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Negoziazione vincente
Qualsiasi sia la trattativa o negoziazione che stai portando avanti, in qualsiasi campo, ci sono due aspetti che dovresti tenere in considerazione: qual è la posta in gioco e chi sono le persone che stanno negoziando.
La letteratura tradizionalmente ha preso in considerazione la posta in gioco, cioè l’oggetto del contendere, che può essere la destinazione delle vacanze o un importante contratto commerciale.
In altre parole, i formatori nel campo della negoziazione si sono spesso concentrati su quanto si porta a casa nell’ambito di una trattativa, senza riguardo per il coinvolgimento emotivo. Attualmente invece le emozioni delle persone sono diventate parte della negoziazione e non vengono più tenute fuori.
Sta venendo fuori un approccio meno aggressivo alla trattativa e si ricercano sempre più soluzioni win to win, situazioni in cui non ci sia un vincitore e un perdente nella negoziazione ma un uscita soddisfacente per tutti.
L‘idea di fondo è che una trattativa è una relazione come un’altra. Quando si costruisce una relazione è negativo uscirne con la sensazione di essere stato tradito o sopraffatto. Una trattativa che finisce con la sconfitta di un partner non è un buona situazione, perché ha messo fine a una relazione che potrebbe portare altri affari, altre cose positive.
Vediamo insieme quali sono i fondamenti di una negoziazione positiva per tutti, che costruisce relazioni:
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Cogito Ergo Brand, i consigli dei filosofi per il tuo marketing
Hai mai pensato di accostare uno dei concetti cardini del marketing come il branding alla filosofia occidentale?
C’è chi lo ha fatto: Thom Braun, autore del testo Cogito Ergo Brand. In questo testo Braun compie un vero e proprio excursus storico e filosofico sul tema del “branding”.
Il testo è lontano anni luce da una tradizionale lettura filosofica: il manuale si rivolge proprio a tutti gli interessati ad approfondire in materia di marketing.
Sapevi che le teorie filosofiche del passato possono guidarti oggi nella tua attività, nella tua impresa e, perché no, nel tuo progetto?
Le origini del branding: la filosofia greca antica
Eraclito: la mutevolezza del brand
Eraclito è uno dei tanti filosofi che ritroviamo all’interno di questo testo. Eraclito è il filosofo del “Panta Rei” del “Tutto scorre”: con lo scorrere ci indica qualcosa che muta, che è destinata a scomparire con il passare del tempo.
Il “Panta Rei è un ottima rappresentazione della mutevolezza a cui è soggetto il branding. Chi è il soggetto del cambiamento a cui ci riferiamo se non il mercato? Il mercato è in continuo divenire.
Socrate: la ricerca del vero
Socrate è uno dei tre grandi filosofi della storia della filosofia antica è il fondatore della “Maieutica” l’arte di partorire la verità.
Si per Socrate la cosa più importante era quella di cercare la verità.
Socrate non ha mai scritto nulla: il filosofo trasmetteva le sue conoscenze oralmente, in incontri che Braun paragona a veri e propri workshop aziendali e che considera un ottimo metodo per sviluppare il brainstorming.
Platone: idee e cose
Il filosofo greco distingue due diversi ordini di realtà, il primo è il mondo sensibile fatto di cose mutevoli e imperfette, il secondo è il mondo intellegibile fatto di idee perfette e immutabili.
Le cose sensibili sono copie imperfette delle idee, per Platone le idee sono valori verso i quali la realtà deve tendere finalisticamente.
Come Platone distingue due ordini di realtà anche il brand possiede due diversi livelli uno superficiale che appartiene alla realtà e uno immutabile che invece è l’aspetto del brand.
Aristotele: principi del brand
Aristotele definisce il mondo dell’esperienza l’unico mondo possibile.
Ecco a te alcuni principi aristotelici che possono aiutarti a capire come funziona un brand:
Materia : Di che cosa è fatto un brand?
Efficienza: Chi produce o propone il brand?
