranda Sorgente nel suo libro “Love Management – Il segno del tuo passaggio nel tempo“,  pubblicato da Guerini e Associati nel […]

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Vuoi realizzare una comunicazione efficace?

Ti piacerebbe scoprire cosa funziona nelle relazioni?

Come puoi fare per comunicare positivamente anche nei luoghi di lavoro?

Queste sono solo alcune delle domande a cui cerca di rispondere Miranda Sorgente nel suo libro “Love Management – Il segno del tuo passaggio nel tempo,  pubblicato da Guerini e Associati nel 2008.

Miranda Sorgente si occupa di Training e Coaching, si è formata nel quartier generale di Dale Canergie a New York e poi è diventata sua Partner in Italia. E’ l’ideatrice del metodo “Love Management”, il programma di crescita personale e aziendale che mette al centro il prendersi cura di se stessi, dei collaboratori, dei clienti.

Love Management è un manuale travestito da romanzo e si rivolge tutti coloro che stanno attraversando una fase di crescita personale, che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative per far sì che le loro parole possano durare nel tempo e lasciare il segno del loro passaggio.

Partendo dalle sue esperienze personali, l’autrice ti accompagna nel percorso di crescita, guidandoti innanzitutto nella consapevolezza di te stesso e poi insegnandoti a relazionarti con gli altri.

La capacità di comunicare e di relazionarsi con gli altri sono proprio gli argomenti principali del libro. Quello che conta è quindi coltivare la tua capacità di comunicare, dotandoti di strumenti  che ti aiutino a migliorarla e ad affinarla.

Tutto ciò perché la nostra comunicazione non deve essere fine a se stessa. Deve esserci utile, nel lungo termine, per instaurare relazioni con gli altri basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco.

Relazioni di qualità non solo nell’ambito familiare e personale, ma anche e soprattutto sul luogo di lavoro con i nostri colleghi, i nostri superiori e i nostri collaboratori.

Love management: la storia

Il libro racconta la storia di due donne, Chiara e Maria, rispettivamente una giovane manager piena di vita e una coach e imprenditrice di successo.

Chiara, dopo cinque anni di carriera, è arrivata a ricoprire una posizione di vertice nella sua azienda; sente però il bisogno di migliorare la sua comunicazione ed è per questo motivo che si rivolge a Maria, la migliore in questo campo.

Quanto conta la tecnica per una comunicazione efficace?

Comunichiamo in ogni momento, non soltanto verbalmente, ma attraverso vari canali e spesso non siamo consapevoli di tutto ciò. La comunicazione quindi, per essere efficace, è necessario che sia strutturata attraverso metodi e tecniche, che non sia lasciata al caso.

Per imparare a comunicare devi innanzitutto partire da te stesso, analizzarti e metterti in gioco.

Il destinatario prima di tutto

Per essere buoni comunicatori, è importante invertire l’ordine della comunicazione tradizionale: non più Mittente, Messaggio, Destinatario, bensì Destinatario, Messaggio, Mittente.

Essere coinvolgenti è la prima regola per comunicare in maniera efficace.

Ciò significa imparare a parlare di argomenti che interessano e che riguardano i nostri destinatari. Dobbiamo chiederci: Chi è il nostro interlocutore? Quali sono le sue aspettative, i suoi bisogni, i suoi interessi?

Per sintonizzarti con il tuo interlocutore è molto importante farlo ancora prima le parole traducano i tuoi pensieri.

E’ necessario intercettare nella nostra mente lo scopo della nostra comunicazione. A tal fine è fondamentale elaborare una struttura del tuo discorso per fissare i punti chiave e non dimenticarli nel corso della tua esposizione.

Come puoi fare per apparire credibile al tuo pubblico?

Miranda Sorgente scrive che a tal fine è molto importante  rischiare, mettersi a nudo, liberarsi della corazza che ha protetto il nostro cuore. Soltanto in questo modo riusciremo a far sì che le nostre parole arrivino ai nostri interlocutori come vere e credibili.

Il kit del buon comunicatore

Di quali strumenti possiamo avvalerci per comunicare bene?

Per diventare abili comunicatori saranno necessarie tre cose: la consapevolezza di ciò che vogliamo cambiare, la messa in pratica, vale a dire far propria attraverso l’esperienza la conoscenza acquisita e, infine, la costanza che ci permetterà di rendere naturale quanto abbiamo appreso senza fatica e senza renderlo finto.

Come far diventare le nostre parole immortali?

Come lasciare il segno del nostro passaggio nel tempo?

“Le parole possono essere fiori o veleno”, ciò sta a significare che a seconda dello scopo della nostra comunicazione e di ciò che la guida le nostre parole potranno costruire o distruggere, rassicurare o intimorire.

Le parole nel corso del tempo continueranno a condizionare i nostri interlocutori.

Ecco perché la nostra comunicazione va ripulita, affinata, focalizzata.

Con-dividere

Anche se l’analisi deve sempre partire da noi stessi, si innesca un processo che prima o poi ci metterà in contatto con l’altro.

La condivisione è un aspetto centrale della nostra comunicazione perché, anche se ognuno di noi è innanzitutto un individuo, non potrà fare a meno di connettersi con altre unità di cui avrà bisogno per garantire l’andamento ottimale della totalità.

Miranda Sorgente con Love Management ci propone non semplici miglioramenti ma veri e propri salti di qualità. Salti di qualità che avvengono tramite l’attribuzione del giusto valore alla nostra comunicazione, alla nostra capacità di comunicare.

E’ necessario creare empatia con il nostro interlocutore.

Come si fa?

Prima di tutto comprendendo lo scopo del nostro atto comunicativo, dando peso a quel meccanismo che avviene prima che i nostri pensieri si trasformino in parole.

Solo così riuscirai a sintonizzarti con il destinatario prima ancora di aprir bocca.

I pilastri di base della filosofia Love Management si riassumono nella frase di Miranda Sorgente “Scegliere con il cuore, agire con metodo”.

L’amore per l’autrice è infatti il comune denominatore, è il motore che mette in moto noi stessi e le nostre relazioni.

I risultati dell’agire con il cuore saranno di volta in volta differenti ma sempre soddisfacenti. E’ molto importante però apprendere i metodi attraverso quali agire verso noi stessi e verso gli altri.

“Love Management” attraverso i personaggi di Chiara e Maria, ci vuole far capire che si può fare business in modi molto diversi, ma alla base dei quali resta un denominatore comune: l’amore.

Miranda Sorgente, attraverso una forma semplice e alla portata di tutti, riesce a trasmetterci contenuti di altissimo valore ed immediatamente fruibili nella nostra vita privata, prima ancora che nella nostra attività.

