Carriera | Professione Formatore https://www.professioneformatore.it Risorse per formatori e coach eccellenti Wed, 26 May 2021 06:06:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.12 Guadagnare viaggiando: ecco i segreti dei 4 travel blogger più famosi https://www.professioneformatore.it/guadagnare-viaggiando-ecco-i-segreti-dei-4-travel-blogger-piu-famosi/ https://www.professioneformatore.it/guadagnare-viaggiando-ecco-i-segreti-dei-4-travel-blogger-piu-famosi/#respond Sun, 09 Jul 2017 23:26:37 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22913 Se non sei già un nomade digitale, ti sarà senz’altro capitato di sognare di poter abbandonare il lavoro d’ufficio e riuscire a guadagnare viaggiando. Lavorare girando il mondo e gestire il proprio tempo in totale autonomia è quanto possono permettersi oggi molti professionisti del web. Giornalista freelance, web designer, photo editor, insegnante o interprete in […]

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Se non sei già un nomade digitale, ti sarà senz’altro capitato di sognare di poter abbandonare il lavoro d’ufficio e riuscire a guadagnare viaggiando.

Lavorare girando il mondo e gestire il proprio tempo in totale autonomia è quanto possono permettersi oggi molti professionisti del web.

Giornalista freelance, web designer, photo editor, insegnante o interprete in rete, sono solo alcune delle professioni che possono essere svolte potendo cambiare a proprio piacimento la postazione di lavoro.

Tra queste, una delle più invidiate è senza dubbio quella del travel blogger: non solo ha la possibilità di spostarsi ogni volta che ne ha voglia, ma è il viaggio stesso la risorsa principe del suo lavoro.

Se anche tu vorresti diventare un blogger di viaggi, allora ti potranno interessare i consigli di Matthew, Ana Silva, Erin e Sankara, quattro tra i travel blogger più popolari in rete.

Ecco i consigli dei 4 blogger di viaggio più famosi:

 

1) Matthew Karsten: “Il lavoro del travel blogger non è così facile come sembra. Ci ho messo anni prima di imparare”

 

Matthew Karsten è il fondatore di Expert Vagabond. Ha scritto il primo post circa sei anni fa e da allora non ha mai smesso di raccontare i suoi viaggi, riscuotendo sempre maggiore successo.

Fotografo esperto, Matthew ha viaggiato in ogni continente, spostandosi dalle mete più popolari a quelle più ricercate.

Nella sua guida “Come fondare un blog di viaggi” ti suggerisce di cominciare subito acquistando il dominio del tuo sito, anche se non hai grandi competenze nella gestione di un blog. Imparerai strada facendo: l’importante è che tu sia costante e determinato.

Prima però valuta attentamente la scelta del nome. Dovrà essere breve e soprattutto facile da ricordare. Evita trattini, numeri e parole abusate.

Sarà poi necessaria un’ attenta programmazione dei post da pubblicare, sempre accompagnati da fotografie inedite e accattivanti.

Infine, stai attento a non scoraggiarti se il tuo blog tarderà a raggiungere il successo: anche quello di Matthew ha impiegato anni prima di cominciare a decollare.

 

2) Ana Silva O’Reilly: “Ritengo sia l’organizzazione uno degli aspetti più importanti del mio lavoro”

 

Portoghese espatriata nella campagna inglese, Ana Silva O’Reilly ha cominciato la carriera di travel blogger nel 2011. Il suo sito, O Around The World, vanta oggi numeri da capogiro: circa 45.000 visualizzazioni di pagina e 29.000 visitatori unici ogni mese. Inoltre è seguito sui principali social network da più di 60.000 utenti.

Ana Silva racconta viaggi “di lusso”. Ovunque vada, dalle città del Sudafrica insieme alle amiche alle coste californiane in dolce compagnia, alloggia sempre in alberghi a cinque stelle e predilige itinerari esclusivi.

Non fornisce suggerimenti su come gestire un travel blog, ma utili consigli per viaggiare in prima classe e alloggiare in alberghi lussuosi, senza spendere eccessivamente.

Secondo la blogger portoghese è importante che tu sia sempre organizzato: prenota con largo anticipo i biglietti aerei, rinuncia ai viaggi nel mese di agosto, quando ti è possibile spostati noleggiando una macchina, evita di consumare i pasti fuori dall’albergo e cerca di non rimanere mai senza connessione.

 

3) Erin Bender: “Il nostro costo della vita si è ridotto del 65% rispetto a quando vivevamo in Australia”

 

Erin Bender, mamma australiana di due bambini, è l’ideatrice del sito Travel with Bender. Vive come nomade digitale, con marito e figli, da circa quattro anni. Ha cominciato a viaggiare quando i bambini avevano solamente 2 e 3 anno e fino ad oggi è riuscita a visitato più di 60 paesi. Ha inoltre più che dimezzato le spese quotidiane rispetto a quando viveva in Australia, potendosi quindi permettere di lavorare e guadagnare meno.

Erin e la sua famiglia vivevano inizialmente grazie alla rendita dell’affitto del loro appartamento. Confessa quindi di essere stata fortunata ad aver avuto la possibilità di vivere la vita dei suoi sogni senza doversi preoccupare di cominciare a guadagnare subito con il suo blog. Allo stesso tempo, riconosce di essere stata anche molto coraggiosa.

Ecco il grande insegnamento che arriva dalla sua storia: se anche tu hai la possibilità di partire subito, fallo senza pensarci due volte.

 

4) Sankara Subramanian: “Non pensare alla destinazione, ma lasciati guidare dalle tue passioni”

 

Sankara è uno dei travel blogger indiani più conosciuti, intervistato dai principali giornali e tv del suo paese.

La sua peculiarità è quella di viaggiare quasi esclusivamente in bicicletta. Sul suo blog, Be on the road, spiega come mangiare e spostarsi spendendo poco. Racconta soprattutto l’India, con particolare attenzione alla cucina e alle tradizioni dei suoi abitanti.

Il consiglio che puoi trovare è quello di lasciare che siano i tuoi interessi a guidare i tuoi viaggi. Solo così potrai raccontarli incantando davvero il lettore.

La storia di Sankara ci insegna inoltre che puoi compiere un grande viaggio a prescindere da quanto spendi: sono le esperienze e le persone che incontri lungo il tuo cammino la vera ricchezza di questa professione.

 

Sei pronto ad aprire il tuo blog e preparare la valigia? Il tuo prossimo viaggio potrebbe diventare una grande opportunità professionale!

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Come diventare un imprenditore di successo: Il caso Geox. https://www.professioneformatore.it/come-diventare-un-imprenditore-di-successo-il-caso-geox/ https://www.professioneformatore.it/come-diventare-un-imprenditore-di-successo-il-caso-geox/#respond Fri, 05 Aug 2016 06:30:29 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22568 Hai sempre sognato di essere un uomo di successo? Sei una di quelle persone che spera di avere un’idea geniale che ti cambierà la vita? Non sai però da dove partire per trovarla? Pensi che serva un’illuminazione brillante e colossale per entrare nel mercato? Il caso di Mario Moretti Polegato fondatore di Geox può essere […]

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Hai sempre sognato di essere un uomo di successo?

Sei una di quelle persone che spera di avere un’idea geniale che ti cambierà la vita? Non sai però da dove partire per trovarla?

Pensi che serva un’illuminazione brillante e colossale per entrare nel mercato?

Il caso di Mario Moretti Polegato fondatore di Geox può essere di grande ispirazione per te.

Oggi Mario Moretti Polegato è il quinto uomo più ricco d’Italia. Il suo patrimonio personale è stato stimato da Forbes in circa 1,8 miliardi di dollari ed è al 831°posto nella classifica dei più ricchi del mondo.
Geox è la 1° azienda italiana nella creazione di scarpe “comfort” e 8° a livello mondiale.

Nella sua vita professionale ha ottenuto diversi premi che evidenziano il riconoscimento del successo dell’imprenditore:

  • Cavaliere al Merito dell’Ordine Nazionale dal Presidente Rumenonel 2000;
  • Imprenditore dell’anno 2002 premio conferitogli da Ernst & Young Global;
  • Miglior Imprenditore italiano nel mondonel 2003 sempre da Ernst & Young Global.
  • Viene nominato Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana nel 2005
  • Viene insignito Grande Ufficiale della Repubblica nel 2006.

Immagino che ti starai chiedendo come un uomo ha potuto ottenere da solo tutti questi risultati.

In realtà la sua idea è stata tanto geniale quanto semplice e intuitiva.

Il caso Geox:

L’idea alla base del successo

Mario Moretti Polegato nasce in una famiglia di viticoltori e lavora anche lui nell’azienda di famiglia.