Forma: Cosa da al brand al forma tramite la quale si può identificare un brand?
Fine: Per quale motivo esiste il brand?
Cogito Ergo Sum o Cogito Ergo Brand?
Cartesio con Cogito Ergo Sum, frase latina che tradotta significa “Penso dunque Sono” vuole dimostrare che l’uomo esiste attraverso la messa in discussione della realtà e di se stesso. Cartesio è il filosofo del dubbio, l’uomo deve giungere alla certezza di essere cosa pensante (res cognitans) senza mai lasciarsi attrarre dalle fale realtà (res extensa). Braun applica la teoria filosofica cartesiana al brand. Come ti starai chiedendo?
Mente e Brand
Sorprendendoci dicendoci che il brand esiste solo nella nostra mente. Che cos’è il brand? Un pensiero.
Tu marketer cosa puoi fare per promuovere il tuo brand? E’ fondamentale capire ciò che la gente pensa, solo quando avrai capito ciò che la gente desidera ciò che la gente pensa che potrai sviluppare il tuo marchio.
Credi anche tu che Cartesio sia stato l’iniziatore dell’analisi del mercato incentrata sui consumatori? Due sono i pensieri contrastanti, il primo è lo storico “Dualismo Cartesiano” per il quale anima e corpo sono separate, il secondo è la negazione del dualismo stesso attraverso Spinoza che non accetta la divisione tra anima e corpo. Cosa indichiamo con separazione tra pensiero e materia nel branding?
Quando pensiamo al brand, il pensiero indica l’idea del brand che il consumatore costruisce mentre con materia indichiamo ciò che realmente il brand è.
Tra realtà e finzione
Con Leibniz riflettiamo su ciò che è vero e su ciò che non lo è.
Braun applica questa opposizione alla filosofia del brand, è necessario separare sempre ciò che vorremmo che il consumatore pensasse del brand e ciò che il brand è in realtà.
Per poter compiere una corretta analisi del brand bisogna quindi lavorare proprio su cosa vorremmo realizzare, cosa vogliamo che il brand diventi?
Tra coscienza ed esperienza
La riflessione empiristica trova la sua realizzazione attraverso Locke, per il filosofo inglese tutto ciò che conosciamo passa attraverso la coscienza. La nostra coscienza è composta dalle varie informazioni che recepiamo dal mondo esterno, questo è rintracciabile nel brand, tutto ciò che un consumatore sa di un brand deriva dall’esperienza che ha avuto con esso.
Il brand tra ragione e sentimento
E’ possibile associare il brand al sentimento? O alla ragione? Rousseau mette al centro della riflessione sul branding i sentimenti. Il brand va percepito con il cuore e non con la ragione. Il brand dovrebbe secondo il filosofo stesso conformare le persone ad un determinato comportamento e colpire al cuore di essi.
L’atteggiamento giusto per approcciarsi al brand
Dal filosofo austriaco Popper, l’autore acquisisce il tipo di approccio critico nei confronti del marketing e di conseguenza del branding. L’essere critici nei confronti del brand aiuta a migliorare il brand stesso.
Conclusioni
Il testo di riferimento analizza in maniera molto dettagliata la filosofia del branding.
E’ un vero e proprio manuale di guida per tutti i marketer curiosi di capire come si può sviluppare al meglio il proprio brand.
Un interessante lettura del cambiamento del mercato e del marketing stesso, in un’innovativa reinterpretazione filosofica delle teorie del passato che ritroviamo ancora oggi utili per la realizzazione del proprio progetto.
Punti di forza:
La scrittura molto fluida e il linguaggio semplice permettono una chiara comprensione degli argomenti storici e filosofici trattati. Il punto di vista scelto per l’analisi del mercato è originale e innovativo.
Punti di debolezza:
Le numerose teorie filosofiche presenti possono indurre il lettore a non concentrarsi sull’obiettivo principale del testo, cioè quello di aiutare a sviluppare al meglio il proprio brand. La scarsità di esempi pratici non fornisce al lettore un metodo efficace per applicare le teorie espresse.
