Vuoi costruire rapporti interpersonali piacevoli e relazioni positive? Vuoi avere sempre relazioni sane con chi ti circonda, nel lavoro in famiglia nel sociale?
Bene allora puoi fare attenzione a non commettere i seguenti 8 errori da interrompere nei rapporti interpersonali che rovinano le relazioni sane facilmente e irrimediabilmente:
1. Dare commenti offensivi i rapporti interpersonali .
Ti è mai capitato di urtare la sensibilità degli altri a causa della tua mancanza di tatto?
Semmai ti è capitato di esprimere giudizio mentre qualcuno ti raccontava qualcosa (del tipo “sei proprio na’ schiappa”). Sicuramente ti sarà capitato di esprimere quel commento in buona fede. Forse hai pensato (o lo pensi tutt’ora) che con quel tuo giudizio, con l’esprimere quello che pensavi esattamente in quel momento, con la tua sincerità, sei stato di aiuto all’altra persona, e che l’altra persona piuttosto che sentirsi colpita avrebbe dovuto ringraziarti per la tua sincerità, per la tua onestà, per il tuo cameratismo. Bene prima di esprimere giudizi è sempre opportuno mettersi nei panni degli altri.
Prima di formulare e di esprimere quella frase chiediti se a te per primo piacerebbe ascoltare quelle parole. Se non ti piacciono quelle parole perché mai dovrebbero piacere agli altri ?
2. Offrire soluzioni quando le persone sono alla ricerca solo di qualcuno che le stia ad ascoltare.
Tante volte quello che la gente vuole è un solo orecchio che li stia ad ascoltare.
Dentro di se ognuno di noi ha le soluzioni ai problemi che sta affrontando. Le persone quando ci parlano dei loro problemi, sono solo in cerca di qualcuno con cui condividere le loro frustrazioni, forse perché hanno avuto una giornata lunga e difficile, o forse perché stanno attraversando un periodo impegnativo.
Avevo un amico che era sempre pronto e generoso di suggerimenti, ogni volta che ho condividevo le mie piccole frustrazioni con lui. Le nostre conversazioni erano a dir poco soffocanti (devi fare questo, devi fare quest’altro)- alla fine ho smesso di parlare con lui del tutto perché non stavo ricevendo il supporto che cercavo.
È importante essere maggiormente consapevoli di ciò che l’altra persona sta cercando, e regolarci di conseguenza.
3. Esprimere giudizi, pensando che sei un livello sopra agli altri.
Nulla rovina i rapporti interpersonali peggio del giudizio. A nessuno piace essere giudicato o etichettato. “Quello è storto”, “Quello è basso”, “Quello è brutto”, “Quello è raccomandato”, “Quello è un incapace”, “Quello è dice solo sciocchezze”, “La testa gli serve per dividere le orecchie”…..
Se ti accorgi che stai costantemente a giudicare gli altri per quello che fanno o dicono, questa potrebbe essere l’occasione buona per cominciare a riflettere su di te.
Sminuire gli altrui non ha mai reso migliore nessuno ma, ci fa apparire soltanto più insicuri. L’umiltà è una virtù senza tempo apprezzata da tutti.
4. Essere sulla difensiva nei confronti delle critiche.
Quanto bene si fa a difendersi alle critiche ?
È vero le critiche non piacciono a nessuno, nemmeno a me! Ma quanto giova alla nostra crescita personale lo stare sempre costantemente sulla difensiva e alzare un muro verso gli altri?
Quanto invece cerchiamo di utilizzare quello che ci viene detto in modo costruttivo identificando margini di miglioramento nel nostro comportamento?
E’ importante, per le nostre relazioni, imparare a trattare con le critiche ce ci vengono mosse. Saper gestire le critiche potrebbe essere l’abilità più importante che si possa mai acquisire.
5. Dire sempre agli altri che cosa fare.
Alla maggior parte di noi non piace quando la gente cerca di comandarci. Ci sono persone che mostrano allergia al solo suono delle parole “fai questo”.
Se vogliamo che gli altri ci seguano e ci aiutino nella realizzazione dei nostri obiettivi è più importante imparare a coinvolgerle e farle partecipare ad una visione comune. Ricorda che tutti vogliono sentirsi in qualche misura partecipi e non solo esecutori.
6. Pensare di conoscere già tutto.
Più imparo, più mi rendo conto che non so.
Ti rivelo una cosa bella che mi riempie di felicità quando ci penso. C’è un enorme patrimonio di conoscenze là fuori nel mondo per ognuno di noi pronto per essere scoperto.
La vita è un infinito processo di apprendimento. Pensare di sapere tutto, è un grandissimo limite che ci poniamo nel gustare la vita, e nell’incontrare gli altri. Anche il rifiuto di prendere in considerazione nuovi metodi e difendere con veemenza il tuo modo di fare, impedisce la connessione con gli altri.