Siamo nel 1995 quando si trova a Reno in Nevada per affari. Durante una passeggiata sotto il sole cocente si sente infastidito dal surriscaldamento delle scarpe che stava portando. Per ovviare al problema trova una soluzione, quella di tagliare le suole delle scarpe con un coltellino. Ottiene così una fuoriuscita di calore.

Il gesto, quasi istintivo, sarebbe diventato da lì a breve l’idea alla base della colossale fortuna di Geox.

L’idea dell’imprenditore italiano non era nulla di particolarmente complicato da immaginare. Lui fu però il primo a pensarci e a credere che, con il giusto supporto tecnologico, l’idea avrebbe potuto rispondere a un bisogno del mercato.

Tornato in Italia sviluppa la sua intuizione e mette a punto la prima “Scarpa che respira”.

Il brevetto

Mario Moretti Polegato una volta creata la prima edizione della scarpa corre a depositare il brevetto.

Il brevetto è importantissimo per ogni imprenditore che porta sul mercato un’idea innovativa. Esso è infatti un titolo giuridico che permette al titolare di godere di un diritto esclusivo di sfruttamento dell’invenzione in un territorio e per un periodo ben determinati. Consente inoltre di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare l’invenzione senza autorizzazione.

Senza il brevetto l’idea sarebbe sicuramente stata sfruttata e copiata da altre aziende del settore.

Il brevetto è un aspetto che spesso viene tralasciato. Tu sapresti come si fa a depositare un brevetto? Ti sei mai posto domande sulla sua importanza?

Esso può diventare un arma potentissima nelle mani degli “inventori”.

Il test di mercato

Inizialmente Mario Moretti Polegato cerca di vendere la sua idea alle più grandi aziende che si occupano di calzature. Nessuna sembra interessata. L’imprenditore si rifiuta però di abbandonare l’idea credendo fortemente nel progetto. Attua una fase di test di mercato con una linea di calzature per bambino che viene superata brillantemente. Da lì a poco ideerà la gamma di prodotto delle scarpe per adulti.

La ricerca di mercato è un aspetto essenziale per chiunque voglia immettere un nuovo prodotto nel mercato.

Essa permette da una parte di individuare il modo in cui i potenziali clienti accoglieranno il prodotto una volta lanciato, permettono di colmare eventuali lacune nell’offerta. Dall’altra permette di scoprire il livello di concorrenza a cui si va incontro, di conoscere le barriere all’entrata e la forza dei competitor.

Le leve del successo Geox

L’azienda il 1° dicembre 2004 arriva ad essere quotata alla borsa di Milano. Sempre più scarpe prodotte di stagione in stagione, indici di redditività in costante miglioramento.

Il 16 novembre 2005 Mario Moretti Polegato apre il Geox Shop più grande del mondo nella Madison Avenue a New York, un’area di 600 mq, un vero e proprio negozio colossale.
Geox in poco tempo diventa la prima azienda italiana di calzature. La crescita annua dell’azienda è elevata, nel 2015 ha chiuso l’esercizio con ricavi consolidati in aumento del 6,1%.

Il marchio Geox oggi è presente in 103 paesi al mondo. Ha una rete di 1.150 negozi monomarca e circa 11.000 punti vendita multimarca.

Le leve della formidabile crescita di Geox sono:

1. L’investimento consistente in ricerca e innovazione
2. L’importanza e il continuo ampliamento del capitale umano
3. Il marketing legato al prodotto

Su di esse si fonda l’ampliamento dell’azienda anche grazie alla forza del marchio Made in Italy.

L’ascesa continuerà a lungo, le tre leve su cui punta l’imprenditore italiano garantiranno la grandezza della sua azienda nel tempo.

Un esempio da seguire

Mario Moretti Polegato è un esempio da seguire se vuoi immettere nel mercato un prodotto innovativo. Il suo successo può sembrare dovuto ad una semplice idea fortuita ma è in realtà frutto dell’intelligenza di un uomo che ha saputo conquistare il mercato.

Anche tu puoi avere un’idea geniale e per renderla impresa devi dimostrarti pronto a sfruttarla. Quante volte hai pensato a un prodotto per poi abbandonare l’idea e scoprire che qualcun altro ha guadagnato tantissimo da esso?

Supera gli ostacoli. Se l’idea è vendibile devi dimostrarti coraggioso e pronto a combattere per essa. Come l’inventore di Geox, se ritieni che la tua idea sia veramente buona, passa oltre ai giudizi dati frettolosamente.

Chi più dell’inventore può essere capace di difendere un’intuizione? I casi come quello di Geox sono numerosissimi nel mercato, tu potresti essere il prossimo!!

Cerca di essere cauto: all’idea brillante va accompagnata l’intelligenza di capire se essa può conquistare il mercato.

Per aiutarti ricorda di seguire i quattro passi fondamentali che si possono evincere dalla storia dell’imprenditore italiano:

  • Creazione dell’idea
  • Brevetto
  • Analisi di mercato, che si sviluppa in due sensi: analisi dei competitor e analisi dei possibili clienti
  • Investire in innovazione e Capitale Umano, affinché l’innovazione non diventi obsoleta.

La storia di Geox dimostra come ognuno di noi, compreso te, ha la possibilità di diventare un uomo di successo.

Mario Moretti Polegato non era infatti né il primo della classe né un guru del settore ma è riuscito a dimostrare la forza della sua idea al mondo intero.

 

 

 

 

 

 

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9 Insegnamenti di Dale Canergie per avere successo nelle relazioni https://www.professioneformatore.it/9-insegnamenti-di-dale-canergie-per-avere-successo-nelle-relazioni/ https://www.professioneformatore.it/9-insegnamenti-di-dale-canergie-per-avere-successo-nelle-relazioni/#respond Mon, 13 Jun 2016 05:00:28 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22457 Ti piacerebbe scoprire qual è il tuo potere magico? Vuoi diventare una persona carismatica e di successo ed avere un grande seguito? Sai come fare per aumentare la tua capacità di persuasione? Vuoi imparare a comunicare in maniera efficace? Se la tua aspirazione è quella di far fruttare il tuo talento attraverso la tua capacità […]

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Ti piacerebbe scoprire qual è il tuo potere magico?

Vuoi diventare una persona carismatica e di successo ed avere un grande seguito?

Sai come fare per aumentare la tua capacità di persuasione?

Vuoi imparare a comunicare in maniera efficace?

Se la tua aspirazione è quella di far fruttare il tuo talento attraverso la tua capacità di comunicare in modo efficace e la tua capacità di persuasione, non puoi fare a meno degli insegnamenti di Dale Canergie.

Dale Carnegie, scrittore e insegnante statunitense, fu promotore di numerosi corsi sullo sviluppo personale, sulla vendita, sulla leadership, sul public speaking.

L’ascesa professionale di Dale Canergie

Pur essendo cresciuto in una povera famiglia rurale, Canergie riuscì a frequentare la State Teacher’s College a Warrensburg.

Terminati gli studi, iniziò a vendere corsi per corrispondenza ai proprietari dei ranch nel Nebraska.

La sua carriera commerciale iniziò però nell’azienda “Armour & Company”, per conto della quale vendeva bacon, strutto e sapone. Dale Carnegie si rivelò un venditore di talento, al punto di far diventare la sua area, quella del South Omaha in Nebraska, leader a livello aziendale.

Dopo aver guadagnato cinquecento dollari, nel 1911 Dale Carnegie lasciò la “Armour & Company” per inseguire il sogno della sua vita: diventare un autore di successo.

Si trasferì a New York dove, disoccupato e al verde, decise di rivolgersi alle YMCA Schools, perché gli dessero la possibilità di tenere dei corsi che insegnassero l’arte di esprimersi, sia in pubblico che in privato.

Sebbene la proposta fosse piuttosto insolita per l’epoca, grazie all’ars oratoria che da sempre lo contraddistingueva, Canergie riuscì a convincere il manager della YMCA ad organizzare il suo primo corso presso la scuola, promettendogli che avrebbe incrementato i ricavi dell’80%.

Dale Carnegie, impreparato rispetto a questo nuovo tipo di attività, durante il suo primo corso improvvisò chiedendo ai partecipanti di parlare di qualcosa che “li faceva particolarmente arrabbiare”. Scoprì con stupore che questa tecnica permetteva anche alle persone più timide di parlare davanti ad un nutrito pubblico senza ansia e timore.

Canergie sosteneva infatti che, l’unico modo per sviluppare fiducia in se stessi, consiste nel fare la cosa che si ha paura di fare e di tenere una sorta di registrazione.

Sulla scia del successo del corso alla YMCA, nel 1912 debuttò il primo Dale Carnegie Course.

La filosofia di vita di Dale Canergie

Dale Carnegie era riuscito a centrare in pieno il desiderio di ogni americano: avere più fiducia in se stessi.