Un punto di vista squisitamente femminile sul Management in rosa che scuote il pensiero attuale secondo cui la donna non può essere una buona manager e contemporaneamente anche moglie e madre.


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Google Marketing: i migliori consigli di Fabrizio Barbarossa https://www.professioneformatore.it/google-marketing-i-migliori-consigli-di-fabrizio-barbarossa/ https://www.professioneformatore.it/google-marketing-i-migliori-consigli-di-fabrizio-barbarossa/#respond Thu, 14 Apr 2016 05:00:14 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22067 Conosci l’importanza dell’internet marketing? Ti piacerebbe scoprire i trucchi per una promozione aziendale di successo online? Sai quali strumenti ti offre google per strutturare la tue campagne pubblicitarie? “Google Marketing“ di Fabrizio Barbarossa è più di un testo essenziale che può aiutarti a conoscere le possibilità che offre il più grande mercato del mondo. È un testo di carattere operativo e questo lo differenzia dai tanti […]

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Conosci l’importanza dell’internet marketing?

Ti piacerebbe scoprire i trucchi per una promozione aziendale di successo online?

Sai quali strumenti ti offre google per strutturare la tue campagne pubblicitarie?

Google Marketing di Fabrizio Barbarossa è più di un testo essenziale che può aiutarti a conoscere le possibilità che offre il più grande mercato del mondo. È un testo di carattere operativo e questo lo differenzia dai tanti prodotti similari oggi disponibili.

Oggi voglio mostrarti come potrebbe aiutare – o salvare – il tuo business, analizzandone i punti di forza e di debolezza.

Perché Google Marketing?

Oggi il mercato più importante per la promozione aziendale è senza alcun dubbio quello online, e questo è un primo valido motivo perché tu conosca bene quali strumenti siano a disposizione e come utilizzarli al meglio.

La riflessione non è scontata, perché se non stai attraversando un buon momento dal punto di vista commerciale e se la tua attività è ancora confinata negli steccati dei vecchi dogmi del commercio tradizionale, hai un immediato bisogno di modificare le tue strategie. “Google Marketing” riuscirà a fornirti, in primis, questa consapevolezza. E non è poco.

Vuoi lanciare una campagna sul web, e non sai da dove partire?

Guidandoti passo passo, come un vero manuale d’uso, “Google Marketing di Fabrizio Barbarossa è in grado di condurti all’avvio dell tua prima campagna pubblicitaria online. Apprezzerai immediatamente il focus sugli strumenti da utilizzare.

Google Marketing: l’importanza del marketing diretto

Il fulcro della trattazione ruota attorno ad un valore che devi affrettarti a percepire, se non lo hai ancora fatto. Questo valore è nella differenza che Google consente di fare nel solco delle campagne pubblicitarie.

Il mercato è il più grande e diversificato alveo di informazioni che ci sia.

Apparentemente potrebbe sembrarti complicato differenziare ad esempio le tue campagne rispetto ai tuoi target di riferimento, e mutare i valori di riferimento di volta in volta. Adwords, Adsense ed Analytics ti aiuteranno sia a ragionare sugli strumenti che userai per sfruttarne al meglio le potenzialità, sia sui risultati attesi.

Se non sei ancora del tutto entrato nella rivoluzione del secolo (Google nasce nel 1998), sorriderai pensando ai tempi in cui credevi che il marketing di massa potesse funzionare come accadeva vent’anni fa. Bada bene, il motto adatto alla rivoluzione avvenuta nel campo della pubblicità è: costa meno e frutta di più (con una miriade di strumenti non paragonabili ad altro sul mercato).

Una Performance da “prima pagina”

In “Google Marketing” si chiarisce come debba essere strutturato un processo di marketing vincente. Lo schema di riferimento per la tua pianificazione è – a grandi linee – questo:

  • Qualificazione del business.
  • Segmentazione del mercato.
  • Utilizzo della parola chiave.
  • Approdo in prima pagina.

Nell’esposizione di tale schema, rispondendo ed anticipando le più comuni domande sulle singole tappe del percorso da seguire, il testo di Fabrizio Barbarossa riesce a darti qualcosa di più che semplici consigli isolati o dispensati da un lungo glossario. “Google Marketing” ti fornisce una visione di cui non potrai fare a meno per il tuo futuro imprenditoriale.

Il linguaggio usato nel testo contiene, come necessario, le parole che in modo univoco individuano le azioni che dovrai intraprendere per avviare la tua campagna ma – pur assolvendo a questa funzione cognitiva fondamentale – l’autore non ti accompagna in maniera graduale all’apprendimento di ogni singolo termine tecnico usato, e questo rappresenta una difficoltà per gli absolute beginners (i principianti).

Il marketing degli ultimi vent’anni ha mostrato con maggiore chiarezza che i fenomeni legati al branding ed alla promozione sono tutti associati alla coerenza, al farsi cioè percepire dagli altri – siano essi competitor o potenziali clienti – come degli specialisti da contattare quando un bisogno è acclarato; allo stesso tempo ci ha messo a disposizione degli strumenti che consentono – con attività pianificate e mirate – di ottenere risultati certi con un dispendio economico e di energie minore rispetto al passato.

Ti piacerebbe rendere profittevole una variabile anche imprevista di mercato?

Vorresti essere e comunicare di te e del tuo brand un’immagine al passo coi tempi, facendo intuire che la ricerca nel tuo settore non si è mai arrestata?

Google Marketing” ti guiderà attraverso le diverse costellazioni dell’universo del business e della promozione. Ti servirà se hai già iniziato a passeggiare in questo spazio, ti stupirà se questa esigenza è nata con un qualche ritardo di cui, certamente, ti sarai già accorto.

Fabrizio Barbarossa è un consulente specializzato in Internet Marketing, Marketing, Comunicazione ed Innovazione Aziendale ed Amministratore della Enterprise Consulting S.r.l. Docente e formatore nel campo della creazione d’impresa e del management per primari istituti di formazione, è consulente aziendale ed ha lavorato sia per grandi multinazionali che per apparati statali (Ministero dell’Industria, Camere di Commercio, Università).

 

 

 

 

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Gestione del tempo come trovarne per i propri hobby https://www.professioneformatore.it/gestione-del-tempo-come-trovarne-per-i-propri-hobby/ https://www.professioneformatore.it/gestione-del-tempo-come-trovarne-per-i-propri-hobby/#comments Thu, 15 Oct 2015 05:00:47 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=20332     Gli impegni di carriera o i ritmi frenetici della vita ti tolgono il tempo necessario per realizzare e vivere i tuoi desideri? Vorresti trovare il modo per dedicarti alle tue passioni, focalizzarti su ciò che preferisci e ami fare e, contemporaneamente, riuscire comunque ad avere successo, sia nell’ambito personale che professionale? Puoi investire […]

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Intelligenza emotiva e gestione del tempo

 

Gli impegni di carriera o i ritmi frenetici della vita ti tolgono il tempo necessario per realizzare e vivere i tuoi desideri?