Non considerare sbagliata una proposta solo perché diversa dal tuo modo solito di fare, cerca piuttosto di essere aperto alla sperimentazione di cose nuove.
7. Essere un piagniucolone.
Va bene lamentarsi un pò, di tanto in tanto, ma farlo troppo spesso allontana la gente.
Alle volte l’atteggiamento lamentoso è uno dei modi per ottenere attenzione dagli altri. Ma , attenzione quando ti lamenti troppo, e troppo spesso, crei un vortice di negatività che assorbe le energie di chi ti circonda. Alla gente piace avere intorno persone positive, non vampiri energetici.
Se sei anche tu uno di questi, non è troppo tardi per cambiare – comincia concentrandoti sulle cose positive che vedi intorno a te.
8. Non ascoltare.
Quando qualcuno ti parla sei presente nella conversazione? O hai la la testa da un’altra parte?
Ascoltare è il primo passo per incontrare e soprattutto per accogliere gli altri. In una conversazione cerca di ascoltare attentamente il tuo interlocutore non solo con le orecchie.
Impara ad ascoltare attivamente cercando di cogliere le emozioni di chi ti sta di fronte. Cerca il messaggio che sta dietro a ciò che qualcuno sta dicendo in quel preciso istante.
Questo è valido nei rapporti personali ma è importantissimo nei rapporti professionali. Saper cogliere l’ansia o la preoccupazione di un cliente e di un collega non è una competenza da poco anzi, potrebbe fare la differenza tra il successo o il fallimento di una intera attività.
Credo non esista nessuno che non possa rivedersi in uno di questi atteggiamenti. Un articolo che funge da esame di coscienza, direi!
Ascoltare i problemi delle persone che ci sono vicine, amici, colleghi, famigliari con i quali abbiamo un coinvolgimento emotivo non è cosa facile. La tentazione di dare loro consigli è sempre in agguato. Non siamo allenati a fare gli psicanalisti per fare da specchio alle negatività degli altri. Tuttavia allenarci a dare aiuto a chi ce lo richiede è cosa utile. Come è utile imparare ad uscire dalla condizione di vittime, mostrare un fianco scoperto e un po' della nostra debolezza e chiedere aiuto. Possibilmente cercandolo nella persona giusta. Non è facile. Ma il tentativo va fatto.
Complimenti per il blog. Un saluto a tutti, Gabriella
Relativamente al punto 2 forse è inappropriato trovare soluzioni ma raccontare come ci si è comportati in situazioni simili o suggerire cosa io farei nella sua stessa situazione, non credo sia sbagliato.
Condivido tutti gli altri punti.
Ciao. Sara
Quello che è scritto mi trova pienamente d'accordo. Cerco, come "counselor" di mettere in pratica questi importantissimi punti che fanno la differenza nelle relazioni con gli altri, tuttavia, agire questi preziosi comportamenti implica un continuo monitoraggio verso se stessi e l'interlocutore, per cui, specialmente in situazioni non professionali, risulta difficile e poco spontaneo correggersi.
Egregi Signori, tutti questi accorgimenti sono a dir poco sacrosanti ma, chissà per quale arcano motivo, le persone che li leggono, ovvero noi, sono già per loro natura abili comunicatori ed in alcuni casi abili ascoltatori.
Io penso che queste regole debbano essere divulgate nel posto giusto, al momento giusto, ma soprattutto alla PERSONA GIUSTA.
Ahinoi, ci sono persone che sono ben al di sotto di queste sacre regole morali.
Ometto gli esempi perchè già tanti di Voi sanno a cosa e a chi mi riferisco.
Saluti a Tutti
Un piccolo rilievo formale: non si dice "dare commenti" ma "fare commenti". Un commento non si dà, si fa. Si può dare un consiglio, non un commento.
Tutto il resto va benissimo, eccetto la foto sopra il testo. E' falsa al 100%. Quella gente bella, giovane, elegante, allegra e soddisfatta che fa team come se bevesse un bicchiere d'acqua esiste solo nel "Mulino che vorrei" oppure a Milano 2, di plastica.
Un saluto a tutti.
Hai ragione Salvatore … i commenti si fanno … ma nel testo testo capita che rimangano dei refusi
La foto è una foto di repertorio … serve solo a rendere l’idea 😉
al di la di queste correzioni che ne pensi dell’articolo ?
I suggerimenti offerti sono senz'altro validi. Purtroppo, per deformazione professionale, un termine o una foto inappropriati presenti in un testo mi mettono subito sulla difensiva. Dovrei imparare a essere più tollerante, ecco!
Grazie per questo promemoria…sembra scontato in effetti, ma se si da la giusta attenzione è molto utile.