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Io Formatore – Seminario Gratuito
Cosa rende alcune persone formatori straordinari ed altre mediocri insegnanti? Come facciamo ad essere chiari, brillanti, efficaci e cosa ci rende, invece, incerti, poco incisivi, a volte persino noiosi per noi stessi e per gli altri? Chi è il formatore? O meglio, cosa significa per ognuno di noi “essere formatore”? Il tema del secondo incontro proposto dalla Banca della Formazione dà inizio ad un lavoro di sviluppo delle risorse personali che entrano in gioco quando si sceglie il ruolo di “formatore”. L’obiettivo è avviare un processo di consapevolezza di quei meccanismi, positivi o vincolanti, che filtrando attraverso la comunicazione non verbale danno un’impronta precisa all’intervento formativo, potenziando o limitando il formatore. Perché la “differenza che fa la differenza” tra un formatore mediocre ed un Formatore eccellente sta nel “saper usare” i propri automatismi, limiti e risorse rendendoli parte integrante del suo Essere Formatore. Il seminario è parte di una serie di eventi gratuiti organizzati da Natakapa srl e StudioCassese nell’ambito della promozione di BancaDellaFormazione e www.professioneformatore.it Contenuti del Seminario Livelli e gli attori della formazione La piramide dei Livelli Logici come modello di lettura dell’esperienza formativa Finalità, Obiettivo didattico, Obiettivo personale, Intenzione Io Formatore: lavoro sull’Intenzione
Quando:
Sabato 23 Maggio dalle ore 15.00 alle 20.00 Segue Cena in Pizzeria Tipica (Facoltativa) con discussione costituzione associazione
Dove:
Presso la sede di NataKapa Corso Umberto I n. 311 – 80133 Napoli
Partecipare:
Per partecipare al seminario compila la scheda qua sotto e inviala ad uno di questi recapiti: FAX 08 12140455 Mail info@professioneformatore.it Scheda Seminario
Info e contatti:
T +39 081 19557905 / C. +39 338 2315347 / M luciano.cassese@professioneformatore.it [email_link] . . . . . . .
Le 2 Tavole – Tecnica di orientamento e sviluppo personale
[…… Il Mondo è pronto ad accogliere un nuovo manager!
Così c’era scritto su quella cartolina con un allegro Lupo Alberto in una fiammante cabrio rossa! Devo averla ancora conservata da qualche parte, quella cartolina a due ante di cartoncino rosso, che mi regalò Rosaria, la mia cara amica dei tempi dell’università, il giorno della mia Laurea. Devo dire che a quel tempo, tutte le premesse erano giuste.
Ero riuscito a laurearmi in tempo, a soli 23 anni, senza finire fuori corso, con una media e un voto di laurea alto! Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche, in quel giorno di primavera all’età di 23 anni mi sembrava che si aprisse un mondo ricco di opportunità e di affermazioni personali. Tutto mi sembrava a portata di mano. Non sapevo che mestiere avrei fatto ma, supponevo che avrei fatto tante cose e che un universo di successi mi stava aspettando.
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Come Vincere la Paura di Parlare in Pubblico
Quello che segue è un guest post di Luigi Miano Life & Communication Coach.
La paura di parlare in pubblico è ufficialmente un problema sociale che crea un impatto a rilevanza anche economica. Questa paura può bloccare le carriere di persone con grande potenzialità, può stroncare la vita professionale di migliaia di professionisti.
Questo tipo di paura può addirittura sfociare in una fobia (fobia sociale) e paralizzare la vita relazionale.
Puoi pensare a quali siano le conseguenze di questa paura nella tua vita.
Ti senti limitato, impedito nel poter affermare le tue idee, i tuoi progetti?
PERCHE’ E’ COSI’ DIFFUSA?
Una domanda che mi sono posto durante la creazione dei miei corsi e laboratori (sulla tematica del vincere la paura di parlare in pubblico) è stata con grande umiltà: perché? Perché la paura di parlare in pubblico è così diffusa? Perché è ai primi posti? Eppure ci sono cose molto più terrificanti..
