Luciano Cassese | Professione Formatore https://www.professioneformatore.it Risorse per formatori e coach eccellenti Thu, 28 Sep 2017 16:49:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.12 Legge di causa effetto; se la conosci ti salva ! https://www.professioneformatore.it/legge-di-causa-effetto-se-la-conosci-ti-salva/ https://www.professioneformatore.it/legge-di-causa-effetto-se-la-conosci-ti-salva/#respond Thu, 28 Sep 2017 16:34:53 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22942 Come evitare di prendersi in giro e cominciare a produrre risultati Con questo articolo ti regalo la chiave per uscire dalla prigione della grande allucinazione collettiva, la legge di causa effetto.  Su questo blog abbiamo già trattato la legge di attrazione e la legge della creazione. Prima di cominciare a leggere tutto l’articolo guarda questa […]

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Come evitare di prendersi in giro e cominciare a produrre risultati

Con questo articolo ti regalo la chiave per uscire dalla prigione della grande allucinazione collettiva, la legge di causa effetto.  Su questo blog abbiamo già trattato la legge di attrazione e la legge della creazione. Prima di cominciare a leggere tutto l’articolo guarda questa scena.

[Cit: The blues Brothers, Scuse rivolte alla ex-ragazza che lo minaccia con un fucile d’assalto M16]

Non so se conoscevi già questo dialogo, tratto dal film The Blues Brothers, dove John Belushi (Jack nel film) implora la ex-fidanzata (abbandonata sull’altare) di non ucciderlo perché… “non è stata colpa sua”.

Un film assolutamente fantastico e questo piccolo divertentissimo pezzo mi offre lo spunto per introdurre il tema di oggi: La legge di causa effetto.

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Arrivederci Italo Cillo; sei stato un vero Maestro https://www.professioneformatore.it/italo-cillo-arrivederci-sei-stato-un-maestro/ https://www.professioneformatore.it/italo-cillo-arrivederci-sei-stato-un-maestro/#comments Fri, 25 Mar 2016 22:30:27 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=22126 Febbraio 2009 ore 7:30 del mattino, sono in macchina sull’Ofantina tra le colline innevate dell’Appennino Irpino. Mi sto dirigendo a Foggia a fare docenza per un corso di formazione in cui a netto delle spese e a lordo delle tasse guadagnerò meno di 15 euro all’ora. E’ un periodo difficile per la mia attività professionale. La […]

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Febbraio 2009 ore 7:30 del mattino, sono in macchina sull’Ofantina tra le colline innevate dell’Appennino Irpino. Mi sto dirigendo a Foggia a fare docenza per un corso di formazione in cui a netto delle spese e a lordo delle tasse guadagnerò meno di 15 euro all’ora.

E’ un periodo difficile per la mia attività professionale. La società che ho costituito con un mio carissimo amico non va tanto bene, ci trasciniamo un sacco di costi fissi e lavorando nella catena della subfornitura siamo costretti ad accettare qualunque lavoro a ribasso pur di fare qualcosa.

Ho appena passato il confine tra Campania e Basilicata e in macchina ascolto un audio gratuito di una persona di Bari che parla di “internet marketing” e che spiega la logica del “primo bicchiere d’acqua“: regalare qualcosa sul proprio sito per raccogliere le eMail e farsi conoscere.

All’epoca avevo un piccolo sito web (che poi diventerà questo sito professioneformatore.it) ma non avevo neppure lontanamente idea di come mi avrebbe potuto aiutare a risolvere i miei problemi professionali.

Fa freddo, fuori c’è la neve e io non sono per niente contento di andare a 300 km di distanza da casa per guadagnare pochi spiccioli, guidando in mezzo alle montagne, ma quegli audio GRATUITI di formazione mi tengono compagnia e sopratutto mi stanno indicando una strada: mi spiegano il Marketing e come avrei potuto costruire una attività professionale basata sulle mie PASSIONI.

Per oltre 30 giorni su quella strada piena di curve, ascolto e riascolto quei 4/5 audio gratuiti, scaricati di domenica sera sul sito Miglioriamo.it,  trovandovi forza e ispirazione.

Da quelle trasferte in macchina e da quella voce è nata gran parte di quello che sono oggi dal punto di vista professionale e personale.

Sono passati degli anni e nel frattempo ho avviato molte attività on line che mi hanno permesso di terminare quell’esperienza lavorativa e non lavorare più per importi indecorosi. Ho cominciato a lavorare per “Passione” su cose che mi interessavano veramente.

Grazie ai miei siti web (rinati grazie al marketing che avevo imparato) ho catturato l’attenzione dei massimi esperti della Formazione Nazionale.

Ho conosciuto delle persone stupende di cui mi pregio di definirmi loro amico: Max Formisano, Italo Pentimalli, Miranda Sorgente, Andrea la Gravinese, Josè Scafarelli, Ana Maria Ghinet, Gennaro PorcelliRuggero Lecce, Virginio De Maio, Marco Scabia, Michele Tampieri, Donatella di Mauro.

Ho avuto la fortuna di lavorare con clienti meravigliosi con i quali sono sempre in contatto e con i quali ho costruito un legame di amicizia.

Sono diventato anche un editore e ho fondato una nuova realtà imprenditoriale nel settore della formazione ed oggi 6 persone collaborano con me.

Tutto questo è nato in quella macchina, viaggiando su una strada circondata dalla neve, mentre ascoltavo uno “strano personaggio” che aveva regalato una serie di audio di formazione sul suo sito.

Alle 13:00 di oggi, Venerdì Santo del 2016, ho saputo che quella persona, che avevo poi conosciuto dal vivo, della quale avevo seguito molti corsi ed ero stato anche ospite a casa, una persona a me molto cara, che è stata grande fonte di ispirazione, Italo Cillo, ha lasciato il suo corpo mortale dopo 54 anni di cammino su questa terra.

Una vita breve vissuta intensamente e con una grande eredità: Tre figli imprenditori ognuno con una attività diversa, una scuola di meditazione, centinaia di allievi e amici come me che hanno avviato attività imprenditoriali on line con le proprie passioni grazie al suo esempio e ai suoi insegnamenti di marketing.

Sono rimasto addolorato, senza parole e sotto botta per un bel po’. Mi è dispiaciuto tantissimo! E’il secondo dei miei Maestri che se ne va nell’arco di un paio di anni!

Un paio di settimane fa mi era arrivata la notizia che non stava bene a causa di una brutta malattia.

Italo è stato una di quelle persone che dedicano la vita intera allo Sviluppo Personale, alla Meditazione, alla cura della salute e all’alimentazione sana.

Io l’ho sempre ammirato tanto, è stato per me grande fonte di ispirazione negli ultimi 10 anni.

Lui era una di quelle persone a cui pensavo (e alle quali mi ispiravo), per trovare la forza ogni giorno di lavorare su me stesso e per fare gli esercizi, di fermarmi a focalizzare l’attenzione sulle cose importanti e a non avvilirmi quando i risultati lavorativi che cercavo tardavano a venire.

Italo era una di quelle persone che mi faceva dire “lo faccio e lo voglio fare, perché voglio essere anche io un po’come lui” : disciplinato al massimo nella meditazione, impegnatissimo nello sviluppo personale, attentissimo all’alimentazione.

Quando ho saputo della malattia sono rimasto shoccato e mi è venuto da pensare :”diamine proprio a lui che faceva tutte queste cose: meditazione, esercizi, pratica del digiuno, alimentazione controllata?

E poi i dubbi e lo sconforto : “ma siamo sicuri che tutta sta roba serve veramente o è solo un’altra illusione della nostra mente ansiosa di controllo; al pari del mito della carriera, del denaro, della politica, del calcio e del complottismo ? facciamo ste cose nella speranza di controllare il nostro destino …. e poi niente !”

La risposta è arrivata come dal confronto con gli amici del gruppo Mastermind (un gruppo di persone con le quali condivido i miei sentimenti più profondi oltre che le mie aspirazioni professionali e i consigli per la mia attività di imprenditore) . Come dice la Bibbia: “non ci è dato sapere quanto tempo abbiamo e, per quanti sforzi facciamo, non potremmo mai allungare di un solo secondo la nostra vita.”

Tutta questa roba (le meditazioni gli esercizi lo sviluppo personale etc.) serve a renderci questo viaggio più chiaro consapevole e felice.

Non possiamo nemmeno evitare la sofferenza. Per quanto cerchiamo di scappare ce la ritroveremo sempre. Tutto quello che possiamo fare è : “Goderci il viaggio“.

Non possiamo controllare quanto a lungo vivere e quanta sofferenza affrontare ma, POSSIAMO  decidere se apprendere la lezione che questa sofferenza vuole insegnarci.

Siamo limitati e allo stesso tempo infinitamente potenti: Possiamo controllare il “COME” vogliamo vivere e quale eredità lasciare.

Italo ha fatto proprio questo . Si è dedicato senza tregua a controllare “Come Vivere i giorni che gli sono stati concessi “, a fare tutto quello che era in suo potere per avere l’impatto migliore su questa terra e su tanti. Così facendo ha lasciato una grandiosa eredità. Tantissime persone oggi gli devono tanto! ed io per primo.