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SummaryReviewer Cogito Ergo Brand - recensione Review Date 2016-08-18Reviewed Item Cogito Ergo Brand, i consigli dei filosofi per il tuo marketingAuthor Rating 3
Come diventare un esperto
Gli esperti sono una delle chiavi del successo nelle organizzazioni. Sono persone capaci di fare la differenza in particolari momenti, quando si rende necessario un elemento di conoscenza specifico, un sapere capace di risolvere un problema e saltare il fosso.
Sono tante le persone che si autodefiniscono esperte ed è bene dunque fare un po’ di chiarezza. Un vero esperto è dotato di un’intelligenza specifica nel suo settore, è portatore di un mix unico di esperienza, mentalità e formazione.
Esperti si diventa e in questo articolo voglio consigliarti i passi principali per diventarlo. Non esistono formule magiche ma diciamo che la base è la tua forte motivazione a diventare un esperto nel settore in cui operi.
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Gestione del tempo ed energia: 3 consigli per non farsi prosciugare!
Ti capita di sentirti a corto di energie nelle tue frenetiche giornate di lavoro? se la risposta è si questi 3 consigli di Gestione del tempo che presento in queste righe potrebbero esserti davvero MOLTO utili …
Premetto una considerazione: Negli ultimi anni ho capito che un efficace sistema di “gestione del tempo“, non dovrebbe essere finalizzato a farci fare quante più cose possibili in quanto il tempo non è uno spazio da riempire a tutti i costi ma, la nostra principale risorsa. Saper gestire il tempo per me significa “Utilizzare il Tempo che abbiamo a disposizione per portare a termine le cose che abbiamo deciso di fare e per vivere sereni e felici”.
Se anche tu come me sei impegnato nel tuo sviluppo personale e nel raggiungimento del tuo successo converrai con me che siamo sempre presi dalle cose da fare e pronti a progettare le nostre giornate per rendere la nostra vita un’esperienza più soddisfacente. Investiamo le nostre energie per la famiglia, il lavoro, gli amici e le passioni. Quando incominciamo un nuovo percorso, ci sentiamo pieni di vita e voglia di fare. Ma alle volte capita che ci diciamo… <<Stamattina non trovavo quel documento da consegnare al capo dove diamine l’avevo messo!>> o <<La mia collega di lavoro si lamenta di continuo del suo posto in ufficio!>> ed anche <<Che disordine in questa casa! Ma chi ha tempo di sistemare?>>. Tutto ad un tratto ci sentiamo demotivati e fiacchi, e tutti i buoni propositi e gli impegni presi verso noi stessi rischiano di perdersi per strada.
Quando organizziamo le nostre giornate dovremmo inserire nel nostro sistema di gestione del tempo la verifica delle cose di cui ci circondiamo perché sono loro a fornirci o prosciugarci energia. Quello di cui ci circondiamo ha la capacità di farci sentire energici o spossati e questo dovremmo sempre tenerlo a mente. Ecco a te 3 utili consigli per preservare le tue energie nel corso della giornata.
1 Evita o prendi precauzioni contro le persone negative
Questo è un tema delicato. La socialità è importante e le persone che incontriamo e che frequeentiamo ogni giorno hanno la capacità di aggiungerci o di sottrarci energia e ottimismo. Ebbene si, esistono persone positive e persone negative. Le prime ti ricaricano, le altre sono dei veri e propri vampiri succhia-energia: basta parlarci o semplicemente starci vicino per sentirvi più fiacchi e demotivati. Sono quelle persone che quando le incontri riescono sempre a parlarti di qualcosa che non va e si lamentano per “le tasse che aumentano sempre di più“, “il clima che con questo tempo siamo sempre malati” e ancora “che qui in Italia non si può fare più niente” etc. etc. Non dico che non abbiano ragione ma focalizzarsi continuamente sulle cose che non vanno non fa bene certo all’umore e al proprio livello di energia personale.