Vorresti trovare il modo per dedicarti alle tue passioni, focalizzarti su ciò che preferisci e ami fare e, contemporaneamente, riuscire comunque ad avere successo, sia nell’ambito personale che professionale?

Puoi investire su te stesso sviluppando la capacità di gestire meglio il tempo che hai a disposizione, per questo ti ricordo che riuscire a fare tutto è possibile solo con l’impegno e la determinazione. E in questa pagina scoprirai che è anche molto più semplice e pratico di quanto pensi.

Leggi con attenzione quest’ articolo, in quanto ti mostrerò come fare a trovare il tempo da dedicare alle tue passioni senza rinunciare al lavoro.

Prima di tutto cerchiamo di capire insieme, Cosa rende difficile il controllo del tempo

Il primo fattore di stress è proprio la disorganizzazione: Se gestisci male il tuo tempo nel lavoro e nella vita privata otterrai solo una serie di difficoltà e tanta frustrazione, insoddisfazione, stress.

La disorganizzazione è un qualcosa che si autoalimenta. Quando non riesci a focalizzarti sulle priorità, cominci a lamentarti di non riuscire a fare ciò che vuoi, ti convinci di avere troppi impegni e dai la colpa della tua incapacità di gestione del tempo all’ambiente e agli imprevisti che capitano ogni giorno: la gente intorno a te non fa altro che interromperti, qualcuno che ti pone vincoli organizzativi e quant’altro. Ti deresponsabilizzi e tutto sembra complottare contro di te. In questi momenti anche la tua percezione dell’ambiente si distorce. Percepisci un sacco di pressioni intorno a te come: il capo che non è mai contento del tuo lavoro, malgrado il tuo valore, e vuol sempre qualcosa in più; i tuoi colleghi che stanno sempre a giudicarti; i tuoi cari si lamentano perché vorrebbero passare maggior tempo di qualità con te, così come i tuoi amici. Tutto sembra sottrarti potere e farti sentire in colpa.

Puoi interrompere tutto questo e vivere in un modo più sereno se vuoi!

Innanzitutto piuttosto che focalizzarti sulle difficoltà comincia a fare attenzione ai tuoi successi. Considera le cose che riesci sempre a realizzare senza grandi sforzi. Forse non sono proprio quelle che avevi veramente intenzione di fare, ma se vuoi e ti impegni, si che come riesci a fare quelle, puoi trovare il modo per realizzare anche le altre.

 

Come raggiungere i tuoi obiettivi

Quanto volte avresti voluto avere solo un paio d’ore in più!

Gestendo meglio il tuo tempo, potrai fare più cose in una sola giornata. Secondo gli psicologi Covey e Dilts, la chiave per gestire il tuo tempo come un vero uomo d’affari non sta nell’iper -pianificazione che, di fronte agli imprevisti della vita quotidiana, crolla sempre, quanto piuttosto nella capacità di capire noi stessi, il nostro equilibrio, quello che più ci interessa veramente fare ed essere.

La percezione del tempo è qualcosa di soggettivo. Se siamo impegnati in un’attività piacevole, il tempo passerà velocemente, viceversa se siamo impegnati in una attività noiosa il tempo passerà più lentamente.

Come sostiene Agostino Cernilli nel suo eBook “Gestione del Tempo ; Tecniche, Giochi ed Esercizi Pratici per Gestire il Tempo in Modo Efficace” attraverso i nostri hobby possiamo migliorare la qualità del nostro lavoro e produrre meglio anche in breve tempo. Lo spazio per il riposo e lo svago sono fondamentali.

Anche tu puoi abbassare il tuo livello di stress creando “un’agenda personale” in maniera strategica e facendo coincidere il tuo ruolo professionale, quello che fai tutti i giorni, il e quello che ci piace fare (hobby). Se il tempo sarà poco o molto sarà congeniale alle tue esigenze, perché creato in funzione di te stesso. Devi gestire il tempo non lavorando necessariamente in maniera dura, ma in modo più intelligente. In questo modo si ottengono benefici non solo in ambito lavorativo, ma anche in quello personale, nella qualità della vita e nella gestione di rapporti umani.

Conclusioni

Come sostiene Cellin, capire come stai utilizzando il tempo e quali sono le tue esigenze verificando se le due cose combaciano può farti capire quali sono le priorità e come riorganizzare le tue giornate facendo una lista delle cose più importanti .

Informazioni sull’autore del post

ilaria damiano Articolo di Ilaria Damiano Sociologa esperta in gestione e amministrazione delle risorse umane.

Profilo LinkedIn https://www.linkedin.com/pub/ilaria-damiano/107/510/926

 

 

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Risorse per migliorare la tua “Gestione del Tempo”

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E’ il momento di fare Network https://www.professioneformatore.it/e-il-momento-di-fare-network/ https://www.professioneformatore.it/e-il-momento-di-fare-network/#respond Tue, 09 Dec 2014 06:00:45 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=19821 La domanda a cui provo a dare oggi una risposta con questo articolo è: Cosa fare quando si ha la sensazione di frequentare sempre le stesse persone, di non riuscire a saltare fuori dalla tua solita nicchia di contatti? con l’aggravio di non riuscire a generare nuove attività e nuove rprospettive di guadagno ? E’ una […]

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il momento di fare network

La domanda a cui provo a dare oggi una risposta con questo articolo è: Cosa fare quando si ha la sensazione di frequentare sempre le stesse persone, di non riuscire a saltare fuori dalla tua solita nicchia di contatti? con l’aggravio di non riuscire a generare nuove attività e nuove rprospettive di guadagno ? E’ una situazione che tutti noi prima o poi affrontiamo nella nostra vita.

Prova a seguire questo semplice suggerimento, a metterlo in pratica. Devi fare Network (o fare rete come diremmo in italiano), in altre parole costruire nuove relazioni, condividendo informazioni e forme di sostegno reciproco.

La verità è che le persone, non riescono a fare Network perchè spesso, preferiscono non uscire dalla propria solita routine di contatti. La loro scelta ricade su situazioni nelle quali si può “giocare sul sicuro“. Incontrare nuove persone e nuove idee richiede invece l’uscita dalla propria zona di comfort, quella nella quale conosciamo già cosa ci aspetta e controlliamo tutti i processi. Ecco invece cosa c’è da fare, andare oltre, uscire più spesso ed espandere la propriaconoscenze, verso direzioni che ti aiutino a centrare i tuoi obiettivi.