Io ho ricevuto solo Bene da te Italo. Grazie Italo per quello che mi hai dato con il tuo esempio, con i tuoi insegnamenti e con la tua vita  TVB . Luciano

 

 

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7 passi per darsi buoni obiettivi per il 2016 e perseguirli https://www.professioneformatore.it/7-passi-per-darsi-buoni-obiettivi-per-il-2016-e-perseguirli/ https://www.professioneformatore.it/7-passi-per-darsi-buoni-obiettivi-per-il-2016-e-perseguirli/#respond Tue, 05 Jan 2016 06:00:41 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21095 Hai compilato la lista dei tuoi “buoni propositi” per il 2016 ? Quali sono le tue vere aspirazioni per il nuovo anno? Più che di propositi io preferisco parlare di “Buoni Obiettivi“. Ho sempre qualche problema quando si parla di lista dei buoni propositi per il nuovo anno e in questo articolo ho anche spiegato […]

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Hai compilato la lista dei tuoi “buoni propositi” per il 2016 ? Quali sono le tue vere aspirazioni per il nuovo anno?

Più che di propositi io preferisco parlare di “Buoni Obiettivi“. Ho sempre qualche problema quando si parla di lista dei buoni propositi per il nuovo anno e in questo articolo ho anche spiegato il perché e su cosa dovresti focalizzare davvero l’attenzione se vuoi ottenere più successo nel corso del 2016.

Una lista di propositi per il futuro è qualcosa di utile e sicuramente ci aiuta a definire con maggiore chiarezza quello che cerchiamo nella vita, ma mi chiedo (e ti chiedo) dà mai dei risultati effettivi? I buoni propositi di inizio anno non danno, alla fine, sempre l’idea di essere un’eterna lista di sogni irrealizzabili che si ripropongono uguali anche per l’anno successivo?

Quando decidi cosa vuoi fare per il futuro, quando definisci i tuoi obiettivi, devi capire cosa puoi realisticamente aspettarti da te stesso, quali sono le tue reali risorse e infine scendere a patti con il tuo animo per restare fedele alle tue intenzioni e focalizzato sui tuoi obiettivi. Qui comincia il cammino verso il successo. Ma come si può fare ?

Esiste una formula vincente che ci permette di perseguire davvero i nostri obiettivi ed è quella di crederci sinceramente con tutto se stessi.

Quello che devi veramente fare è assicurarti che quella lista realmente la TUA personale lista di ciò che vuoi e non la copia sbiadita dei sogni di qualcun altro, non cedere alla tentazione di credere che ciò che rende felice un’altra persona debba per forza essere l’ideale per te.

Vivere la vita nel modo che ritieni giusto per te, richiede coraggio nel seguire la propria strada e nell’affermare la propria verità. Non basta solo ribellarsi a quelli che si crede siano i dettami della società. Hai bisogno di tracciare un percorso e  di credere in te stesso per seguirlo, credere che tu possa farcela, a realizzare i tuoi progetti, ad andare incontro al tuo potere e accettare di essere la persona che sei.

Questo gennaio, ritagliati un po di tempo per te: tempo per pensare, riflettere e pianificare quali sono le tue vere aspirazioni per l’anno nuovo. Per un istante, dimenticati degli altri e concentrati sul tuo Io interiore per riscoprire le vere passioni della tua vita. Solo allora potrai trovare il coraggio di viverle e troverai le motivazioni giuste per trasformare i tuoi sogni in realtà.

Ecco a te una lista di 7 passi per darsi buoni obiettivi in questo 2016

1. Schiarisci le idee

Entra in contatto con te stesso e dedica del tempo a fare quello che ami fare a riscoprire la tua missione. Quando dico “dedica del tempo a quello che ami fare” non intendo riferirmi a cose tipo la pace nel mondo ma a cose ben più semplici.

Identifica con certezza le cose che riescono a stamparti un sorriso sulla faccia, tutto quello che rasserena le tue giornate. Riscopri le tue passioni! Cosa ti va di fare, davvero? Entra in intimità coi tuoi pensieri e sentimenti.

2. Prendi nota dei tuoi obiettivi e i tuoi pensieri

Prendi un quaderno e annota le tue riflessioni. Tutte le persone di successo avevano una caratteristica in comune : “Pensavano per iscritto“!

Non preoccuparti troppo di essere ordinato mentre annoti i tuoi pensieri. Prendi un quaderno e metti su carta ciò che ti passa per la testa. Idee sogni emozioni piacevoli. Poi se ti andrà di farlo potrai sempre mettere ordine più avanti quei pensieri. L’importante è che tu non li lasci scappare. Molti saranno cose inutili ma molti saranno intuizioni geniali che ti aiuteranno a trovare la strada.

3. Usa la fantasia per i tuoi obiettivi. Pensa in grande

Gli unici limiti che hai nella vita sono quelli che ti poni da solo. La nostra mente ha un potenziale davvero enorme ed è stata progettata dalla natura per risolvere problemi di qualunque natura anche i più complessi.  I tuoi limiti hanno origine solo da un pensiero negativo e i pensieri a cui permetti di insediarsi nella tua coscienza, possono plasmare la tua vita tanto quanto glielo concedi tu.

4. Scendi a patti con te stesso

L’errore che tutti compiono quando si tratta di obiettivi è quello di avvilirsi focalizzando la propria attenzione sul risultato finale e percependo questo risultato troppo lontano.

Grandi ambizioni e alti scopi alle volte possono essere demotivanti, tanto da poterti spingere a metterli da parte per paura di fallire. Una volta stabiliti i tuoi principali obiettivi, suddividili in piccoli passi, spezzettali in obiettivi più piccoli da poter raggiungere più facilmente, un passo alla volta.

Poniamo per esempio che tu sia in sovrappeso e vuoi dimagrire in modo sano e duraturo 20 kg. Se ti focalizzi sui 20 kg da perdere ben presto ti avvilirai e sarai fortemente tentato ad abbandonare i tuoi progetti. Se invece ti focalizzi sul fatto di essere ogni giorno un po più leggero del giorno precedente la dieta ti sembrerà una passeggiata.

Se ti focalizzi sull’essere ogni giorno migliore del giorno precedente nel limite delle tue possibilità, troverai motivazione e perseguirai il tuo intento. La tua attenzione deve essere posta sul fatto che ogni giorno ti avvicini sempre di più al tuo obiettivo anche a piccolissimi passi ma ogni giorno di più.

Decidi, qui e subito, che puoi avere il meglio dalla vita, che puoi raggiungere il tuo massimo potenziale ed essere una persona migliore di quel che ora credi. Scendi a patto con te stesso per fare tutto ciò che occorre per vivere il tuo sogno, e vivilo con coraggio e a pieni colori.

5. Quali doni hai avuto?

Vuoi sapere cosa potrebbe davvero renderti felice ? Chiediti allora in cosa sei bravo, in cosa eccelli? Dove invece hai difficoltà e avresti bisogno di migliorare? Le cose in cui sei naturalmente portato, sono i tuoi doni, le tue risorse personali, le cose in cui hai difficoltà sono quelle che ti faranno imparare nuove lezioni dalla vita. E’ un percorso!

I tuoi doni, le tue risorse sono tutto quello che giù hai a disposizione per raggiungere i tuoi obiettivi. Una volta che le hai identificati puoi fare leva proprio su quelli.

Ritornando all’esempio di prima, poniamo il caso che tu sia in sovrappeso e voglia dimagrire 20 kg ma fai fatica a seguire una dieta e sei anche pigro e non ti piace andare in palestra, chiedi ti a questo punto : “in cosa sono bravo? cosa riesco a fare senza sforzo” potresti scoprire che sei appassionato di fotografia e di cucina e potresti cominciare a sfruttare questi talenti per dimagrire. Come? La passione per la fotografia potrebbe essere trasformata in una attività all’aria aperta. Potresti fare una passeggiata di 60 minuti al giorno per fare delle fotografie al parco o nella tua città da pubblicare su un blog o su un sito di condivisione di immagini come Flickr.com. In questo modo ti diverti segui una tua passione, fai movimento all’aria aperta, e bruci calorie. La passione per la cucina potresti utilizzarla poi per diventare un esperto di cucina integrale e dietetica.

6. Chiedi aiuto

Questa è una cosa che in tanti con un certo timore mi chiedono : “posso parlare dei miei obiettivi“. Sembra che sia molto diffusa la credenza in base alla quale se si raccontano i propri desideri e i propri obiettivi questi poi non si realizzino. C’ una sorta di vergogna nel condividere i propri obiettivi. Questo perché le persone pensano che potrebbero fallire e che farebbero una brutta figura. Siamo tutti schiavi del giudizio degli altri in qualche misura. Ma il giudizio degli altri è solo un’illusione! Esiste solo nella nostra testa.

Io preferisco usare proprio questa paura inconscia del giudizio degli altri come una forma di auto-motivazione. Condividendo i miei obiettivi con le persone che amo e con i miei collaboratori divento responsabile di quello che voglio. Divento responsabile del mio destino. Non li condivido con tutti certo ma con chi mi è vicino si! Da queste persone mi arrivano sempre ottimi suggerimenti e aiuti concreti per la loro realizzazione.