Dale Carnegie era profondamente convinto che ogni persona, se motivata, preparata e allenata a utilizzare le capacità e il talento che naturalmente possiede, è in grado di crescere umanamente e professionalmente.

Tutti possono diventare abili parlatori, a patto di avere un minimo di sicurezza di sé e un’idea da esprimere.

Animato da questa convinzione, nel corso degli anni elaborò decine di percorsi formativi finalizzati a stimolare ogni singolo individuo a scoprire le proprie risorse ed il proprio talento, mettendo in luce le capacità spesso nascoste e potenziando le aree strategiche utili a raggiungere il successo e ad ottenere miglioramenti duraturi nel tempo.

Grazie a questa intuizione riuscì ben presto a raggiungere il successo diventando milionario.

Come trattare gli altri e farseli amici

Nel corso della sua carriera Dale Carnegie ha scritto numerosi libri, divenuti veri e propri punti di riferimento nel panorama della letteratura manageriale.

Il più importante è sicuramente “Come trattare gli altri e farseli amici”, pubblicato nel 1937. Fu un enorme successo e diventò immediatamente un best seller. Fu infatti tradotto in 31 lingue e continua a vendere milioni di copie.

L’autore, nella prefazione originaria, definisce il libro “un manuale pratico di relazioni umane”, scritto per fornire alle persone gli strumenti per comprendere le altre persone.

Il libro si pone infatti come una sorta di vademecum per chiunque svolga un’attività che implica il relazionarsi con gli altri e per chiunque sia mosso dalla necessità personale o lavorativa di raccogliere consensi, servendosi solamente della propria abilità persuasiva.

Si spazia dalle tecniche fondamentali per trattare con la gente, ai sei modi per farsi ben volere, per arrivare a convincere il prossimo a condividere le vostre opinioni e a come essere un leader.

Nel corso della narrazione, Dale Carnegie elabora consigli che hanno un immediato utilizzo pratico sul lavoro, in casa, negli affari e nei rapporti sociali in genere.

Qui di seguito sono elencati alcuni dei principi fondamentali tratti dal libro.

9 Insegnamenti di Dale Canergie per avere successo nelle relazioni:

  1. Non criticate, non condannate, non recriminate.
  2. Siate prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri.
  3. Suscitate negli altri un desiderio intenso di fare ciò che proponete.
  4. Interessatevi sinceramente agli altri.
  5. Sorridete.
  6. Ricordate che per una persona, in qualsiasi lingua, il suo nome è il suono più dolce e più importante che esista.
  7. Siate buoni ascoltatori. Incoraggiate gli altri a parlare di se stessi.
  8. Parlate di ciò che interessa agli altri.
  9. Fate sentire importanti gli altri e fatelo sinceramente.

Come trattare gli altri nell’era digitale

Nel 2012, in occasione dei 100 anni dalla nascita del Dale Carnegie Course, la Dale Carnegie & Associates ha pubblicato una versione 2.0 del libro, rivisitando il titolo in  Come trattare gli altri e farseli amici nell’era digitale.

Con questa nuova versione, i seguaci di Canergie hanno voluto adattare i contenuti al contesto attuale, in cui le relazioni face to face, dirette ed immediate, sono sostituite da una molteplicità di relazioni virtuali.

Il motto

Se ispiriamo le persone alla realizzazione delle loro insospettate capacità, non avremo vissuto invano” .

Il famoso professore di Harvard, William James, sosteneva che l’essere umano è portato a vivere molto al di sotto delle sue possibilità, perché possiede svariate risorse, sia fisiche che mentali, alle quali però non ricorre.

Dale Canergie, con i suoi insegnamenti, ti spinge a tirare fuori queste risorse, a scoprirle, a sviluppare il tuo talento e a trarne profitto.

Se vuoi migliorare la tua capacità di comunicare o vuoi rendere più produttive le tue relazioni interpersonali, se vuoi essere leader e diventare una personalità di spicco, se anche tu pensi che parlare bene ed in maniera efficace possa essere una scorciatoia per raggiungere il successo, allora non può esimerti dal conoscere gli insegnamenti di Dale Canergie.

 


 


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5 Consigli utili per fare della tua passione un lavoro https://www.professioneformatore.it/5-consigli-utili-per-fare-della-tua-passione-un-lavoro/ https://www.professioneformatore.it/5-consigli-utili-per-fare-della-tua-passione-un-lavoro/#comments Thu, 19 May 2016 05:00:21 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22395 Sei stanco del tuo lavoro? Litighi quotidianamente con il tuo capo e con i tuoi colleghi? Non ti piace ciò che fai e sei costretto dal bisogno di guadagnare? Se la risposta a queste domande è affermativa sei in buona compagnia: l’insoddisfazione in ambito lavorativo è un problema che affligge in molti, sia uomini che donne. Circa il […]

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Sei stanco del tuo lavoro?

Litighi quotidianamente con il tuo capo e con i tuoi colleghi?

Non ti piace ciò che fai e sei costretto dal bisogno di guadagnare?

Se la risposta a queste domande è affermativa sei in buona compagnia: l’insoddisfazione in ambito lavorativo è un problema che affligge in molti, sia uomini che donne. Circa il 70% dei dipendenti odia il proprio lavoro e non è motivato a svolgerlo nel migliore dei modi.

Si inizia con l’accettare un lavoro per necessità economica, per poi rimanere imbrigliati in una situazione che non piace e dalla quale si ha difficoltà a staccarsi. Tanti rinunciano a cercare un lavoro più appagante e vivono una costante frustrazione che si riversa anche in altri ambiti della loro vita.

Il problema principale è che spesso si fanno lavori che non appassionano. Non si prova gioia nella propria professione e anche il raggiungimento di determinati obiettivi lavorativi, qualora ci fossero, non porta gratificazioni.

Cosa puoi fare quindi?

La soluzione ideale è quella di costruire la tua professione sulla tua passione.

Trascorrere le giornate impegnandosi in attività che si fanno con piacere e che allo stesso tempo permettono di guadagnare è ciò che tutti desiderano e ciò a cui ognuno di noi dovrebbe ambire nella propria vita.

Per fare questo, però, devi avere il coraggio di intraprendere un percorso che ti porti a rendere un tuo interesse, la base della tua nuova professione.

I rischi sono dietro l’angolo e le possibilità di fallimento creano ansie e paure che sono difficili da gestire e da superare. Se però utilizzi un approccio intelligente, metodico e realista, l’impresa potrebbe rivelarsi meno complicata del previsto.

Ecco quindi 5 consigli utili per iniziare a pensare alla tua passione come un vero e proprio lavoro.

5 Consigli per rendere la tua passione un lavoro

1) Focalizzati sui tuoi interessi e su ciò che ti rende felice:

Capire cosa veramente ti appassiona è il primo fondamentale passo per arrivare a fare un lavoro che ti piace.

Pensa ai tuoi hobby e alle tue passioni e trova qualcosa che ti rende felice, che fai con gioia e che migliora la tua vita quotidiana. Devi essere davvero convinto riguardo al campo e all’attività che sceglierai perché sarà la tua futura occupazione.

Se non sarai motivato dalla passione, difficilmente riuscirai ad avere successo in questa nuova vita.

2) Perfeziona le tue competenze:

Dopo aver individuato ciò che vorresti fare, devi migliorare al massimo le tue competenze in quella attività. Chi ha bisogno di qualcosa è disposto a pagare solo persone veramente esperte e quindi si rivolge solo a professionisti in quel determinato settore.

Devi puntare ad essere il migliore o comunque a raggiungere un livello di competenze tale affinché le persone possano fidarsi di te ciecamente e considerarti un punto di riferimento nel tuo ambito.

3) Analizza la domanda e i concorrenti nel tuo settore:

Ora è il momento di analizzare il mercato sia dal punto di vista dei possibili clienti sia per quanto riguarda la concorrenza.

Comincia col chiederti: Ci sono persone che potrebbero interessarsi alla mia attività?

Esiste un seguito rilevante in un settore del genere?

Per riuscire nel proprio business è fondamentale incrociare la domanda dei clienti e individuare ciò che le persone potrebbero volere o a cui potrebbero interessarsi. Allo stesso tempo, è importante analizzare quelli che potrebbero essere i tuoi competitors ovvero i tuoi concorrenti. Chi è già in quel settore da anni, quali sono i suoi punti di forza e quelli di debolezza, cosa fa per avere successo e cosa posso fare io di innovativo.

Osservare gli altri, oltre a fornirti informazioni, ti farà capire come potresti affermarti in quel campo e in che direzione orientare il tuo progetto.