Di seguito ti elenco alcuni consigli per fare Network oltre i confini della tua azienda e delle tue connessioni personali.

Tieni presente che investire anche una piccola parte del proprio tempo per conoscere nuove persone è un lavoro vero e proprio ed è indispensabile per fare rete. Come tale richiede impegno e dedizione, la capacità di agire con metodo, sistematicamente, può dare però notevoli frutti in termini di conoscenze e nuove possibilità.

La prima cosa che puoi fare è trovarti un’organizzazione di volontariato, per un impegno anche di poche ore al mese. E’ importante però che tu selezioni un’organizzazione che faccia attività in linea con i tuoi interessi. Questo ti permetterà di contribuire ad una missione diversa da quella aziendale e ti consentirà di conoscere persone che lavorano in altri campi.

Utilizza i contatti scolastici e universitari per fare Network. Anche questo è un buon sistema per uscire dalle conoscenze aziendali solite. Aver condiviso la stessa scuola è un interesse che può aiutarti a conoscere nuove persone o persone con cui non interagisci più. Un vecchia conoscenza, trascurata nel tempo, può insomma essere un gancio verso nuovi contatti e stimoli. In questo i social network oggi ci danno un grande aiuto.

Se ne hai la possibilità, prova a diventare organizzatore di eventi, piuttosto che partecipare ad eventi organizzati da altri. E’ importante che siano eventi fuori dal tuo settore. Questo ti porrà immediatamente in un posizione centrale e di vantaggio nelle conversazioni, sarai al centro dell’attenzione e vedrai una rapida moltiplicazione dei tuoi contatti.

Sfruttare internet è un altro sistema sicuro per moltiplicare i tuoi contatti. L’obiettivo in questo caso è diventare esperti di un determinato argomento. Basta cominciare a leggere, poi scrivere e contattare persone, fino alla partecipazione ad eventi live, per costruire la tua comunità di esperti.

Un altro sistema per fare rete è intercettare potenziali investitori, persone che mettono soldi in progetti di sviluppo aziendale. Questi sono operatori che hanno molti contatti, con tanti tipi di imprenditori e aziende. Conoscerne uno può essere la strada giusta per entrare in contatto con la loro preziosa rete di conoscenze. Come ? Comincia dal posizionarti su tutti i siti di crowdfunding e crea incontri con le persone interessate ai tuoi progetti!

Puoi anche sfruttare canali un po’ meno battuti come Instagram e Pinterest. Inserendo delle foto interessanti puoi costruire un tuo seguito, un tuo pubblico e fare in modo che il passa parola faccia il resto.

Linkedin se utilizzato in tutte le sue grandi potenzialità può fornirti i contatti giusti, in nicchie professionali diverse dal tuo settore. Iscriversi ai gruppi, intervenire nelle discussioni, posizionarsi come esperto di una certa materia, ti offre notevoli possibilità per nuovi contatti e feedback sulle tue attività.

Tutti questi sono solo alcuni suggerimenti che puoi mettere in pratica. Quello di cui c’è bisogno è la tua volontà di uscire fuori dagli schemi abitudinari. Ti assicuro che anche le possibilità più piccole, di cambiare abitudini durante la tua giornata, possono riservare delle piacevoli sorprese, in termini di contatti e conoscenze. Le città che abitiamo sono una fonte quasi inesauribile di possibilità.

 

 

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L’ Atteggiamento giusto per portare al successo la tua Attività https://www.professioneformatore.it/come-portare-al-successo-la-tua-attivita/ https://www.professioneformatore.it/come-portare-al-successo-la-tua-attivita/#respond Fri, 05 Dec 2014 04:00:01 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=19840   Se sei un imprenditore o il titolare di un piccolo business questo articolo è stato scritto proprio per te! Molte persone, al giorno d’oggi, hanno troppa fretta nel raggiungere i loro obiettivi e, correndo, comincino a dimenticare cose importanti  e in alcuni casi capita che finiscano proprio da un’altra parte, per via della fretta. Tutto ciò, chiaramente, è […]

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Atteggiamento giusto per portare al successo la tua Attività

 

Se sei un imprenditore o il titolare di un piccolo business questo articolo è stato scritto proprio per te!

Molte persone, al giorno d’oggi, hanno troppa fretta nel raggiungere i loro obiettivi e, correndo, comincino a dimenticare cose importanti  e in alcuni casi capita che finiscano proprio da un’altra parte, per via della fretta. Tutto ciò, chiaramente, è un dispendio di energie e causa di frustrazione e spinge tanti piccoli imprenditori a “chiudere bottega”, sopratutto ijn periodi difficili come questo.

Tu che stai leggendo questo articolo su questo blog hai, però, un alternativa: capire esattamente dove vuoi arrivare e metterti in viaggio, passo dopo passo, per raggiungere la tua meta. Lentamente non significa tergiversare o perdere tempo, significa muoversi inesorabilmente senza tentennamenti. Una grande marcia comincia sempre con un primo passo! La parola d’ordine qui è “sapere aspettare

Nel mondo del business, ci sono molti esempi di aziende che corrono troppo, cercano scorciatoie finanziarie, risparmiano nelle assunzioni, risparmiano con i clienti, ottenendo risultati discutibili e sopratutto temporanei. Correre troppo non è un problema solo dei “piccoli” ci sono anche molte Multinazionali che hanno perso la propria vision ed un vero e proprio indirizzo stategico di lungo periodo si trovano in queste condizioni come ad es. General Motors che continua inesorabilmente a perdere quote di mercato.

Altre invece, quelle che piacciono a me, hanno raggiunto risultati con una crescita lenta ma puntando alla qualità e alla solidità, curando il rapporto con i propri dipendenti e i propri clienti. Passo dopo passo queste aziende hanno raggiunto risultati stabili nel tempo, avendo cura dei particolari e del capitale umano.

Seguire il proprio business, essere influenti sul mercato è un compito che richiede grandi sforzi e concentrazione.

C’è anche un rischio a cui si va inconro quand si sceglie la via della qualità quello di chiudersi in se stessi, diventare auto centrati e ignorare il contesto che ci circonda. Tutto ciò alla lunga può essere controproducente. All’opposto dell’autocentraura c’è il pericolo di diventare troppo generosi nei propri rapporti con i partner e fornitori, condividendo intuizioni, mettendo risorse in comune, in maniera del tutto disinteressata favorendo la nascita di concorrenti “in casa”. Aiutare gli altri non è una cosa semplice…. vuol dire comportarsi come un leader vero e proprio.