Ognuno di noi agli occhi degli altri è grande almeno quanto sono grandi i suoi obiettivi e i suoi sogni. Siamo grandi quanto sono grandi e ambizioni i nostri sogni. E condividerli con chi amiamo ci fa assumere RESPONSABILITA’ nei nostri confronti e nei confronti dell’universo!

Sii responsabile verso i tuoi progetti. Parlane solo con chi gode della tua massima fiducia altrimenti, meglio far affidamento solo su te stesso. In ogni caso, spesso collaborare con gli altri e creare un gruppo di compagni di lavoro aiuta a rimanere sulla strada giusta.

7. Premiati

Di tanto in tanto, ogni volta che raggiungi un piccolo risultato, ogni volta che aggiungi un mattoncino alla costruzione del tuo successo anche piccolo piccolo, concediti una piccola celebrazione di te stesso. Fatti le congratulazioni ! E’ importante  riconoscere che ti stai muovendo nella direzione giusta, a ritmi sempre crescenti, per sentirti orgoglioso dei tuoi risultati e mantenerti focalizzato sul tuo obiettivo .

Questa è la tua vita e, ricorda, sebbene tutti quanti noi abbiamo delle responsabilità nei confronti degli altri, la prima responsabilità che hai è verso di te stesso. Per quanto tutto il mondo vuole dimostrarti il contrario l’unica grande verità è che nasciamo soli, viviamo soli in compagnia di altri e moriamo soli. Quando ti girerai indietro a guardare dove sei arrivato prima di andartene da questa vita potrai chiedere il conto solo a te stesso.

Se sarai stato una persona felice e realizzata e che ha fatto di tutto per vivere la sua vita con un senso di missione o se avrai vissuto la vita di qualcun altro nella mediocrità del “buon senso comune”.

Sei nato per essere grande e questo è l’anno in cui andrai incontro al tuo potere personale e diventerai la persona che sei nato per essere.

 

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4 buoni propositi per il 2016 che dovresti prendere (e mantenere) per il tuo successo https://www.professioneformatore.it/4-buoni-propositi-per-il-2016-che-dovresti-prendere-e-mantenere-per-il-tuo-successo/ https://www.professioneformatore.it/4-buoni-propositi-per-il-2016-che-dovresti-prendere-e-mantenere-per-il-tuo-successo/#respond Mon, 04 Jan 2016 06:00:24 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21078 Ogni volta, appena arriva il 1 gennaio, tutti si mettono a parlare dei loro buoni propositi per l’anno appena cominciato: è un classico. Alcuni  sono troppo ambiziosi altri troppo poco ambiziosi ma una cosa li accomuna: vengono prontamente disattesi ed abbandonati. Pensa che oltre il 97% delle persone che formulano buoni propositi per l’anno nuovo fallisce quasi […]

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Ogni volta, appena arriva il 1 gennaio, tutti si mettono a parlare dei loro buoni propositi per l’anno appena cominciato: è un classico. Alcuni  sono troppo ambiziosi altri troppo poco ambiziosi ma una cosa li accomuna: vengono prontamente disattesi ed abbandonati.

Pensa che oltre il 97% delle persone che formulano buoni propositi per l’anno nuovo fallisce quasi subito e li riformula uguali l’anno successivo. Quasi tutti i buoni propositi dell’anno nuovo vengono abbandonati entro il mese di febbraio. Il fatto è che molti di noi mancano di Metodo ed Organizzazione e si focalizzano troppo su obiettivi di risultato tralasciando completamente gli OBIETTIVI DI PROCESSO.

Bisogna capire infatti che non tutti gli obiettivi sono uguali e che una buona definizione dei propri obiettivi deve comprendere tre tipologie di obiettivi di performance e gli obiettivi di processo! Qual’è la differenza?

Gli “Obiettivi di Risultato” sono quelli che riguardano gli esiti di una determinata attività, di un comportamento di un’azione. Rappresentano l’oggetto del desiderio, il bersaglio finale, e sono sempre misurabili e il loro raggiungimento determina la fine della strategia attuata es. Prendere la laurea, dimagrire 12 kg, smettere di fumare son tutti obiettivi di risultato e una volta raggiunti determinano la fine della strategia e del comportamento messo in campo!

Gli “Obiettivi  di Performance” sono invece legati allo sviluppo di una competenza o di una abilità ritenuta essenziale per avvicinarsi all’obiettivo di risultato che si sta cercando di perseguire.  Se ad esempio voglio vincere il campionato italiano di kick boxing devo migliorare la mia abilità nel di tirare calci, se il mio obiettivo è quello di aumentare il numero dei clienti americani e portarlo a 100 un obiettivo di performance indispensabile è quello di migliorare la mia abilità nel parlare l’inglese. Anche questi sono misurabili presi da soli ma hanno indicatori e unità di misura differenti e sopratutto non si esauriscono con il raggiungimento dell’obiettivo. La lingua inglese al pari dell’abilità sportiva va allenata costantemente!

Gli “Obiettivi di Processo” infine riguardano le abilità comportamentali attraverso cui si raggiungono sia gli obiettivi risultato sia gli obiettivi performance. Possiamo dire che gli obiettivi di processo rappresentano il presupposto su cui poggiare lo sviluppo di obiettivi performance e obiettivi di risultato. tornando agli esempi precedenti: nel caso in cui intendo diventare il campione nazionale di Kick Boxing  e di conseguenza devo migliorare la mia abilità nel di tirare calci il presupposto per realizzare queste 2 cose è andare in palestra regolarmente 3 volte a settimana e allenarmi sempre al massimo e cercare di andare sempre oltre il limite e sviluppare resistenza alla fatica e al dolore. Se sto perseguendo l’obiettivo di aumentare i clienti americani e per questo devo migliorare la mia abilità nel parlare l’inglese l’obiettivo di processo che renderà tutto questo possibile è frequentare assiduamente le lezioni del corso di inglese e finire tutti gli esercizi proposti dal corso e leggere una rivista in inglese almeno 1 volta a settimana.

Indipendentemente dagli obiettivi che ti sei dato e dei buoni propositi che hai formulato per il 2016, se vuoi ottenere il successo  ti sei dato in questo articolo ti suggerisco una lista di 4 Buoni propositi che devi assolutamente perseguire in tutte le attività che stai portando avanti nella tua vita. Quelli che seguono sono obiettivi di processo e sono la base su cui puoi costruire tutto il resto. Che tu voglia trovare un nuovo lavoro, aumentare il fatturato del 70% piuttosto che del 20%, smettere di fumare o trovare la relazione perfetta per la tua vita nono puoi prescindere da questi 4 obiettivi di processo che ho elencato in questa pagina .  Se vuoi sapere su cosa dovresti concentrarti per avere successo e far progredire la tua carriera in questo 2016, qualsiasi sia il tuo campo devi focalizzarti solamente su queste quattro cose.

4 Buoni propositi per il 2016

1.   Diventa un esperto di qualcosa.

Che tu lo faccia per lavoro, per svago o per hobby, comincia a fare qualche cosa ad un livello avanzato in modo professionale.

Una delle ragioni per cui ProfessioneFormatore.it è uno dei siti più letti sul  web nella nicchia della formazione e dello sviluppo personale, con oltre 50.000 visite mensili e una newsletter di oltre 20.000 iscritti, è perché io utilizzo internet e i social network ogni santo giorno. La pratica costante mi ha permesso di arrivare a comprendere quali sono gli aspetti cruciali da cui dipende il successo delle migliori strategie di marketing su web e del posizionamento SEO.

Pertanto, qualsiasi cosa tu faccia, diventa esperto nel farla. Smettila di giudicare ciò che dicono o fanno gli altri e agisci. Documentati, acquista corsi frequenta seminari, leggi libri. Fai di  tutto per saperne più degli altri. Esercitati intenzionalmente nella pratica.  Studiosi dicono che ci vogliono circa 10.000 ore di pratica prima di potersi definire esperti in qualche cosa.

2.   Gestisci meglio ciò che fai di sera, tra le 19 e le 24.

Questo non lo dice proprio nessuno e sembra quasi una sciocchezza, ma le ore serali sono fondamentali per aiutarti raggiungere il successo in tutto ciò che fai.

E’ una cosa che ho capito più di 13 anni fa quando decisi di mettermi in proprio e diventare prima un consulente e poi un imprenditore nel campo della formazione fondando questo sito e la mia azienda di formazione.

La maggioranza delle persone spreca quelle ore oziando e senza far nulla di costruttivo, annoiandosi , oppure stressandosi su cose senza importanza. Anche io sprecavo quelle ore pensando che rappresentassero il meritato riposo dopo le fatiche della giornata e le passavo tra videogiochi computer e uscite serali senza senso. Dal 2003, diventato lavoratore autonomo ho cominciato a intuire il valore del tempo e il valore di quelle ore serali. Tutti gli autonomi infatti hanno ben presente l’equazione Tempo = denaro. Da lì ho cercato di utilizzarle al meglio anche le ore serali.