4) Crea un piano per introdurre il tuo prodotto o servizio:

Tutto deve essere programmato. È fondamentale non lasciare niente al caso, e una mancata pianificazione può essere in futuro una delle cause del fallimento della tua attività.

Se vuoi partire con calma e avanzare passo dopo passo, il consiglio è quello di non lasciare il tuo lavoro attuale fino a che il business non sarà completamente avviato. Mantieni il tuo lavoro e pianifica scrupolosamente la tua nuova attività.

Quando avrai un piano ben strutturato puoi iniziare ad implementarlo e a metterlo in pratica. Importante è soprattutto conoscere esattamente come promuovere la tua attività: campagne di comunicazione, in particolare attraverso i social network, ti faranno conoscere al pubblico e potrai cosi acquisire nuovi clienti.

5) Impara dagli errori e accetta i suggerimenti:

Sbagliare può capitare a tutti, però ciò che risulterà essere ancora più grave sarà non trarre insegnamenti dagli errori commessi. Questo è indispensabile per poterti migliorare e ha alla base una grande apertura mentale che ti permetterà, allo stesso tempo, di recepire i consigli che ricevi e renderli utili per te e per il tuo progetto.

Ci saranno probabilmente degli ostacoli o dei problemi ma con un atteggiamento del genere sarà più facile affrontarli e risolverli con la soluzione migliore.

L’importante è non perdere mai la determinazione, anche quando le cose non andranno per il verso giusto. Ricordati che stai realizzando un tuo sogno, stai mettendo su un progetto che potrebbe farti trasformare la tua passione in un vero e proprio lavoro, che non dovrai più lavorare per qualcuno di cui non ti interessa niente e svolgere mansioni che non ti appassionano e non ti gratificano.

Quindi compi il primo passo, segui questi consigli e fai diventare ciò che più ti piace il tuo nuovo lavoro.

 

PS. Se ti interessa trasmettere la tua passione anche agli altri ti suggerisco di dare un’occhiata qui.

Infatti esiste un vero e proprio percorso per diventare Formatore di assoluta eccellenza, e trasmettere efficacemente le proprie passioni/competenze. Potrebbe essere davvero quello che stai cercando per intraprendere finalmente questo percorso!

www.corsoformazioneformatori.it

 

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7 consigli essenziali per cominciare a scrivere https://www.professioneformatore.it/7-suggerimenti-essenziali-per-cominciare-a-scrivere/ https://www.professioneformatore.it/7-suggerimenti-essenziali-per-cominciare-a-scrivere/#respond Thu, 10 Mar 2016 06:00:13 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21987 Ti piacerebbe scrivere su un blog e non sai da dove cominciare? Vuoi diventare un autore di successo? Desideri scrivere un libro, ma tutti i tuoi tentativi non hanno prodotto i frutti sperati? Anche a te è capitato di sperimentare la terribile frustrazione di metterti alla tastiera del pc per cominciare a scrivere e di dover […]

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Ti piacerebbe scrivere su un blog e non sai da dove cominciare?

Vuoi diventare un autore di successo?

Desideri scrivere un libro, ma tutti i tuoi tentativi non hanno prodotto i frutti sperati?

Anche a te è capitato di sperimentare la terribile frustrazione di metterti alla tastiera del pc per cominciare a scrivere e di dover accantonare presto l’idea, insoddisfatto dei tuoi risultati?

Vuoi rendere pubblici i tuoi pensieri ed alimentare dibattiti on-line?

Oggi gli enormi progressi della tecnologia ed il fenomeno della “interconnessione globale”, resa possibile attraverso Internet, ti consentono di raggiungere un pubblico di massa in modo facile e veloce. Stando dietro ad uno schermo ed una tastiera, le tue opinioni possono viaggiare rapidamente nel mondo, raccogliendo slancio e stimolando pareri da ogni angolo del pianeta.

Se è vero che attualmente, tramite blog o siti-web, puoi scrivere per “influenzare” gli altri, fornendo consigli e spunti di riflessione, bisogna altresì riconoscere che è diventato più difficile sperimentare l’essenza propria dell’attività di scrivere.

Per non incorrere nel rischio di perdere di vista la serenità che accompagna l’attività stessa di scrittura, fai attenzione ai sette preziosi suggerimenti elencati di seguito, da mettere in pratica se hai intenzione di cominciare a scrivere.

7 consigli essenziali per cominciare a scrivere:

1) Scrivi per te

Quando ti appresti a scrivere, chiediti prima di tutto cosa vuoi ottenere dall’attività di scrivere.

Quali sono i tuoi obiettivi?

Vuoi affermarti come autore di successo e costruire intorno a questa attività una brillante carriera? Vuoi scrivere unicamente per hobby e per dedicare una parte del tuo tempo alla riflessione?

Scrivere con costanza e dedizione, anche solo tenendo un diario personale, migliora la tua capacità organizzativa, stimola la tua creatività e ti permette di realizzare importanti cambiamenti, risvegliando la tua consapevolezza.

2) Non puntare al guadagno

Se decidi di intraprendere la tua carriera di autore, non puntare immediatamente al guadagno. Cerca di realizzare ogni volta il miglior prodotto possibile e sperimenta nuovi generi, affinando la tua tecnica. Prima di affermarti come autore di successo dovrai investire tempo e fatica.

Se vuoi raggiungere ottimi risultati, considera inizialmente la scrittura come un hobby e in un secondo momento valutane sviluppi e risvolti pratici.

3) Scrivi tutti i giorni

Se la tua occupazione principale è scrivere, abbandonati completamente all’attività di scrittura: scrivi tutti i giorni, per almeno 15/20 minuti. Scrivi anche quando non sei ispirato.  Saggi, articoli, racconti, scegli come vuoi coltivare la tua passione e vedrai che presto non potrai fare a meno di scrivere.

Scrivere con costanza ti consente, inoltre, di conseguire benessere e serenità. All’inizio la difficoltà di questo esercizio quotidiano consisterà nel ritagliarsi lo spazio di tempo necessario per metterlo in pratica. Gradualmente riuscirai a programmare il tuo calendario di impegni, stabilendo ore e minuti da dedicare all’attività di scrivere.

4) Conserva il tuo spirito critico

Impara a condividere il tuo lavoro con gli altri. Questo è forse l’aspetto più terrificante dell’attività di autore: mostrare a qualcuno il tuo scritto tanto sudato per avere un parere. Devi armarti di tutto il tuo coraggio ed esporti al giudizio del lettore. Non sempre otterrai dei commenti positivi e non tutte le critiche saranno costruttive.

È bene che tu accolga tutti i consigli ed impari ad assorbire le critiche per migliorarti. Quando ti imbatti in un commento negativo, fai attenzione a non perdere fiducia in te stesso, mantieni comunque una distanza dall’opinione altrui. Cerca di non dipendere in modo eccessivo dal giudizio del pubblico.

5) Finisci sempre il tuo lavoro

È estremamente difficile talvolta completare un’opera. Tutti quelli che scrivono hanno una cartella sul desktop o un cassetto dove ripongono racconti lasciati in sospeso, storie incompiute, interi libri da terminare. Questo accade soprattutto a chi decide di esplorare il campo della narrativa, dove occorre immaginazione fervida. Porti una scadenza può facilitare la stesura del testo.

Assicurati sempre di portare a termine il tuo lavoro.

6) Lasciati guidare dalla tua penna

Quando cominci a scrivere, non pianificare tutti i capitoli del tuo libro per filo e per segno, non approfondire dettagliatamente tutti gli argomenti da trattare nel tuo saggio, o nel tuo prossimo articolo da pubblicare sul web. Scoprirai nuove idee e molto altro scrivendo, quando già ti troverai a metà percorso. Ecco svelato uno dei motivi per cui spesso alcuni pezzi restano incompiuti.

La magia che avvolge l’attività di scrivere risiede nella capacità di catturare non solo il lettore, ma lo scrittore stesso.

7) Cerca nuovi contatti

Come già detto sopra, grazie ad Internet oggi puoi facilmente indirizzare il tuo messaggio ad un pubblico largamente esteso. Le barriere alla comunicazione si sono ridotte e puoi acquisire autorevolezza pubblicando regolarmente i tuoi contenuti sul web. Attraverso lo strumento di Internet, puoi anche contattare un autore di successo per una consulenza.

Infine, se maturi la convinzione di cominciare a scrivere per trasformare il tuo talento in una fonte di guadagno, devi aspettare per il tuo traguardo. La cosa migliore che tu possa fare è proprio cominciare, immergerti nell’esperienza.

Fai in modo che la tua vita migliori giorno dopo giorno e resta a guardare dove approderà!

