Viviamo nella società dell’informazione e sempre più persone oggi scrivono per mestiere. Per quanto mi riguarda quasi ogni giorno dell’anno, scrivo. Scrivo articoli per il mio blog, scrivo progetti di formazione, scrivo lettere di presentazione della mia società, scrivo lettere commerciali, scrivo testi per siti web e dispense per i miei corsisti. Scrivere così tanto è diventata quasi una seconda natura. Tuttavia, sopratutto quando sono stanco o annoiato mi scopro a corto di parole.
Seduto al computer mi guardo in giro pensando a cosa scrivere e cercando qualche ispirazione e, talvolta, anche se trovo qualche idea che mi ispira non so cosa dire, non trovo le parole. Alle volte capita che inizio a navigare su internet alla ricerca di una qualche ispirazione e spesso mi ritrovo a trascorrere l’intero pomeriggio senza aver combinato un granché!
E ti posso assicurare che ho provato tutti i metodi possibili per combattere il così detto “blocco dello scrittore”. Cosa significhi il blocco dello scrittore lo sa bene chi, come me, è costretto a scrivere per vivere. Vedere lo scorrere del tempo attraverso il movimento delle lancette di un orologio e constatare che si è prodotto davvero poco alle volte diventa davvero frustrante. Se anche tu, come me, scrivi per lavoro eccoti allora alcuni dei metodi migliori per superare questi momenti di scarsa produttività.
1. Prova a scrivere in un posto nuovo.
Un semplice cambiamento di location può fare miracoli. Mi è capitato proprio questa mattina. Con il caldo, ho deciso di andare in ufficio più tardi e mi sono trattenuto a casa. Avevo da due giorni una irrefrenabile voglia di produrre. Mi sono piazzato sul terrazzino con il mio Ipad e li ho scritto 4 articoli per il mio blog in poco più di 3 ore. Se generalmente scrivi seduto alla scrivania del tuo ufficio di casa, prova a spostarti in giardino con il tuo computer portatile. Oppure fai un piccolo sforzo esci di casa e vai in biblioteca, o in un’aula studio di un università o in qualsiasi altro luogo che non sia dove di solito non ci sei. Cambiare ambiente ha un effetto dirompente sul proprio inconscio e stimola notevolmente la creatività. Questo consiglio potrebbe non funzionare per tutti, ma credo valga la pena di provarci.
2. capire quando si scrive meglio
Non tutti siamo uguali. Un antico adagio dice “il mattino ha l’oro in bocca” intendendo che le prime ore del giorno sono quelle a maggiore produttività. Bene! questo per me non è per niente vero. Io appena sveglio sono uno zombi. Il mio metabolismo è molto lento e faccio davvero tanta fatica a vestirmi e ad avviare le attività. Viceversa quando è sera, quando la città si fa più silenziosa e l’aria più fresca riesco a fare tanto e lavoro fino a notte fonda.
Tutti noi abbiamo bioritmi diversi e mentre alcuni sono capaci di scrivere meglio alle prime luci dell’alba, altre persone, si trovano meglio di notte. Prestare attenzione a questo particolare e adottarlo come regola generale potrebbe essere di sicuro un punto a favore. Inoltre, evita di scrivere prima di pranzo, o prima di cena, quando il livello di zucchero nel sangue è basso.
3. Muoviti.
Alcune ricerche dimostrano che l’esercizio fisico aiuta a preservare la memoria, in quanto il sangue ha una circolazione più attiva. Quando ti muovi riesci a portare più sangue al cervello e sei più produttivo. Questo stesso principio va applicato anche alla scrittura, quindi, alzati da quella sedia e fai pompare più sangue nelle tue vene. Vai a correre, fai un po di sport, o una semplice passeggiata, l’importante è che ti muova per apportare maggior flusso di ossigeno al cervello. Scoprirai che quando sei in movimento le idee fioriscono nella tua testa.
4. Limita la quantità di tempo che dedichi alla scrittura.
C’è un teorema nella gestione del tempo che recita in questo modo “qualunque sia il tempo dato per svolgere un determinato compito tendiamo a utilizzarlo tutto”. E questo è molto vero. Molti di noi se hanno a disposizione una intera giornata per scrivere una sola pagina di un progetto, tenderanno a soffermarsi su innumerevoli e insignificanti dettagli. Diversamente se si hanno a disposizione 30 minuti ci si preoccuperà solo di implementare gli aspetti più importanti.
Questo consiglio è ottimo per chi ha l’abitudine a procrastinare o è abituato a lavorare sotto pressione. Invece, di metterti a disposizione un intero giorno per scrivere un articolo o una relazione, limitati a soli due o tre ore. A volte, sapendo che hai a disposizione tutto il giorno, prendi pause più lunghe e ti dici: “vabbé anche se scendo a fare un po’ di shopping posso farlo sempre dopo….” E ciò, inevitabilmente, ti porta altra perdita di tempo; quindi dì a te stesso: “questo lavoro deve essere completato entro le 14.00, senza se e senza ma”.
5. Leggi una rivista o un libro.
A volte il solo sfogliare un giornale e guardarne le immagini può essere fonte di ispirazione. Esempio, imbattersi nel titolo “10 modi per combattere la depressione da rientro dalle ferie” può ispirarti qualcosa o leggere informazioni sul settore può anch’esso darti un’idea in più. Ma anche una lettura per divertimento può aiutarti, non solo a distrarti ma anche per tenersi aggiornati.
6. Porta sempre con te un registratore vocale o un Notebook.
Scrivere o registrare le tue idee, ovunque e sempre. In tal caso se ti ritrovi seduto a scrivere puoi anche pensare di tirar fuori quelle cose annotate giorni prima per trarne qualche ispirazione, perché ci sono tante cose che ci ispirano nella vita quotidiana e dimenticarcele sarebbe un peccato.
Considerazioni finali.
Spesso il blocco dello scrittore deriva dalla pressione che noi stessi ci facciamo, in quanto se sei particolarmente stressato o hai una scadenza incombente lo scrivere può risultarti più difficile. In tal caso basta fare un passo indietro e riprovarci più tardi.
Per me il problema maggiore è quello di iniziare: una volta che scrivo i primi due paragrafi è fatta, e non mi fermo finché non ho finito l’ultima riga. Odio lasciare quello che scrivo a metà, perché so che quando riprenderò dovrò perdere un po’ di tempo a rileggere quello che avevo già scritto e a ritrovare il filo. Anche quando scrivo dei testi troppo lunghi per poter essere completati in un solo giorno faccio il possibile per finire quanto meno il capitolo.
grazie, spunti molto utili. a me serve molto accettare di lasciare le cose “a metà” e poi ritornare a correggere la bozza. non sempre la tensione alla perfezione è produttiva!