Forse qualcuno non avrà piacere nel leggere questo articolo, forse le cose che leggerai ti sembreranno un po’ retoriche. Mi rincresce se questa serie di consigli per la ricerca di lavoro potrebbe sembrare quasi una predica. Sappi comunque che non è mia intenzione recitare in questo luogo la parte del moralizzatore. Se mi conosci e mi segui sai bene che il personaggio del predicatore non mi si addice troppo.
Tuttavia penso sia opportuno scrivere due righe per ricordare quali sono le regole d’oro che vanno rispettate quando si cerca lavoro e considerando che il mio obiettivo è che voglio che tu abbia successo e poiché mi rendo conto che tutti noi siamo propensi agli errori ed al comportamento narcisistico durante una ricerca, ecco alcune cose che è bene tenere sempre a mente.
1. Vivi con determinazione e serenità
La ricerca di lavoro può essere stressante, ma non è la fine del mondo. Nel corso della vita ho dovuto imparare molte cose sullo stress! Lo stress è uno stato psicologico naturale che tutti viviamo nel momento in cui siamo sottoposti a nuovi stimoli e nuove richieste dall’ambiente esterno, e il nostro stato di equilibrio (omeostasi) viene alterato.
La sensazione di fastidio che noi alle volte percepiamo quando siamo sotto stress è in realtà indotta dall’idea di non poter far fronte contemporaneamente a tutte le richieste che ci vengono dall’esterno. E questa situazione, se protratta per lungo tempo, può diventare anche patologica. Cercare lavoro è di per sé una attività stressante:ci sono tante cose da fare e i tempi stringono! Ma ti assicuro non è esattamente la fine del modo!
Alle volte quando si cerca lavoro si può percepire anche uno stato di ansia se si pensa a quante sono le cose da fare e sopratutto se non ci si è dati un serio programma di attività. Tuttavia, se ci facciamo prendere dall’ansia e dai pensieri negativi rischiamo di fallire nei nostri sforzi.
Essere senza lavoro è una situazione impegnativa ma non è qualcosa che dovrebbe alterare la tua identità (chi sei) o il tuo comportamento in società o durante i colloqui. Sii lungimirante (pensa a lungo termine) e usa lo stress come fattore motivante.
Come ti sentiresti se ti dicessi che un selezionatore ti ha scartato non in base alla tua preparazione tecnica ma perché avevi le occhiaie, o perché rispondevi a scatti e questo ha comunicato una sensazione di immaturità personale?
Per questo, ascolta il mio consiglio: Pianifica le attività di ricerca, ed evita confusione e distrazioni, e svolgi ogni giorno i compiti che ti sei assegnato. Vivi con serenità questo momento, perché se hai fatto tutto quello che c’era da fare, e ogni giorno investi con metodo il tuo tempo nelle attività di ricerca stai sicuro che i risultati arriveranno presto.
2. Sii onesto
Quando i risultati tardano ad arrivare può essere allettante forzare la verità. La gente lo fa sempre nei curriculum, nelle lettere di accompagnamento, durante gli eventi di networking e, penosamente, durante i colloqui. Perché dolorosamente? Perché questo fa più male che bene, specialmente a lungo termine. Nel mio eBook parlo spesso della necessità di non camuffare il tuo vero “io” e di prendersi il tempo per decidere cosa si vuol fare veramente., nella vita.
Perciò rivedi il tuo curriculum e assicurati di essere il tuo più grande sostenitore (il capo banda della tua “claque”). Ma non attribuirti meriti per cose che non hai fatto né premi che non ti sei guadagnato.
3. Cerca di fare dei piccoli favori lungo la strada.
Spesso chi cerca lavoro percepisce la propria realtà come un campo di battaglia con un sacco di persone da calpestare o da sconfiggere. Quasi fossimo gladiatori al Colosseo ai tempi dell’antica Roma o nel fil di High lander “ne resterà soltanto uno“.
Ma nella realtà non è così. Durante il tuo percorso troverai gente che è rimasta bloccata e ha bisogno di una nuova prospettiva, di un aiuto o di qualche consiglio amichevole.
Ma tu potresti pensare di essere troppo debole o troppo piccolo per aiutarlo dicendo: “ma chi sono io per fornire un aiuto valido? Io sono nella sua stessa barca! Ansi meglio che non gli faccio sapere niente di come mi sto muovendo io”.
Bene ! Questo modo di pensare è totalmente sbagliato. Come dico sempre non c’è nessuno che è troppo piccolo, troppo debole, troppo povero, per dare una mano a qualcun altro. Anzi ti dirò di più : Secondo me tu sei eccezionalmente qualificato proprio perchè stai nella sua stessa barca. I tuoi consigli derivano da esperienze recenti e i tuoi contatti provengono da selezionatori qualificati o da manager che assumono il personale oggi in questo momento. Invece una persona che già lavora che sia un dipendente di una multinazionale, un lavoratore autonomo, un imprenditore o quant’altro, ha superato da tempo quella condizione ed è sicuramente meno informato di te!
Quando trovi qualcuno più in difficoltà offri il tuo sostegno gratuitamente! Vedrai che quel gesto di generosità sarà velocemente ripagato.