 

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Mobbizzato: quando sei vittima di Stress ingestibile https://www.professioneformatore.it/mobbizzato-troppi-stress-ingestibili/ https://www.professioneformatore.it/mobbizzato-troppi-stress-ingestibili/#respond Tue, 08 Mar 2016 06:00:12 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21953 Sai a chi ci si riferisce con il termine mobbizzato? Il mobbizzato è la vittima del mobbing. Sai come si manifesta il mobbing? Nel mobbing si passa da una cosa semplice come quella di togliere il saluto all’altra persona, poi si passa a qualche battutina nei corridoi a scherzi di cattivo gusto ripetuti costantemente. Ci […]

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Sai a chi ci si riferisce con il termine mobbizzato?

Il mobbizzato è la vittima del mobbing.

Sai come si manifesta il mobbing?

Nel mobbing si passa da una cosa semplice come quella di togliere il saluto all’altra persona, poi si passa a qualche battutina nei corridoi a scherzi di cattivo gusto ripetuti costantemente. Ci sono forme di mobbing che prevedono l’utilizzo di molte maldicenze ai danni del mobbizzato.

Il mobbing agisce a diversi livelli con differenti modalità d’azione che spaziano da forme varie di sabotaggio sino a giungere ad azioni addirittura illegali ai danni del mobbizzato, questo perché quest’ultimo risulta per qualche ragione molto scomodo, ecco perché qualcuno vuole distruggere psicologicamente la persona.

C’è dunque qualcuno che cerca di condizionare emotivamente il mobbizzato sino a far sì che egli si dimetta, questo è una modalità di funzionamento generale, è stato infatti dimostrato che, il disarmo emotivo vissuto sul luogo di lavoro è indipendente dai tratti di personalità del mobbizzato.

Spesso il capo mobber assegna al mobbizzato compiti dequalificanti oppure, al contrario lo sovraccarica anche di lavori che non gli spetterebbero.

Eppure nella stessa azienda, lo stress vissuto dal mobbizzato gli impedisce di lavorare con un tasso di efficienza e produttività, che è inferiore al 60%.

Mobbizzato e patologie

L’azienda del mobbizzato viene colpita da un calo di produttività, il mobbizzato stesso presenta un grandissimo rischio di sviluppare gravi malattie psichiatriche, si possono verificare casi di precoce prepensionamento con danni sull’equilibrio familiare e sull’integrità psicologica del singolo soggetto oltre che sul bilancio della società.

Lo stress da mobbing comporta conseguenze grandissime sul singolo individuo e su tutti quelli che lo circondano sia sul lavoro sia a casa ed in tutta la sfera privata.

La vittima del mobbing presenta il maggior numero di problematiche psicosociali, economiche e mediche, Ege parla di malattie specifiche causate dal mobbing, poiché quest’ultimo ha ripercussioni dirette sullo stato psico-fisico della persona mobbizzata, in quanto le somatizzazioni divengono croniche.

Il mobbizzato ha il terrore di incontrare nuovamente il mobber, questo genera continui attacchi di panico, che la persona non è affatto in grado di gestire.

La vittima di mobbing perde anche la capacità di concentrazione, a causa dei forti mal di testa, dei frequenti giramenti di testa e riduzione delle capacità di memoria. Sperimenta inoltre forme di depressione.

La mole e l’intensità degli stressors subiti a lavoro è troppa, tale da mandare completamente in tilt la persona mobbizzata.

La persona vittima di mobbing si ritrova suo malgrado a vivere una grave crisi esistenziale, a causa della perdita di identità lavorativa, causa a sua volta di totale perdita di autostima e di sensi di colpa. La crisi del piano emotivo crea anche crisi sul piano relazionale, si manifestano così conflitti prima latenti.

Inoltre, alcune ricerche hanno dimostrato che capita spesso che il peso del mobbing ricada addirittura sui figli dei mobbizzati che presentano le loro stesse somatizzazioni.

Nei casi più gravi, accade che la vittima mediti il suicidio o l’omicidio.  Infatti La sovraesposizione allo stress del mobbing può portare la vittima mobbizzata a commettere reati per collera, per infrazioni, per reazioni violente o per stati improvvisi di aggressività oppure per eccessi di difesa.

La vittima risulta nel complesso particolarmente disorientata e fa davvero molta fatica oltretutto a collegare tutti questi sintomi alle violenze psicologiche subite nell’ambiente lavorativo.

Effetti perduranti del mobbing

Monateri (2000) sottolinea che la gravità degli effetti del mobbing perdura anche sino a 18 mesi oltre la fine dei maltrattamenti subiti.

Il mobbing come il branco

Il mobbing costituisce un assalto, persino gli studiosi del comportamento animale si sono pronunciati su cosa sia il mobbing, definendolo come “l’esclusione di un individuo dal suo branco“, anche i medici del lavoro considerano il mobbing una vera e propria violenza, ecco perché diviene insopportabile.

Chi è la vittima del mobbing?

Molti ricercatori si sono interrogati su quali siano i tratti distintivi di una vittima di mobbing, con scarsi risultati, infatti risultano ancora validi gli studi che ha compiuto H.Leymann negli anni Novanta, che hanno dimostrato che nessun tipo di personalità risulti maggiormente incline ad essere stressato dal mobbing.

Molti ricercatori ne sono ancora oggi allibiti, a differenza di fenomeni quali il bullismo e lo stalking, dove sono rintracciabili personalità tipiche, facilmente riconoscibili come potenziali vittime, il mobbing diversamente può succedere a chiunque, nessuno se ne salva.

Come puoi difenderti dal mobbing visto che nessuno se ne salva?

Quello che può aiutarti è riconoscerne i suoi segnali.

Come puoi fare a riconoscere i segnali del mobbing?

La sentenza 10037 del 2015 della Corte di Cassazione ha individuato sette parametri tipici del mobbing che lo configurano nel caso in cui coesistano tutti.

Ecco di seguito quali sono questi 7 parametri coinvolti nello stress vissuto dal mobbizzato a causa del danneggiamento perpetrato tramite il mobbing.

I sette parametri tipici del mobbing secondo la Corte di Cassazione:

  • Ambiente
  • Durata
  • Frequenza
  • Tipo di azioni ostili
  • Dislivello tra antagonisti
  • Andamento per fasi successive
  • Intento persecutorio

Questi parametri indicano che le vessazioni devono avvenire proprio sul luogo di lavoro per un certo periodo di tempo in maniera costante e a lungo reiterata.

Inoltre deve essere presente qualche attacco alle possibilità del mobbizzato di comunicare e di isolarlo in qualche maniera anche, possono inoltre essere presenti attacchi alla sua reputazione, minacce, cambio di mansioni.

In pratica si tratta di un conflitto mirato da parte dell’antagonista mobber sul mobbizzato di perseguitarlo a lungo ci si riferisce ad una durata di sei mesi con almeno un episodio a settimana, finché necessario, al fine di ottenere quanto voluto.

Quando è il capo ad essere il mobber si tratta proprio di un disegno premeditato.

L’autodifesa verbale

Ege (2001) ha pensato a dei corsi di formazione di autodifesa verbale da rivolgere a ciascun lavoratore, affinché gli venga insegnato come poter gestire al meglio la conflittualità della vita quotidiana; col fine di fortificare interiormente le persone e poter quindi cambiare il proprio atteggiamento col mondo.

L’autodifesa verbale va indirizzata a tutti, sia uomini, sia donne, sia persone mobbizzate, sia gli altri lavoratori. Spesso il problema, secondo l’autore nasce dal fatto che ci sia incapacità di rispondere opportunamente al contesto.

Ege spiega che l’autodifesa verbale insegna delle regole e delle strategie fondamentali per potersi difendere dagli attacchi verbali (insulti, offese, risposte brusche, battute e scherzi di cattivo gusto, rimproveri eccessivi e critiche infondate), bloccandoli in primis e poi annullandoli.

Infatti prevenire e difendersi dallo stress è molto importante.

 

 

 

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6 Vantaggi di scrivere la tua Missione Personale https://www.professioneformatore.it/i-6-vantaggi-di-scrivere-la-tua-missione-personale/ https://www.professioneformatore.it/i-6-vantaggi-di-scrivere-la-tua-missione-personale/#respond Fri, 22 Jan 2016 06:00:26 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21403 Anche a te succede puntualmente, ad ogni inizio anno, di pensare di buttarti alle spalle tutto ciò che non ha funzionato nel passato, scoprendoti fiducioso a formulare i soliti buoni propositi per partire col piede giusto? Ti capita di ripetere più volte la consueta frase “anno nuovo, vita nuova“? Scommetto che anche tu hai cominciato il nuovo […]

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Anche a te succede puntualmente, ad ogni inizio anno, di pensare di buttarti alle spalle tutto ciò che non ha funzionato nel passato, scoprendoti fiducioso a formulare i soliti buoni propositi per partire col piede giusto?