Tutto ciò ha dei risvolti molto importanti. Più impari a dare alla tua comunità, in maniera corretta, più si chiarisce il tuo pensiero, ti scopri maggiormente connesso in maniera reciproca con le persone che esprimono fiducia per il prossimo,e diventi una vera e propria ispirazione per gli altri. Ci sono tanti esempi di imprenditori di successo il cui segreto del successo non risiede nell’egoismo, l’inaccessibilità e nel segreto industriale, quanto invece l’essersi connessi agli altri per la corretta condivisione del proprio sapere.

Molti imprenditori di successo, (soprattutto negli Stati Uniti), sono conferenzieri, rilasciano  interviste, scrivono libri e rispondono ai propri lettori, diventando così partecipi e migliorando il contesto nel quale sono immersi. Il fenomeno si sta diffondendo molto anche in italia. Si può fare molto di più mettendosi in discussione senza rimanere chiusi nella propria stanza.

Un altro piccolo grande segreto è mantenere la propria originalità. I grandi marchi sono un importante esempio da tenere in considerazione ma l’insegnamento più importante che se ne può ricavare è che sono stati sviluppati da persone che credevano nel loro progetto, nella loro strada, unica e originale. Non esiste una formula magica che possa andare bene per tutti. Non imitare i grandi manager, il mercato ti accoglierà soprattutto se saprai far sentire la tua voce originale.

Adesso voglio comunicarti una verità contro intuitiva che riguarda la paura e l’approvazione. Generalmente tendiamo a evitare la prima e ricercare la seconda. Ebbene avere paura può anche essere invece un indizio dell’essere sulla giusta strada, mentre l’approvazione può chiuderci nel più negativo conformismo.

Il compimento di imprese importanti è necessariamente accompagnato dal timore di sbagliare e ciò è dovuto soprattutto al fatto che si tanno percorrendo strade sconosciute, strade di cui non sempre puoi prevedere gli esiti. Sono questi, però, i percorsi che possono portare a grandi scoperte e ad importanti iniziative innovative.

Laurearsi, fare il master e trovare il lavoro sicuro può sembrare la cosa più saggia, quando invece una strada meno battuta può dare risultati migliori e maggiore soddisfazione personale.

Non dobbiamo guardare alle persone che fanno scelte originali come degli eroi. Queste persone capaci di innovazione, hanno gli stessi tuoi dubbi, gli stessi ostacoli intorno a loro, hanno le stesse tue paure.

Il segreto è non evitare e non combattere quelle che sono umane perplessità e paure. La battaglia contro le nostre paure può portarci alla totale mancanza di progressi. Tutto ciò di cui hai bisogno è la passione per il tuo progetto e l’abilità di confrontarti continuamente con le tue paure senza evitarle a tutti i costi.

 

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Time Management per chi lavora da casa https://www.professioneformatore.it/time-management-per-chi-lavora-da-casa/ https://www.professioneformatore.it/time-management-per-chi-lavora-da-casa/#comments Thu, 04 Dec 2014 06:00:17 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=19828     Oggi torniamo a parlare di Time Management. De resto è la competenza fondamentale per raggiungere i propri obiettivi e costruire una vita ricca di successi, libertà ed esperienze meravigliose. Come sai, più volte l’ho scritto nelle pagine di questo Blog, considero il tempo è la risorsa più democratica che esiste. Ognuno di noi ha […]

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Time management per chi lavora da casa

 

Oggi torniamo a parlare di Time Management. De resto è la competenza fondamentale per raggiungere i propri obiettivi e costruire una vita ricca di successi, libertà ed esperienze meravigliose. Come sai, più volte l’ho scritto nelle pagine di questo Blog, considero il tempo è la risorsa più democratica che esiste.

Ognuno di noi ha sempre e solo 24 ore a disposizione nell’arco di una giornata. I ricchi come i poveri, gli alti come i bassi, i belli come i brutti. Ecco perchè, dal mio punto di vista il “Time Management” è davvero la competenza fondamentale che ognuno di noi deve impegnarsi a sviluppare.

Da un po’ di tempo, ormai, la tecnologia ha reso disponibile la possibilità, per molti tipi di professione, di lavorare da casa. In questa maniera, molte persone evitano di sprecare tempo  con l’andare e venire tra la casa e il posto di lavoro.

Voglio dirti, però, che non è tutto oro quello che luccica, anche nel lavoro da casa rimangono tante le occasioni di perdita di tempo e produttività. Anzi si moltiplicano a dismisura e sono alle volte più gravose dell’oretta che ci si impiega per arrivare in ufficio.

I pericoli nella Gestione del tempo quando lavori a Casa

Proviamo insieme a vedere le più comuni distrazioni che infliscono nella Gestione del tempo quando lavori a casa:

Amici e familiari: Un fattore che può rallentare la nostra produttività, in caso di lavoro svolto a casa, è l’interazione con amici e familiari. La presenza di bimbi piccoli è sicuramente una grande sfida per la nostra concentrazione.

Anche i migliori propositi possono essere condizionati dalla presenza e dalle esigenze di un bimbo piccolo. L’unica soluzione certa quando si ha un bambino è utilizzare un asilo nido esterno o una baby sitter in casa. Se c’è un problema di budget si può anche provare a condividere queste spese con qualche altro lavoratore che abbia lo stesso problema. Una baby sitter in comune con un collega è una gran soluzione.

Il problema generale è che amici e parenti spesso non prendono sul serio il lavoro svolto a casa e diventano spesso la fonte per mille distrazioni. Anche il dover aspettare e interagire con persone di servizio può diventare un problema aggiuntivo.

Bisogna riuscire ad agire come se si stesse sul luogo di lavoro, dove non ci sono distrazioni e c’è un tempo per cominciare e uno per finire il lavoro.

Spingendoti fino in fondo in questa direzione puoi anche programmare la tua giornata in blocchi. Sapere di avere un blocco determinato tempo, ad esempio “3 ore”, per fare un certo compito è un incentivo alla concentrazione. Con questo tipo di programmazione puoi dedicare una certa quantità di tempo alle telefonate, alle email, alla scrittura documenti, ecc. Sapere che dovrai raggiungere un certo risultato pratico, nell’arco di tempo stabilito, ti darà la carica giusta per evitare inutili perdite di tempo.

Attrezzature : Un’altra fonte di perdita di tempo per il tuo lavoro svolto da casa sono i problemi legati al funzionamento del tuo computer e delle altre attrezzature da ufficio. Io per tanto tempo ho avuto un grande problema con le stampanti, usandole poco si bloccavano spesso e al momento che mi servivano non funzionavano perchè avevano gliugelli incrostati o il toner da sostituire. In questi casi meglio rivolgersi ai servizi di qualche consulente che ti possa dare magari anche supporto a distanza e acquistare attrezzature direttamente collegate alle proprie esigenze.