Diventa consapevole del tempo che hai a disposizione e di quanto siano preziose le ore serali perché se te ne impadronirai (cioè se imparerai a utilizzarle per fare cose che hai davvero a cuore) compirai il primo passo per portare più felicità e gioia nella tua vita, indipendentemente dal lavoro che fai.  Essere davvero padrone del proprio tempo nelle ore strategiche della sera, tra le 7 e le 12 di sera è fondametale.

Non  sto cercando di dire che devi lavorare anche la sera. Quelle ore possono servire per tantissime cose e ti consentiranno di raggiungere molti obiettivi di performance. Qualche esempio ? Fare attività sportiva 3 volte alla settimana ti aiuterà a mantenere il tuo corpo in buona salute, migliorerai l’efficienza metabolica del tuo organismo e con essa anche le tue facoltà mentali, produrrai endorfine che miglioreranno il tuo umore e sarai più positivo in tutte le difficoltà quotidiane. Curare un blog personale ti aiuterà a curare il tuo personal brand a posizionarti meglio come professionista sul mercato e a intercettare occasioni di lavoro e incarichi professionali sempre migliori.  Leggere un libro al mese relativo alla tua nicchia di specializzazione ti aiuterà nell’arco di 4 anni a diventare la persona più esperta nel tuo campo perché ne avrai letti almeno 50.

Come vedi ho un approccio molto pratico alle cose e questo mi ha permesso di rendermi conto quasi subito del fatto che quelle ore serali sono uno spazio libero, a disposizione per fare o progettare molte grandiose cose per il nostro business.

Questo sito “Professioneformatore.it” è nato così nel 2010. Lavoravo al mio progetto web quasi tutte le sere dopo la palestra fino alle 2 del mattino per poi andare a dormire. Oggi è un vero e proprio prodotto editoriale registrato al Tribunale di napoli nella sezione “Riviste settimanali” oltre ad essere uno dei siti più letti in Italia nella nicchia della formazione.

Quindi, qualunque modo tu possa trovare per impegnare in modo profittevole queste ore serali,  che sia per fare qualche straordinario e metterti in luce per un avanzamento di carriera, o che sia per tornare a casa a costruire il tuo business on line, o che sia per mantenere il tuo stato di salute, usa le ore della sera  in maniera più attenta in questo 2016.

3.   Sii sempre consapevole di te stesso e di ciò che fai.

L’avrò affermato migliaia di volte, sulle pagine di questo sito, nei miei corsi e non mi stancherò mai di ripeterlo: io sono convinto del fatto che l’autoconsapevolezza sia la virtù più preziosa che una persona possa avere. Lo sostengono tutti i più grandi formatori da Stephen Covey nei “Sette regole per avere successo” a Antony Robbins in Come ottenere il meglio da se e dagli altri a Daniel Goleman in “Lavorare con l’Intelligenza Emotiva“. Ho scritto molte cose sull’argomento, su come fare per accrescere la propria autoconsapevolezza, sugli ostacoli da superare una volta intrapresa questa strada .

Quello che voglio suggerirti di fare per questo 2016 e che ti aiuterà tantissimo a ottenere più risultati è “lavorare sulla conoscenza di sé” . “Uomo conosci te stesso” era l’esortazione iscritta nel tempio di Apollo a Delfi e ripresa dai più grandi pensatori della storia tra cui Pitagora, Platone etc. Puoi usare le tecniche che preferisci per arrivare a questo scopo: Puoi fare meditazione, usare gli esercizi di Gurdjieff, fare Yoga, puoi fare quello che più ti piace e trovi in sintonia con il tuo essere purché tu lo faccia.

Se lo farai  crescerai, sarai più felice e avrai maggior successo. Te lo prometto.

4.   Smettila di lamentarti.

Star sempre a considerare gli aspetti negativi delle cose, vedere il bicchiere mezzo vuoto e lamentarsi sono, in assoluto, le peggiori perdite di tempo che un essere umano possa fare. Te lo raccomando caldamente, non importa di quali mezzi tu abbia bisogno per poterlo fare, se semplicemente dando un calcio alle cattive abitudine oppure andando in terapia: fai pratica di positività ed esercitati a smettere di lamentarti fino a quando non avrai nemmeno più bisogno di pensarci su. L’ottimismo è la prima chiave del successo!

Fallo in modo sistematico non importa come ma fallo tutti i santi giorni. Scegli il modo che più ti piace tra questi :

  1. Prendi nota di tutti i tuoi pensieri positivi quando ti vengono in mente in un taccuino e rileggili ogni giorno.
  2. Crea una bella lista di pensieri positivi e aggiornala ogni volta che puoi e che ti viene in mente qualcosa di positivo
  3. Scrivi affermazioni positive e ripetile come un matra ogni volta che ti sorprendi a pensare negativo.
  4. Pratica la meditazione tutte le mattine prima di fare colazione o se preferisci la sera prima di cenare .
  5. Fai qualsiasi cosa ti permetta di darti da fare senza lamentarti.

Per la via del successo, sia personale che professionale, questo è senza dubbio uno dei passi più importanti da fare.

Vuoi avere successo anche tu e ottenere quello che vuoi nella vita ?

Sviluppa questi 4 buoni propositi per questo nuovo anno. In meno tempo di quanto tu non possa immaginare otterrai molto e molto di più dalla Tua vita.

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da tutti noi Buon 2016 https://www.professioneformatore.it/da-tutti-noi-buon-2016/ https://www.professioneformatore.it/da-tutti-noi-buon-2016/#respond Thu, 31 Dec 2015 13:15:01 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=21052 Non possiamo tornare indietro nel tempo per ricominciare daccapo OGGI possiamo solo fare qualcosa per riscrivere un NUOVO FINALE  Da tutti noi dello staff di ProfessioneFormatore.it i migliori auguri per uno splendido 2016

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6 cose che ci insegna la Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith https://www.professioneformatore.it/6-cose-che-ci-insegna-la-ricchezza-delle-nazioni-di-adam-smith/ https://www.professioneformatore.it/6-cose-che-ci-insegna-la-ricchezza-delle-nazioni-di-adam-smith/#comments Tue, 29 Dec 2015 19:06:09 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=20269 In questo articolo ho deciso di recensire un classico della letteratura economica: “La Ricchezza delle Nazioni” di Adam Smith. Quello di oggi è un articolo un po’ inconsueto su queste pagine di professioneformatore.it. Come sai su questa rivista non ci occupiamo di “teoria economica“. Sono sempre stato un appassionato studioso di economia, da quando ero un […]

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In questo articolo ho deciso di recensire un classico della letteratura economica: “La Ricchezza delle Nazioni” di Adam Smith. Quello di oggi è un articolo un po’ inconsueto su queste pagine di professioneformatore.it. Come sai su questa rivista non ci occupiamo di “teoria economica“.

Sono sempre stato un appassionato studioso di economia, da quando ero un giovane studente della facoltà di Scienze Politiche (più di 20 anni fa ormai), ma il vero motivo per cui ho deciso di scriverlo e pubblicarlo in questi giorni, è perché spero che in questo momento di festa, in questi giorni in cui tutti si fermano e si prendono il tempo per stare un po’ di più con se stessi, per re-incontrare i propri valori e ri-scoprire le cose che più  stanno a cuore, possa essere di ispirazione a quanti si interessano di formazione e sviluppo personale.

Devi sapere che gran parte del pensiero di Adam Smith è alla base del lavoro che facciamo nella nostra attività professionale, in aula o quando facciamo coaching,  e penso che farebbe bene a molti conoscerene i contenuti, indipendentemente dal lavoro che svolgono.

Adam Smith era un illustre, inguaribile ottimista, fiducioso nella natura dell’essere umano e convinto che  ogni uomo operoso ed ogni donna operosa, attraverso il lavoro, il risparmio, e soprattutto perseguendo le proprie vocazioni individuali, avrebbero potuto costruire il proprio benessere anche partendo dal nulla. Inoltre, perseguendo il proprio interesse individuale, uomini e donne, avrebbero potuto costruire il benessere della società intera.

Bene ! Il suo era un pensiero idealista e democratico e possiamo sintetizzarlo come segue: tutti, anche i più poveri, con il lavoro e la forza di volontà possono diventare tutto quello che vogliono, costruendo una vita felice e vivendo le proprie vocazioni individuali e le proprie passioni.

Ti ricorda qualcosa tutto questo? A me ricorda molto dei valori che cerco di trasmettere quando faccio formazione.

Eh si la parola ricchezza è sempre stata collegata alla parola Ottimismo! Ecco perché il saggio di Adam Smith ha trovato ospitalità su queste pagine di Professioneformatore.it

Adesso ti spiego anche il motivo per cui ho deciso di pubblicarlo proprio oggi  in questo periodo particolare !

E’ ancora possibile cercare la Ricchezza?