Ti capita di ripetere più volte la consueta frase “anno nuovo, vita nuova“? Scommetto che anche tu hai cominciato il nuovo anno con la speranza che sarà migliore del precedente, immaginando di raggiungere finalmente questo e quel traguardo che ti sei prefissato.

Purtroppo ho una cattiva notizia da darti: secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Scranton, soltanto il 20% di quelli che si approcciano con le migliori intenzioni all’anno nuovo, raggiungerà effettivamente le mete desiderate.

Come fare per conseguire più facilmente i tuoi obiettivi?

Un’ottima idea è quella di scrivere una dichiarazione della tua MISSIONE PERSONALE. Si tratta di un metodo semplice ed efficace allo stesso tempo, che mette in ombra i classici buoni propositi per il nuovo anno.

Quello che devi fare è solo prendere un foglio e scrivere su per giù quello che vorresti ESSERE. Pensa al tuo principale obiettivo e a come e quando vorresti raggiungerlo. Immaginati al meglio delle tue possibilità. Infine, riassumi tutto in una promessa che fai a te stesso sulla tua missione personale.

Se hai bisogno di ispirazioni per la tua missione personale, puoi trarre spunti dal libro best-seller di Stephen Covey “LeSette Regole per avere  successo” che abbiamo recensito qualche anno fa qui su ProfessioneFormatore.it.

Se sei ancora bloccato, puoi leggere qui di seguito gli esempi di alcune dichiarazioni della missione personale fatte da personaggi noti.

Missione personale:

  • Essere una maestra. Essere famosa per spronare i miei studenti a fare di più di quanto non pensassero“. (Oprah Winfrey)
  • Essere un leader, avere una vita equilibrata e seguire principi etici“. (Denise Morrison)
  • Divertirmi nel mio percorso di vita ed imparare dai miei errori“. (Richard Branson)

Una volta scritta a chiare lettere la dichiarazione della tua missione personale, potrai ricavarne benefici immediati.

I 6 vantaggi di scrivere la tua missione personale:

1. Attraverso la tua missione personale darai una direzione alla tua vita:

Qualunque sia il ruolo che ricopri su questo pianeta, se sei un manager, un imprenditore, un impiegato, o un insegnante, la tua dichiarazione starà lì ad incitarti a fare sempre meglio. La tua missione personale scritta nero su bianco ti aiuterà a focalizzarti sul raggiungimento dei tuoi più grandi obiettivi.

2. Grazie alla tua missione personale potrai verificare i tuoi progressi:

Quello della missione personale è uno strumento utile per monitorare i tuoi successi, i tuoi passi in avanti, soprattutto quando ti trovi a dover fronteggiare delle scelte difficili. Quanto sei lontano dalla tua meta e quando potrai dedicarti al tuo prossimo traguardo?

3. La tua missione personale farà aumentare la tua produttività:

Grazie alla dichiarazione della tua missione personale, che sia un post-it sul tuo computer, l’intro della tua agenda personale, o che faccia parte del tuo mantra quotidiano, la tua produttività incrementerà notevolmente. Riuscirai a sbarazzarti delle attività che rappresentano una perdita di tempo e sarai più concentrato.

4. La tua missione personale consoliderà la tua motivazione:

Hai presente quando trovi una o più scuse di fronte a delle situazioni che ostacolano in qualche modo i tuoi piani? Questo metodo ti incoraggerà a non fermarti ed a perseguire il tuo successo. La tua missione personale ti guiderà a completare i tuoi compiti, rispettando le scadenze che ti sei imposto.

5. Attraverso la tua missione personale esalterai i tuoi talenti:

Una parte importante della dichiarazione della tua missione personale è elencare i tuoi punti di forza, le tue maggiori abilità, le tue competenze, per svilupparle e accrescerle. I tuoi talenti naturali saranno gli ingredienti giusti per la tua riuscita.

6. Grazie alla tua missione personale si rafforzerà la tua capacità d’urto:

Ogni giorno possono verificarsi impedimenti, turbolenze, nuove sfide, che ti metteranno alla prova. Potrebbe trattarsi di un capo o di un collega che sono insopportabili, di un trasferimento, o di un cambio mansioni. La tua dichiarazione servirà a darti un senso di stabilità anche nei momenti critici. Ti aiuterà a non perdere la bussola durante la tempesta.

Sebbene le circostanze siano mutevoli, la tua missione personale è sempre valida e resterà immutata.

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Lavoro : i passi giusti per cambiare carriera https://www.professioneformatore.it/lavoro-i-passi-giusti-per-cambiare-carriera/ https://www.professioneformatore.it/lavoro-i-passi-giusti-per-cambiare-carriera/#respond Mon, 11 Jan 2016 06:00:15 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21040 Anche tu stai per cambiare carriera? Oggigiorno sempre più persone si ritrovano a cambiare lavoro per necessità o per scelta. E così diviene necessario reinventarsi. Molte persone sono spaventate dal cambiamento in ambito lavorativo, ma oggigiorno è la regola cambiare mestiere, nonostante ciò è possibile effettuare una transizione da una carriera all’altra. Il reinventarsi è […]

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Anche tu stai per cambiare carriera? Oggigiorno sempre più persone si ritrovano a cambiare lavoro per necessità o per scelta. E così diviene necessario reinventarsi.

Molte persone sono spaventate dal cambiamento in ambito lavorativo, ma oggigiorno è la regola cambiare mestiere, nonostante ciò è possibile effettuare una transizione da una carriera all’altra. Il reinventarsi è un processo, modificare la propria carriera non può essere una cosa immediata. Se non sei ancora sicuro in quale modo tu voglia reinventarti, prenditi del tempo per pensarci su, non essere affrettato, riflettici bene con calma, poi metti su carta le diverse idee che ti vengono in mente, vedi se queste idee vanno tutte in un’unica direzione, se è così, quindi se seguono un unico desiderio, allora segui questa scia per reinventarti.

Come reinventarsi una carriera

È più facile se inizi da qualcosa che ti piace fare ogni giorno, in modo da poterti spingere oltre quella che finora è stata la tua zona di confort, per intraprendere poi qualche nuovo piccolo rischio.

Se ti stai preoccupando che sia tardi per reinventarti, è fondamentale che tu ti renda invece conto di poterlo fare, perché dipende da te, la cosa più importante è che devi essere tu stesso il primo a credere nelle tue capacità e nel tuo progetto, altrimenti non lo farà nessuno per te. Unavolta acquisita, questa fiducia in te stesso la trasmetterai anche agli altri, che così saranno più propensi a porgerti il loro aiuto. E se il tuo progetto è creativo non ti spaventare, anzi trova un modo per alimentare questa tua creatività.

Ibarra indica un percorso alternativo a quelli soliti, per cambiare la propria carriera. Il primo passo suggerisce di abbandonare il classico schema di non prendere delle decisioni affrettate, ma al contrario di testare le cose subito e realmente, in pratica lei parla di un fare che anticipa il pensiero, suggerisce di studiare direttamente gli effetti e di non essere meramente introspettivi.

Quello su cui ci si può soffermare a riflettere è come la nuova carriera possa cambiarti vita, è solo sperimentando che saprai se il nuovo lavoro ti darà soddisfazione oppure no, quindi il suo consiglio è quello di sperimentare ed in base agli esiti aggiustare di volta in volta la direzione da intraprendere.

L’idea è quella di fare qualcosa invece di pensare  e di fare solo dei piccoli passi in modo tale da procedere in maniera graduale al cambio della propria professionalità, non c’è bisogno di abbandonare il vecchio progetto per il nuovo, puoi mantenerli entrambi.

Ibarra suggerisce che in questo modo, tu non debba affrontare il peso di un’unica decisione troppo impegnativa, così non vi è un’unica decisione che segua un percorso diretto a cambiarti la vita, ma un insieme di tante piccole azioni che compi in maniera semplice e naturale.

Inoltre questa procedura ti consente di tornare facilmente al passo precedente se qualcosa non va bene. In questo percorso è importante prendere consapevolezza di quelle che sono le proprie abilità anche al di fuori delle competenze del vecchio lavoro, potrebbero rivelarsi la chiave per la tua svolta, e ricorda di accingerti anche in abilità in cui non ti sei mai sperimentato, potresti scoprirti ad essere in gamba su tantissime cose che invece sinora hai ignorato.

La Ibarra sostiene che questo cambio di professione non debba affatto essere il tuo unico pensiero, anzi suggerisce di distrarti e di concentrarti su altro, anche perché l’ultima decisione importante da prendere si verificherà dopo diversi anni. Ed in questo lungo tempo è possibile che periodicamente dovrai fare dei passi indietro, questo però ti servirà per rifare al meglio la tua azione, in modo che al secondo tentativo risulti vincente e che sia più compatibile con le tue reali esigenze del momento.