Internet e i social network : Una perdita di tempo classica sono i social network come Facebook e navigare su internet in genere. Basta decidere di seguire un paio di post interessanti e facilmente ci si trova immersi nella lettura per poi scoprire di aver perso intere ore a leggere. Lo stesso succede se capita di cominciare a navigare per trovare la migliore soluzione per prenotare le prossime vacanze, o per acquistare la nuova auto.

Il Time Management ottimale richiede molto autocontrollo e disciplina per evitare queste insidie ma un po’ di allenamento e pianificazione dei task può portarti a grandi risultati.

Lavorare isolati: Uno dei rischi del lavorare da casa è che, una volta trovata la concentrazione giusta, si perde il contatto con la realtà. Questo capita spesso a me! Di mattina trovo la concentrazione migliore verso le 10 e mi immergo in una trans ipnotica di concentrazione dalla quale alle volte esco solo verso le 16, dimenticando di mangiare e fare le pause fisiologiche. Come penso tu possa facilmente immaginare dopo mi sento davvero molto stanco e debilitato. Ecco perché Lavorare a casa, in maniera isolata può anche essere fattore di stress. In questo caso è importante imporsi delle pause durante la giornata, per riprendere con maggiore freschezza il lavoro successivamente. In pratica, devi trovare il modo per lasciare la scrivania per circa un’ora al giorno. Solo così potrai mantenere un alto standard di produttività. Le soluzioni possono essere diverse. Uscire per pranzo con un amico, fare una passeggiata con il cane, prendere un caffè e fare una commissione, insomma trovare l’occasione per uscire di casa.

Consigli

Uscire di casa e far circolare le idee

Uscire di casa e far circolare le idee è un sistema valido anche quando c’è qualcosa che ti blocca. Non puoi risolvere il problema con un brain storming con i colleghi e quindi è necessario trovare qualcosa che stimoli le tue capacità.

Una cosa che ti consiglio, in alcune circostanze, è prendere il tuo portatile e andartene in un bel bar con tavolini. Non è necessario mettersi a parlare con qualcuno, il semplice fatto di stare in giro e vedere gente potrebbe farti da stimolo per nuove idee.

Un’altra risorsa per superare l’isolamento è Skype, ti può essere utile per contattare qualche collega e trovare insieme le idee per superare qualche ostacolo.

Anche la musica di sottofondo può aiutarti, per alcuni il silenzio assoluto di una casa può essere troppo, mentre inserire un po’ di musica può fare da cornice ai tuoi impegni quotidiani.

Diario personale per un Time management Ottimale

Voglio dirti adesso una cosa davvero importante per la tua Gestione del tempo quando lavori da casa. Prendi l’abitudine di appuntare su un diario le tue idee e soprattutto i tuoi obiettivi, è un modo per darsi un percorso nel corso delle settimane e dei mesi. Eviterai in questo modo un vagare inutile fra una giornata e l’altra.

Crea un ambiente di lavoro Piacevole

L’ultimo consiglio che voglio condividere con te è quello di rendere l’angolo di casa nel quale lavori molto accogliente. Deve essere un luogo capace di ispirarti, sposta dunque la scrivania, aggiungi piante e stampe d’arte e rendi quel posto piacevole per le tue intense ore di lavoro.

 

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RISORSE PER MIGLIORARE LA TUA “GESTIONE DEL TEMPO”

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13 Strategie di “Gestione del Tempo” per dare una Spinta alla Tua Produttività https://www.professioneformatore.it/gestione-del-tempo-13-strategie-per-dare-una-spinta-alla-tua-produttivita/ https://www.professioneformatore.it/gestione-del-tempo-13-strategie-per-dare-una-spinta-alla-tua-produttivita/#respond Thu, 21 Nov 2013 06:00:35 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=19565     Se sei alla ricerca di una strategia seria e collaudata per aumentare la tua produttività allora stai leggendo l’articolo giusto. In questo articolo, vengono descritte le 13 migliori strategie (provate e testate) per aumentare la produttività personale. Nessun sistema di gestione del tempo serio dovrebbe prescindere da questi pilastri di organizzazione e produttività […]

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Se sei alla ricerca di una strategia seria e collaudata per aumentare la tua produttività allora stai leggendo l’articolo giusto.

In questo articolo, vengono descritte le 13 migliori strategie (provate e testate) per aumentare la produttività personale. Nessun sistema di gestione del tempo serio dovrebbe prescindere da questi pilastri di organizzazione e produttività personale. Qualora imparassi e le adottassi tutte la tua produttività potrebbe avere una crescita davvero straordinaria. Eccole descritte di seguito una ad una:

1 . Impostare gli obiettivi di RISULTATO

Il passo iniziale consiste nel fissare obiettivi e traguardi raggiungibili in termini di risultato che si vuole ottenere. Nonostante potrebbe sembrare una pratica banale, non lo è affatto; infatti quando imposti degli obiettivi raggiungibili, focalizzi la tua energia verso le cose che desideri raggiungere che altrimenti non raggiungeresti. Questo ti rende automaticamente più produttivo perché sei focalizzato sul risultato che vuoi ottenere.

Per fornirti un esempio: se hai un blog, in cui scrivi regolarmente una media di 1-2 articoli a settimana e vuoi aumentare la frequenza, potresti fissare come obiettivo in termini di RISULTATO per il mese prossimo quello di scrivere 30 articoli (risultato), quindi una media di 1 articolo al giorno. In questo modo prefissandoti questo nuovo obiettivo, sarai indotto a scrivere molto di più di quanto fai di solito e di quanto faresti se non ti prefiggessi nulla, e naturalmente aumenterai la produttività in maniera sostanziale.

Bisogna essere chiari su che cosa esattamente si vuole raggiungere. Che cosa si vuole realizzare per il mese prossimo? Qual è l’obiettivo che ti farà sentire assolutamente euforico e pieno di orgoglio se lo otterrai? Impostalo come Tuo obiettivo. Successivamente suddividi quell’obbiettivo in sotto obiettivi settimanali. Infine, sulla base di questa programmazione puoi impostare i tuoi obiettivi quotidiani.

 

2 .Mantenere un ambiente di lavoro favorevole alla produttività

Verifica se il tuo ambiente di lavoro ti stimola a lavorare o ti è di ostacolo. A volte potresti scoprire che il luogo dove solitamente sei invece di incoraggiarti ti distrae! Chiediti qual è il tipo di ambiente che ti incoraggia a lavorare. Identificare un luogo ideale potrebbe richiedere l’investimento di un po’ di tempo in sperimentazione. Per esempio  dopo aver provato diversi posti, potresti renderti conto che riesci ad essere più produttivo, e sei più a tuo agio, in luoghi tranquilli dove ci sono poche persone intorno, come la tua stanza a casa, il tuo studio, la biblioteca, o il bar vicino casa. Una volta identificato il luogo ideale cerca di passarci quanto più tempo possibile quando lavori.