I giornali non fanno altro che ripeter questa parola “Crisi“, “Crisi“,”Crisi” quasi fosse un mantra di meditazione. La parola CRISI ha fatto la fortuna di trasmissioni televisive come Ballarò, Quinta Colonna, la Gabbia fornendo loro un buon argomento di discussione da oltre 7 anni a questa parte. E’ innegabile che se non ci fosse stato il fallimento di Lehman Brothers, la bolla dei mutui sub prime e la conseguente tempesta finanziaria, molti giornalisti non avrebbero avuto granché di cui parlare in televisione e avrebbero dovuto inventare qualche altra cosa, qualche altra catastrofe per diffondere paura e vendere così un po’ di pubblicità in più. E così in tanti, si sono trasformati in esperti economisti e hanno cominciato a pontificare giudizi di valore lanciando anatemi sulla globalizzazione e sul libero mercato. Anche persone che fino al giorno prima si occupavano di calcio, o ragazzini inesperti, senza ne’ arte ne’ parte, si sono trovati a fare prima i parlamentari e poi i “grandi opinionisti esperti di economia”, ospitati dai salotti della televisione a parlare di libero mercato, globalizzazione e programmazione economica, senza conoscere neppure il significato letterale dei termini più comuni della studio dell’economia.

Una cosa è certa in questi anni in cui si è parlato tanto di spread, di debito pubblico, di aiuti economici, della Grecia, della spesa pubblica (bisogna tagliarla oppure no?), molte delle nostre consolidate certezze sono andate svanendo insieme ai posti di lavoro che si sono persi.
Una domanda seria che dovremmo porci è : “la soluzione alla crisi è politica o economica, o personale?“, “Ci salverà Matteo Renzi con i suoi piani triennali di assunzione nella scuola pubblica, oppure Mario Draghi con il suo quantitative easing?

E se invece la risposta alla crisi fosse dentro ognuno di noi?

Mi chiedo : Ma davvero la nostra personale capacità di costruire “Ricchezza” dipende solo dai potenti, dal Governo, dall’Europa o dalla Banca Centrale? E sopratutto: da dove viene, in realtà, la ricchezza individuale e la ricchezza di una nazione?

Che cosa ci insegna Adam Smith ne “la Ricchezza delle Nazioni”?

Nel 1778, lo scozzese Adam Smith divenne l’economista forse più famoso di tutti i tempi pubblicando un ponderoso manuale in due volumi, “La ricchezza delle nazioni”, che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento ideologico ineguagliato per le dottrine liberiste e una pietra miliare per tutti gli studiosi di economia, colmo di argomentazioni  e di riferimenti dotti e contemporaneamente accessibile anche ai lettori meno esperti di economia. Cosa sostiene di tanto importante Adam Smith ne “La ricchezza delle Nazioni”?

Il grande invito lanciato è quello di permettere che nella società ogni individuo sia lasciato libero di agire secondo il proprio interesse e di ricercare il proprio guadagno e sopratutto la propria vocazione personale. Non ci invita a compiere azioni avide ed inique, afferma piuttosto che chiunque lavori onestamente per migliorare lo status quo e della sua famiglia impiega bene le proprie risorse.

Nel libero mercato, creato dallo scambio libero di merci, moneta e competenze, è proprio la convergenza tra gli interessi personali a soddisfare l’interesse generale, in un meccanismo che Smith chiama “la mano invisibile”.

1. La ricchezza è il frutto della specializzazione

Ciò che fa la differenza in una nazione ricca è l’organizzazione specialistica della forza lavoro. Le nazioni ricche possono pure avere molta disoccupazione, ma coloro che lavorano, lo fanno dividendosi i compiti secondo le proprie capacità: un sistema così efficiente da creare abbastanza ricchezza da provvedere ai bisogni della maggioranza della popolazione.

Per chiarire meglio il concetto, Smith pone l’esempio della fabbrica di spilli dove ogni fase della produzione è suddivisa tra diversi addetti specializzati: essa produce in una settimana molte migliaia di spilli in più rispetto ad un’altra dove un addetto deve fare tutto da solo. Naturale conseguenza di questo esempio è che nelle società progredite si possono avere perfino persone specializzate nella filosofia, nella scienza e nella creazione di nuove idee, utili per migliorare ulteriormente il lavoro e la qualità della vita di tutti.

2. La ricchezza è la conseguenza di una spinta alla realizzazione

Insomma, Adam Smith è stato il primo a sostenere che se ognuno di noi ricerca sinceramente la Felicità, attraverso la propria realizzazione professionale, facendo quello che più gli piace fare, seguendo la propria vocazione personale e perseguendo il proprio interesse economico, fa del bene a tutto il mondo. Adam Smith si spinge anche oltre. Come nel caso degli individui, attraverso la formulazione della teoria dei vantaggi comparati,  se anche le Nazioni nel loro insieme rinunciassero a fare la guerra e rinunciassero a perseguire l’illusione dell’auto sufficienza e si specializzassero in determinate produzioni, seguendo le vocazioni territoriali, il benessere che si produrrebbe a livello mondiale si moltiplicherebbe fino a divenire alla portata di tutti.

Non so a te ma a me questo fa pensare a quanto  il nostro Paese sia lontano anni luce da queste considerazioni. Per anni si è insegnato e si continua ad insegnare esattamente il contrario. Le nostre scuole insegnano la mediocrità, ad omologarsi, a volare basso e sopratutto a sacrificare le proprie vocazioni per fare qualcosa di “concreto” e “realizzabile”.

Tutti i percorsi di studio in Italia sono finalizzati a produrre esecutori materiali, dipendenti o professionisti di attività tradizionali. E da ogni parte si invoca il numero chiuso alle Università. Per non parlare della cultura del nostro Paese dove il posto fisso è stato eretto  a obiettivo supremo di ogni attività di studio e di ricerca. Trovati un posto sicuro!

Io voglio fare il posto fisso” è la risposta del bambino che interpreta un giovane Checco Zalone nel film di natale QUO VADO, alla domanda del prete insegnante “Che vuoi fare da grande?” .

3. La Ricchezza arriva a chi crea e distribuisce Valore

Altra cosa che ci insegna Adam Smith ne “La Ricchezza delle Nazioni” è che il valore reale di una cosa sta nella quantità di lavoro che è stata necessaria per produrla, comprensiva degli anni di apprendistato per sviluppare le capacità necessarie a realizzarla.

Per Adam Smith si arricchisce l’uomo o la donna che riesce offrire qualcosa di estremamente utile al mercato, facendo risparmiare agli altri il tempo e la fatica di fare da sé. Contrariamente a come siamo abituati a pensare è che si arricchisce non chi ruba, imbroglia e diventa avido ma chi Genera e trova un modo per distribuire Valore e per migliorare la vita degli altri! E questo assunto non è solo una teoria settecentesca ma una realtà che viviamo tutti i giorni. Pensa alla Apple! Lo sapevi che Apple è l’azienda più capitalizzata al  mondo? Come pensi sia riuscito Steve Jobs a costruire dal nulla da un garage insieme al suo compare Stephen Gary Wozniak l’azienda più capitalizzata al mondo? Rubando, imbrogliando e accumlando? No! La Apple è semplicemente l’azienda che più di tutte ha contribuito a rendere migliore la nostra vita introducendo e diffondendo sul mercato tecnologie che hanno cambiato la vita di milioni di persone. E bada bene ho scritto “introducendo” e “diffondendo” non ho scritto “inventando” ma di questo ti parlerò in un altro articolo.

4. La Ricchezza si crea investendo i propri risparmi non con l’avidità

Secondo Adam Smith il primo passo perché una nazione possa arricchirsi sta nell’avere cittadini bravi a risparmiare, anziché a scialacquare denaro. Ti fa pensare qualcosa questo? non so perché ma a me vien in mente il debito pubblico, i milioni di posti fissi che esistono in Italia e i vari sprechi in appalti consulenze e prestazioni inutili!

I risparmi devono poi essere investiti per far crescere la produzione del lavoro: generando, così, progresso e aumento dell’occupazione. Con questo assunto, Smith supera la logica mercantilista prevalente nelle teorie economiche a lui contemporanee che vedevano la possibilità per una nazione di arricchirsi solo se fosse stata capace di accumulare delle riserve d’oro, argento e metalli preziosi, sempre maggiori, attraverso la guerra o il commercio.

5. La Ricchezza è destinata a chi è impegnato nel commercio

Il commercio ha un valore importante anche in Smith che afferma che tutte le società più ricche e prospere del passato erano delle potenze commerciali. Il paese che commercia è in grado di acquistare materie prime che non possedeva e di utilizzarle nella produzione di manufatti che hanno anche maggior valore economico dei materiali grezzi: la vendita dei manufatti genera poi introiti maggiori delle spese. In generale, la ricchezza di una nazione aumenta quando beni e denaro circolano e vengono scambiati liberamente.

6.Queste cose invece allontanano la Ricchezza

Ma Smith ci indica, in un passaggio assai interessante del suo libro, che cosa non conviene fare ad una nazione per arricchirsi. Condurre molte guerre non necessarie, sprecare troppo denaro negli sfarzi e nei lussi e saccheggiare le risorse di altri paesi non sviluppando le proprie terre ed industrie sono attività che possono dare l’illusione momentanea dell’arricchimento, ma alla lunga costano molto di più di quanto non rendano. Per tale motivo, Smith condanna non solo il colonialismo spagnolo e i monopoli commerciali della Compagnia delle Indie Orientali Olandesi, ma perfino il colonialismo inglese in Nordamerica a ridosso della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.