La domanda che dovremmo porci è :”Come affrontiamo queste persone e come facciamo a prevenire questo fenomeno con il nostro sistema di gestione del tempo ?
Se la presenza di queste persone è inevitabile, dobbiamo preparaci ad affrontarle nei migliore dei modi. Non potendo utilizzare un pugnale d’argento per eliminarle, come faremmo per i Vampiri di Bram Stoker (ci mancherebbe), possiamo utilizzare la tecnica dello SCUDO. In cosa consiste? Durante l’incontro con queste persone immagina di porre uno scudo tra ciò le tue emozioni e la conversazione che stai facendo. Questa pratica ti permette di diventare più obiettivi e di affrontare più facilmente la situazione. Riprendersi dall’esperienza, scrollarsi da dosso tutta la negatività accumulata sarà anche più semplice.
Consiglio strategico: prima di una qualsiasi attività importante cerca di incontrare solo persone positive. Affronta invece la lamentose e negativa solo alla fine della tua giornata di lavoro, riuscirai resisterle meglio e a sentirti più energico e proattivo.
2 Prevedere un buon margine di errore nel tuo sistema di Gestione del tempo
La nostra società è frenetica e ingorda di tempo. Così anche le nostre azioni e le nostre abitudini sono influenzate da questa frenesia, e ci ritroviamo facilmente a correre da un posto all’altro, in ritardo per un appuntamento oppure alle volte capita che facciamo tardi a causa del fatto che non troviamo il mazzo di chiavi, altre volte fissiamo impegni troppo vicini uno con l’altro. Tutte queste situazioni non fanno altro che stressarci e toglierci energie.
Diamoci un taglio e ricamiamoci più tempo per le nostre attività: prevediamo un “margine di errore” di almeno 30 minuti per ogni attività e in questo modo fissiamo appuntamenti non troppo vicini l’uno con l’altro così avremo modo di godere di più della presenza del nostro interlocutore e coglierne meglio i bisogni. Altra abitudine che sto sviluppando in questo periodo è quella di svegliarsi almeno 30 minuti prima al mattino per fare 15 minuti di meditazione e per organizzarmi la giornata.
Consiglio strategico: Prendiamo l’abitudine di conservare gli oggetti che più utilizziamo nello stesso posto, così da ritrovarli subito quando ti servono .
3 Ordinare i nostri spazi vuol dire ordinare la nostra MENTE
Questa è una lezione che ho imparato solo di recente : Se intorno a te regna il disordine, sicuramente lo stesso accade nella tua testa. Per rilassare la nostra mente è bene disporre di uno spazio ordinato intorno a noi. Infatti, la nostra Mente a livello inconscio elabora tutte le informazioni che provengono dall’ambiente che ci circonda. Più cose abbiamo davanti più fatica faremo a rimanere concentrati e produttivi.
Se anche tu vivi nel disordine (come facevo io fino a qualche tempo fa) prendi in mano la situazione quanto prima, munisciti di due sacchi, uno per le donazioni e l’altro per i rifiuti ed comincia a fare una selezione di quello che realmente ti serve e quello che invece non ti serve. Lascia intorno a voi solo l’indispensabile così da avere più spazio libero e una mente chiara. Steve Jobs (CEO APPLE ) lavorava in una stanza completamente vuota per favorire concentrazione e intuizione! Ricorda questa semplice equazione:
Spazio ordinato = mente ordinata.
Consiglio strategico: Ordinate la stanza dove lavori, il bagno, la cucina, il salotto. Allontanati per un po’ e tornaci dopo un paio di ore. Che sensazione provi? Sicuramente, di benessere.
Conclusione
Quello che ci circonda ha una grande influenza sulla nostra efficacia ed efficienza personale. Il nostro sistema di “Gestione del Tempo” deve prevedere delle modalità di gestione di quello che ci sta intorno per preservare le nostre energie personali.
RISORSE PER MIGLIORARE LA TUA “GESTIONE DEL TEMPO”
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…notevole.