Ovviamente chi è un lavoratore dipendente non può di certo scegliersi il proprio spazio di lavoro. Se questo è il tuo caso, modifica l’ambiente per renderlo il più familiare e gradevole possibile: organizza la scrivania e decorala con le tue foto preferite e citazioni che ti ispirano. Se nell’ambiente di lavoro ci si sente come a casa, sarà più facile e stimolante svolgere i propri compiti.

 

3 . Creare uno spazio di lavoro organizzato

Avere una scrivania ben organizzata senza dubbio contribuisce a migliorare la tua produttività . Se dispone di uno spazio di lavoro disordinato, ti sentirai disorganizzato e lenti. Non  avrai nemmeno voglia di fare tanto dal momento che tutto intorno è caotico. La nostra mente funziona in questo modo. Il nostro inconscio percepisce tutte le informazioni che arrivano dall’esterno anche quando non vi concentriamo l’attenzione. Quindi uno spazio di lavoro disordinato pieno di oggetti rappresenta per la nostra mente un notevole carico di lavoro. DIversamente quando disponi di una bella, ordinata e organizzata postazione di lavoro, sarai ispirato a lavorare. Potrai trovare facilmente le cose, piuttosto che sprecare preziosi minuti per cercare qualcosa che hai visto in precedenza nella vostra pila di fogli. Se sei un lavoratore autonomo, è particolarmente importante essere organizzato e avere una scrivania ordinata.

Impara ad avere e mantenere pulita e ordinata la tua scrivania; sistema report, cartelle e documenti casuali in un unico raccoglitore; colloca penne e cancelleria nei supporti dedicati; lascia spazio sufficiente per il computer portatile e una zona di scrittura (alla vostra destra se siete destrorsi, altrimenti a sinistra per i mancini); utilizza post-it e fogli excel  in modo da organizzare gli elenchi di tutte le attività; infine fissa dei giorni nei quali fai un po’ di pulizia e riassettare, per tenere le cose in ordine. Tutto questo crea uno spazio invitante per lavorare in qualsiasi momento della giornata.

4 . Porre le cose più importanti per prime

Stephen Covey in “le 7 regole del successo” analizza come queste riescano ad essere efficienti, ed individua 7 abitudini che le contraddistinguono; una delle più importanti è “First Things First”, che si riferisce al fatto di mettere le cose importanti prima di ogni altra cosa. E perché questo è importante? Perchéin un giorno ci sono circa un milione di cose che possiamo scegliere di fare e solo 24 ore.  Alcune cose saranno importanti e poi faranno la differenza nella nostra capacità di ottenere successo, al contrario la restante parte sar senza importanza e non farà alcuna differenza. Dunque tra tutte queste attività, dobbiamo scegliere a cosa attribuire attenzione, altrimenti affogheremmo per sempre nel lavoro e non concluderemmo mai niente. Concentrati su ciò che è importante e abbandona quelle meno importanti.

Una domanda utile a filtrare i compiti per definire le priorità e sapere quali sono le attività davvero importanti  è: “Questo compito farà la differenza per i prossimi 6 mesi?” Se la risposta è no o un piccolo sì, allora va messo da parte. Se si tratta di un grande sì, allora è bene darci attenzione. Naturalmente non possiamo mai dare una valutazione precisa al 100 %, in quanto non siamo in grado di prevedere il futuro, ma abbiamo conoscenze sufficienti per fare una buona valutazione. Per esempio, se l’obiettivo principale per quest’anno è quello di sviluppare il proprio blog, questa attività deve avere la priorità su qualsiasi altra attività. Quando si applica, poi, questa domanda ad un sottoinsieme di attività come ad esempio alle attività necessarie a gestire un blog, si focalizzerà l’attenzione su cose come: (1) pubblicare guest post sui blog altrui in modo da consentirci di entrare in contatto con nuovi lettori e aumentare la visibilità a medio termine; (2) Trovare nuovi tipi di articoli  ( 3) scrivere il proprio eBook etc . Altre attività varie come controllare e-mail, selezionarle, modificare il sito e leggere i messaggi di  Facebook/Twitter saranno messe in secondo piano.

 

5 . Organizza la tua gestione del tempo suddividendolo per compiti

Negli stati uniti si sta diffondendo molto nella gestione del tempo il termine “Time boxing”  si riferisce al fatto di dover scchedulare i tuoi compiti entro intervalli precisi di tempo. Ad esempio, l’attività A viene sovolta dalle ore 9:00 alle 10:30 del mattino, poi l’attività B dalle 10:30 alle 13:00, poi l’attività C dalle ore 14 alle ore 16. L’organizzazione delle tue attività impedisce che si sovrappongano compiti.

Suddividi i tuoi compiti in base al tempo. Se imposti un periodo di tempo specifico e aderisci rigorosamente ad esso, troverai il modo per concludere il lavoro nel tempo stabilito.

 

6 . Utilizzare la regola 80/20

Nei corsi di “Gestione del Tempo” è ormai famoso il principio di Pareto dell’80/20. La cifra 80/20 si riferisce al fenomeno in cui natura e nella società l’80 % degli effetti è prodotto dal 20% delle cause. Il restante 20%  può essere raggiunto dal restante 80 %  delle cause.

Applicata alla gestione del tempo questa regola ci dice che si può ottenere l’80% dei nostri risultati con il solo 20% di sforzo. Occorre quindi concentrarsi su quel 20% di cose importanti per poi lasciare gli ultimi ritocchi ad un secondo momento.

Quando fai qualcosa e cerchi di portarlo a termine dimentica i piccoli dettagli che nessuno nota e che vedi solo tu. Puoi sempre rivedere il tuo lavoro in un secondo momento per portarlo alla perfezione.

La chiave è  mettere a fuoco le tue energie per produrre l’80 % di quello che stai facendo, che è anche l’80% che conta di più.

 

7 . Prepara una lista separata per le “attività in entrata”

Se hai in una lista intera di cose da fare, ti potrebbe capitare nel corso della giornata di lavoro di dedicare attenzione ad altre cose che ti arrivano in modo del tutto casuale.

Ad esempio una certa cosa  (che chiamiamo numero 1), addizionale rispetto ai compiti principali che ti eri prefissato di fare nell’arco della giornata, sopraggiunge e tu vuoi farla immediatamente poiché pensi ci vogliano solo 5-10 minuti. Successivamente fai lo stesso con il compito aggiuntivo numero 2, numero 3…. fino al numero 15. Dopo un po’ capisci che queste cose richiedono molto tempo e non ti hanno nemmeno fatto ottenere un risultato significativo. Non solo, così facendo metti in secondo piano il vero lavoro e, probabilmente, non riesci mai a finirlo per la fine del giornata. Nonostante ciò potresti pensare di essere molto produttivo, avendo finito tutti questi compiti marginali, ma in realtà è soltanto “falsa produttività”.