Condannando l’eccessiva burocratizzazione, spesso corrotta, dei suoi tempi, Smith afferma infine che il governo delle nazioni deve avere un’interferenza minima negli affari dei propri cittadini e limitarsi a: proteggere la società dalle invasioni militari straniere, proteggere i cittadini dall’oppressione e dall’ingiustizia di altri cittadini disonesti grazie ad un adeguato sistema giudiziario, creare e provvedere a quei lavori, infrastrutture e istituzioni capaci di dare benefici all’intera popolazione, ma che sono troppo costosi per gli investimenti di un individuo singolo, come ad esempio un sistema scolastico di base a beneficio di tutti, idea a cui Smith si mostra favorevole purché le classi sociali che ne traessero maggior frutto fossero disponibili a pagare di più.

Quando una grande infrastruttura avvantaggia non tutta la società, ma solo una parte, più o meno estesa, di essa, devono, tuttavia, essere i privati a finanziarla, al limite il governo può sovvenzionarla con una tassa di scopo, come ad esempio con un pedaggio per le strade. Smith dissuade i governi da sovvenziare le industrie per creare posti di lavoro perché, se anche possano essere inizialmente degli investimenti saggi e produttivi, questi tendono a corrompere la naturale propensione della società, la “mano invisibile”, ad allocare le risorse disponibili nel modo più efficiente.

Come vedi non è certo il libero mercato, la concorrenza e la globalizzazione la causa della povertà! Cosa possiamo dire di più ?

Cosa pensi abbia ancora qualcosa da dire questo libro alla tua vita? Rispondi nei commenti e fammi sapere che ne pensi !

 

 

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The post Pnl per il Benessere di Bandler e Thomson – Recensione first appeared on Professione Formatore.]]> PNL PER IL BENESSERE – Come vivere felici usando la Programmazione Neuro-Linguistica” di Richard BANDLER e Garner Thomson è un vero e proprio programma per vivere felici, per “praticare la felicità“, che ti permetterà di costruire un presente in cui valga davvero la pena vivere.
Anche per vivere felici è utile una certa programmazione. Infatti il benessere NON è uno stato di grazia che si conquista per casoè un processo in continuo diveniredi cui sei responsabile ogni giorno.
Richard Bandlerpadre e genio creativo della PNL, nel suo splendido libro “PNL per il benessere”, ti suggerisce la ricetta della Programmazione NeuroLinguistica per vivere meglio.
Come fanno le persone a vivere bene? Questo testo contiene nuove intuizioni, spunti ed ESERCIZI insieme a una lunga lista di ricerche scientifiche a sostegno di ciò che la PNL applica da 40 anni, ed è senza dubbio un’ulteriore occasione per arricchire la tua vita .di conoscenze e strumenti indispensabili.


Modifica il processo stesso del pensare a vantaggio del tuo benessere e della tua felicità

Garner Thomson, allievo per oltre 10 anni di Richard Bandler, è psicoterapeuta e co-autore del libro “PNL per i medici“.
Questo libro ti spiega come rapportarti al tuo benessere e ti guida in quel percorso consapevole e intenzionale chiamato “vivere felici”.
I due grandi autori ti invitano a “immergerti” in queste pagine con il desiderio di diventare pienamente consapevole e responsabile dei tuoi pensieri, delle tue convinzioni e delle tue azioni.

La Programmazione NeuroLinguistica (PNL) indica 3 processi fondamentali dell’agire e dell’interagire tra esseri umani: la neurologia, la comunicazione e il comportamento.

Il modo in cui comunichi con te stesso e con gli altri (Linguistica) ha un effetto sul sistema nervoso a tutti i livelli (Neuro). Questa particolarità consente di creare nuovi modelli comportamentali (Programmazione).
Più i tuoi processi interiori sono efficacipiù gratificante e piacevole può essere la tua vita.
La comprensione dei principi della PNL permette a chiunque voglia studiare l’eccellenza umana di acquisire e sviluppare gli strumenti necessari a creare nuovi e stimolanti modelli di cambiamento.

“La PNL può essere definita come l’arte e la scienza dell’eccellenza, o lo studio dell’esperienza soggettiva. Comunque scegli di descriverla, la PNL è lo strumento principe da cui partire per creare nuovi strumenti con cui realizzare specifici obiettivi.
E, cosa ancor più importante, questi strumenti sono alla portata di tuttiNon sono riservati all’uso esclusivo di consulenti, terapeuti, coach o altri agenti del cambiamento: sono pensati anche per ciascuno di voi.

La buona notizia è che la stanza piena di meraviglie tecnologiche di cui sopra l’avete giàè il vostro CERVELLO.
La PNL, così come è presentata in questo libro, vi fornirà le chiavi per usare il vostro cervello in modo facile ed efficace.”
Richard Bandler e Garner Thomson

All’inizio gli autori ti spiegano come sei diventato la persona che sei, per poi mostrarti come diventare la persona che puoi essere.
Scoprirai modi semplici ed estremamente efficaci di usare il cervello così che possa operare al meglio, producendo neurotrasmettitori di qualità, attivando al meglio le sinapsi per creare immagini più nitide di ciò che desideri, da usare come stimolo per la tua crescita.

Il libro è formato da due parti:
1) “COME SEI DIVENTATO… LA PERSONA CHE SEI
2) “COME DIVENTARE… LA PERSONA CHE POTETE ESSERE“.

Alla fine delle due parti seguono i “10 Buoni Consigli” e, in conclusione, i 44 ESERCIZI da non sottovalutare, ma da applicare.

1° capitolo: LE QUATTRO CONDIZIONI PER VIVERE FELICI. Sono chiamate anche regole:
1- Responsabilità;
2- Proattività;
3- Acutezza sensoriale;
4- Adattabilità.
2° capitolo: LA RICERCA DELLA FELICITA’: cosa funziona e cosa non funziona.
Inseguire “quella cosa” chiamata felicità: Ecco I SETTE INGREDIENTI DELLA FELICITA’:
1- I vostri genitori
2- Una destinazione a cui mirare
3- Avere denaro
4- Avere degli amici
5- Avere delle scelte
6- Vivere qui e ora
7- Avere uno scopo.
3° capitolo: CREARE UN MONDO IN CUI VALGA LA PENA VIVERE
4° capitolo: PAURA, SENSAZIONI E FAMILIARITA’

5° capitolo: SAPERE, CREDERE E COMPRENDERE

6° capitolo: L’USO E L’ABUSO DELLA MEMORIA
7° capitolo: SIGNIFICATO, SCOPO E PERSEVERANZA
8° capitolo: I VOSTRI BISOGNI ESSENZIALI

9° capitolo: IMPEGNO, SICUREZZA E COMPULSIVITA’

10° capitolo: SODDISFARE I PROPRI BISOGNI
11° capitolo: TROVARE IL PROPRIO SCOPO E LA PROPRIA MISSION
“Cosa hanno a che fare la mission e lo scopo di un’azienda con coloro che sanno Vivere Felici? La risposta è: TUTTO!… Per avere successo studiate le persone di successo.
E’ nostra convinzione che scopo e mission spieghino sia il “perchè” sia il “come” esse raggiungano il successo.”
12° capitolo: IMPARARE A VIVERE NEL TEMPO
13° capitolo: PASSARE DA DOVE CI SI TROVA A DOVE SI DESIDERA ESSERE

14° capitolo: COME RENDERE LA VITA A PROVA DI FUTURO

15° capitolo: METTERE TUTTO INSIEME

“Il messaggio più importante che vorremmo rimanesse da questo libro è:
“SE SIETE STANCHI MORTI DI SENTIRVI STANCHI MORTI, E’ GIUNTO IL MOMENTO DI SMETTERE DI RIMANDARE TUTTO QUELLO CHE AVETE RIMANDATO“…
Se vi interessa trasformare la vostra vita e se siete pronti a investire il tempo e l’energia per seguire i consigli che vi daremo, non soltanto arriverete a capire i principi alla base di questo libro, ma sarete in grado di installare e utilizzare sistemi su misura con cui potrete liberarvi dalle convinzioni e dai comportamenti negativi e limitanti.”
Ecco le mie citazioni preferite da PNL PER IL BENESSERE
La GRATITUDINE è un meraviglioso stato d’animo che vi permette di individuare e apprezzare tutto ciò che vi rende felici d’esser vivi, incluse le persone che avete vicino.
Si tratta di un potente strumento per creare un contatto con gli altri e per favorire salute e miglioramento…
Spesso la felicità sta più nel procedere verso l’obiettivoche nel raggiungerlo

Le persone OTTIMISTE ottengono risultati migliori praticamente in ogni ambito della vita, rispetto alle loro pessimistiche controparti. Non si tratta di farsi illudere da false speranze, né di negare la realtà dei fatti.
Si tratta invece di incoraggiare la convinzione che le cose possano migliorare: il risultato è che, quasi sempre, lo faranno.”
Richard Bandler e Garner Thomson

PNL per il Benessere - Libro

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Gestione del tempo come trovarne per i propri hobby https://www.professioneformatore.it/gestione-del-tempo-come-trovarne-per-i-propri-hobby/ https://www.professioneformatore.it/gestione-del-tempo-come-trovarne-per-i-propri-hobby/#comments Thu, 15 Oct 2015 05:00:47 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=20332     Gli impegni di carriera o i ritmi frenetici della vita ti tolgono il tempo necessario per realizzare e vivere i tuoi desideri? Vorresti trovare il modo per dedicarti alle tue passioni, focalizzarti su ciò che preferisci e ami fare e, contemporaneamente, riuscire comunque ad avere successo, sia nell’ambito personale che professionale? Puoi investire […]

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Intelligenza emotiva e gestione del tempo

 

Gli impegni di carriera o i ritmi frenetici della vita ti tolgono il tempo necessario per realizzare e vivere i tuoi desideri?