Quello che secondo Ibarra è davvero importante è il tuo tempismo. È il momento giusto per effettuare un cambiamento? Ci sono dei momenti che si presentano come delle vere e proprie occasioni da cogliere al volo, ed altri invece che sarebbe meglio non considerare per provare dei cambiamenti. Non è sempre facile però riconoscere se sia il momento giusto per tentare qualcosa. E poi, spesso non sei completamente cosciente di ogni tua piccola scelta quotidiana. Il filosofo L.Wittgenstein indica come atti volontari solo quelli di cui poi non si rimane stupiti di averli compiuti.

Ecco i passi giusti per cambiare lavoro e ricostruirsi una carriera:

  1. Inizia con l’affrontare le tue insicurezze
  2. Fai un bilancio delle tue competenze attuali. Prendi tutte le tue competenze e usale come nuovo patrimonio spendibile, nella richiesta continua di essere sempre più flessibile, potrebbero tornarti molto utili. Identifica anche le competenze che pensi che gli altri non abbiano o che pensi di aver acquisito in modi improbabili. Valuta quali altre potresti facilmente acquisire, quindi aggiorna il mondo delle tue competenze, anche quelle più creative
  3. Circondati di persone che solitamente apprezzano quello che fai e che sono pronte ad appoggiarti nel tuo nuovo progetto
  4. Incontra nuove persone che fanno parte del campo in cui intendi lavorare
  5. Segui l’esempio di chi ha già ottenuto qualcosa di simile a quello che intendi realizzare tu
  6. Suddividi il tuo progetto in piccoli sotto-obiettivi programma la tua agenda per realizzarli
  7. Analizza il mercato in cui vuoi inserire il tuo progetto
  8. Se intendi fare impresa, controlla prima se hai un budget sufficiente e se non ce l’hai, non vergognarti, chiedi pure aiuto a chi può dartelo
  9. Quando le cose non vanno come da progetto, chiedi a qualcuno di darti una mano
  10. Dedicati con passione e costantemente al tuo nuovo progetto, sono importanti le energie che vi investi
  11. Se ne hai bisogno, scegli una buona squadra di lavoro e degli idonei attrezzi del mestiere
  12. Ricorda per ottenere qualcosa è necessario affrontare molti piccoli passi, anche perché da qualche parte dovrai pur incominciare e non farti scappare il tempo senza far nulla come se il tempo ti scivolasse addosso, tieni presente qual è il tempo che intendi investire nel tuo nuovo progetto
  13. Impara dagli errori, se fallisci fa sì che questa situazione sia per te il tuo più grande insegnamento
  14. Può capitare che tu ti ritrovi in condizione di dover retrocedere rispetto alla tua posizione, questo è valido soprattutto se state cambiando settore, perché sarà necessario apprendere delle nuove basi. Talvolta è davvero necessario, per andare avanti, fare dei passi indietro in maniera temporanea.

 

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Pnl per il Benessere di Bandler e Thomson – Recensione https://www.professioneformatore.it/pnl-per-il-benessere-di-bandler-e-thomson-recensione/ https://www.professioneformatore.it/pnl-per-il-benessere-di-bandler-e-thomson-recensione/#respond Wed, 25 Nov 2015 18:49:01 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=19478 “PNL PER IL BENESSERE – Come vivere felici usando la Programmazione Neuro-Linguistica” di Richard BANDLER e Garner Thomson è un vero e proprio programma per vivere felici, per “praticare la felicità“, che ti permetterà di costruire un presente in cui valga davvero la pena vivere. Anche per vivere felici è utile una certa programmazione. Infatti il benessere NON è uno stato di grazia che si conquista […]

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PNL PER IL BENESSERE – Come vivere felici usando la Programmazione Neuro-Linguistica” di Richard BANDLER e Garner Thomson è un vero e proprio programma per vivere felici, per “praticare la felicità“, che ti permetterà di costruire un presente in cui valga davvero la pena vivere.
Anche per vivere felici è utile una certa programmazione. Infatti il benessere NON è uno stato di grazia che si conquista per casoè un processo in continuo diveniredi cui sei responsabile ogni giorno.
Richard Bandlerpadre e genio creativo della PNL, nel suo splendido libro “PNL per il benessere”, ti suggerisce la ricetta della Programmazione NeuroLinguistica per vivere meglio.
Come fanno le persone a vivere bene? Questo testo contiene nuove intuizioni, spunti ed ESERCIZI insieme a una lunga lista di ricerche scientifiche a sostegno di ciò che la PNL applica da 40 anni, ed è senza dubbio un’ulteriore occasione per arricchire la tua vita .di conoscenze e strumenti indispensabili.


Modifica il processo stesso del pensare a vantaggio del tuo benessere e della tua felicità

Garner Thomson, allievo per oltre 10 anni di Richard Bandler, è psicoterapeuta e co-autore del libro “PNL per i medici“.
Questo libro ti spiega come rapportarti al tuo benessere e ti guida in quel percorso consapevole e intenzionale chiamato “vivere felici”.
I due grandi autori ti invitano a “immergerti” in queste pagine con il desiderio di diventare pienamente consapevole e responsabile dei tuoi pensieri, delle tue convinzioni e delle tue azioni.

La Programmazione NeuroLinguistica (PNL) indica 3 processi fondamentali dell’agire e dell’interagire tra esseri umani: la neurologia, la comunicazione e il comportamento.

Il modo in cui comunichi con te stesso e con gli altri (Linguistica) ha un effetto sul sistema nervoso a tutti i livelli (Neuro). Questa particolarità consente di creare nuovi modelli comportamentali (Programmazione).
Più i tuoi processi interiori sono efficacipiù gratificante e piacevole può essere la tua vita.
La comprensione dei principi della PNL permette a chiunque voglia studiare l’eccellenza umana di acquisire e sviluppare gli strumenti necessari a creare nuovi e stimolanti modelli di cambiamento.

“La PNL può essere definita come l’arte e la scienza dell’eccellenza, o lo studio dell’esperienza soggettiva. Comunque scegli di descriverla, la PNL è lo strumento principe da cui partire per creare nuovi strumenti con cui realizzare specifici obiettivi.
E, cosa ancor più importante, questi strumenti sono alla portata di tuttiNon sono riservati all’uso esclusivo di consulenti, terapeuti, coach o altri agenti del cambiamento: sono pensati anche per ciascuno di voi.

La buona notizia è che la stanza piena di meraviglie tecnologiche di cui sopra l’avete giàè il vostro CERVELLO.
La PNL, così come è presentata in questo libro, vi fornirà le chiavi per usare il vostro cervello in modo facile ed efficace.”
Richard Bandler e Garner Thomson

All’inizio gli autori ti spiegano come sei diventato la persona che sei, per poi mostrarti come diventare la persona che puoi essere.
Scoprirai modi semplici ed estremamente efficaci di usare il cervello così che possa operare al meglio, producendo neurotrasmettitori di qualità, attivando al meglio le sinapsi per creare immagini più nitide di ciò che desideri, da usare come stimolo per la tua crescita.

Il libro è formato da due parti:
1) “COME SEI DIVENTATO… LA PERSONA CHE SEI
2) “COME DIVENTARE… LA PERSONA CHE POTETE ESSERE“.

Alla fine delle due parti seguono i “10 Buoni Consigli” e, in conclusione, i 44 ESERCIZI da non sottovalutare, ma da applicare.

1° capitolo: LE QUATTRO CONDIZIONI PER VIVERE FELICI. Sono chiamate anche regole:
1- Responsabilità;
2- Proattività;
3- Acutezza sensoriale;
4- Adattabilità.
2° capitolo: LA RICERCA DELLA FELICITA’: cosa funziona e cosa non funziona.
Inseguire “quella cosa” chiamata felicità: Ecco I SETTE INGREDIENTI DELLA FELICITA’:
1- I vostri genitori
2- Una destinazione a cui mirare
3- Avere denaro
4- Avere degli amici
5- Avere delle scelte
6- Vivere qui e ora
7- Avere uno scopo.
3° capitolo: CREARE UN MONDO IN CUI VALGA LA PENA VIVERE
4° capitolo: PAURA, SENSAZIONI E FAMILIARITA’

5° capitolo: SAPERE, CREDERE E COMPRENDERE

6° capitolo: L’USO E L’ABUSO DELLA MEMORIA
7° capitolo: SIGNIFICATO, SCOPO E PERSEVERANZA
8° capitolo: I VOSTRI BISOGNI ESSENZIALI

9° capitolo: IMPEGNO, SICUREZZA E COMPULSIVITA’