Mi sono dato alcune risposte più che altro in base al buon senso e poi in base alle conoscenze.
Di fronte ai tanti eventi stressanti che ci sono nella nostra esistenza credo che essere esposti di fronte ad un pubblico (che riteniamo giudicante) sia la più stressante.
Davanti ad un pubblico noi siamo “nudi” metaforicamente parlando. Siamo soltanto noi, le nostre abilità e conoscenze.
Se ci pensi è forse l’unica occasione in cui stiamo veramente portando noi stessi e non si può bluffare per quanto bravi si possa essere.
Questa nudità ci espone completamente alle nostre debolezze, alla nostra fragilità e critica interiore. Cominciano a scricchiolare le sicurezze precarie. Credo che questo sia uno dei motivi principali per cui parlare in pubblico è una attività così temuta.
Inoltre noi siamo i peggiori giudici di noi stessi e molte volte senza un motivo fondato. Gli altri ci giudicano con maggior clemenza di quanto ci giudichiamo noi.
Voglio ora suggerirti alcune soluzioni pratiche, tre soluzioni per affrontare e risolvere radicalmente:
SOLUZIONE N° 1
Voglio partire dai suggerimenti di colui che a mio parere è stato e continua ad essere il più grande esperto di Public Speaking: Dale Carnagie.
Egli suggerisce due indicazioni pratiche:
1) Parlare in pubblico è essenzialmente pratica. Puoi leggere tutti i libri che vuoi ma se non ti alleni non varrà a nulla! Non si può imparare a parlare in pubblico e vincere la paura se no si parla in pubblico.
2) Approfitta di ogni situazione per parlare in pubblico. Può essere qualsiasi evento anche il più banale che ci espone dinanzi al pubblico. Riunioni di associazioni, di condominio, di lavoro, matrimoni, brindisi etc. APPROFITTA!
Rompere il ghiaccio, sapere di poterlo fare ti darà già di per sé una carica ed una motivazione elevata. Il tuo livello di autostima crescerà.
SOLUZIONE N° 2
Altra accortezza è arrivare all’evento preparati sia fisicamente che mentalmente.
Come?
Per quanto riguarda l’aspetto fisico: conduciamo una vita sana. Le regole sono quelle che ben conosciamo tutti. Facciamo sport e curiamo la respirazione (ottimo lo yoga). Mangiamo bene, dormiamo a sufficienza.
Per quanto riguarda l’aspetto mentale facciamo molta attenzione a quello che ci diciamo i giorni prima dell’evento. Quali sono i nostri pensieri, dialoghi interni, domande? Attenzione, consapevolezza e gestione. E’ molto importante inoltre l’uso appropriato della immaginazione creativa. Creiamo un film dell’evento a nostro vantaggio. Visualizziamo l’esito con accortezza e che sia un successo. Viviamolo come se fosse un evento reale.
SOLUZIONE N° 3
Considera che fisiologia ed aspetti mentali sono strettamente correlati e ciascuno è in grado di influenzare l’altro.
Ti faccio fare un banale esercizio che può confermare questa teoria:
prova ad assumere l’atteggiamento classico della persona depressa. Sguardo basso, spalle cadenti, gambe che si piegano, respiro lento ed alto etc. Prova in questa fisiologia ad avere pensieri estremamente positivi, entusiasti. Potrai constatare che non è così semplice.
Al contrario qualora tu assumessi un atteggiamento tipico dell’entusiasta:
sguardo alto, spalle alte, petto in fuori, respirazione bassa addominale. A questo punto si che i tuoi pensieri sarebbero facilmente positivi.
Ti auguro un buon lavoro su te stesso/a
Luigi Miano
26-27 novembre a Roma Vinci la paura di parlare in pubblico
Info www.corsiset.it corsiset@gmail.com
Luigi Miano
Life & Communication Coach
Trainer in corsi di Public Speaking
www.coachingonetoneroma.it