🙂
molto interessante anche se non fa per me in quanto sono pensionato, grazie comunque
Eccellente articolo. Ha dispiegato in modo estremamente convincente intuizioni che avevo su Facebook ma che non erano ben focalizzate. Per quanto riguarda Linkedin davo queste indicazioni come ammesse, posto che si tratta di un Network professionale. Grazie.
Si, è tutto vero.
Ottimo pezzo. Resta poco chiaro come però come qualcuno riesca a replicare le informazioni che rendo/i disponibili su professional social network e crei in altri social network, a mia/tua insaputa, una replica di tali informazioni. Credo che si possa discutere anche sugli obiettivi che ha chi si mette a caccia di informazioni da replicare…
Non si può essere amici di tutti per evitare che queso accada, ma avere il privilegio di conoscere chi fa tali azioni sarebbe già importante per proteggersi.
niente di più allarmante e utile! chi scrive è un anti-facebook che si è avvicinato molto recentemente ai social-network solo per lavoro…la mia fortuna è stata la mia natura, poco incline a condividere la mia vita privata col pubblico della rete pur essendone un grande fruitore da tanti anni. che dire? mi è andata bene! ottimo articolo
Davvero interessante, ma secondo me dipende dal lavoro. Sono uno storico dell'arte contemporaneo ed uso i social network per comunicare eventi e manifestazioni, ma anche per la parte ludica. Penso che il giocare, il divertirsi faccia parte dell'essere umano e nel caso del mio lavoro è una parte importante per avere idee creative. P.s ha appena termito un corso di alta formazione alla Normale di Pisa, il futuro datore di lavoro non mi sceglie perchè gioco su facebook?
Condivido appieno e credo che ne farò presto uno mio di sito in almeno 2 lingue per cominciare.
Grazie per queste utili ed interessanti novità, se poi ci uniamo dei video streaming diventa anche piu' moderno..
Buona giornata
Elena
Ho trovato l'articolo molto interessante e up to date..
Ne farò di cero uno mio di minisito almeno in 2 lingue utilizzando anche video e possibilmente tutte le nuove tecnologie interattive..
Si è tutto così veloce oggi.
Buona giornata
Elena
Semplice ed efficace.
Credo esistano utili e soddisfacenti vie di mezzo tra il comportamento di chi dissemina inconsapevole la rete delle proprie sciocchezze e quello di chi allinea tutti i propri interventi in rete a una immagine predefinita che vuole trasmettere.
In alcuni momenti mi offro come prodotto su un mercato. Negli altri, lascio in rete quel che desidero, lieto che chi venga a cercarlo conosca qualcosa di me.
Il mio primo datore di lavoro aveva scovato il portinaio in pensione di quando ero bambino… meglio oggi.
Molto interessante. Giuste le osservazioni dell'articolo : una conoscenza approfondita di come si usano i social network è molto utile e dipende anche l'uso che ne vuoi fare. Puoi essere attivo su Internet ma non abbastanza efficace se non sai come operare. Sicuramente mi terrò informato soprattutto sul Seminario Formativo.
Buona giornata
Vanni
Interessante, davvero. Ho dovuto fare un lavoraccio di indicizzazione per ripulire eppure se uno cerca bene continuano ad apparire cose stupide sul mio conto!
Del resto, penso che sia proprio il riflesso del tempo impiegato oggi: la maggior parte in cose cretine, il resto in cose stupide.
Sono proprio d´accordo. L´ avvento dei blogs, chatrooms e affini ci ha preso alla sprovvista, si è approfittato della debole indole degli umani, sempre alla ricerca di nuove amicizie intorno al mondo, puoi fingere di essere un altro su internet, puoi viaggiare senza lasciare la tua scrivania, essere in molti luoghi allo stesso tempo, informarti ed essere informato. Il boom iniziale è stata una sorpresa per tutti, nessuno ci ha spiegato le regole del gioco, ci siamo buttati nell´esperienza a capofitto, senza prenderci la briga di leggere il manuale, senza pensare alle consequenze.