Vorresti trovare il modo per dedicarti alle tue passioni, focalizzarti su ciò che preferisci e ami fare e, contemporaneamente, riuscire comunque ad avere successo, sia nell’ambito personale che professionale?

Puoi investire su te stesso sviluppando la capacità di gestire meglio il tempo che hai a disposizione, per questo ti ricordo che riuscire a fare tutto è possibile solo con l’impegno e la determinazione. E in questa pagina scoprirai che è anche molto più semplice e pratico di quanto pensi.

Leggi con attenzione quest’ articolo, in quanto ti mostrerò come fare a trovare il tempo da dedicare alle tue passioni senza rinunciare al lavoro.

Prima di tutto cerchiamo di capire insieme, Cosa rende difficile il controllo del tempo

Il primo fattore di stress è proprio la disorganizzazione: Se gestisci male il tuo tempo nel lavoro e nella vita privata otterrai solo una serie di difficoltà e tanta frustrazione, insoddisfazione, stress.

La disorganizzazione è un qualcosa che si autoalimenta. Quando non riesci a focalizzarti sulle priorità, cominci a lamentarti di non riuscire a fare ciò che vuoi, ti convinci di avere troppi impegni e dai la colpa della tua incapacità di gestione del tempo all’ambiente e agli imprevisti che capitano ogni giorno: la gente intorno a te non fa altro che interromperti, qualcuno che ti pone vincoli organizzativi e quant’altro. Ti deresponsabilizzi e tutto sembra complottare contro di te. In questi momenti anche la tua percezione dell’ambiente si distorce. Percepisci un sacco di pressioni intorno a te come: il capo che non è mai contento del tuo lavoro, malgrado il tuo valore, e vuol sempre qualcosa in più; i tuoi colleghi che stanno sempre a giudicarti; i tuoi cari si lamentano perché vorrebbero passare maggior tempo di qualità con te, così come i tuoi amici. Tutto sembra sottrarti potere e farti sentire in colpa.

Puoi interrompere tutto questo e vivere in un modo più sereno se vuoi!

Innanzitutto piuttosto che focalizzarti sulle difficoltà comincia a fare attenzione ai tuoi successi. Considera le cose che riesci sempre a realizzare senza grandi sforzi. Forse non sono proprio quelle che avevi veramente intenzione di fare, ma se vuoi e ti impegni, si che come riesci a fare quelle, puoi trovare il modo per realizzare anche le altre.

 

Come raggiungere i tuoi obiettivi

Quanto volte avresti voluto avere solo un paio d’ore in più!

Gestendo meglio il tuo tempo, potrai fare più cose in una sola giornata. Secondo gli psicologi Covey e Dilts, la chiave per gestire il tuo tempo come un vero uomo d’affari non sta nell’iper -pianificazione che, di fronte agli imprevisti della vita quotidiana, crolla sempre, quanto piuttosto nella capacità di capire noi stessi, il nostro equilibrio, quello che più ci interessa veramente fare ed essere.

La percezione del tempo è qualcosa di soggettivo. Se siamo impegnati in un’attività piacevole, il tempo passerà velocemente, viceversa se siamo impegnati in una attività noiosa il tempo passerà più lentamente.

Come sostiene Agostino Cernilli nel suo eBook “Gestione del Tempo ; Tecniche, Giochi ed Esercizi Pratici per Gestire il Tempo in Modo Efficace” attraverso i nostri hobby possiamo migliorare la qualità del nostro lavoro e produrre meglio anche in breve tempo. Lo spazio per il riposo e lo svago sono fondamentali.

Anche tu puoi abbassare il tuo livello di stress creando “un’agenda personale” in maniera strategica e facendo coincidere il tuo ruolo professionale, quello che fai tutti i giorni, il e quello che ci piace fare (hobby). Se il tempo sarà poco o molto sarà congeniale alle tue esigenze, perché creato in funzione di te stesso. Devi gestire il tempo non lavorando necessariamente in maniera dura, ma in modo più intelligente. In questo modo si ottengono benefici non solo in ambito lavorativo, ma anche in quello personale, nella qualità della vita e nella gestione di rapporti umani.

Conclusioni

Come sostiene Cellin, capire come stai utilizzando il tempo e quali sono le tue esigenze verificando se le due cose combaciano può farti capire quali sono le priorità e come riorganizzare le tue giornate facendo una lista delle cose più importanti .

Informazioni sull’autore del post

ilaria damiano Articolo di Ilaria Damiano Sociologa esperta in gestione e amministrazione delle risorse umane.

Profilo LinkedIn https://www.linkedin.com/pub/ilaria-damiano/107/510/926

 

 

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Risorse per migliorare la tua “Gestione del Tempo”

Vuoi approfondire il tema della gestione del tempo ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande manager di te stesso ?

20 pillole di gestione del tempo

20 consigli di time management (gestione del tempo)

Puoi cominciare a sviluppare questa competenza ora gratuitamente scaricando il report 20 consigli di time management da questo indirizzo https://www.professioneformatore.it/time-management/

Questa risorsa è gratuita e messa a disposizione di tutta la comunità degli iscritti a professioneformatore.it

Il migliore manuale di gestione del tempo Zen To Done

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La via della prosperità – Recensione https://www.professioneformatore.it/la-via-della-prosperita-recensione/ https://www.professioneformatore.it/la-via-della-prosperita-recensione/#respond Fri, 04 Sep 2015 05:00:39 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=20265 “La via della prosperità”: i consigli di un grande motivatore per ottenere ricchezza e pace mentale Quante volte avrai sentito dire che “i soldi non fanno la felicità”? Eppure spesso avrai pensato che, se solo fossi più ricco, potresti risolvere quel paio di cose che ti impediscono di essere pienamente tranquillo e felice, non è […]

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La via della prosperità

“La via della prosperità”: i consigli di un grande motivatore per ottenere ricchezza e pace mentale

Quante volte avrai sentito dire che “i soldi non fanno la felicità”? Eppure spesso avrai pensato che, se solo fossi più ricco, potresti risolvere quel paio di cose che ti impediscono di essere pienamente tranquillo e felice, non è vero?
Nel suo audiolibro “La via della prosperità” del 1905, l’inglese James Allen ci suggerisce di distinguere la ricchezza dalla prosperità.

Acquistare titoli azionari, obbligazioni, immobili, possedere una società che produce molti utili sono tutte manifestazioni chiare e tangibili di ricchezza, ma non dicono nulla su come sono state guadagnate, a che prezzo, né da chi le ha guadagnate, sulla qualità della sua vita.
La ricchezza è oggettiva, mentre la prosperità è soggettiva e dipende da quanto tu sei stato capace di migliorare te stesso. Tutti possono diventare ricchi, con impegno, perseveranza e fortuna, ma chi è davvero prospero, oltre ai soldi e ai beni materiali, ha conquistato anche la pace mentale.
James Allen è considerato uno dei più grandi motivatori di tutti i tempi, per l’enfasi che per primo ha dato sul potere della mente nel condizionare le nostre azioni. Eppure la sua vita non fu affatto facile: dopo aver perso il padre, a quindici anni fu costretto a lasciare la scuola e a lavorare in fabbrica poi come modesto reporter nell’Inghilterra di fine Ottocento. Nel 1902, raggiunse l’illuminazione e decise di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, ritirandosi in un paesino di campagna nel sud dell’Inghilterra: fu l’intuizione giusta e Allen raggiunse un clamoroso successo e la prosperità. Ecco perché ho deciso di parlarvi proprio della sua visione così ben descritta ne “La via della prosperità”.

Il male è solo dentro di noi

La prima cosa che Allen ci dice è che il male è solo dentro di noi. L’universo è colmo di luce e ogni cosa accade per uno scopo e quando noi non ne capiamo la ragione, non possiamo neanche accettarla. Questo ci fa diventare tristi, ci fa provare dolore e ci fa credere di vivere in una condizione di sventura, quando siamo semplicemente noi a proiettarci in questa condizione (“sei solo tu a gettare ombre su te stesso”). I problemi sono un dono: qualunque difficoltà o dolore ti affliggano, accetta che tu sei stato ad attirarli e scegli di opporti a loro. Imparerai a mutare il male in bene e sarai libero di determinare il tuo destino.