La soluzione sta nell’usare una lista separata per i compiti urgenti, principali e mettere tutti i compiti aggiuntivi in una lista diversa. Così sarai concentrato sugli obiettivi quotidiani più importanti e alla fine della giornata potrai cancellarli dalla tua lista. Inoltre raggruppando i compiti urgenti simili e svolgendoli nello stesso arco di tempo, scoprirai di poterli sempre terminare in poco tempo rispetto a  quanto avreste impiegato se li avesti svolti separatamente, nel corso della giornata lavorativa.

 

8 . Migliorare le TUE abilità

I nostri limiti di produttività provengono nella maggior parte dei casi da limitazioni nel nostro livello di competenza. Migliorando le nostre abilità  aumentiamo la nostra produttività e saremo più competitivi. E ‘come aggiornare un software con le nuove versioni in modo da potere fare più cose. Le nostre competenze sono i nostri strumenti che ci aiutano a creare. Abbiamo bisogno di strumenti migliori per creare prodotti migliori.

Tornando all’esempio citato prima del blog, se si vuole scrivere una media di un articolo al giorno, è necessario imparare a mantenere o aumentare lo standard qualitativo delle cose che scriviamo, scrivendo nel minor tempo possibile. Per farlo dobbiamo documentarci e diventare sempre più esperti della materia che trattiamo e a queste competenze aggiungere abilità specifiche di copywriting . Tutto questo senza dubbio, ci aiuterà a scrivere più velocemente.

Chiediti quali competenze chiave usate nel tuo lavoro. Come puoi aggiornarle per diventare più produttivo.

9 . Conoscere le proprie motivazioni

Sicuramente ti sarà capitato di trovarti in momenti nei quali ti senti davvero ispirato, mentre altre volte sei totalmente bloccato. E’ una situazione molto comune, che capita ad ognuno di noi. Quando giungono questi momenti di “paralisi mentale” significa che hai perso contatto con ciò che ti spinge a fare le cose, con le tue passioni; quindi se sei a conoscenza dei tuoi “inneschi motivazionali”, la ragione per la quale fai le cose, è possibile ristabilire il contatto con essi e riavviare la tua produttività.

Per esempio, ci si può sentire ispirati a lavorare al proprio blog, ed esserlo ancora di più sapendo di avere un obiettivo da raggiungere (il raggiungimento di un tot di abbonati in un mese), o quando c’è un motivo più grande di te, quando percepisci il lavoro come una missione (come quando ad esempio scrivi sul blog per promuovere un’ideale).  Quali sono i tuoi “inneschi motivazionali”? Quali sono stati i momenti in cui hai sentito la spinta? Come è possibile integrare questi inneschi nella tua vita quotidiana per rafforzare la tua motivazione?

 

10 . Utilizza gli spicchi di tempo

Utilizzare “spicchi” di tempo significa considerare i piccoli ritagli di tempo che hai tra un evento e un altro come momenti di produttività. Gli Spicchi di tempo di solito compaiono durante i tempi morti, come l’attesa di bus/treni, il viaggio in Treno l’attesa in aeroporto, etc. Preparati delle attività da fare durante i ritagli ti tempo. TI stupirai di quanto si possa fare in un breve lasso di tempo. Alcune attività potrebbero includere l’ascolto di podcast di crescita personale lo scrivere articoli o documenti sul proprio portatile. In un viaggio di 40 minuti, si può realizzare circa il 20% di un articolo, circa 400-500 parole oppure si può lavorare

 

11 .Controllare i progressi

Controllare i progressi è essenziale per sapere come si sta lavorando. Si può lavorare freneticamente per ore e giorni interi, ma se non si agisce responsabilmente, ad un certo punto si rallenterà. Dunque fai una revisione settimanale delle tue attività, ovviamente alla fine della settimana, ad esempio ogni sabato/domenica mattina: rivedi i tuoi progressi rispetto alla settimana prima. Se sei in linea con gli obiettivi prefissati, sii soddisfatto di te stesso; se invece ti sei allontanato, cerca di capire che cosa è andato storto. In questo modo potrai programmare un piano d’azione per la settimana successiva, per raggiungere gli obiettivi. Alla fine del mese fai una revisione mensile.

 

 

12 . Svegliarsi presto

Questa è una cosa un po soggettiva, quindi ognuno agisce in base alla propria esperienza. Ci sono persone il cui metabolismo è più veloce al mattino presto (allodole) e persone che riescono a continuare a stare svegli anche molte ore la sera tardi (i gufi).  Indipendentemente dal tipo di metabolismo che abbiamo, indipendentemente dal fatto che siamo più “gufi” o più “allodole”, alzarsi presto la mattina comporta una serie di vantaggi sulla nostra produttività. Innanzitutto l’esposizione alla luce per un numero di ore prolungato aiuta a mantenere alto il morale, la motivazione e il proprio livello di energia. E’ un fatto ormai acclarato che gli uomini necessitano per stare bene di esporsi alla luce del sole. Altro vantaggio è che cominciando prima una giornata si ha più tempo a disposizione per fare le cose. Se comincio a lavorare alle 8 e tutti gli uffici aprono alle 9 avrò 1 ora di tempo a disposizione per prepararmi alle cose che dovrò affrontare. Quando si lavora velocemente si portano a termine un numero maggiore di compiti e questo ci motiva a mantenere l’iniziativa, e fare ancora più cose.

Un’altra ragione per cui svegliarsi presto può aiutare è la quiete del mattino che rappresenta un ambiente favorevole per lavorare e programmare le nostre giornate. Svegliarsi presto (ad esempio alle 06:00 del mattino), e non sentire assolutamente nulla intorno a noi, è oggettivamente piacevole, rispetto all’udire i centinaia di rumori a cui siamo abituati al giorno d’oggi; dunque il momento ideale per pensare progettare organizzare!

13 . Ricordare di Riposare

Non siamo macchine o robot. Quando arriva il momento, abbiamo bisogno di riposare, di dormire per recuperare la nostra energia, in modo che possiamo continuare il giorno successivo. Ricorda che il termine produttività fa riferimento alla qualità delle cose che si fanno, non alla quantità delle ore trascorse in un ufficio. Quando si sceglie di continuare a lavorare nonostante la stanchezza anche se si è ancora in grado di produrre qualcosa, lo si farà ad un ritmo molto lento; invece quando ci si riposa, si possono ottenere risultati migliori ed in minor tempo, anche se paradossalmente il numero totale di ore trascorse in realtà è nettamente inferiore.

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