Abbiamo il dovere di rettificare la situazione per le generazioni future, non lasciamo che i nostri inconsapevoli amici o parenti o colleghi commettano il nostro stesso errore. Partecipiamo nel ´movimento consapevole e responsabile uso internet´ !!! (ETHICAL INTERNET MOVEMENT)
L´ho appena inventato, chissá se diventerá famoso? magari posso indicizzarlo !!!! (o magari esiste giá!) hahahaha!
condivisibile, ma c'è sempre il libero arbitrio anche di "essere sciocco"….cmq buoni consigli
io faccio il medico, difficile che il mercato si delocalizzi 😉
Ho fatto la prova su google.it: il primo risultato è Linkedin (attività professionali), il secondo Facebook (attività personali). Mi auguro che eventuali headhunter vadano sul primo, il secondo lo uso per mantenere i contatti con l'Italia…al massimo vedranno le mie foto mentre ballo la salsa 😀
Ad ogni modo, in quanto recruiter a mia volta, non andrei a spulciare troppo su Facebook: ognuno avrà pure il diritto di dare libero sfogo al proprio "io bambino", no ?
Grazie per l'articolo, mi è utile come spunto di riflessione: io sto cercando di capire se è opportuno che la mia azienda (parlo delle Risorse Umane) sia presente sui social network e, se si, quali e in che modo. Ho messo insieme qualche contatto (per ora in Francia) e vediamo cosa salta fuori.
Grazie!
Sono veramente colpito dal tuo articolo. Credo vada dato atto a quanto scrivi che riporta abbastanza fedelmente quello che è realta (almeno per alcuni di noi). Sono del parere comunque che non bisogna mai dimenticare che l'uomo si muove spinto da un bisogno primordiale di essere amato. Questo credo sia importante per comprendere bene i fatti attuali come quello dei social network. Di fatto tutto quello che ci mette in contatto (comunione) ci rende presenti all'altro quindi con maggiori possibilità in primis di ottenere una certa considerazione. Seguendo queste linee guida credo sia possibile comprendere maggiormente web 2.0 e compagnia varia, e soprattutto si potrà sfruttare meglio ed in modo equilibrato quanto di buono si pùo ottenere dall'incontro con gli altri…….
Articolo molto interessante… riflessioni semplici ma particolarmente illuminanti. E' da un po' che mi domando il vero senso di utilizzare i social network. Non mi interessano i giochini, non mi interessa appartenere a gruppi strani, e soprattutto se ho qualche cosa da dire a qualcuno non mi interessa renderlo pubblico al mondo! Meglio una mail… quindi, che fare di facebook???? Non si può negare che esista un grandissimo potenziale della rete, già pronto solo da cogliere e utilizzare a proprio vantaggio… Ma come??????
Ciao Stefano rispondo subito alla tua domanda
"….Non si può negare che esista un grandissimo potenziale della rete, già pronto solo da cogliere e utilizzare a proprio vantaggio… Ma come??????"
Ne parliamo nel corso del seminario del 30 Gennaio 2010
Ecco il link
https://www.professioneformatore.it/primo-piano/seminario-social-network-self-marketing-seminario-formativo/
Salve, ho letto con attenzione e di questo parlo anche nelle mie consulenze immagine, come parametro comportamentale nella vita sociale professionale e virtuale in questo caso.
fdnfashion concept studio
Ho partecipato al seminario sull'uso di internet e dei social network…
Veramente interessante e illuminante!
Subito dopo mi sono iscritto anche a Linkedin e a vari gruppi molto validi…compreso questo!
Un uso attento e consapevole di internet e dei social networks servirà a rendere maggiormente utile anche il tempo speso a "bighellonare" in rete (specialmente quando siamo al lavoro…), a intessere relazioni valide, a costruire una reputazione "coerente" con la nostra professionalità.
Iscritto a AFP!
🙂