10° capitolo: SODDISFARE I PROPRI BISOGNI
11° capitolo: TROVARE IL PROPRIO SCOPO E LA PROPRIA MISSION
“Cosa hanno a che fare la mission e lo scopo di un’azienda con coloro che sanno Vivere Felici? La risposta è: TUTTO!… Per avere successo studiate le persone di successo.
E’ nostra convinzione che scopo e mission spieghino sia il “perchè” sia il “come” esse raggiungano il successo.”
12° capitolo: IMPARARE A VIVERE NEL TEMPO
13° capitolo: PASSARE DA DOVE CI SI TROVA A DOVE SI DESIDERA ESSERE

14° capitolo: COME RENDERE LA VITA A PROVA DI FUTURO

15° capitolo: METTERE TUTTO INSIEME

“Il messaggio più importante che vorremmo rimanesse da questo libro è:
“SE SIETE STANCHI MORTI DI SENTIRVI STANCHI MORTI, E’ GIUNTO IL MOMENTO DI SMETTERE DI RIMANDARE TUTTO QUELLO CHE AVETE RIMANDATO“…
Se vi interessa trasformare la vostra vita e se siete pronti a investire il tempo e l’energia per seguire i consigli che vi daremo, non soltanto arriverete a capire i principi alla base di questo libro, ma sarete in grado di installare e utilizzare sistemi su misura con cui potrete liberarvi dalle convinzioni e dai comportamenti negativi e limitanti.”
Ecco le mie citazioni preferite da PNL PER IL BENESSERE
La GRATITUDINE è un meraviglioso stato d’animo che vi permette di individuare e apprezzare tutto ciò che vi rende felici d’esser vivi, incluse le persone che avete vicino.
Si tratta di un potente strumento per creare un contatto con gli altri e per favorire salute e miglioramento…
Spesso la felicità sta più nel procedere verso l’obiettivoche nel raggiungerlo

Le persone OTTIMISTE ottengono risultati migliori praticamente in ogni ambito della vita, rispetto alle loro pessimistiche controparti. Non si tratta di farsi illudere da false speranze, né di negare la realtà dei fatti.
Si tratta invece di incoraggiare la convinzione che le cose possano migliorare: il risultato è che, quasi sempre, lo faranno.”
Richard Bandler e Garner Thomson

PNL per il Benessere - Libro

Voto medio su 5 recensioni: Da non perdere


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5 semplici strategie  per  comprendere se sei un vero leader

Quello che segue è un guest post di Salvatore Fiananese Coach e Trainer di Leadership personale, internet marketer e blogger. In questo articolo salvatore ci mostra 5 strategie per verificare se si è veri leader o meno.

La prima strategia per comprendere se sei una vero leader è la decisione.

Spesso nella vita quotidiana tendiamo a rimandare le nostre decisioni di tutti i giorni.  Se ci pensi, anche se non sei consapevole, prendi sempre delle decisioni. La domanda è: “prendi decisioni perchè l’hai deciso davvero tu oppure ha deciso qualcun’altro per te?”

E sì, molto spesso le scelte che facciamo sono determinate dai nostri programmi mentali, ossia pensieri che stanno nella nostra testa e che in qualche modo decidono per noi.

Si dice che quando pronunci la parola, ho deciso, in realtà essa è solo la verbalizzazione della decisione reale presa qualche minuto prima dal tuo inconscio. E come se, in qualche modo, quando pronunci la frase dai una semplice spiegazione alla tua mente sull’azione che vuoi compiere in quel momento. La verità è che non la comandi tu, ma  qualcosa di molto più potente.

La seconda strategia è la capacità di essere integro e onesto con te stesso.

Vediamo meglio cosa significa essere onesti? Semplicemente dire le cose come stanno, senza girarci tanto intorno. Viviamo in una società dove, per piacere sempre a tutti ed essere educati nel modo di fare e di essere, non esprimiamo la nostra vera opinione, quella autentica.

Beh se pensi a un vero leader lui esprime sempre ciò che pensa, con garbo ed eleganza ma lo fa senza peli sulla lingua, perchè è come se dovesse rispettare un suo codice d’onore interno. Esatto! Una specie di contratto con se stesso, con la sua coscienza. Se non lo rispettasse, sentirebbe subito dei fastidi, generalmente all’altezza dello stomaco.

Onestà è la virtù dei forti, dicevano gli antichi.  Beh, forse avevano proprio ragione perchè quanto si è onesti e integri con il proprio sè, con il proprio codice d’onore, si vede lontano un kilometro, già guardando la camminata della persona. Nella società di oggi, purtroppo, l’integrità e l’onestà sono valori molto molto rari.

Le terza strategia è la coerenza tra parola e azione.

Anche questa si allinea un po’ con la seconda strategia, ma la coerenza è qualcosa che va oltre. Prova  ad immaginare una persona che ha fissato un appuntamento importante, mettiamo di lavoro, e questa persona si presenta  puntuale a quell’incontro. I due iniziano a dialogare si scambiano opinioni, battute insomma tutto sembra filare per il verso giusto ma poi, improvvisamente, l’altra persona dice qualcosa che stona, qualcosa che proprio lo infastidisce. Un vero leader cosa fa? Semplice, ringrazia con eleganza, prende si alza e se ne va perché tiene fede alla sua coerenza interiore, senza dare troppe spiegazioni perchè riconosce subito una persona che è in linea con ciò che pensa dice e fa il contrario.

Coerenza in ogni piccola azione e nelle abitudini di tutti i giorni , soprattutto quando si trova fuori dal proprio ruolo. Un giorno mi è capitato di’ncontrare una persona influente nel mio settore di formazione.  Beh mi avvicino e saluto questa persona, complimentandomi per il suo progetto. Non ci potrai credere, quando gli chiesi: “che progetti hai per il futuro?” Risposta: “a me non frega nulla delle persone che mi seguono, mi importa soltano del mio business, farlo crescere e guadagnare sempre di più“.

Ok facciamo un piccola analisi insieme, secondo te questa persona è coerente? A te la parola.

 

La quarta  strategia è avera una visione chiara e cristallina di dove si vuole andare.

Il leader vero sa’ perfettamente dove è diretto, anche se probabilmente le persone da cui è circondato non vedono la meta, la destinazione, lui si. Si alza la mattina e lui parla con questi termini:

  • Missione
  • Scopo

Già solo chiedendo ad una persona che non conosci, magari incontrata ad un meeting di business:

Chi sei, cosa fai nella vita?

Puoi identificare un vero leader quando ti risponde così:

Ciao, il mio nome è Giovanni e credo profondamente in[………..] poi prosegue dicendo “la mia missione è veramente[………..]” e poi conclude con “faccio questo per contribuire al mondo e alle persone che credono in me”.

Ecco quando al prossimo colloquio, meeting, occasione ti trovi davanti ad una persona che si esprime in questo modo, guardandoti dritto negli occhi e usa queste frasi, allora hai trovato un vero leader consapevole e umile.

 

Ecco quindi la 5° strategia, o meglio abilità, si chiama umiltà.

Non c’è bisogno di far vedere quanto si è bravi perchè il ruolo da leader nel gruppo a questo tipo di persona viene riconosciuto dal pubblico, senza che lui imponga qualcosa.

Umilità, altra dote molto rara al giorno d’oggi. Infatti, il mondo è pieno di persone che si gonfiano la pancia e la bocca di attestati, premi, ecc ma la vera umiltà sta nella persona capace di riconoscere i propri meriti, senza sminuire chi ha di fronte.

Il suo obiettivo non è apparire, ma bensì aiutarti ad imparare e darti la giusta ispirazione perchè anche tu abbia successo in ogni campo della tua vita. L’umiltà si può coltivare ma bisogna possederla dentro e si può sviluppare solamente con un completo ascolto di se stessi, delle proprie azioni, parole ed emozioni.

Ed ora è arrivato il tuo turno, ti rivedi in queste 5 caratteriche del vero leader?
Se sì, come credi di applicarle nella tua vita o di migliorarne qualche aspetto?

Fammelo sapere qui sotto nei commenti per contribuire a tutta la comunità di professioneformatori.
Un grande abbraccio,
Salvatore.

Vivi la vita con energia ed entusiasmo.

Informazioni sull’autore del post

Salvatore FiananeseArticolo di Salvatore Fiananese Blogger, Coach e Trainer di Leadership personale.

La sua mission è credere nelle proprie risorse interiori per diventare un Leader nella propria vita e essere un esempio per gli altri con divertimento, crescita e contributo.

Visto sul Tg2 per la rubrica “Tutto il Bello che C’è” e la sua storia presa come testimonianza in un best seller di self Help .

Il suo obiettivo è diffondere strumenti e strategie pratiche di miglioramento personale e consapevolezza utilizzando il web.

www.mentesemplice.com/; https://mentesemplice.com/la-mia-storia/

 

 

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