C’è anche un altro motivo per cui è importante aiutare gli altri:la circolazione delle informazioni e la condivisione di opportunità. Pensaci : ci sono opportunità di lavoro che per te non vanno bene e non sono abbastanza all’altezza delle tue aspettative e competenze ma che per qualcun altro potrebbero essere una occasione d’oro. Viceversa, la persona che stai aiutando oggi, domani potrebbe girarti informazioni preziose.
4. RISPETTO!
Nella ricerca di lavoro come nella vita ci vuole rispetto per le persone che incontri.
Rispetta il tempo dei manager e dei reclutatori. Mostrerai rispetto quando ti renderai conto che essi hanno degli impieghi a tempo pieno con un’enorme quantità di altri candidati da esaminare. Fai di tutto in occasione del colloquio per posizionare fortemente la tua candidatura davanti a loro e poi fai un passo indietro. Le e-mail quotidiane per verificare la tua posizione non serviranno a niente per farti assumere prima, ne tanto meno le continue telefonate.
Rispetta la reputazione del tuo network. Se qualcuno ti ha fornito un contatto, per favore non abusarne. E ti prego di non cercare di far credere alla gente di avere una relazione con questa persona più stretta di quanto non sia in realtà.
Rispetta le persone che cercano lavoro dando loro il beneficio della tua esperienza, anche se tu hai ben 10 anni più di loro. Non puoi mai sapere da dove arriverà il tuo prossimo contatto, giusto?
Queste sono quattro cose che ho imparato ben presto nella vita. A volte tutti abbiamo bisogno di un promemoria per seguirle di nuovo in certe occasioni. E la ricerca di lavoro è un’ottima occasione per farlo.
Mi farebbe piacere adesso conoscere anche la tua opinione:
Quali lezioni segui? E quali regole vedi che vengono violate là fuori?
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L’eBook costa pochissimo ma vale veramente tanto!
Commento positivo su quello che hai scritto, ma certe volte non e facile essere così distaccati e riflessivi.
Comunque cercherò di metterli questi 4 consigli in pratica
Grazie.
• Grazie Luciano!!!
Il tuo articolo e’ un ottimo strumento per rafforzare l’energia e la forza che si deve avere bella ricerca di un’occupazione!
Cercare lavoro e’ già di per se un lavoro, bisogna per cui farlo in maniera attenta, precisa, con strategie precise di azione e con molta determinazione.
Molto spesso ci si dimentica che si sta proponendo a qualcun’altro la cosa più importante: noi stessi, con le nostre capacita’, le nostre competenze, il nostro potenziale, le nostre qualità come individui unici!!
Ai tuoi quattro suggerimenti, se mi permetti, aggiungerei solo “ricordiamoci che non stiamo solo chiedendo! Stiamo anche offrendo noi stessi come valore aggiunto! Per questo e’ importante essere convinti di quello che siamo, di quello che valiamo!!”. Self marketing!!!
Grazie per i tuoi continui supporti che continuo a leggere e a fare miei :-))
Grazie,
punti di vista interessati e, per molti aspetti, condivisibili.
Unica perplessità, rispettosa e meditata nella qui presente formulazione, risiede nelll’ultima regola: doveroso il rispetto, in ogni frangente della vita, ma è necessario anche riceverlo, oltre che darlo.
A volte, infatti, ci si trova di fronte a selezionatori supponenti, incapaci di vero ascolto del candidato, e, forse, neanche veramente in grado di selezionarlo.
Non da ultimo, irrispettosi degli orari e dei giorni di convocazione, con grande dispendio di energie e tempo per entrambi.
La lungimiranza e lo stress “positivo e motivante”, di cui Lei parla, rischiano, in queste condizioni, di trasformarsi in sfiducia e critica negativa.
Queste sono le regole violate esternamente, nella maggior parte dei casi, unitamente alla difficoltà, vera e difficilmente opinabile, di avere proposte contrattuali degne di un Paese civile e industrializzato.
Ma qui il discorso potrebbe allargarsi e non credo sia questo il luogo per farlo.
Ciò che applico, dal mio canto, è un’attenzione alla trasparenza di ciò che scrivo nel CV e di quanto racconto al potenziale datore di lavoro nel corso dei colloqui/interviste, la formazione, indispensabile a rendere più solido il mio percorso professionale, e un impegno costante e sentito a migliorare le proprie condizioni professionali che, credo, ognuno di noi abbia il diritto di sperare e desiderare.
Grazie per la Sua attenzione e la Sua attività.
Grazie.
Grazie per il contributo gratuito su questa pagina.
Condivido a pieno i concetti nonchè gli atteggiamenti di positività e di rispetto per se stessi e per gli altri anche nella ricerca del lavoro.
Buon lavoro
Cordialmente,
Marina.
Ottimo articolo Luciano,
condivido in pieno i contenuti e … avrei voluto scriverlo io in maniera così chiara e sintetica!
Complimenti e grazie
Ciao ,
Concetti , condivisibili nella loro concretezza quasi lapalissiana e proprio per questo spesso disattesi.
Purtroppo mi trovo nella situazione di doverli mettere in pratica e, peccando di un po di presunzione, posso dire di applicarne almeno tre, escluso il primo alcuni momenti di comprensibile panico anche se ovviamente condivido l’atteggiamento di riciclo delle energie negative verso risultati posivi.
Grazie ancora
Luca