 

Il nostro mondo personale è un riflesso dei nostri stati mentali

Allen sostiene che il nostro mondo è un riflesso dei nostri stati mentali e cita il buddismo quando dice che “tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato, è fondato e formato dai nostri pensieri”. Certamente, gli eventi esterni influenzano i nostri pensieri, ma ci condizionano solamente tanto quanto lo permettiamo noi: meglio comprendiamo il potere del nostro pensiero, più saremo capaci di non farci condizionare dalle circostanze. Esistono persone che, capaci di dominare il proprio “io”, dopo aver subìto degli eventi sfortunati hanno reagito dandosi da fare, lavorando con vigore per riprendersi, e sono riusciti a superare ogni difficoltà; altre invece che dopo simili rovesci si sono lasciate andare ai rimpianti e alla disperazione ottenendo solo di peggiorare la loro situazione.

Scoprire i metodi per poter  offrire sempre amore

Il segreto per uscire dalle difficoltà, quindi, non è nell’autocommiserazione, bensì scoprire i metodi per poter comunque offrire e dare amore, imparare a ottenere il massimo da ciò che si ha ora.

Vivi in una casa piccola e angusta? Tienila il più possibile ordinata e accogliente.

Il tuo capo è terribile? Assimila i commenti negativi che egli fa al tuo lavoro e sfrutta l’occasione per sviluppare la pazienza e l’autocontrollo.

Scuotiti di dosso la sensazione che gli altri ti feriscano o ti opprimano, perché può farlo solo ciò che hai dentro di te. Col tempo, sarai tu a rafforzare la tua mente e il tuo spirito.
Per riuscire a fare questo con costanza, bisogna, però, imparare a controllare e a sconfiggere lo stress, “quelle vibrazioni che ci turbano e rallentano”, far riposare la mente, “rimanere in silenzio”, per sostituire i pensieri di inquetudine e debolezza con altri di pace e di forza.

Allen stesso aveva bisogno ogni giorno di contemplare il mare da un luogo tranquillo e appartato. Sono in molti a riconoscere che le loro intuizioni più preziose, le idee più amorevoli, arrivano nei momenti di quiete, in cui si possono raccogliere i pensieri, si può allontanare l’ansia e recuperare l’autocontrollo.

Il paradosso dell’autentica prosperità, infine, è che questa raggiunge coloro che dimenticano se stessi mettendosi al servizio degli altri.

Diventa una persona di grande valore e oltre che con l’oro, verrai ricompensato con l’amore.Diventa davvero ricco chi arricchisce l’anima acquisendo la virtù. Al di fuori della reale virtù del cuore non c’è né prosperità né potere, solo i loro fantasmi.
la via della prosperitàIn appena trenta pagine, che puoi ritrovare perfino in versione audiolibro , “La via della prosperità” è uno degli scritti che più hanno influenzato il tema dello sviluppo personale ed è un tesoro che non si può non condividere.

Ma tu, hai già raggiunto la prosperità?

 

 

 

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Quello che segue è un guest post di Salvatore Fiananese Coach e Trainer di Leadership personale, internet marketer e blogger. In questo articolo salvatore ci mostra 5 strategie per verificare se si è veri leader o meno.

La prima strategia per comprendere se sei una vero leader è la decisione.

Spesso nella vita quotidiana tendiamo a rimandare le nostre decisioni di tutti i giorni.  Se ci pensi, anche se non sei consapevole, prendi sempre delle decisioni. La domanda è: “prendi decisioni perchè l’hai deciso davvero tu oppure ha deciso qualcun’altro per te?”

E sì, molto spesso le scelte che facciamo sono determinate dai nostri programmi mentali, ossia pensieri che stanno nella nostra testa e che in qualche modo decidono per noi.

Si dice che quando pronunci la parola, ho deciso, in realtà essa è solo la verbalizzazione della decisione reale presa qualche minuto prima dal tuo inconscio. E come se, in qualche modo, quando pronunci la frase dai una semplice spiegazione alla tua mente sull’azione che vuoi compiere in quel momento. La verità è che non la comandi tu, ma  qualcosa di molto più potente.

La seconda strategia è la capacità di essere integro e onesto con te stesso.

Vediamo meglio cosa significa essere onesti? Semplicemente dire le cose come stanno, senza girarci tanto intorno. Viviamo in una società dove, per piacere sempre a tutti ed essere educati nel modo di fare e di essere, non esprimiamo la nostra vera opinione, quella autentica.

Beh se pensi a un vero leader lui esprime sempre ciò che pensa, con garbo ed eleganza ma lo fa senza peli sulla lingua, perchè è come se dovesse rispettare un suo codice d’onore interno. Esatto! Una specie di contratto con se stesso, con la sua coscienza. Se non lo rispettasse, sentirebbe subito dei fastidi, generalmente all’altezza dello stomaco.

Onestà è la virtù dei forti, dicevano gli antichi.  Beh, forse avevano proprio ragione perchè quanto si è onesti e integri con il proprio sè, con il proprio codice d’onore, si vede lontano un kilometro, già guardando la camminata della persona. Nella società di oggi, purtroppo, l’integrità e l’onestà sono valori molto molto rari.

Le terza strategia è la coerenza tra parola e azione.

Anche questa si allinea un po’ con la seconda strategia, ma la coerenza è qualcosa che va oltre. Prova  ad immaginare una persona che ha fissato un appuntamento importante, mettiamo di lavoro, e questa persona si presenta  puntuale a quell’incontro. I due iniziano a dialogare si scambiano opinioni, battute insomma tutto sembra filare per il verso giusto ma poi, improvvisamente, l’altra persona dice qualcosa che stona, qualcosa che proprio lo infastidisce. Un vero leader cosa fa? Semplice, ringrazia con eleganza, prende si alza e se ne va perché tiene fede alla sua coerenza interiore, senza dare troppe spiegazioni perchè riconosce subito una persona che è in linea con ciò che pensa dice e fa il contrario.

Coerenza in ogni piccola azione e nelle abitudini di tutti i giorni , soprattutto quando si trova fuori dal proprio ruolo. Un giorno mi è capitato di’ncontrare una persona influente nel mio settore di formazione.  Beh mi avvicino e saluto questa persona, complimentandomi per il suo progetto. Non ci potrai credere, quando gli chiesi: “che progetti hai per il futuro?” Risposta: “a me non frega nulla delle persone che mi seguono, mi importa soltano del mio business, farlo crescere e guadagnare sempre di più“.

Ok facciamo un piccola analisi insieme, secondo te questa persona è coerente? A te la parola.

 

La quarta  strategia è avera una visione chiara e cristallina di dove si vuole andare.

Il leader vero sa’ perfettamente dove è diretto, anche se probabilmente le persone da cui è circondato non vedono la meta, la destinazione, lui si. Si alza la mattina e lui parla con questi termini:

  • Missione
  • Scopo

Già solo chiedendo ad una persona che non conosci, magari incontrata ad un meeting di business:

Chi sei, cosa fai nella vita?

Puoi identificare un vero leader quando ti risponde così:

Ciao, il mio nome è Giovanni e credo profondamente in[………..] poi prosegue dicendo “la mia missione è veramente[………..]” e poi conclude con “faccio questo per contribuire al mondo e alle persone che credono in me”.

Ecco quando al prossimo colloquio, meeting, occasione ti trovi davanti ad una persona che si esprime in questo modo, guardandoti dritto negli occhi e usa queste frasi, allora hai trovato un vero leader consapevole e umile.

 

Ecco quindi la 5° strategia, o meglio abilità, si chiama umiltà.

Non c’è bisogno di far vedere quanto si è bravi perchè il ruolo da leader nel gruppo a questo tipo di persona viene riconosciuto dal pubblico, senza che lui imponga qualcosa.

Umilità, altra dote molto rara al giorno d’oggi. Infatti, il mondo è pieno di persone che si gonfiano la pancia e la bocca di attestati, premi, ecc ma la vera umiltà sta nella persona capace di riconoscere i propri meriti, senza sminuire chi ha di fronte.

Il suo obiettivo non è apparire, ma bensì aiutarti ad imparare e darti la giusta ispirazione perchè anche tu abbia successo in ogni campo della tua vita. L’umiltà si può coltivare ma bisogna possederla dentro e si può sviluppare solamente con un completo ascolto di se stessi, delle proprie azioni, parole ed emozioni.

Ed ora è arrivato il tuo turno, ti rivedi in queste 5 caratteriche del vero leader?
Se sì, come credi di applicarle nella tua vita o di migliorarne qualche aspetto?

Fammelo sapere qui sotto nei commenti per contribuire a tutta la comunità di professioneformatori.
Un grande abbraccio,
Salvatore.

Vivi la vita con energia ed entusiasmo.

Informazioni sull’autore del post

Salvatore FiananeseArticolo di Salvatore Fiananese Blogger, Coach e Trainer di Leadership personale.

La sua mission è credere nelle proprie risorse interiori per diventare un Leader nella propria vita e essere un esempio per gli altri con divertimento, crescita e contributo.

Visto sul Tg2 per la rubrica “Tutto il Bello che C’è” e la sua storia presa come testimonianza in un best seller di self Help .

Il suo obiettivo è diffondere strumenti e strategie pratiche di miglioramento personale e consapevolezza utilizzando il web.

www.mentesemplice.com/; https://mentesemplice.com/la-mia-storia/

 

 

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